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Autore: Bellafifi1986    08/07/2013    2 recensioni
Violetta ha quindici anni, è "la principessa rinchiusa nella torre" senza poter esprimere idee, sogni e desideri ma l'incontro con due ragazzi cambierà la sua vita.
Leon e Diego due ragazzi diversi tra loro e con due modi d'amare.
La vita di Violetta cambia completamente insieme a loro. Una vita piena di amici, musica, libertà, pazzia e forti emozioni.
Violetta troverà il coraggio di vivere i suoi sogni e di amare fino in fondo?
E' una storia particolare.
Dedicata a Dolceluna83 e in secondo luogo a Allegra e syoita.I
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leon, Violetta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Threesome
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La dura realtà
 
-Vilu, svegliati-disse Angie scuotendomi dolcemente.
Apro gli occhi, le mie guance sono bagnate e sono sul pavimento in salotto.
-Piccola, non puoi dormire sul pavimento di nuovo-mi disse Angie preoccupata.
 Si in questi giorni lo faccio spesso perché non ci riesco a mettere piede nella mia stanza o in quella tua dopo l'accaduto.
-Lo so ma non posso tornare lì, ci dormivo con Leon e Diego-dissi io singhiozzando.
-Oh Vilu-disse Angie trattenendo le lacrime e stringendomi forte a sé.-non riesco a vederti così-
Non sai quanto è dura, mamma.
Li vorrei qui con me e invece non è possibile.
E' passata una settimana da quando Leon e Diego sono morti.
Tutti siamo sconvolti dalla loro morte, nessuno si aspettava una cosa del genere e...
Tutti hanno ripreso a fare le cose di tutti i giorni tranne io, sono tornata ad essere la principessa rinchiusa nella torre ma questa volta lo voglio io.
Non voglio uscire o andare allo Studio On Beat o alla Fattoria 21 o in qualsiasi altro posto. Voglio stare qui per sempre.
Perché è colpa mia, mamma. E' solo colpa mia se sono morti.
Se quel giorno non uscivo dalla villa, Leon non mi avrebbe mai conosciuto.
Se quel giorno Diego non veniva a cena da me, neanche lui non mi avrebbe mai conosciuto.
A quest'ora sarebbero ancora vivi.
Viola, Alexis e Robert mi avevano avvisato di stare attenta a quello che dicevo o facevo o non dicevo e invece sono stata imprudente e Leon e Diego ne hanno pagato le conseguenze di questo mio errore, mamma. 
Per questo non voglio uscire, non voglio che nessuno si interessi a me e soprattutto non voglio che qualcun altro muoia a causa mia.
Guardo l'anello con un pezzo di cuore.
Sarebbe dovuto essere il regalo del mio compleanno.
Tengo sempre con me in tasca gli altri due. 
Dovevano metterli loro e invece...
E' solo colpa mia.
...
Cara mamma, 
i giorni passano e non voglio mangiare, non voglio bere o non voglio fare nulla.
Vorrei solo morire e raggiungere i miei due amori.
Sono una codarda lo so ma non riesco a vivere senza di loro.
E' impossibile.
So anche come fare.
-Olga, ho fame. Mi faresti la torta di cioccolato-dissi io furba.
-ma certo, piccola, vado a comprare subito gli ingredienti-disse Olga felice.-sono contenta che hai iniziato a reagire-
Olga è caduta nella mia trappola mamma.
Vedo Olga uscire dalla porta del retro con il carrello e poi controllo che non c'è nessuno in giro.
Apro lo sportello dove Olga tiene i prodotti e il veleno e prendo la boccetta con esso contenendo.
E' l'unica soluzione.
Con coraggio, apro il tappo e sto per berlo quando qualcuno bussa alla porta di dietro.
Subito nascondo il veleno e vado ad apri.
L'ultima persona che voglio vedere. Samuel.
-che cazzo ci fai qui?-chiesi io dura e arrabbiata.
-volevo vedere come stavi e chiederti se ti andava di fare un giro-disse Samuel con un sorriso.
Con che coraggio veniva lì?
Con che coraggio domandava ciò?
Era incredibile.
-vattene via! Leon e Diego sono morti per causa tua-dissi io fuori di me, spingendolo fuori.
-io non centro con la loro morte, Violetta, sono loro che hanno voluto ammazzarsi-disse Samuel duro.
-no, loro volevano vivere, volevano stare con me e tu hai rovinato tutto-dissi io arrabbiata.
Samuel mi afferra e mi prende come un sacco di patate per portarmi chissà dove, io protesto e mi dimeno ma non mi lascia o non mi mette giù.
Quando si ferma e mi mette giù, siamo nel parco.
-perché mi hai portata qui?-chiesi io furiosa.
-perché hai bisogno di uscire-disse Samuel gentile.-hai bisogno di vivere. Non puoi rimanere in casa per sempre, Violetta-
-si che posso-dissi io decisa.
-Non è vita questa-replicò Samuel.-impedirti di innamorarti o di fare quello che hai sempre sognato-
-non voglio innamorarmi e non voglio che nessuno mi ami-dissi io decisa, prima di scappare via.
Amerò solo Leon e Diego nella mia vita.
Non ci sarà più nessuno.
Non voglio vivere.
Non voglio provare emozioni.
Mi sento vuota.
Questa è dura realtà.
Leon e Diego non ci sono più.
Non ha senso vivere.
Samuel mi corre dietro e io corro ancora più veloce di lui così mentre sto per attraversare la strada una macchina sta per venire verso di me.
Non mi muovo, resto immobile e desiderò che faccia in fretta ad investirmi così posso andare da Leon e Diego.
Sento qualcuno salvarmi.
Quando apro gli occhi, vedo Lio e Jorge che mi tengono in braccio.
-stai bene?-chiesero loro preoccupati.
Ho un de ja vu.
Ho vissuto una cosa simile con Leon.
Solo che in questo momento sono in due a salvarmi.
-tranquilla, principessa, i tuoi due principi azzurri sono qui per servirti e proteggerti da tutto-disse Lio e Jorge con un sorriso.
Quella frase mi ricorda tanto Leon e Diego, mamma.
  
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