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Autore: AlwaysDream    08/07/2013    5 recensioni
Edward l'aveva abbandonata e Isabella non era più la stessa.
E' cambiata, è dovuta cambiare, ma dentro di sé sarà sempre la stessa ragazza.
"La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, per di più illusori, di piacere e gioia." Isabella non era più umana, ma nonostante ciò credeva profondamente in ciò che questo detto diceva.
Spero che la mia storia vi piaccia. Per saperlo basterà solamente leggerla e, magari, lasciare una piccola recensione. Un bacione :)
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Chapter fourteen

 

 

§ Nella morte non c'è niente di triste,

non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore.

La cosa terribile non è la morte,

ma le vite che la gente vive o non vive finno alla morte.

 

Charles Bukowski

*Il capitano è fuori a pranzo §

 

Sfogliando le pagine vidi un simbolo che sentii famigliare. Era una croce al contrario. Ai due poli vi erano raffigurati Dio sopra e Lucifero sotto, al centro, invece, vi erano due mani unite da una pianta di alloro che reggevano uno scettro.

Lessi la parte del testo che vi era sotto ad alta voce.

"All'inizio dei tempi il mondo era governato dalla trinità, ma non dalla trinità a cui si è solito pensare ai tempi correnti, la trinità di cui vi andrò a narrare è diversa, più completa, più stabile. Il mondo, appunto, era governato da tre figure dalla forza immane, il loro coraggio è storia, il loro amore è l'umanità. Tre è sempre stato considerato un numero perfetto.. ma perchè voi vi domanderete. Tre è il numero perfetto perchè tre erano le persone che reggevano un mondo assolutamente perfetto. Era un mondo vasto in cui regnava la pace, non vi erano guerre e vi era la fede. Le popolazioni si fidavano degli altri, ma soprattutto avevano fede nella Trinità. La Trinità era, come ben penserete, composta da Dio, Lucifero e Lei. Lei era una figura evanescente ma era la più forte, era il collante, per così dire, del trio. Lei era l'unica persona in grado di far andare d'accordo personalità diverse, ovvero quelle di Dio e di Lucifero. Era la luce, ma anche il buio, era il bene presente nel male ma anche il male presente nel bene. Lei sapeva di avere un grande potere, ma ciò non faceva di lei una persona dalla personalità oscura. Certo anche lei come tutti ha peccato, ma erano errori fatti con la fede, dettati non da pensieri maligni.

Il suo nome era Isabella, un nome singolare che racchiude all'interno due nomi particolari, Isa e Bella. Due personalità, due modi differenti di vedere, il bene e il male, Dio e Lucifero.

I suo poteri, come ho già accennato, sono molteplici dato il suo singolare compito, ovvero il compito di mantenere la stabilità. Per questo è dotata di poteri difensivi, come uno scudo fisico e mentale, di poteri curativi e di poteri offensivi, come quello di congelare anche il fuoco stesso.

Putroppo non riuscì ad evitare la morte che sopraggiunse come un battito di ali. Le sue ali. Si sacrificò per salvare Dio, per non far commettere a Lucifero un errore talmente grave da macchiare terribilmente la sua anima, di cui qualcuno dubita l'esistenza, di cui solo lei riusciva a scorgerne i tratti. 

Ciò che nessuno sa è che il suo animale era la fenice, l'animale che risorge dalle sue ceneri, l'animale che la marchiò affinchè potesse adempiere al suo compito.

Esattamente come la fenice, lei risorgerà dalle sue ceneri."

Appoggiai il libro sul tavolo e mi lasciai cadere tra le braccia di Alex che mi strinse forte a lui. 

Non poteva essere.

Io non potevo essere Lei.

Non ne avevo la forza, ma soprattutto non volevo essere lei.

Non potevo reggere anche questo. Avevo accettato l'abbandono dei Cullen, avevo accettato la trasformazione in vampiro di Damon, avevo accettato la trasformazione in angelo, avevo accettato la morte dei miei, avevo accettato il mio essere ibrido.

Ma non potevo accettare anche questo. Ho sempre saputo di essere diversa, di poter aiutare le persone e di ciò andavo particolarmente fiera, ma non potevo accettare di essere alla pari di Dio e Lucifero, anzi forse anche un po' più forte. Loro erano i pilastri della mia vita, ciò che mi hanno fatto andare avanti. Non volevo credere che io avevo un potere così grande.

Qua non si tratta solo di autostima, cosa di cui sin dalla nascita non ne volevo sentir parlare, qua si tratta di respondabilità.

Si tratta del fatto che tra miliardi di persone sono io quella che deve riportare il mondo alle origini.

Perchè alla fine era quello, no? Dover riportare la stabilità in un mondo dominato dalle guerre, dalle più grandi atrocità.

Sentii qualcuno parlare, stringermi, strattonarmi, addirittura colpirmi! Ma non sentivo niente, non volevo sentire niente. Ero troppo scioccata, troppo spaventata per poter tener conto anche di loro.

Tutto mi arrivava ovattato.

Volevo pensare solo a me stessa, volevo essere egoista, volevo non sover portare il carico di una missione così grande e importante. 

Desiderai ardentemente di essere solo una semplice umana, di vivere nella mia beata ignoranza, di non essere stata portata in questo mondo sovrannaturale con la forza, di aver accettato con così tanta leggerezza le rivelazioni di Edward e poi di tutto il resto.

E fu così che, mentre il mio corpo cadeva nell'incoscienza, la mia anima si perse nel limbo.

Purtroppo però in fondo al mio cuore sapevo che sarei dovuta tornare indietro. Per il mio amore Alex, per la mia famiglia, per i Cullen e per il mondo. 

Ma non ce la feci.

Forse la fenice non era sorta realmente dalle sue ceneri, forse la fenice aveva sbagliato persona.

O forse no.

 

Credo di dovervi delle scuse dato che è da un bel po' (sì, lo so che è un mese e mezzo) che non aggiorno, ho pensato che sarei riuscita ad aggiornare prima ma l'ultimo mese di scuola è stato a dir poco faticoso (anche qua so che è sempre la solita scusa) e poi mi sono concessa un breve periodo di relax e sole. Delle scuse non si fa niente per cui non mi prolungo più di tanto.

Spero che non avete abbandonato la mia storia, che ci sia ancora un lettore paziente che aspettava un aggiornamento, ma soprattutto spero che il capitolo vi sia piaciuto.

L'ho scritto e riscritto parecchie volte e spero che il risultato finale sia per lo meno decente.

Aspetto che qualche anima paziente e gentile mi dica cosa ne pensa del capitolo. Vi aspettavate questo risvolto? Pensavate a qualcosa di diverso? E banale? A voi i commenti! PS scusate eventuali errori di battitura.

Un bacione, AlwaysDream. <3

  
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