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Autore: chemicalju    23/01/2008    3 recensioni
I know where you hide.
Alone in your car, know all of the things that make you who you are.
I know that goodbye means nothing at all, comes back and begs me to catch her every time he falls.
Song Seven: Thank You For The Venom
Gli occhi di Bert si spostarono dal tavolo al corpo di Gerard. Perché era così fottutamente bello e lontano?
Possibile che lo stesse usando solo per sentirsi bene? Si avvicinò a lui, posandogli delicatamente una mano sulla gamba sinistra. Di tutta risposta lui rise, dandogli un bacio a fior di labbra.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Gerard.W/Bert.McC
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Discalimer: I My Chemical Romance non mi appartengono, ne li conosco. La storia non è scritta a scopo di lucro e i fatti narrati non sono realmente accaduti..e bla bla bla..

 

Song Two: Our Lady Of Sorrows

 

We could be perfect one last night, and die like star-crossed lovers when we fight and we can settle this affair.                                                                                       

If you would shed your yellow take my hand and then we'll solve the mystery of laceration gravity.

This riddle of revenge please understand it has to be this way and…

 

Il concerto è finito, e con lui, anche il tour.

Siamo tutti stanchi, ma felici.

Scendo dal palco con un sorriso ebete in volto e vengo avvolto dall’intero staff che si congratula con noi.

Qualcuno mi da una pacca amichevole sulla spalla, qualcun altro mi stringe la mano.

Le solite cazzate.

Intanto mi guardo allarmato intorno.

Dov’è Alexis?

Esco fuori dalla porta di servizio, e la vedo.

“Alex…”

Si gira verso di me, facendo ondeggiare leggermente i capelli castani.

“Finalmente hai finito!”

Butta la sigaretta che stava fumando sull’asfalto e mi abbraccia.

Anche io la stringo forte, facendo mio il suo profumo di menta che adoro.

“Che ne dici di andarci a fare un giro?”

Un piccolo sorriso compare sul suo volto, mentre le parole le muoiono in bocca quando le poso un piccolo bacio a fior di labbra.

“Vado a cambiarmi, torno tra cinque minuti…”

Entro velocemente dentro, in cerca del mio camerino.

Non posso non pensare a quanto mi sia stata vicino, tutto questo tempo.

Senza di lei, adesso, non sarei qui.

Il suo nome mi martella la testa, mentre apro la porta e la richiudo con un tonfo sordo dietro di me.

 

Stand up fucking tall, don't let them see your back.

 Take my fucking hand and never be afraid again.

 

Camminiamo in silenzio per le strado di San Francisco, tenendoci per mano.

“Gee, guarda un po’ qua!”

I suoi occhi si fermano su un negozio di animali con l’insegna che s’illumina ad intermittenza.

Con il dito indica un gattino bianco, che dorme in una piccola cuccia.

Un piccolo sorriso si fa largo sulle mie labbra.

“Ti assomiglia...”

I suoi occhi color mare mi guardano, sorpresi.

Mi abbraccia di slancio, circondandomi il collo con le braccia.

Sugar, lo prendiamo? E’ così carino!”

Sgrano gli occhi, davanti a quella richiesta.

“Ma…ma…”

Chiude la mia bocca con un bacio.

Mi prende una mano e mi trascina dentro.

Il piacevole calore della sua pelle mi contagia.

E mi sento più felice.

Non desidero altro, se non passare la fine dei miei giorni con lei.

 

We've only got once chance to put this at an end and cross the patron saint of switchblade fights.   You said we're not celebrities, we spark and fade, they die by threes.

I'll make you understand and you can trade me for an apparition

 

“Mh…cinese o italiano?”

Mi giro verso di lei, con un punto di domanda stampato in faccia.

Scuote la testa, ridendo.

“Mangiamo cinese o italiano?”

“Che ne dici di mangiare americano?”

L’attiro a me, posandole un bacio sulla fronte.

Quasi non si accorge del mio gesto, eccitata da tutto quello che vede.

Persone.

Negozi.

Anche la più piccola cosa la fa sorridere felice.

E non posso sorridere a mia volta, sapendo di aver fatto la scelta giusta.

Portandola con me.

Trotterella verso una panchina, sedendosi poi esausta.

“Beh?”

I suoi occhi si perdono nella folla.

Facendola sembrare una bambina alle prese con una vita da gestire.

“Vada per l’italiano!”

Le porgo la mano per farla alzare.

Quasi come in un film, lei l’afferra e si alza, andando a posare un piccolo bacio sul dorso della mano.

“Come lo possiamo chiamare?”

Prende la cuccetta dalle mie mani, sorridendo.

Si porta il gatto all’altezza del viso, guardandolo negli occhi.

“Mh…”

Una ciocca di capelli le cade davanti gli occhi, ma non ci fa caso.

“Dion!”

Mi guarda, soddisfatta.

“Ma che cazzo di nome è Dion? Sarebbe stato più bello Revenge..Fear…ma Dion!”

Posa un dito sulle mie labbra, facendomi zittire.

“Ecco un ristorante italiano, oppure ti va un bar?”

Scuoto la testa.

“Mi basti tu, lo sai?”

 

Stand up fucking tall, don't let them see your back.

Take my fucking hand and never…

 

Siamo seduti in piccolo tavolino di un bar.

Ci guardiamo a vicenda, senza fiatare.

Forse ha capito.

Oppure sta aspettando che io faccia qualcosa.

Ma ho una fottuta paura di sbagliare.

Mi faccio coraggio e caccio un piccolo scatolino dalla tasca della giacca.

 

Trust, you said, who put the words in your head.

Oh how wrong we were to think , that immortality meant never dying.

 

Sorride ancora, bevendo un sorso del suo caffè.

Inizio ad agitarmi.

E se servirebbe un posto più romantico?

Prendo una sua mano e la stringo forte.

“A-andiamo sulla spiaggia?”

Mi guarda, un po’ sorpresa.

Non se lo aspettava.

“Certo…”

Paghiamo il conto ed usciamo, dirigendoci alla spiaggia.

Il profumo del mare mi inonda subito, ma viene sostituito da quello della sigaretta che ho appena acceso.

Driiin.

Driiin.

Caccio il telefono dalla tasca dei jeans e rispondo, un po’ scocciato.

“Gee! Dove sei finito?”

E’ Bob.

“Sono..mh…con Alex.”

Sento qualcuno ridere sommessamente dall’altro lato, e Bob che intima gentilmente di fare silenzio, poi riprende a parlare con me.

“Ah, okay. Brian voleva dirti una cosa…”

Faccio segno con la mano ad Alex che mi allontano, e lei annuisce piano con la testa, sedendosi in riva al mare.

“Brian?”

“Heilà Gerard!”

Inizia nel suo solito sproloquio di fine tour, quasi non faccio caso a quello che dice.

“…E ho pensato di fare un mini-tour in Italia, tra qualche mese…”

Quasi mi affogo con il fumo della sigaretta.

“Cosa?!”

“Hai sentito bene, caro il mio Way.”

Scuoto forte la testa, come se potesse vedermi.

“Non se ne parla proprio!”

Esclamo, tra l’arrabbiato e lo scocciato.

Mi guardo un attimo indietro, e noto che mi sono allontanato un bel po’.

“…ma Gerard…”

Alcune grida soffocate attirano la mia attenzione, facendomi entrare in una piccola grotta.

 

Stand.

Take my fucking hand, take my fucking...

 

Lo spettacolo che ho avanti mi fa gelare il sangue nelle vene.

Chiudo la chiamata in fretta e furia, avventandomi contro la figura avvinghiata al corpo di una ragazza.

Lei mi guarda, le lacrime agli occhi e due piccoli fori colorati di sangue ad un lato del collo.

Non ho il tempo di realizzare tutto, che questo mostro si avventa contro di me.

Intrappolato tra un muro e un corpo il triplo del mio.

Sento la pelle lacerarsi sotto il suo tocco.

Rimango in silenzio, senza parole.

La ragazza scappa via, credo per cercare aiuto.

Pian piano perdo le forze, ascoltando il rumore del sangue che esce dal mio corpo.

La vista si sta affievolendo, insieme all’udito.

“N..no.”

La voce che esce dalle mie labbra è quasi irriconoscibile.

Credo di stare per morire.

E non voglio.

 

Stand up fucking tall, don't let them see your back.

Take my fucking hand and never be afraid again.

 

Un ultimo sguardo al cielo che si intravede dalla grotta.

La mano che molla la presa dal pacchetto che ho in mano.

Alexis.

Alexis.

Alexis.

“Gerard!”

La sua voce familiare accende un barlume di speranza nel mio cuore.

Ma quando sento il peso del vampiro venire meno, mi arrendo.

Un ultimo avviso, prima di andare.

“Alex..scappa…”

Ma non può sentirmi.

Vengo risucchiato in un vortice di emozioni e paure, come se stessi cadendo in un pozzo senza fondo.

E poi…?

“Gerard!”

 

 

-You're gonna hear my voice when I shout it out loud-

 

 

 

 

__________________________________

 

 

Chiedo scusa, so benissimo che cose così orribili non dovrebbero neanche venirmi in mente…ma non ce la facevo ad avere questa idea in testa e non sfruttarla ù.ù

Mmm..la frase finale è It’s My Life di Bon Jovi…e la canzone che ho usato per la fic invece è Our Lady Of Sorrows, ma si capisce…comunque, che dire?

Mi è piaciuta solo perché all’inizio promette tutto rose e fiori e poi ti da un secchio d’acqua freddo in testa xD

 

 blaise_sl_tr07: Eh..sì, perché il Gerardo l’ha fatto? Perchèè? *coff…coff* Cooomunque, grazie mille, eccoti una seconda one-shot, anche se non può definirsi tale, vista…mh…l’orribilità dei fatti…?

 

Mcr_girl: Mi sento onorata…*-* E’ davvero gratificante sapere che a qualcuno fa un effetto in certi sensi positivo! Thank you!

 

Idra_31: Waah, qualcuno che apprezza questa canzone, quasi non ci credo! Forse hai ragione te, è tutto troppo triste, ma sinceramente non mi ci vedo a scrivere storie più zuccherose °-°

 

Concludo qui, visto che cause di forza maggiore mi impediscono di continuare a pensare qualche cazzata da aggiungere all ultimo momento xD

Mi raccomando, recensite! è.é

 

See U Soon

 

Ju

 

  
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