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Autore: Tempie90    08/07/2013    9 recensioni
L'anniversario degli zii di Kate. Che combineranno i nostri eroi?
Danni, ve lo dico subito! XD Almeno Kate =P
Spero vi piaccia.
Tempie. =)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Nuovo personaggio, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Questione di fiducia: Nico's Adventures!!'
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Eccomi qui con il secondo ed ultimo capitolo.
Lo dedico a marix che oggi compie gli anni...Buon compleanno *-*
Spero ti piaccia!
E spero piaccia anche a voi! XD
Buona lettura e fatemi sapere.
Tempie. =)

                                                            Capitolo 2

                                                         



Dopo ore passate a salutare parenti e conoscere nuovi fidanzate e fidanzati, uscì fuori nel grande balcone che dava su un giardino, lasciando il piccolo Nico alle cure amorevoli degli zii e di suo padre. Aveva bisogno di stare sola per chiarirsi le idee prima di cercare Rick.
L’unica cosa positiva di quella serata era stata non aver ancora incontrato Bessy.
“Ma guarda chi si vede…La mia adorata cugina Kate.” Una voce tagliente le arrivò alle spalle.
‘Come non detto.’ Si voltò con uno sguardo inceneritore.
“Bessy. Quale onore…” Rispose sarcastica.
“Dovrei dirlo io visto che sei sparita per tutti questi anni. Non pensavo che ci saremmo divise per un ragazzo…”
“Uno?” Rispose ironica la detective.
Il lampo di fastidio che passò negli occhi di Bessy non le sfuggì e potè permettersi di sorridere soddisfatta.
“Beh, in ogni caso è acqua passata. Non sapevo che nel frattempo fossi diventata mamma.” Cambiò velocemente discorso. “E il padre? Dove l’hai lasciato?” Chiese interessata.
Questo atteggiamento fece irritare non poco la detective: non era cambiata affatto.
“Non sono affari tuoi, Bessy.”
“Che c’è? Non è qui o non vuoi presentarmelo per paura che te lo porti via come è sempre successo?” Chiese mostrando la sua soddisfazione nell’averlo fatto in passato.
“Credo che non voglia presentarmi per risparmiarmi l’indignazione che proverei nel conoscerla!” Una voce alle loro spalle le sorprese.
Castle aveva involontariamente ascoltato la discussione visto che si trovava nel giardino della casa.
Bessy lo squadrò da capo a piedi sorpresa, mentre Kate lo osservò col cuore in gola.
Sguardo serio, voce tagliente. Era il Castle arrabbiato e ferito.
Ormai anche lei aveva imparato a conoscerlo.
“Quindi tu saresti il padre di quel bambino? Beh Kate, te ne devo dare atto, hai scelto proprio bene! Sarà un piacere…conoscerla signor…?
Kate la guardò imbufalita, come si permetteva di usare quel tono di saccenza e sfida con lei, mangiandosi con gli occhi lo scrittore?
“ Signor ‘non voglio conoscerla manco fosse l’ultima donna sulla faccia della terra!’” La risposta di Castle sorprese la detective che mai era stata fiera del suo uomo. Suo, oddio, non proprio…
Bessy invece lo guardò allibita, addirittura offesa.
“E per la precisione ‘quel bambino’ come dice lei, è nostro figlio e non le permetto di nominarlo con quel tono di voce. Si chiama Nico e le chiedo di non avvicinarsi a lui mai più!” Disse arrabbiato.
Dopo secondi interminabili di silenzio carico di tensione, l’uomo si mosse.
“Vado dentro!” Così dicendo si diresse verso la sala non degnando di uno sguardo Bessy ed evitando di incrociare gli occhi della detective. E questo le fece davvero male. Era ancora ferito.
Decise di seguirlo dentro lasciando la cugina pietrificata sul posto. Molto probabilmente nessun uomo l’aveva mai ‘rifiutata’.
 
Castle si mosse velocemente tra gli invitati dirigendosi verso il gruppo di parenti che giocavano a ‘chi fa ridere prima il piccolo Nico’.
Kate dietro di lui lo raggiunse.
“Oh Kate, Rick, venite a vedere che tesoro è il vostro bambino. Fa delle risate assurde!” Disse divertita zia Terry.
Castle mostrò un sorriso tirato uguale a quello di Kate.
“Scusatemi signori, ma io sono molto stanco. Credo che tornerò alla baita. Jim è un problema se ti precedo?” Castle si rivolse ai presenti e poi al padre della detective.
“No, nessun problema. Tutto a posto?” Chiese notando la strana atmosfera.
“Si, sono solo un po’ stanco.” Gli rivolse l’ennesimo sorriso forzato.
Jim annuì mentre osservava la figlia intenta a cercare lo sguardo dello scrittore.
Castle nel frattempo si avvicinò al piccolo per lasciargli un tenero bacio in fronte.
“Ciao ometto, ci vediamo più tardi!” Questa volta il suo fu un sorriso vero, pieno d’affetto e amore.
“Gagaaa.” Fu la risposta di Nico mentre si sbracciava verso il padre.
Castle gli baciò le manine e si voltò ritrovandosi Kate davanti. I loro sguardi non poterono far a meno d’incontrarsi. Supplichevoli quelli della donna, tristi quelli dell’uomo.
“Ci vediamo a casa.” Le disse solo, prima di andar via.
Kate lo vide attraversare la confusione di gente e sparire.
Non ci pensò due volte: prese Nico tra le braccia, scusandosi anche lei, e lo seguì. Non poteva lasciarlo andar via da solo. Lei doveva parlargli. Doveva chiedergli scusa e dirgli che l’avrebbe aspettato anche all’infinito purché restasse con loro, con lei.
Lo raggiunse con difficoltà, avendo il bambino in braccio.
“Rick…Rick aspetta!” Lo chiamò.
L’uomo si voltò sorpreso.
“Kate che ci fai qui? La festa non è ancora finita, torna dentro.”
“No, voglio venire con te!”
“Kate…” La guardò ancora in quegli occhi preoccupati per un suo rifiuto. Sospirò.
“Ok, andiamo. Vieni qui Nico.” Lo prese dalle braccia della madre e si avviarono silenziosamente verso la baita a pochi passi dalla casa degli zii di Kate.
Quando arrivarono, il bambino si era addormentato, probabilmente sfinito da tutte le attenzioni subìte quella sera. Lo portarono in camera, nella culla costruita apposta per lui e gli rimboccarono le coperte.
La situazione era ancora tesa e il fatto che dovessero dormire insieme nello stesso letto come era già successo la notte precedente, non aiutava i due ad essere rilassati.
Castle silenziosamente prese le sue cose e andò in bagno a cambiarsi, mentre Kate si sedette sul letto in attesa del suo turno, osservando il bambino dormire beato.
Quando Castle uscì, ci fu solo un fugace scambio di sguardi.
Finito di prepararsi la donna uscì dal bagno trovando lo scrittore già sotto le coperte. Era nel suo lato del letto e le rivolgeva le spalle come se stesse già dormendo, ma lei sapeva che non era così.
Si sdraiò silenziosamente dalla sua parte e fissò con insistenza quelle spalle. Le lacrime cominciarono a scendere prima silenziose, poi accompagnate da singhiozzi a malapena udibili per le orecchie dello scrittore.
Questi, sorpreso, si voltò verso la donna trovandola con le mani sul viso nel tentativo di attutire i rumori.
“Ehi..” Le disse voltandosi completamente.
La donna mostrò il viso e per lui fu come se gli avessero strappato il cuore dal petto.
“Mi…Mi dispiace, Castle!” Disse singhiozzando. “ Rovino sempre tutto. Sono un disastro. Non volevo dirti quella frase, so quanto per te sia difficile tutta questa situazione e io non devo permettermi di metterti pressione. Mi dispiace.” Continuò a dire tra i singhiozzi.
Rick travolto dalla tenerezza le si avvicinò fino a stringerla a sé.
Kate non si aspettò quel gesto, ma ne fu felice. Sorpresa…ma davvero felice tanto da abbracciarlo, stringendo la maglia con i pugni.
“Kate…Io…Scusami se non ti ho rivolto la parola per il resto della serata. Ero ferito. Non arrabbiato. Questa situazione, come hai detto tu, è difficile per me, perché vorrei amarti come si deve ma c’è sempre questa forza che mi blocca..Io…Ho paura.” Concluse in un sussurro.
Kate alzò di scatto il viso stupita. L’uomo continuò:
“Sono già stato ferito da te altre volte e la paura che possa di nuovo succedere mi blocca. Non sto recriminando, neanche io sono un santo.” Sorrise. “Ma con te voglio…voglio essere sicuro…Non voglio più soffrire…Però è quello che è successo stasera, di nuovo. So che non era tua intenzione ma sono proprio queste cose che mi frenano ad avere una storia ‘reale’ con te. Devo abituarmi al tuo carattere che, diciamocelo, è proprio brutto!” Il commento fece ridere la detective che nel frattempo si era nuovamente accucciata nel suo abbraccio.
“Ti prego non… non mettermi fretta, Kate. Io so che dentro di me ci riuscirò. Che ritroverò la fiducia in te, perché ti amo e sei l’unica donna con cui vorrei avere una famiglia. E mi sembra che siamo a buon punto.” Disse indicando la culla dove Nico dormiva beatamente.
Kate annuì sul suo petto, con nessuna intenzione di staccarsi da lui. Le era mancato il suo contatto, il suo calore, il suo profumo così vicino.
“Mi dispiace così tanto…” Riuscì solo a dire.
“Shh, tranquilla, ok?” Le rispose stringendola più a sé.
“ Ti aspetterò per tutto il tempo che vorrai!” Gli disse infine alzando lo sguardo e incatenandolo al suo. L’uomo sorrise ed annuì.
“Grazie!”
Anche lei sorrise di rimando poi per alleggerire la tensione disse:
“Complimenti!”
L’uomo si scostò leggermente per guardarla in viso.
“Per cosa?”
“Beh…per aver steso mia cugina Bessy! Credo che nessun uomo le abbia mai detto quello che le hai detto tu. Forse non è mai stata nemmeno rifiutata, non in quel modo almeno.” Concluse divertita.
“Se lo meritava tutto!” Rispose fiero.
“Bel discorso comunque. Degno di uno scrittore di Best Seller!” Rise.
“Non a caso sono uno tra i più apprezzati!” Rispose tutto tronfio suscitando ad entrambi una leggera risata.
Dopo qualche secondo, Kate divenne seria.
“Se ti chiedessi di dormire così…sarebbe troppo?” Chiese timidamente la donna poggiando la fronte sul suo petto.
Castle si stupì della domanda. Mai se ne sarebbe aspettata una simile da lei ma fu felice di riceverla.
“No, sarebbe perfetto!” Rispose.
Kate sorrise, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo e cambiando la posizione delle sue braccia: si strinse di più a lui, poggiando le mani sulla sua schiena e afferrandogli dolcemente la maglietta per stringerla di nuovo nei suoi pugni. Come se avesse paura di sentirlo allontanarsi all’improvviso.
Entrambi si addormentarono così: sereni, avvolti ognuno tra le braccia dell’altro.
Mentre sul volto innocente del loro bambino compariva un dolce sorriso.

Tempie's corner:

Allora? come è andata questa volta? XD
Lo so che vi aspettavate qualcosa di più 'romantico'  ma non è ancora il momento...Ho pensato di concludere così questa storia con, secondo me, un buon passo avanti...=)
Siete d'accordo?
Attendo le vostre opinioni.
Bacio,
Tempie. =)

P.S. Auguriiiiiiii mariiiiiiiiiiiiiiiiiix XD



  
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