Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: attagirl    09/07/2013    1 recensioni
Le Nazioni si dovranno trovare a dover combattere coi loro fantasmi del passato, in un Torneo che permetta loro di ritornare nel Mondo Reale.
(Ho paura che possa scuotere quindi per chi proprio non sopporta gli angst, è sconsigliata)
Sarà un susseguirsi di battaglie, in questo grande Torneo che li metterà a contatto con i loro veri valori di Nazioni.(O almeno, questo è ciò che vorrei cercare di far venir fuori. Spero di stupirvi davvero!)
Genere: Angst, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
//eeeccomi, lo sapevo di esservi mancata! <3 (no, ok, basta momenti da modestia fatta a persona) Arriviamo al dunque. Su efp è vietato descrivere scene di violenza, quindi cercherò di essere il più superficiale possibile nelle descrizioni, va bene? vi prego, abbiate pietà!
 
 
Le Nazioni aspettarono pochi secondi, e subito i vari schermi presenti nella stanza si accesero automaticamente.
All'inizio non riconobbero niente. Poi, d'un tratto, comparve un primo piano di Alfred, che si guardava intorno, un po' spaesato.
-..!!- Tutti sussultarono nel vederlo apparire improvvisamente. Tra l'altro, ogni schermo mostrava un'inquadratura differente.
Dallo schermo, e anche dal campo di battaglia, che ora finalmente riuscivano a vedere(era come una pianura deserta. Senza vegetazione...solo qualche roccia di tanto in tanto), arrivò una voce meccanica, che annunciò l'inizio della battaglia, annunciando i due partecipanti.
La voce parlò: -Signori e Signore*, benvenuti qui per il primissimo round del torneo che tanto aspettavate, il Gioco degli Specchi! Come vedete, il campo di battaglia è isolato dall'esterno grazie ad una speciale pellicola isolante! se i concorrenti la toccano, non succede niente, semplicemente verrano ributtati dentro, come funziona con le corde di un normale ring! Le regole sono semplici! I concorrenti dovranno lottare e chi vince guadagna un punto. Ah...- il telecronista, se così lo si poteva chiamare, si fermò un attimo. poi riprese: -Mi è arrivata la comunicazione che Lor Signor Pena desidera comunicare qualcosa alle Nazioni, che ci stanno ascoltando! Gli passo la parola!- ci fu un attimo di silenzio e la voce di Pena si fece sentire:- Grazie mille! ebbene, mie care nazioni...Avete sentito dei punti che si guadagnano, giusto? bene, abbiamo deciso che appena arriverete a 10 punti, avrete vinto e potrete tornare a casa! -tra le Nazioni si sollevò un sospiro di sollievo, siccome 10 punti parevano relativamente pochi, ma la voce di Pena proseguì-Ihihih...ma non crediate che dieci punti siano così facili da ottenere!Ah, un'ultimo importante avviso! Siamo gentili, e per ogni round vi concediamo la possibilità di arrendervi. A vostro rischio e pericolo! Ihihih! Anche noi con i nostri "giocatori" mireremo a quota 10! Se vincete voi tornerete a casa, altrimenti....uhuhuhuh!- e di nuovo lo scoraggiamento complessivo. In effetti, vincere dieci combattimenti sarebbe stata dura. E cosa sarebbe successo se non avessero vinto?1 pena non scese nei dettagli, non quella volta.
Pena, poi, ritornò a parlare:-Bene, ora direi che possiamo aprire le danze! Presenta i combattenti di oggi! ihihihihih!- e ritornò la voce metallica di prima: -Sì! Dunque, oggi, per le Nazioni, ci sarà come rappresentante America!- pareva davvero uno scontro di wrestling! Appena il nome di America fu nominato, una luce gli si puntò addosso, e si sentirono di sottofondo degli applausi. America, dal canto suo, si sentì un po' spaesato, ma rispose agli applausi con un sorriso che si sforzava di far sembrare il più naturale possibile. La voce poi tornò:- Mentre per l'Armata degli Specchi...-
-Che nome pomposo..tsk!- fu il commento di Inghilterra.
-...abbiamo Lixian, il minore dei fratelli Check!-. Un'altra luce arrivò, e puntò su una figura nuova. Era un bambino, vestito con una sorta di calzamaglia completamente decorata con scacchi, e un cappello da giullare, che lo rendeva banale quasi.
La sua pelle era azzurrina, e i suoi occhi erano viola scuro, che fissavano insistenti e forse un po' incerti Alfred.
-Io...dovrei lottare contro un bambino..?- chiese Alfred, quasi shockato dopo aver visto l'avversario. Come? Un bambino? Ma...! Nessun eroe sarebbe capace di far del male a dei bambini! Nessuno! Solo un barbaro!
Un rumore simile a una trombetta squillò, e Alfred vide il bambino che si metteva in posizione pronto a combattere. Evidentemente era il fischio d'inizio! Ma Alfred...non voleva. Non voleva lottare contro quel bambino!
Il suo avversario non era certo del suo stesso pensiero, cioè di non attaccare! Difatti, con uno scatto velocissimo, Lafred se lo ritrovò a pochicentimetri di distanza dal viso. Questo piccoletto, dotato di una forza incredibile, gli assestò un calcio che lo fece cadere all'indietro.
-?!- Alfred, sbalordito, non ebbe nemmeno il tempo di cadere per terra, che il ragazzino, afferrandolo dalle spalle, gli fece fare un giro, muovendolo simile a un giavellotto, per poi lanciarlo distante. Le telecamere, da dove erano ad assistere le altre Nazioni sbalordite anche loro, fecero vedere America che rotolava appena toccò terra.
Passarono attimi. Attimi che sembrarono eternità. Poi Alfred si rialzò. Lentamente.
-!!- fu Ivan a sobbalzare per primo appena lo vide, poi tutti emisero versi di stupore. Alfred aveva una lente degli occhiali rotta. E dalla bocca usciva un po' di quel liquido color rosso intenso che sa di ferro. Doveva aver fatto un bruttissimo volo!
Il bambino poi era sul punto di ricominciare, ma Alfred alzò una mano. Ci fu lo stupore generale, anche del pubblico di anime che prima lo aveva appaludito. pena e Panico si guardarono, confusi. Poi fecero segno al telecronista di farlo parlare.
-Aspettate, Signori e Signore! Pare America abbia qualcosa da dire!-.
Il pibblico fece silenzio. Alfred parlò, con tristezza: - Mi dispiace....Amici miei-riferendosi alle altre Nazioni-, mi dipiace, ma...Un eroe non può combattere contro un bambino. Io...-
Un attimo di silenzio, in cui ALfred prese un respiro. Poi proseguì: -Io mi arrendo!-. Ci fu uno sbalordimento generale! Questo voleva dire che l'Armata degli Specchi aveva già guadagnato un punto?! Tuttavia, gli altri capirono i motivi per cui ALfred si rifiutò di agire.
solo Russia pareva scocciato da quel suo modo di fare, tanto che balbettò fra sé e sé :- Ma cosa dice?! Non vede che quello non è un bambino normale?! Tsk!-
-Vuoi confermare la tua ritirata?- Chiese la voce metallica ad Alfred. Lui annuì e rispose: -Sì! Confermo la mia ritirata!-
-benissimo! Dichiaro vincitrice della sfida l'Armata degli Specchi, con il minore dei fratelli Check!- il pubblico di anime fu in delirio e Pena e Panico ghignava compiaciuti. Per loro era tutto un gioco, e mettere alla prova le Nazioni un puro divertimento.
Le luci del palco si spensero e la porta bianca, nella stanza in cui si trovavano tutti, si aprì, e ne uscì Alfred, a sguardo basso. Lui, che di colito era così esuberante!
-Alfred...- tentò di chiamarlo Arthur, mentre tutti gli davano pacche sulle spalle o timidi sorrisi di incoraggiamento, per fargli capire che non aveva sbagliato niente. Gli unici poco convinti erano Alfred stesso e Ivan, che dal suo angolino lo fissava quasi rabbioso.
 
 
 
Dopo lo scontro, su uno degli schermi, erano apparsi due strani contagocce, che avevano ognuno dieci tacche di misurazione. Uno die due contagocce era sovrastato dalla sigla "Armata degli Specchi", l'altro "Nazioni". Il contagocce delle Nazioni era vuoto, mentre l'altro aveva una tacca piena. era un po' buffo da vedere, nonostante quel che misurassero fosse il risultato di qualcosa tutt'altro che buffo.
-Alfred, perchè diavolo non l'hai fatto? perchè non hai attaccato quel coso?!-
-Ivan, era un bambino! Cos'è ,sei diventato cieco adesso?! Un eroe non può certo attaccare un bambino---
-Quello NOn era un bambino, lo vuoi capire sì o no?! O forse non hai ancora capito bene che ci giochiamo un viaggio di ritorno a casa in questo stupido gioco?! Che cosa non hai capito?!- Ivan sbatté Alfred contro il muro, bloccandogli le vie di fuga.
-Ripeto, Alfred. Qui non si parla di fare l'eroe.-. Gli occhi puntati gli uni contro gli altri si sfidavano a chi per primo interrompeva lo sguardo di confronto. ma Alfred non demordeva:-Ivan, non importa cosa pensi tu! Era un bambino! E anche se non fossi stato un eroe, non ce l'avrei fatta ad attaccare un bambino! Solo tu ci riusciresti!-
-....-
-...Tu sei molto bravo a ferire gli altri.-. Detto ciò, America spostò il Russo appostato davanti a sé e fece per andarsene, ma la mano di Ivan lo trattenne.
-?- lo sguardo spaesato di ALfred fece sorridere mestamente Ivan.
-Davvero? Lo pensi davvero, ALfred?-
-.....Ivan, lo so come sei. E posso dirlo....-aggiunse poi con un filo di voce-...per esperienza personale. E ora, se non ti dispiace, vorrei andare a riposarmi e a cambiarmi gli occhiali! -
-.....Alfred...- . Ciò che accadde fu rapidissimo, ma per Alfred sembrò tutto muoversi a rallentatore. Ivan gli strinse le spalle, e annullò in breve tempo ogni distanza che c'era fra le loro labbra. Fu un bacio lieve, che gliele sfiorò, ma che bastò ad Alfred per sentire stranamente una sensazione di auforia, di estrema felicità. Quando Ivan si staccò, lo guardò serio, senza dire niente.
Poi, senza aprire altrettanto la bocca per avvisare, si allontanò, lasciando lì Alfred da solo.
L'Americano si toccò le labbra, e inizialmente fu tentato di pulirsele con le maniche del bomber. Ma non lo fece. lentamente se le toccò di nuovo e abbassando le mani sentì il viso bruciare.
-Ahah...ahahahah...ahah..ah.... Heh! Mi sta facendo sentire come una scolaretta che è appena stata rimorchiata..!- fu il suo "romantico" commento, prima di ritirarsi nella sua stanza che condivideva con Arthur, Francis e suo fratello Matthew.
 
 
 
* siccome sono negli Inferi, ho pensato che qui non sono tanto educati e dunque commettono la grave mancanza di rispetto nel salutare prima gli uomini e poi le donne.
 
//Ebbene sì, ci sarà Rusame. E poi le stanze che sono a disposizione in quell'edificio erano poche e si sono divisi di conseguenza in base al numero possibile di persone che esse potessero contenere :) spero vi sia piaciuto questo assaggio del torneo :D
Il capitolo è un po' corto, ma spero vi sia piaciuto comunque!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: attagirl