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Autore: Malvabadass    07/07/2013    4 recensioni
Primo giorno di College, o meglio, primo giorno del terzo anno di college. Due coinquilini, due artisti essenzialmente. Musica e Arte sotto lo stesso tetto. Due punti di vista differenti per un'unica e si spera coinvolgente Frerard! Siamo Luri07 e Siler, buon sushi ^^!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Frank's P.O.V.



Alzo lo sguardo verso Gerard, appoggiato con la schiena al muro del dormitorio che accoglie noi studenti mentre io mi siedo con calma sui gradini che dirigono alla porta d'emergenza, proprio sopra le nostre
teste.

-Gerard sai come si fa una canna vero?- rido divertito guardandolo mentre cerca di posizionare l'erba al centro della sua cartina, con scarso successo.
A questo punto mi alzo e mi avvicino a lui sfilandogliela dalle mani, poggio subito un filtro bianco e morbido sulla base e la arrotolo leccandola lateralmente per poterla chiudere come si deve.
Me la poggio tra le labbra e ci passo sotto la fiammella rossa del mio accendino giallo banana, facendo subito un piccolo tiro, poi la prendo tra due dita e la appoggio tra le sue sorridendo con una buffa smorfia sul viso.
-Amico, quest'erba fa schifo..- rido mentre lui fa un piccolo tiro strozzandosi appena con il fumo.

 

E' così buffo e goffo a volte, e anche inspiegabilmente adorabile.
Gerard è il solito ragazzo che a prima vista attira molte ragazze per il suo modo di essere così misterioso e quasi violento a prima vista, ma poi sotto sotto è un tenerone.
Accenno un risolino a quel pensiero e scuoto appena il capo, guardando un gruppo di ragazze passarci di fronte e ridere tra di loro, spettegolando come le solite ochette che si trovano al liceo, solo cinque anni dopo.

 

Assottiglio lo sguardo inquadrando una di loro che mi fissa insistentemente fino a che non la riconosco e la saluto con un cenno della mano.
E' quella ragazza con cui parlavo stamattina, alla prima ora..
Si avvicina a me lasciando le sue amiche alle spalle e mi scocca un piccolo bacio sulla guancia a dir poco appiccicoso, sento qualcosa di fastidioso e colloso su essa, ma pulirsela sembrerebbe davvero da cafone adesso.

 

Lei ride sotto i baffi e si lecca il pollice strofinando il dito sulla mia pelle chiara.
Mi viene in mente un'immagine raccapricciante di mia zia, che da piccolo mi puliva gli angoli delle labbra in questo modo a dir poco furibondo e rivoltante.
-Allora, tesoro- la chiamo così poiché al momento non ricordo il suo nome.. Forse era qualcosa tipo Lara, non vorrei osare.

 

-Stasera a che ora dovrei venire? - Le chiedo mordicchiandomi il labbro inferiore mentre percorro tutto il suo corpo con lo sguardo, soffermandomi giusto qualche secondo sul suo seno alto e sodo, visibile anche sotto quella canotta rosa sottile ed estiva, accompagnata da un cardigan dello stesso colore.
-A mezzanotte, avevamo deciso, no?- sorride ancora, guardandomi.
-Perfetto, allora a dopo, splendore.- la vedo arrossire e girarsi di scatto verso le sue compagne, che intanto ridacchiano tra di loro in branco.
-Vai ad una festa?- Sento la voce di Gerard trillare alle mie spalle.
Sbruffo appena, sorridendogli

-Sì, ci vado per rimediare una scopata.. Vuoi venire? Almeno mi accompagni in quel covo di cafoni e sguattere.-
 

-Se ti danno così fastidio perché vuoi andare a letto con una di loro Frank? Non ha senso.- f

a un ultimo tiro per poi gettare il filtro a terra, passandoci sopra la suola della scarpa.
-Perché uno, il mio cazzo ha una vita propria, e due, è da così tanto che non tocco una ragazza, Gerard. Tipo un mese, ti rendi conto?-

lo guardo sgranando appena le palpebre e allargando le braccia, preso da un attacco di pura teatralità.
Lui intanto se la ride di gusto, ma poi abbassa lo sguardo mormorando

-Io invece non ci vado da tanto tempo.. Troppo..-
-Allora perfetto no? hai visto quelle come ti fissavano? Sei una buona preda per loro, lascia che ti sbranino vivo.-


Mi guardo nello specchio sorridendo alla figura snella che ho davanti, abbottonandomi come si deve la mia camicia nera ed aderente, per poi infilarmi una giacca dello stesso colore.

 

Mi giro verso Gerard che invece indossa una giacca sul magenta scuro e lucido, con sotto dei jeans e gli chiedo un parere a proposito del mio vestiario, ed avendo il suo consenso mi dirigo a passo svelto fuori dall'appartamento, pieno zeppo di profumo.
 

-Vieni Gerard!- lo aspetto dondolandomi con ansia sulla punta delle mie vans nere, per poi sorridergli non appena lo vedo varcare l'uscio e chiuderselo alle sue spalle.
-Dov'è la festa?- mi guarda incuriosito arruffandosi ancora di più la sua chioma nera come la pece, mentre scende al mio fianco i gradini.
-Dove sono le ragazze..-
-Ah merda, quindi nel loro dormitorio?- mi chiede masticando con nonchalance una gomma, probabilmente alla menta visto che si sente l'odore anche a mezzo metro di distanza.

 

-Aha, sì. Ed è esattamente.. - cammino lungo il corridoio della scuola arrivando poi ad una grossa porta verde, tipica di qualsiasi college del posto e la apro sentendo il rumore alto della musica a pochi passi dalla mia postazione -qui.. - mormoro sorridendo, Gerard invece mi segue a ruota fino ad arrivare alla base da dove proveniva tutto quel frastuono, entrando così nella camera più spaziosa di tutta la scuola.
 

In pratica non c'è spazio neppure per respirare, ma noi ci infiliamo lo stesso in mezzo alla folla cercando di arrivare al banco dove un ragazzo serve alcolici ed allo stesso tempo cerca di controllare la musica.
Gerard si siede subito difronte a lui chiedendogli qualche alcolico ed io faccio lo stesso, bevendo subito due o tre bicchieri di chissà quale intruglio capitato a tiro.
Sento due dita picchiettarmi la spalla e mi giro sorridendo.
-Ciao, amoruccio- rido divertito e le rubo il bicchiere di rum che ha tra le dita, avvicinandomi subito alle sue labbra.

-Come stai?- mormoro in maniera provocante e terribilmente roca, mentre lei ghigna aggrappandosi con le braccia alle mie spalle.

Butto giù tutto quel bicchiere di alcol e premo le labbra sulle sue, sentendo il sapore forte del liquido marroncino nelle nostre bocche, così ne approfitto subito per spingerci dentro anche la lingua, iniziando a baciarla come si deve.
Dopo un po' ci stacchiamo entrambi per riprendere aria e mi rigiro verso il banco volendo prendere qualcos'altro, ma il mio sguardo si blocca per qualche istante su quello di Gerard, che a quanto pare mi stava fissando da tempo, ma subito sbatte le palpebre facendo saettare le papille verso un'altra parte della camera, finendo il suo drink.

Dopo quasi un minuto lo vedo alzarsi ed andare vicino ad una ragazza per filtrare probabilmente.
 

Mh, buon per lui.
 

Scrollo le spalle e sorrido a quella sorta di ''bar-man'' chiedendogli qualcosa di più forte.
-Frankie tesoro, non riempirti di queste schifezze- urla nel mio orecchio la tipa, per farsi sentire.
Dopo questa frase penso nuovamente a mia zia, mi diceva sempre così quando iniziavo ad ingozzarmi di caramelle.
Butto giù un altro paio di bicchieri, disgustato da quell'immagine.

 

Scuoto la testa strizzando le palpebre e mi conduco una mano alle labbra, quel liquido caldo che mi sta scorrendo nella gola pizzica ed è così forte da farmi venire dei brividi di freddo.
Cerco di riprendermi e sorrido a quella ragazza, ma sento le gambe cedermi.
Mi piego in due sentendo dei forti crampi all'altezza dello stomaco e senza accorgermene vomito praticamente tutto quello che ho ingurgitato nelle ultime ventiquattro ore.

 

Sento delle urla provenire da quella ragazza, qualcosa come ''CHE SCHIFO'' o anche ''LE MIE SCARPE'' ma non me ne curo più di tanto.
Mi sento davvero di merda.
Una mano si appoggia attorno alle mie spalle e mi tira su, tirandomi subito fuori da tutto quel casino.
-MA CHE FAI!- Urlo furibondo ad alta voce, ma in realtà mi viene da ridere.
-Frank shhht. Hai bevuto come una spugna.- sento la voce di Gerard arrivarmi dritta nell'orecchio, assieme al calore del suo alito che sa sempre di menta.

 

Scoppio a ridere non riuscendo a trattenermi, mentre lui continua a tirarmi fino ad arrivare davanti alla porta della nostra camera.
-Geraaaaaaard io volevo scopah.. scopare - rido divertito e gli passo una mano tra i capelli con l'intento di arruffarli, ma quasi inciampo su di lui.
Non riesco a tenermi in piedi, che desolazione.
Non appena il ragazzo al mio fianco riesce ad aprire l'uscio entriamo entrambi e subito lui si dirige verso la camera da letto facendomi stendere.

 

Chiudo gli occhi biascicando delle frasi senza senso, poi sento qualcosa di umido poggiarsi sulla mia fronte, ma ho le palpebre troppo stanche per controllare di cosa si tratti.
-Buonanotte piccolo Frank- mormora piano, mentre io stringo le coperte al mio petto.
Che merda di serata.






 

Gerard's P.O.V.

 

Le lezioni sono finite già da una ventina di minuti, io e Frank come sempre ce la siamo dati a gambe levate giusto per accaparrarci il nostro solito posto alle scalette dei dormitori.

A quanto ricordo è proprio lì che ci incontrammo la prima volta e giuro che non potrò mai scordare quel momento.

Io che correvo come un coglione con le mani a coprire la bocca data l'impellente necessità di andare in bagno e vomitare persino l'anima, non riuscendo più a trattenermi libero tutti i gamberetti marci su una tipa avvinghiata a lui che neanche tempo di sentire le urla di lei, già sta ridendo. Insomma il massimo per il primo giorno.

Da quel momento ci rifugiamo sempre li che sia per farci due tiri di erba che per ubriacarci come pochi.

Tra le mani tento di girare la canna con grande difficoltà, non era mai stato compito mio d'altronde.

-Gerard sai come si fa una canna vero?- Ride quell'altro mentre mi osserva seduto sulle scalette dell'antincendio per poi alzarsi prontamente a soccorrere quell'ammasso di carta ed erba che stavo letteralmente distruggendo con le mani.

Finito di girarla ne lecca la lunghezza per far incollare la carta ed il mio cervello va letteralmente in tilt, iniziando a proiettare nella mia mente diverse immagini davvero poco caste sull'uso che il piccolo Frankie potesse fare della sua lunga ed umidiccia lingua.

Se la posa fra le labbra e accendendola inizia a fare un paio di tiri.

E' affascinante come qualsiasi cosa, dalla più noiosa alla più divertente, possa solo che migliorare grazie a lui.

Subito la rifila a me che come ogni benedetta volta quasi non ci lascio le penne.

-Amico, quest'erba fa schifo..- Mi guarda con una smorfia mentre ride. Continua ad osservarmi quasi si fosse bloccato per poi scuotere la testa e voltare lo sguardo su un gruppo di ragazze, meglio dire oche, che rendono omaggio alla loro categorie comportandosi in tipico stile teenager.

Tra queste noto immediatamente la biondina che ci stava provando con il mio coinquilino, la guardo in cagnesco cercando di intimidirla mentre faccio un lungo tiro che quasi consuma metà canna, ma questa s'avvicina determinata e con il suo lip gloss stampa la forma delle sue odiose labbra da troietta sulla guancia candida del mio chitarrista.
Distolgo lo sguardo prima di replicare l'incidente dei gamberetti e presto il meno possibile di attenzione ai due, andando a torturarmi con le unghie corte e mangiucchiate la pelle diafana delle braccia.

 

-Perfetto, allora a dopo, splendore.- Sento lui arruffianarsi la ragazza che arrossendo torna civettando dalle sue amiche. Torno a guardarlo rigirandomi la canna fra le mani.

-Vai ad una festa?- Squittisco non riuscendo a controllare il mio tono di voce, lui sbuffa sorridendomi sornione.

 

-Sì, ci vado per rimediare una scopata.. Vuoi venire? Almeno mi accompagni in quel covo di cafoni e sguattere.-

-Se ti danno così fastidio perché vuoi andare a letto con una di loro Frank? Non ha senso.-
Lo fisso nascondendo il rammarico che la sua superficialità alle volte mi causa, faccio un' ultimo tiro prima di spegnerla con la suola.

 

-Perché uno, il mio cazzo ha una vita propria, e due, è da così tanto che non tocco una ragazza, Gerard. Tipo un mese, ti rendi conto?-
Mi guarda sgranando quegli occhioni da cerbiatto e aprendo teatralmente le braccia tanto per enfatizzare la sua dichiarazione. Io me la rido per la sua convinzione e penso fra a me e me che lui non scopa da due settimane mentre io uomo o donna che sia, non vedo un genitale da decisamente più tempo.

-Io invece non ci vado da tanto tempo.. Troppo..- Cazzo, me lo sono lasciato sfuggire.

-Allora perfetto no? hai visto quelle come ti fissavano? Sei una buona preda per loro, lascia che ti sbranino vivo.-

Ma sì, sono solo carne da mandare al macello. Magari andando con una di loro riuscirò a dimenticare te, eh Frank?

 

 

Siamo in camera già da un paio di ore e tutto procede liscio come ogni volta. Frank si imbelletta avanti allo specchio sistemandosi al meglio per apparire più figo di quanto già sa di essere.

Sfoggia la sua camicia nera, aderente che gli calza alla perfezione e completare l'opera con una giacca leggera, si volta verso di me come in cerca di un consenso che già sa di avere ed io lo accontento solo per sfamare il suo ego.

Io sono vestito normalmente, nulla di troppo appariscente o per lo meno non ai suoi livelli.

 

-Vieni Gerard!- Lo vedo dondolarsi sui talloni delle inseparabili vans e sorrido avvicinandomi a lui che è già fuori dall'appartamento. Mi chiudo la porta alle spalle ed ingenuamente gli chiedo l'ubicazione della festa.

 

-Dove sono le ragazze..- Risponde lui come se fosse una cosa ovvia.
-Ah merda, quindi nel loro dormitorio?- Lui mi guarda come se avessi scoperto la luna mentre io continuo imperterrito a sfogare la rabbia repressa sulla povera gomma alla menta che assaporo in bocca.

-Aha, sì. Ed è esattamente.. - tiene in sospeso la frase camminando lungo i corridoi bianco asettico della scuola piombando fino ad una grossa porta verde acido mentre io mi guardo cautamente attorno. -Qui.. - La apre e subito veniamo sommersi dalla musica. Ci avventuriamo in quel luogo tanto spazioso tanto angusto dato il sovraffollamento.
Ci facciamo spazio fino a quello che dovrebbe essere il bar e ci sediamo.

Mi guardo intorno muovendo la nuca al ritmo di quella che a mio umile parere, fosse musica scadente chiedendo al Barista-Dj qualche alcolico tanto per sciogliere la situazione.

Subito io e Frank ci ritroviamo a bere come dannati quegli shot che ci serve fin quando non mi trovo avanti agli occhi una delle scene che più odio al mondo.

Le labbra rosse e carnose di una barbie bionda che lambiscono quelle del mio amico.

Conoscete quel moto d'orgoglio che scaturisce un' avvenimento simile?

Sento il cuore battere a mille e le nocche imbiancarsi tanto le sto stringendo in un pugno.

Ho una voglia di urlare, di picchiare lui e picchiare me.

Stupido, sono un coglione illuso che non sa ammettere una sconfitta.

Perché della mia avventura autodistruttiva non ci sarebbe potuta esser vittoria.

Appena i due piccioncini si staccano da quel bacio pretenzioso mi ritrovo ad incrociare lo sguardo compiaciuto ed innocente di Frank, io dal canto mio distolgo immediatamente lo sguardo prima che possa intercettare le mie emozioni, mi scolo il drink e adocchiando una ragazza abbastanza carina mi alzo e senza dir nulla vado da lei.

 

-Ehy ciao! Sono Gerard..- Le sorrido guardandole ogni particolare del viso asciutto, dai tratti dolci e questa mi sorride a sua volta.

 

-Emily, ciao..- Mi urla nell'orecchio data la musica troppo alta, le faccio con un cenno la pista e lei annuisce e mi trascina nella marmaglia di corpi accaldati a ballare.
Lei si struscia goffamente proprio come me mentre io non riesco a distogliere lo sguardo dalle due figure al bar.

 

Cerco di svagarmi ma proprio non riesco, porto ancora lo sguardo verso i due e vedo la scena come a rallentatore.

Frank ha appena vomitato sulle scarpe della ragazza che come ci si poteva aspettare sta urlando come se l'avessero uccisa. Accorro subito da Frank e senza curarmi ne di Emily ne dell'altra oca mi carico il coglione e lo tiro via da tutto quel marasma.

 

-MA CHE FAI!- Lui mi urla addosso ammorbandomi con il suo alito tutt'altro che profumato ma non me ne curo, così gli mormoro dolcemente come se vederlo docile e bisognoso d'aiuto avesse spazzato via tutto il rancore che era nato in me.

-Frank shhht. Hai bevuto come una spugna.-

 

Lo sento scoppiare in una fragorosa risata e scuoto la testa premurandomi del trascinarlo fino alla nostra camera, inchiodando proprio davanti alla porta di essa.

 

-Geraaaaaaard io volevo scopah.. scopare – Continua a ridere chiaramente bevuto fin sopra ai capelli. Sento la sua mano passarmi fra i capelli e quasi non crollo anch'io, perché lui non riuscendosi neanche a reggere sulle proprie gambe mi è quasi caduto addosso.

Finalmente riesco ad aprire quella fottutissima porta e lo conduco dolcemente verso il suo letto e lo faccio stendere, mentre lui biascica cose senza un filo di logica e lo privo dei vestiti scomodi. Lui chiude gli occhi ed io ne approfitto per baciargli dolcemente la fronte sussurrando.

-Buonanotte piccolo Frank- Lo vedo stringersi nelle coperte e mettendomi il pigiama veglio su di lui fin quando vedendolo completamente preso da morfeo, mi insinuo nelle sue coperte e lo stringo a me.

Ne abbiamo bisogno entrambi e qualunque cosa, lui non la ricorderà..


 

Malvabadass's Corner

In primis vogliamo ringraziare tutte le buone anime che hanno recensito il primo capitolo della storia, ve ne siamo davvero grate :3
Passando alla storia..
Gerard come avete già notato si sta prendendo una brutta cotta a quanto pare.
Vedremo cosa succederà fra i due eheh
Frank il noto sciupafemmine invece si prende una bella sbronza e perde la sua scopata.
Al prossimo capitolo, sperando di aver soddisfatto le vostre aspettative..
Un bacio da Ina e Siler.
Xo

  
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