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Autore: Burnt Orchid    21/01/2008    13 recensioni
Harry soffre per la perdita di Sirius e viene maltrattato, ma qualcuno di inaspettato viene a salvarlo. Il suo salvatore riesce a ridargli la speranza,e lo aiuta a guarire dalle ferite dell'anima. Sappiate che per me le critiche vanno bene, ma cercate di avere pietà...spero che vi piaccia!
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Severus sparì nell'oscurità di casa Black.
L'unico rumore era quello dei suoi passi.
I suoi passi furiosi, irati, minacciosi.



"Quel figlio di una cagna!" Urla Vernon Dursley, in un eccesso d'ira "Mi sarebbe piaciuto prenderlo, penetrarlo, affondare in quellla sua stretta apertura, spaccare quella sua pelle delicata e rosea! Tanto bello fuori, quanto marcio dentro! Ma io avevo intenzione di occuparmene, se solo voi non me lo aveste tolto dalle mani anni fa! Ora lui sarebbe mio, il mio piccolo cagnolino, tutto mio!"


La voce dell'uomo sparì, mentre Severus spingeva il ricordo di Albus in fondo alla sua mente.
Il professore giurò che stavolta gliel'avrebbe fatta pagare.
Come osava quell'insignificante Babbano anche solo pensare di fare una cosa del genere al Salvatore del Mondo Magico?
A suo figlio?

Probabilmente l'uomo non si rendeva conto di con chi aveva a che fare.
Ma ora, la Balena avrebbe conosciuto davvero la paura.
Perché non c'era al mondo uomo più pericoloso di Severus Piton.
Quasi nessuno era a conoscenza di questa triste verità, e quei pochi che ne erano consapevoli non erano in grado di raccontarlo.

Severus credeva di essere stato così sconvolto solo la notte della morte di Lily.
Cosa strana che ora, a distanza di anni, si trovava preda dello stesso sentimento a causa degli stessi occhi verdi.


                                                                                ***

Quegli occhi che in quel momento fissavano divertiti una guaritrice confusa.

Lei gli aveva chiesto di insegnarle un gioco babbano.
Inutile dire che si stava rivelando un'impresa impossibile perfino per il bambino sopravvissuto.
Battaglia navale si rivelò un un gioco più complicato di quello che Harry avrebbe pensato.
"Ma perché le navi dovrebbero affondare? Non sono costruite apposta per galleggiare? E non portano a bordo tanta gente? Perché dovremmo volere affondarle?" Ally poneva domande su domande e Harry tentava invano di placare la sua curiosità "Sì, sono fatte per galleggiare ma a volte non sono ben costruite---"

Lei lo interruppe "Ma se non sono possono galleggiare allora non sono navi, perché l'unico scopo di una nave è quello di galleggiare!"
"Sono navi, ma talvolta non sono del tutto sicure e, se si scontrano con altre navi possono affondare..."
Ally corrugò le sopracciglia, preoccupata "Quindi se tu sali su una nave non sicura, potresti affondare insieme a questa?"
Harry stava sudando per lo sforzo di darle risposte che la soddisfacessero "Bè, in teoria, sì, ma..."
Ally incrociò le braccia al petto e con tono definitivo disse "Tu non salirai mai più su una nave, se avrò qualcosa da dire in merito!"

Harry la guardò esitante "Puoi stare tranquilla, nessuno mi ha mai portato su una nave... I Dursley non mi avrebbero mai portato in vacanza con loro."
Si rese conto troppo tardi di averle fatto capire ciò che non voleva ammettere nemmeno a sé stesso.
Non voleva credere di aver desiderato di essere amato da loro, ma era inutile negarlo: aveva sempre sognato di essere benvoluto da loro.
Ally si era seduta accanto a lui, presa dalla compassione per quel bambino tanto forte e tanto triste.
Tentò di consolarlo "Oh, Harry, loro non hanno idea di cosa si sono persi. Non si rendono conto di cosa avrebbero potuto avere se non fossero stati così accecati dalla paura e dai pregiudizi! Tu lo sai cosa avrebbero potuto avere? Avrebbero avuto te, Harry. Un giorno saranno dispiaciuti di vedere ciò a cui hanno rinunciato."
Ora Ally stava abbracciando il ragazzino, che chiese "Lo credi davvero?"


                                                                                   ***


Severus si ritrovò in una cella buia e fredda.
L'arredamento della stanza spoglia era costituito da una letto mezzo rotto, una scrivania malandata. Una candela era posata a terra accanto al letto.
Vernon Dursley era seduto sul pavimento, perché ormai il letto sembrava non essere in grado di reggerlo.

Gli occhi porcini dell'uomo scrutavano impauriti e arrabbiati la figura minacciosa di Severus, che parlò "Salve, signor Dursley. Spero che la umile dimora che le abbiamo offerto sia di suo gradimento." Disse sarcastico.
Il babbano si ritirò in sè stesso, intimorito dalla voce tremenda del mago.

Severus proseguì, con un ghingo crudele dipinto sul suo viso "Mi sono occupato personalmente dell'arredamento, ho contattato i migliori artigiani dell'Inghilterra solo per farla sentire a suo agio. Non me lo perdonerei mai se qualcuno del suo rango si trovasse in un ambiente sgradevole. Non mi offre di sede
rmi?"
La balena lo guardò male.
Nessuno di loro poteva vedere una sedia su cui posare il fondoschiena.

Severus fece un falso inchino "Oh, che peccato, devo aver dimenticato di chiedere agli arredatori di portare una sedia per Vossignoria! Che sbadato! Che vergogna!" E qui il tono perse la falsità, ed assunse il disprezzo più puro "Ma suppongo che il pavimento si adatti di più a te, Dursley, così che tu possa strisciare per chiedere misericordia, nel fango, nella polvere, nello sporco del pavimento di questa lurida cella. E' proprio qui che striscerai stanotte, chiedendo perdono, ma da me non lo avrai, sappilo. Te la farò pagare per quello che hai fatto a tuo nipote... e farò in modo che tu non possa più porre un dito su di lui."
Alla menzione di Harry, il babbano divenne rosso di rabbia e urlò "Se l'è meritato, quell'ingrato, figlio di una cagna! Se potessi tornare indietro lo rifarei di nuovo! Gli metterei le mani addosso e---" Un Silencio gli impedì di dire altre parole.
Severus parlò come se l'uomo non avesse interrrotto "Ho saputo che hai avuto una conversazione con il Preside, e hai fatto dei commenti sul Signor Potter... Se non ricordo male hai detto qualcosa del genere '
mi sarebbe piaciuto prenderlo, penetrarlo, affondare in quellla sua stretta apertura, spaccare quella sua pelle delicata e rosea!' "
Passarono alcuni momenti in cui il silenzio invase la cella fredda.
Poi Severus continuò "Ora ti farò una semplicissima domanda, sottospecie di balena che non sei altro. Mi risponderai sinceramente e se non lo farai lo saprò, ed allora conoscerai veramente il dolore. Spero di essere stato chiaro."
Alzò la bacchetta e disattivò il Silencio.
Dursley borbottò disconnessamente "Ma... ma... ma... com-come o-o-o-osi!"
"Silezio, Dursley. Ti farò una sola domanda e mi risponderai con un 'sì' o con un 'no'. Chiaro? Immagino di sì. Bene, allora. Hai mai molestato sessualmente Harry Potter?" Severus sperò con tutto sé stesso che la risposta fosse negativa.

Ti prego, Merlino.

Non farmi questo.


Fà che dica no.  
Fà che dica no.
Fà che dica no.
Fà che dica---

"No. Non ne ho avuto la possibilità! Se solo non me lo aveste tolto dalle mani, io---"

Ma Severus non lo ascoltava.

Grazie, Merlino.
Grazie davvero.

"Molto bene, Dursley. Mi hai detto ciò che volevo sentire. Ora non ho più bisogno di te. Nessuno avrà mai più bisogno di te."
Severus alzò nuovamente la bacchetta, e stava per pronunciare l'incantesimo, quando l'uomo piagnucolò.
"No, la prego, mi dispiace, io non volevo, per favore."
Severus lo guardò con ribrezzo "Se anche un giorno sarai capace di pentirti davvero, non sarai perdonato. Tuo nipote ha sofferto troppo per mano tua e non ti perdonerà mai!"
Dursley sembrava sentire la fine vicina.
Il respiro era rapido e superficiale, la pelle umida, bagnata dal sudore, le mani grassocce si contraevano spasmodicamente.
Severus era, invece, perfettamente calmo, la rabbia repressa ed indescrivibile.
Alzò la bacchetta verso il babbano accucciato sul pavimento.
Dursley stava  tentando di dire qualcosa, sembravano scuse e preghiere.
Severus gli disse poche ultime parole.
"Ma tu, lurida feccia, tu saprai cosa sta provando, saprai cosa Harry ha provato, mentre tu lo distruggevi. Lui non dimenticherà mai la sua sofferenza... e neanche tu. Non troverà pace, e non avrai riposo finché non avrai trovato il perdono, proprio come lui. Se mai un giorno ti perdonerà, ti sarà concessa la pace, se mai accadrà. Addio. Reverto laboro!"
Un alone di luce bianca attorniò le mani di Vernon Dursley.
La luce divenne oscurità, avvolse la testa del babbano, le cui urla divennero squittii.
L'uomo cadde a terra, tremante, ma cosciente.
Come Severus gli aveva detto, il riposo non era concesso, almeno non fino al perdono.
E Severus credeva che questo non sarebbe giunto tanto presto.
Severus guardò ancora l'uomo segnato dal triste destino, poi si voltò e se ne andò.


                                                                                   ***


Quando Severus rincasò, si guardò attorno, ed il silenzio che lo accolse non gli piacque.
Salì nella camera di Harry, ma non lo trovò.

No,
non di nuovo.

Non Harry di nuovo.

Corse in salotto, pronto per contattare Silente attraverso la metropolvere, ma appena notò le due figure addormentate sul divano nero, il cuore tornò a battere regolarmente.
Scosse la testa.
Il sorriso amaro ed il disprezzo nello sguardo non erano ancora spariti dal suo viso.
Ma nel momento in cui Severus toccò il viso sonnecchiante di suo figlio, un'espressione serena si dipinse tra i lineamenti del professore.
Poi osservò Ally, l'espressione dolce della donna addormentata.
Severus tentò di svegliarla, ma lei non si mosse.

E ora?

Severus sbuffò.
Con un movimento goffo la prese tra le braccia.
Pesava davvero poco.
La pelle di lei a contatto con la sua scottava.
Raggiunse la sua camera, e la poggiò sulle coperte del suo letto.
Le scostò una ciocca di capelli, e poi se ne andò.
Sedette accanto a suo figlio, lo abbracciò, provando il desiderio di tenerlo sempre al sicuro.
Si addormentarono così, padre e figlio, l'uno tra le braccia dell'altro.










SPAZIO AUTRICE
Eccomi qua di nuovo con il primo capitolo del 2008.
Grazie a tutti ragazzi, sono contenta che siete tornati a recensire numerosi!
Lo so, lo so che non vi ho spiegato bene la maledizione di Vernon, ma quello arriverà in un altro momento, dovrete solo aspettare.
Grazie mille Lilica, sono felice che ti piaccia la fic... spero che tu non sia delusa di questo capitolo.
Grazie anche a te Alce, per i complimenti e tutto. So che Severus è un po' troppo dolce nella fic, ma oggi ho un po' rimediato no? crudele!
Thanks Ladyash, grazie mille, comunque spero che tu sappia che non è una Harry/Sev slash, l'avevi capito, vero? Sai non vorrei deluderti. Baci.
Grazie Zizela come sempre, piaciuta la 'questione Vernon'? Grazie ancora Zizela, bacioni.
Grazie lust! Sono contenta che tu mi segua con tanta passione :)!!!!!
Grazie Piccola Vero, sei un angelo come sempre! Baci.
Rotavirus, grazie mille, non posso rispondere a tutte le tue domande, solo una cosa ti posso dire: Voldy ancora non lo sa. Grazie mille, Rotavirus, baci.
Grazie briciola88, anche se non recensirai sempre, ti aspetterò! Grazie ancora e baci.
Grazie himeno_chan, come sempre, un bacio!
Sevvina, tre volte? Non pensavo potesse piacere tanto! Grazie mille, mi impegnerò per te! Bacioni.
iaco, ti adoro, grazie mille!
Grazie anche a te Ilary! Sono felice che ti piaccia! Baci.
Tigre94, mi dispiace di non aver aggiornato per il 2, ma non ce l'ho fatta, anche perché questo cap. era parecchio difficile e non avevo nessuna vendetta in mente, così mi ci è voluto, spero che non mi odierai... Com'è andata la montagna? Io ci vado fra un paio di settimane! Grazie mille, tigre!
Grazie anche a te ChiaraT, non mi devi ringraziare, io lo faccio perché adoro farlo! Bacioni!
Al prossimo capitolo!
Seguitemi e commentate, mi raccomando!
 

 
   
 
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