Ci ritroviamo qui per il nuovo capitolo della
mia strana Fan Fiction, passo subito a ringraziare, che è anche la parte che mi
piace di più.
Per Wren, mi fa
davvero piacere che ti intriga tanto, ho in mente
talmente tante idee che la mia testa va per conto suo, forse ci metterò un po’
di più per aggiornare visto che ho lezioni tutto il giorno dalle 11 alle 18…
uscirò pazza credetemi, e magari si ritorcerà anche sulla storia!^^
Per Francesca Akira89, posso assicurarti che
non arriverò a spoiler così lontani, quindi quella cosa di Sakura non c’entra,
per la domanda del lei devi attendere… Grazie per avermi detto di Alice 19th non lo conoscevo; conosco Loveless
e mi è piaciuto moltissimo e ho capito a quale cap di
xxxHolic ti riferisci, sarebbe una bella idea, ma non
è quello che volevo fare io mi dispiace…
Per FireAngel, grazie
dei complimenti e se non hai capito ancora niente non
è colpa tua, ma è semplicemente quello che voglio fare, quindi tranquilla e
continua a seguirmi che in questo cap sarà rivelato
qualcosa…
Per Liris, ho notato
il tuo commento in ritardo, sono contenta che la mia storia di piaccia… io adoro Fay lo dico
subito e descriverlo in questo modo, soprattutto da vampiro, mi piace da
morire… quindi forse ci sarà qualche altra scena con lui in quello stato…
continua a seguirmi se vuoi^^
Vi lascio alla lettura,
commentate se volete e spero sia di vostro gradimento…
3. Far from the heart
La vecchia si occupa
della ragazza con molta apprensione, la nasconde sotto a
coperte pesanti, dice che deve sudare o la febbre non si abbasserà
presto. Poi guarda l’uomo alle sue spalle che osserva
la scena perplesso, sorride cercando di rassicurarlo.
- Come mai non ci sono altri clienti?- chiede Kurogane, mentre escono dalla camera della ragazza e lei lo
conduce verso un’altra stanza poco distante.
- In questo periodo non ci sono molti
visitatori, fa troppo freddo e quest’anno non ha
neanche nevicato… Come mai vi interessa?-
- Siamo stati cacciati da una locanda in paese
e temevamo che anche questa fosse piena.-
La sente ridere di nuovo, per i suoi gusti è
troppo ilare come donna, gli ricorda il sorriso beffardo del mago, che da tempo non vede più. La donna si ferma davanti ad una
porta, prende un grande mazzo di chiavi e ne sceglie
una infilandola nel chiavistello e apre. Si sorprende Kurogane,
la stanza che aveva dato a Sakura era aperta, mentre
quella è chiusa con doppia mandata.
- Questa è la vostra stanza e quella a fianco potete darla ad un vostro compagno, finirò di preparare la
quarta, credo sia meglio usare quella a fianco della ragazza… giusto per stare
tranquilli.- E’ strano, o almeno in presenza di quella vecchietta, Kurogane prova disagio. Rimane a riflettere sul perché non
ha dato loro stanze vicine, si risponde che forse in assenza di
ospiti non sono agibili, ma allora perché quella di Sakura sembra pronta
a riceverla da un momento all’altro?
Non deve attender molto, che arrivano
anche Fay e Shaoran. Subito
il ragazzo poggia la piccola Mokona accanto al fuoco
e cerca di scaldarsi anche lui. Fay cerca con lo
sguardo qualcuno, guarda la stanza e pensa che è davvero una bella locanda
calda e accogliente. Poco dopo vede anche lui la vecchia locandiera, gli
rivolge un sorriso e le parla con rispetto e gentilezza.
- Voi siete i compagni che attendevo, la ragazza
e il signor Kurogane sono già nelle loro stanze, per
voi ne ho preparate altre due… sono belle stanze.-
- Gentile da parte sua, quanto dovremo pagare
per queste belle stanze?-
- Ancora a parlare di soldi!- Ride ancora
seguendo quello del ragazzo biondo, quasi a compiacerlo. - Non sono i soldi il
problema…-
- E quale sarebbe il
problema?- Sembra scherzoso, ma in quella frase il mago cerca di capire cosa la
donna voglia dirgli.
- Il problema è che sarete soli, non ci sono
altri clienti!- Rise Fay, forse si è preoccupato per
nulla, anche se per un secondo ha temuto quella frase. Sente dei passi alle sue
spalle, si volta per vedere chi è e quando incontra gli occhi scarlatti del
compagno, il sorriso che ha assunto con la vecchia sparisce di colpo. E’ Shaoran a chiedere per primo, si avvicina al guerriero e
domanda di Sakura, Kurogane lo rassicura dicendo che
la ragazza riposa tranquilla, ma la febbre non scende facilmente. Senza
attendere la richiesta, Kurogane gli indica la stanza
della ragazza e il giovane Shaoran, velocemente
prende in braccio la piccola Mokona e si fionda sulle scale e corre a controllare. Rimangono il ninja e il mago in compagnia della vecchietta ilare, lei si
congeda poco dopo, va a preparare da mangiare. Fay si
avvicina al fuoco, si toglie il lungo cappotto bianco e lo appoggia su una
poltrona, si fissa verso la finestra, il sole sta tramontando e i vetri si
colorano di un rosso accesso, lo stesso colore degli occhi di Kurogane, lo stesso colore del sangue.
- Questo posto…- il mago parla sommessamente
tanto che Kurogane fa fatica a sentire e deve
avvicinarsi. - … non so perché, ma mi fa sentire strano.-
- Non stai bene? Forse sei ancora debole?-
Anche la voce di Kurogane è bassa, non vuole farlo di
proposito, ma non riesce ad evitarlo. Guarda il mago che gli da
le spalle, lo vede rabbrividire e senza pensarci gli poggia il cappotto
sulle spalle. - Va a dormire… abbiamo tutti bisogno di
riposare.-
Non attende oltre, si allontana e va nella sua
stanza. La cena si consuma velocemente, mancano Fay e
Sakura alla tavola, ma nessuno fa domande. Neanche la vecchietta di presenta, Shaoran e Kurogane consumano il pasto in silenzio e velocemente, poi
improvvisamente Shaoran chiede a Kurogane
cosa deve fare. Lui dapprima non capisce, e chiede spiegazioni.
- Non c’è molto da spiegare… nessuno di voi mi
considera per ciò che sono… Non è difficile da capire,
Fay-san non riesce a chiamarmi per nome e quando lo
fa si capisce che gli da fastidio. Sakura-hime… bè non riesco neanche a parlarne.-
- Dai tempo… tutti
abbiamo bisogno di tempo. Sono successe tante cose e sono cose brutte. Ognuno
di noi è rimasto ferito e non bastano pochi giorni per sanare il tutto.-
- Anche tu, Kurogane-san, sei rimasto ferito da me?- Shaoran abbassa lo sguardo, è triste, la sua voce trema e Kurogane non sopporterebbe di vederlo piangere, ma non
riesce a mentire.
- Si, anche io sono rimasto ferito… il fatto è
che provo a nasconderlo, come tutti del resto, ma magari ci riesco meglio.-
Dopo queste parole, il giovane ha lo sguardo talmente basso che Kurogane non riesce a vedergli gli occhi, ma forse è meglio
così, guardare le iridi dorate del giovane gli provoca una fitta al cuore, sono
le stesse che aveva sempre visto e che hanno ferito tutti loro. Lo segue con lo
sguardo mentre si alza e sale le scale per andare in camera. La sera è scesa
velocemente in quel mondo silenzioso e lui ora è solo nella sala a guardare il
fuoco che scoppietta vivace nel camino.
Nella sua stanza Fay
è steso sul letto e si copre la fronte con la mano. E’ andato a trovare Sakura,
ma non ha potuto fare nulla, la ragazza dorme tranquilla nonostante la febbre e
quando ha visto arrivare Shaoran ha preferito
andarsene. Si sente strano, forse è la fame, ma non è il cibo che lo alletta in
questo momento. Non si è ancora abituato alla sua nuova condizione di vampiro,
spesso una strana sensazione lo assale alla bocca
dello stomaco, gli provoca fame e una gran sete che non sa placare. Non vuole
chiedere aiuto, in questi casi l’unico a cui può rivolgersi è proprio colui che non vuole avere vicino. Non riesce in nessun modo
a perdonarlo, non riesce a capire perché lui abbia voluto per forza salvarlo.
Tutti quei pensieri lo fanno agitare, si sente sudato e fatica a respirare, si
alza velocemente e ha come un capogiro, corre in bagno per sciacquarsi il viso,
l’acqua fresca lo fa stare un po’ meglio.
“ Perché fai finta di
nulla?”
- Chi è?- si volta di scatto, una vocina leggera
lo ha sorpreso alle spalle, trema senza un perché e si guarda intorno, ma non
vede nulla.
“Sei così sorpreso di sentir parlare la tua
coscienza?” ride la vocina, lo sta prendendo in giro, ma lui è comunque spaventato.
- Se ne avessi avuta
una non sarei qui ora!- Cerca di sembrare forte, ma in realtà non sa che fare.
“Io so quello che desideri…”
- Ti sbagli di grosso… nessuno lo sa… e nessuno
dovrà mai saperlo…- Gira su se stesso, alzò lo sguardo verso l’alto, ma nella
stanza c’è solo lui e questo lo sa bene.
“Non mi riferisco a quella cosa…”
- Basta! Stai solo cercando di confondermi… non
intendo ascoltare oltre…- dice Fay, ma non ne è affatto convinto, sente che tra poco cederà a qualcosa,
anche se non capisce. - Io… non desidero altro che quello.-
“Sbagli… la cosa che desideri sta arrivando da
te…” Ride ancora quella strana vocina, poi qualcuno bussa
alla porta e in quello stesso istante tutto tace. Fay
è sudato e non riesce a rispondere.
- Sei li dentro?-
Riconosce la voce e non vorrebbe vederlo, ma sa che se non risponderà lui
entrerà comunque.
- Stavo riposando.- cerca di darsi un contegno,
si asciuga la fronte e va ad aprire. Ad attenderlo ci sono le
iridi interrogatorie del ninja, Fay
non lo guarda in viso neanche una volta.
- Non hai cenato… e non ti vedo bene…-
- Non preoccuparti per me… - si gira di colpo,
non vuole fargli vedere che quelle semplici parole lo hanno colpito. Kurogane entra nella stanza e chiude la porta dietro di se,
Fay vorrebbe mandarlo via, vorrebbe
evitare che gli facesse domande strane a cui non saprebbe rispondere, ma non
riesce a voltarsi e dirgli di andarsene.
- Se hai bisogno di
prendere il mio sangue puoi farlo… era nel patto… tu puoi bere solo il mio.-
- Lo so questo.- Stringe i
pugni forte, tanto che le nocche sbiancano e i palmi iniziano a pulsare
dal dolore. Non sopporta quella falsa carità da parte sua, non sopporta quando
gli parla in modo gentile o quando si disseta con il suo nettare scarlatto,
eppure non può farne a meno. Kurogane si siede sul
letto, attende senza dire nulla, non si sposta e non vuole farlo. Non ha nessuna intenzione di guardarlo. Almeno
fino a che non sente la mano ruvida e forte del ninja
che stringe la sua. L’occhio sano si spalanca di colpo, il calore che
quella mano gli infonde, lui non lo merita.
- Non toccarmi!- Si scosta in modo violento, ma
non è forte o almeno non quanto lui, si sente stretto tra le braccia del
guerriero e privo di forze, non può ribellarsi. - Non… non toccarmi ti prego…-
- Cos’è che vuoi veramente?- Perché quella
domanda strana, perché proprio in quel momento?
- Io non lo so… o almeno non lo so più… io
dovrei…-
- Tu dovresti solo dipendere da me ora che
puoi… devi solo…- Fay non si
muove e Kurogane gli prende il viso con la mano tirandolo verso di se, facendogli
poggiare il mento nell’incavo del collo. Lo tiene teso in modo da evidenziare
le vene che pulsano di sangue fresco. Non resiste, si gira verso l’altro
poggiando il petto contro quello del guerriero, alza
la mano e con l’unghia incide la carne dell’altro, il sangue inizia a sgorgare
velocemente, l’occhio del mago cambia colore e diviene dorato. Poggia le labbra
sul collo di lui e beve avido, non riesce a fermarsi. Kurogane lo stringe e lo costringe a bere sempre di più, lo
sente piccolo tra le sue braccia forti e muscolose. Piega la testa in avanti,
cercando di avvicinarsi all’orecchio del mago.
- Vedi… quello che desideri non è ciò che hai
sempre pensato…- Si sposta a fatica da lui, ricade all’indietro e sbatte la
schiena contro il muro evitando di poco la finestra.
Vede Kurogane che
ride, non è il solito sorriso, anzi pensandoci bene non lo ha mai visto ridere.
L’espressione che ha è maligna, quasi come la voce che aveva poco prima
sentito, anche le parole da lui pronunciate sono le stesse. Velocemente Kurogane lo prende per il collo e lo solleva da terra, Fay non riesce a respirare e prova dolore.
- Perché non ti difendi, con la tua magia…
anche se ora è dimezzata… puoi scacciarmi in poco tempo e senza neanche
faticare tanto…-
- Chi… chi diavolo sei?- fatica molto a dire
quelle parole, continua a non capire, il suo cuore è come se venisse
lacerato da quegli occhi scarlatti che lo fissano maligni. Stringe di più la
presa, l’aria non arriva ai polmoni, sta per svenire. - Kuro…
Kuro-rin…- Perde i sensi in pochi secondi, il buio
avvolge la sua vista, ormai è insensibile persino a quella forza che lo
sovrasta…
Si sveglia di colpo, non è
morto. Si gira cercando di capire qualcosa, è in un letto caldo e morbido, ma
non è la sua stanza, i mobili sono sistemati in modo diverso. Poi lo vede, Kurogane e fermo in un angolo, seduto in modo scomposto su
una piccola poltrona e dorme.
- Kuro… Kuro-rin?!- La voce è flebile, ma basta a farlo sussultare.
Kurogane scatta dalla poltrona come una molla, forse
è sorpreso di sentirsi chiamare in quel modo o semplicemente non si aspettava che si svegliasse tanto presto.
- Ti ho trovato svenuto nella tua camera… devi
sempre farmi fare tanta fatica… se non mangi è normale
che non riesci a stare in piedi.- Sembra molto irritato dal suo modo di
parlare, ma Fay si sente in qualche modo sollevato.
Sorride dolcemente e si rivolge a lui mentre lo fa.
- Grazie Kuro-pi!-
poi torna a dormire.
A
volte fatica a respirare, ma la cosa che le fa più male è osservare e non poter
fare nulla. Nessuno si è accorto di nulla, impegnati a combattere contro i loro
demoni. Cerca di gridare ogni volta che Fay entra
nella stanza e controlla come sta la ragazza, piange ogni volta che a farlo è Shaoran… nessuno si accorge di nulla, nessuno
nota una minima differenza.
- Normale che non notino
nulla, ognuno di loro ha nel cuore un demone da battere e desideri che non
possono avverare… è facile far in modo che non notino altro che loro stessi.
Con il ragazzo non ci sono stati problemi, per quel piccolo animale bianco è
bastato non averti vicino per stare male e per quanto riguarda quei due… bè forse non dovrò neanche intervenire io… i loro desideri
sono simili e allo stesso tempo contraddittori… forse
si uccideranno tra loro prima che tutto abbia inizio…- La voce che sente da
lontano la spaventa, ma per ora non può fare altro che osservare una falsa se
stessa che dorme in n letto e che farà del male a quella persona… in un certo
senso ora può capire come si è sempre sentito Shaoran,
che per tutto il tempo non aveva fatto altro che guardare da lontano e sperare…
sperare…