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Autore: LadyMeredith    21/01/2008    2 recensioni
Salve a tutti!!! Bene, questa è la prima ff che pubblico su Criminal Minds e, più generalmente, su questo sito. Quindi, vi prego, non siate troppo cattivi con me!!! ;) Un bacino e buona lettura a tutti!!!
Genere: Romantico, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ore 7:30. La sveglia suonò. E Cleo la ignorò. La sveglia suonò di nuovo. E Cleo la ignorò allo stesso modo. La sveglia insistette. Cleo la scagliò con rabbia contro il muro di fronte a sé. - Smettila, ho capito!!! - si bloccò rendendosi conto di quanto potesse apparire sciocca e scosse la testa, poi andò a raccogliere la sfortunata sveglia. “ E’ la terza che rompo…non penso sia un buon segno. “ si disse tra sé e sé. Si diresse in bagno e, dopo essersi lavata e vestita, bevve un caffè in tutta fretta e uscì di casa col cuore che batteva a mille: quello era il suo primo giorno di lavoro alla B.A.U. e non voleva in alcun modo arrivare in ritardo, ma neanche in anticipo come era suo solito agli appuntamenti importanti. Insomma, non voleva essere più pignola di quello richiesto, che non era poco. Giunta alla sua meta parcheggiò la macchina ed entrò nella sede. Per arrivare all’ufficio avrebbe dovuto prendere l’ascensore, così si diresse verso di essa ma vi trovò un tecnico davanti. - Spiacente signorina, ma l’ascensore è rotto. - - Nessun problema, mi farò un po’ di scalini a piedi. - sorrise cercando di sembrare convincente mentre stava, in realtà, mandando a maledire quella prima persona con cui aveva avuto uno scambio di parole. Sospirò e si diresse verso le scale. Quando arrivò in cima era ansimante e ora rischiava la vera e propria fibrillazione. Lanciò un’occhiata all’orologio e ne conseguì che era in orario perfetto, quindi entrò in una stanza dove c’erano varie scrivanie e alcune persone. - Scusate. - disse: -potreste dirmi dov’è l’ufficio di Aaron Hotchener? – Una ragazza dai capelli neri le lanciò uno sguardo visibilmente seccato e le indicò una porta sopra a delle scale. - Grazie. – e si incamminò per gli scalini. Davanti all’ufficio fece un profondo respiro e bussò quel tanto che bastava x farsi sentire. Attese qualche istante e, finalmente, una voce maschile la chiamò: - Avanti. – Cleo entrò e vide due uomini: uno era in piedi davanti ad una scrivania e doveva avere circa cinquant’anni mentre l’altro era seduto dietro la scrivania ed era ben vestito sui trentacinque anni. - Buongiorno, sono Clarinne Watson…. – L’uomo seduto dietro la scrivania si alzò e le andò incontro senza sorridere: - Molto bene, piacere, io sono Aaron Hotchener e lui è Jason Gideon. – Si strinsero la mano – Posso avere curriculum e carta d’identità? –. - Certamente, eccoli. – Li porse immediatamente. Hotchener controllò qualcosa sul computer, archiviò il curriculum e porse la carta d’identità a Cleo. - Bene Clarinne. – e, Cleo con suo sollievo notò, sorrise sincero – ufficialmente ti do il benvenuto nell’Unità di Indagine Comportamentale di Quantico. -.
  
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