Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: HakunaMatata_    11/07/2013    1 recensioni
Mia Miller.
Justin Bieber.
Una grande amicizia li lega,ma presto,tra i due,qualcosa cambiera' .
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un mese dopo.
28 Giugno 2013
09.00 a.m
 
La sveglia suonò.
Di fretta e furia mi alzai e come mio solito mi lavai ,mi vestii http://www.polyvore.com/cgi/set?id=88938922&.locale=it e mi truccai ,poi corsi giù a fare colazione.
 
 
-Buongiorno tesoro ,vai di fretta stamattina,hai fatto tardi a lavoro?-
-No mamma non ho fatto tardi a lavoro ho un appuntamento importante- afferrai a volo una brioche mentre mettevo nella borsa il mio iPhone ,con le chiavi di casa,il portafoglio e altre cianfrusaglie varie   
 
-Stamattina sei una furia Mia-
-Si Chaz,mamma hai visto Justin?-
-Eccomi- scese giù dalle scale
-Bene andiamo- prese le chiavi della macchina ,salutai a volo mamma e gli altri ,uscimmo di casa e dopo una mezz'ora arrivammo al parco era pieno di fiori e con tanto di aria picnick.
 
-Okkei ,siamo arrivati-sospirai,l'ansia era alle stelle.
 
Guardai Justin cercando un minimo di sollievo,poggiò la sua mano sulla mia gamba.
Mi guardò negli occhi.
 
-Andrà tutto bene,sta tranquilla-
-Si ,hai ragione-mi baciò delicatamente la guancia,poi scesi dall'auto e raggiunsi William e Grace.
 
Oggi era il giorno della verità,avrei dovuto rivelare a Grace che era mia figlia.
Che Dio me la mandi buona.
 
Mi avvicinai ,William scattò in piedi.
 
-Hei ciao,ciao Grace- la sautai con la manina ,ero immobilizzata non riuscivo a muovere un muscolo.
-Ciao Mia-mi sedetti accanto a lei
-Come stai?- 
-Bene grazie e tu?- disse continuando a mangiare il suo gelato al cioccolato e pistacchio,i miei gusti preferiti.
-Bene,sai anche a me piace molto il gelato al cioccolato e pistacchio- le sorrisi
-Ne vuoi un pò?- me lo porse
-No grazie ,ho appena fatto colazione-
-Sicura?-
-Sicurissima- gli feci l'occhiolino e lei rise
-Grace puoi ascoltarmi un secondo?- si voltò verso di me
-Certo- finì di mangiare il gelato dopo di che si sedette sulle mie gambe
-Bene,allora tu spesso mi racconti che assomiglio molto alla tua mamma e che mi chiamo come lei ,vero?-annuì
-Vedi io devo raccontarti delle cose,tu sei nata in Francia al centro di Parigi in una clinica privata chiamata San Louis ,il 9 Marzo 2010 alle sette e tre minuti del mattino,quella giornata era abbastanza calda e silenziosa-
-Tu come fai a saperlo?- domandò curiosa
-io lo so perchè - feci un lungo sospiro ,poi continuai -Sono tua madre-
Mi guardò -Dici sul serio?- annuii ,aveva le lacrime agli occhi,non volevo vederla soffrire ma io volevo che lei sapesse della mia esistenza.

-Non piangere Grace,ti prego-corse in braccio al papà
-Non è vero tu non sei la mia mamma-
cominciò a piangere,mi si strinse il cuore e mi venne un groppo alla gola
-Grace io-
-Va via-
-Va bene-
mi alzai -Ciao piccolina,ti voglio bene- guardai William -Grazie lo stesso,prenditi cura di lei-

Uscii dal parco e subito chiamai Justin.
Dopo un oretta eravamo a casa,corsi in camera mia tolsi i sandali e mi buttai a capofitto sul mio letto.
Mia figlia non ha voluto conoscermi,io so che ha sofferto ma ero troppo piccola,non avevo un lavoro,non ero a conoscenza che William era vivo,non avevo dei risparmi miei,se avrei dovuto comprargli un pacco di pannolini o una pappina  avrei dovuto chiedere a mia madre dei soldi,non ero nemmeno diplomata ,e ora che ho un lavoro,ho William ,ho dei soldi da parte avrei potuto prendermi cura di lei,ma il destino non è stato dalla mia parte.

-Posso?-il mio papà fece capolinea nella mia stanza
-Si,entra pure- asciugai quelle troppe lacrime e mi sedetti al centro del letto.
-Cosa succede tesoro?-scossi la testa e le lacrime ricominciarono a scendere.

Mi sarei persa tutta la vita di MIA figlia,
già ho perso abbastanza  la sua prima parola,i primi passi
i primi sorrisi
e ora mi perderò la sua adolescenza,la sua prima cotta
il suo primo bacio 
i suoi primi pianti per amore,
non potrò essere lì quando avrà bisogno di un consiglio su un ragazzo
non potrò esserci quando dovrà scegliere l'indirzzo per un liceo e per il collage
non ci sarò il giorno della sua laurea
non ci sarò quando troverà il suo primo lavoro
non ci sarò quando andrà a convivere 
non ci sarò quando aspetterà un bambino
e non ci sarò il giorno del suo matrimonio.


-Papà io-
-Tesoro non dirmi che sei incinta- scossi il capo
-No papà,ma lo ero-
-Hai abortito Mia perchè? Dovevi parlarcene ti avremmo aiutato-
-No papà lei c'è -
tirai su con il naso
-Ricordi William?- 
-Si povero ragazzo-

-Non è morto- lo guardai,sbarrò gli occhi
-Come non è morto?-
-Tre anni fa quando partii per la Francia con Justin,non partii per un viaggio di lavoro ma perchè aspettavo un bambino,lì con l'aiuto di Justin ho trascorso tutta la gravidanza e quando ho partorito dopo poche ore ho dato Grace,la mia bambina,in adozione a una famosa coppia di giornalisti francesi,ero piccola ,non avevo nè un lavoro nè un padre per crescere mia figlia,William morì dopo due mesi che gli rivelai la mia gravidanza,non avevo un soldo e volevo finire gli studi,e un mese fà il giorno del tuo arrivo io e Justin andammo a prenderci un caffè e lì vidi William lo seguimmo fino a fuori casa dopo di che gli chiesi spiegazioni e mi raccontò che si finse morto perchè aveva troppi debiti e mi ha anche detto che Grace è cresciuto con lui e la sua famiglia gli ho chiesto di farmi entrare e di farmela vedere,papà è così bella ,stamattina avrei voluto dirgli tutta la verità e lo fatto ma lei non la presa bene e quindi eccomi qua,senza mia figlia-
era la prima vera confessione fatta a mio padre e  a parte Justin nessuno sapeva della mia gravidanza
-Tua madre lo sà?-
-No non lo sa nessuno a parte Justin e William ovviamente-
-Hai una sua f-


Mio padre fù interrotto dallo spalancarsi della porta di camera mia

-Mia,Mia corri vieni Amy ha le contrazioni dobbiamo andare in ospedale- 



  
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