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Autore: niallsblast    07/07/2013    2 recensioni
Due ragazzi. Due passati difficili. Un presente complicato. Una malattia. Una battaglia. La LORO battaglia. E forse un futuro insieme.
Tratto dalla storia:
"- Harry a me non spaventa aiutarti. Non ho paura di starti accanto. Sarà anche la tua battaglia, ma non è una battaglia se non ci si allea. - . Harry sorrise leggermente per la specie di metafora dell’amico. Louis gli alzò la testa dolcemente con una mano sotto al mento costringendolo a regalargli uno sguardo. – Combattiamo insieme, piccolo. – concluse dolcemente. Harry annuì con gli occhi pieni di lacrime: aveva trovato un amico, sentiva una forza addosso da spaccare il mondo, benché si stesse quasi addormentando dalla stanchezza.."
ATTENZIONE! Storia ovviamente Larry. Se non vi piace, non entrate.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=xzgPs9JYtiI
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=xzgPs9JYtiI





Our Own Struggle - PRIMO CAPITOLO





Era ora di colazione al St. Patrick.
- Per lei signor Styles, hanno portato una brioche. - annunciò sorridendo l'infermiera, mentre posava un sacchettino bianco sul comodino di Harry.
- Chi l'ha portata? - chiese lui, curioso, mettendosi seduto sul suo letto candido e prendendo il sacchetto, per poi infilarci il naso dentro. Kate, l'infermiera, alzò le spalle. - Non lo so piccolo, però torno tra poco a bucherellarti. – sorrise lei, mentre usciva dalla stanza, dopo avergli lasciato una carezza sulla guancia sbarbata. Harry ormai la conosceva da due anni, ovvero da quando lo avevano ricoverato in seguito alla diagnosi che gli aveva cambiato la vita. Lei lo svegliava ogni mattina come fosse una mamma e aveva sempre una parola di conforto per il ragazzo; a lui faceva semplicemente piacere averla intorno e avrebbe scommesso che la brioche fosse da parte della ragazza.
Harry iniziò ad addentare la brioche chiudendo gli occhi e pensò a quanto gli mancasse il vero cibo, mentre la crema sporcava i contorni della bocca affusolata.
- Eccomi . - . Kate rientrò sorridente in camera. - Ti ho portato il tuo beanie. - disse lanciando il cappello grigio al ragazzo.
- Graffie. - sussurrò lui con la bocca piena, tenendo con una mano il sacchettino bianco e con l’altra la pastina, senza considerare il capello che era stato abbandonato sul letto, accanto a lui. Kate sorrise alla vista della crema sparsa per la faccia del ragazzo.
- Oggi vengono i ragazzi della Bluewood. - sorrise lei, dopo aver raccolto il cappello, coprendogli con esso la testa pelata. Harry sorrise e annuì in segno di approvazione. Kate trovava le fossette del ragazzo davvero adorabili: gli davano un’aria ancora più da bambino.
- Era davvero buona la brioche. – apprezzò Harry buttando giù l’ultimo boccone. Kate sorrise di rimando alle fossette comparse sulle guance del ragazzo, poi gli prese la mano con dolcezza e gli mise la flebo, con un leggero gemito di lui; gli prese il sacchetto dalla mano per poi sparire ancora una volta nel corridoio dell'ospedale. Harry si alzò con le poche forze che ancora custodiva gelosamente nel suo corpo magro e si avvicinò all’unica finestra della stanza, trascinandosi dietro la flebo. In quel momento si sentiva abbastanza pieno: una brioche alla crema era davvero molto per lui, abituato a una mela e un po’ d’acqua. I dottori cercavano di farlo mangiare, ma lui non riusciva e così si erano ritrovati spesso a dovergli fare più iniezioni del dovuto per compensare la mancanza delle sostanze energetiche delle quali il corpo necessitava. Si sentiva anche abbastanza solo. Non che odiasse la solitudine, anzi, ma in due anni aveva avuto solo un amico, nonché compagno di camera, anche lui malato di leucemia, morto poche settimane prima. Harry era caduto nello sconforto per una decina di giorni: oltre che a mancargli l’amico con il quale si era aperto, raccontandogli tutto della sua vita e fidandosi ciecamente, aveva paura di essere il successivo; aveva paura di non poter vivere e godersi la vita. Da quando era morto Fred, Harry si era chiuso più in sé stesso. Se prima era facile farlo sorridere, ora era più difficile. Se prima ti raccontava esattamente come si sentiva, adesso i medici perdevano minuti per capire quale fosse il problema del ragazzo.
Dalla finestra, Harry vide i ragazzi della Bluewood all'entrata dell'ospedale, parlare con qualche dottore che indicava loro la strada per il punto di raccolta. D’istinto sorrise. Era felice, perchè quei ragazzi, che venivano per far sorridere i pazienti malati come lui, ormai erano diventati suoi amici. Harry era un ragazzo con cui si faceva amicizia molto facilmente, anche se, fino a che non aveva lasciato la scuola per la malattia, era sempre preso di mira dai bulli. Questo solo perché una volta aveva sbagliato a fidarsi di un “amico” e gli aveva confessato di essere gay. In poche ore tutta la scuola lo aveva saputo e lo derideva, oppure, peggio, lo picchiavano a sangue alla fine delle lezioni, in modo che i professori non li scoprissero. Harry si era sempre chiesto cosa avesse di sbagliato mentre girava per i corridoi a testa bassa e gli altri lo deridevano, ma era sempre e comunque riuscito a restare forte, in qualche modo.
Harry si rimise seduto a gambe incrociate sul letto, scacciando via i ricordi troppo ingombranti, in attesa che Kate arrivasse e lo portasse nella sala di ritrovo. Poi iniziò a giocare con il bordo del lenzuolo, facendo viaggiare gli occhi per la stanza, alla ricerca di qualche stimolo.
Kate rientró sorridente, spingendo una sedia a rotelle.
- Mio principe, la devo portare al suo castello con questo bel purosangue. - scherzó Kate, mostrando la sedia. Lei sapeva come prendere un ragazzo fragile ma forte allo stesso tempo come Harry. Bastava una parola, un gesto o uno sguardo sbagliato per farlo chiudere in se stesso, ma aveva anche bisogno di sdrammatizzare la situazione. Era lui il primo a trovare i lati “comici” della situazione. Harry si era promesso di non lasciarsi abbattere, ma qualche volta capitava ed, essendo solo, era tutto più difficile per lui.
Il ragazzo, con l'aiuto dell'infermiera che gli mise un braccio attorno alla vita, si sedette.
- Mia principessa, sono pronto! - rise lui portandosi le gambe al petto. Uscirono dalla stanza e si fermarono davanti all’ascensore. Kate spinse il bottone per chiamarlo. – Allora sei contento che vedi Liam, Niall e Zayn? – chiese mettendo una mano sulla spalla del ragazzo. Lui si limitò ad annuire mangiandosi una pellicina, poi si aprirono le porte e la ragazza spinse dentro il ragazzo. Harry guardò non curante le facce dei vari dottori che erano stretti con loro nell’ascensore. Arrivarono fino al piano inferiore, dove furono accolti da un chiacchiericcio animato: c’erano tanti ragazzi, più o meno dell’età di Harry, e gli animatori.
- Harold! - lo salutò Zayn, uno dei ragazzi clown dell'associazione; poi arrivarono a ruota anche Niall e Liam salutandolo in coro con due sorrisoni stampati sulle proprie facce. erano tre ragazzi con cui era stato semplice fare amicizia, nonostante fossero un po' riservati. Erano di poco più grande di Harry e questo, forse, rendeva tutto più facile.
Harry sorrise lasciando cadere lo sguardo dietro alle spalle dell’amico biondo, su un ragazzo, forse poco più grande di lui, che non aveva mai visto. ‘Uno nuovo’ aveva ovviamente pensato subito lui.
- Harry ci vediamo dopo. - . Kate distolse il ragazzo dai suoi pensieri, si abbassò verso Harry e gli stampò un bacio sulla fronte. Lui fece un cenno della mano, perso ancora negli occhi cristallini di quel ragazzo che si guardava intorno chiaramente spaesato. 'Occhi blu ti chiameró'  pensò lui sorridendo e non prestando attenzione a quello che dicevano Zayn, Liam e Niall. intanto Eleanor si guardava intorno, finchè non catturò lo sguardo del minore, allora gli si avvicinò trascinandosi dietro il moro dagli occhi blu. Harry sentì le farfalle allo stomaco che si infoltivano man mano che Occhi blu si avvicinava, il volto che andava a fuoco e le mani che si torturavano sul suo grembo. Non sapeva cosa avrebbe dovuto dire. Forse niente, visto che quando era nervoso straparlava.
- Ehi Harry! - . Eleanor fece una breve pausa. - Liam… Niall... Zayn… - salutò lei, giusto per educazione visto che odiava profondamente i tre amici di Harry, senza degnarli di uno sguardo, ma concedendo gli occhi marroni solo a Harry.
- Ciao Eleanor. – salutò lui cercando di evitare lo sguardo del ragazzo dagli occhi blu, mentre i suoi tre amici se ne andarono parlottando, maledicendo probabilmente l'amica di Louis. In realtà neanche Harry la sopportava molto, forse perchè la conosceva poco.
- Volevo presentarti, come a tutti gli altri, il mio ragazzo. Lui è Louis. È nuovo. L'ho convinto io a venire. - disse lei orgogliosa, facendo avanzare il ragazzo che se ne stava dietro di lei, usandola come riparo quasi, visto l'evidente imbarazzo che si trascinava dietro. Occhi blu gentilmente tese la mano a Harry, mentre cercava di mantere lo sguardo fisso sugli occhi verdi di Harry che nella sua mente ripeteva il nome del ragazzo. ‘Che mano morbida’ pensò Harry ricambiando la stretta, dandosi subito dello stupido. Che cavolo stava pensando? Aveva appena conosciuto, anzi visto, questo ragazzo e già iniziava a studiargli i dettagli?
- El! -. Lei si giró di scattò guardandosi intorno, non capendo da dove provenisse la voce. – Uh Mark, tesoro! Arrivo subito! – squittì lei mentre salutava con la mano un ragazzo individuato nella folla. Mise, poi, una mano sulla spalla di Louis e sorrise a Harry. – Ci vediamo più tardi. – disse voltando loro le spalle per andarsene. I ragazzi restarono soli con gli sguardi bassi, entrambi molto timidi. In realtà Louis era un pozzo di allegria, ma si sentiva a disagio per via di tutti quei ragazzi malati; quasi si sentiva in colpa per essere sano.
- Io comunque sono Harold, ma tutti mi chiamano Harry. – disse sorridendo il ragazzo e iniziando a studiare nei più piccoli particolari il corpo e il viso di Occhi blu, abbandonandosi alla sua fissa di fare così. Louis accennò un sorriso ancora imbarazzato.
- Non devi dire nulla, davvero. - disse Harry accorgendosi dell'imbarazzo del ragazzo. Louis si morse il labbro inferiore. Tornarono, poi, gli altri ragazzi che si presentarono a Louis, togliendo tutti dall’imbarazzo e la giornata passó velocemente tra risate e chiacchierate, senza che i due ragazzi quasi si parlassero e quella sera, mentre Kate gli stava dando la buonanotte, Harry pensava solo a lui. Non riusciva a togliersi dalla testa quegli occhi azzurri e quel ciuffo moro sparato in aria con un’onda alquanto strana.
- Kate, sai quando tornano i ragazzi? – chiese lui cercando di fare l’indifferente, mentre Kate stava uscendo dalla sua camera.
- No mi dispiace piccolo… Solitamente, peró, vengono una volta ogni due settimane. – disse lei chiudendosi dietro la porta. A Harry venne il panico: convivere con la sua malattia significava anche non sapere se il giorno dopo sarebbe stato ancora vivo e l'idea di non poterlo rivedere lo terrorizzava e poi, in qualsiasi modo, quattordici giorni erano troppi.
Quella notte a malapena riuscì a chiudere occhio, sudava e si agitava nel letto. Tanti pensieri, tante paure e tanti desideri lo avevano tenuto a fissare il soffitto fino a mattina presto.
  

CORNER
Hola gente! Sono Elena, ma se provate a chiamarmi così vi strozzo ee Chiamatemi Lele, grazie!
Volevo dirvi delle cosette importanti sulla storia: punto primo scrivo malissimo e sto lavorando a questa long da un anno perchè cancello sempre e riscrivo, ma ho pensato che era arrivato il momento di pubblicarla, quindi mi farebbe piacere sapere cosa pensate!
Punto secondo NON VOGLIO IN ALCUN MODO AGURARE AI PERSONAGGI PRESENTI NELLA STORIA CIO' CHE VERRA' DESCRITTO, NE' TANTO MENO OFFENDERLI, PERCHE' NON SONO DI MIA PROPRIETA' (loro sono proprietà di proprio nessuno secondo me).
Punto terzo nella storia si parla della leucemia e io non ne so  molto, perciò quello che scriverò non avrà una vera e propria base scientifica.
Detto questo potete seguirmi su twitter: https://twitter.com/niallsblast e lasciare una recensione qua.

 BANNER: http://niallsblast.tumblr.com/image/54832751164 scusate, ma ho provato in tutti i modi ma non riesco proprio a metterlo in modo diverso. Spero vi piaccia lo stesso.. 


TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=xzgPs9JYtiI (aggiunto dopo la pubblicazione del capitolo)
  
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