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Autore: CherlovesMalik__    11/07/2013    2 recensioni
Non so cosa anticiparvi ma ci ho messo l'anima in questa storia. :)
-fede-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel rumore tanto odiato non si fece attendere a lungo, bloccai la sveglia del mio I-Pod stropicciandomi gli occhi ancora stanchi e affaticati della notte insonne. A malincuore scostai le coperte e mi trascinai in cucina per mettere qualcosa sotto i denti. Mamma era già uscita da un pezzo così afferrai una piccola brioche consumandola velocemente e gettando la carta.

Mi preparai e, dopo aver chiuso la porta di casa con una girata di chiavi, mi avviai al bar del centro dove avevo trovato un lavoro estivo.
Salutai quei quattro gatti che c’erano con un ‘ciao’ generale e indossai l’orribile grembiule rosso contenente un blocchetto, una decina di penne e una marea di tovaglioli da distribuire con l’ordinazione.
Arrivati alcuni clienti, iniziai ad annotare le loro richieste e a correre da un tavolo all’altro con le loro bevande e stuzzichini fino alla fine della mattinata.
All’orario di chiusura ero distrutta ma mandai via tutti e cominciai a sistemare le sedie all’interno del locale quando sentii una voce alle mie spalle.
-Mi scusi l’ora, è chiuso?-
Uno splendido ragazzo con la pelle scura e un ciuffo nero ricadente sugli meravigliosi occhi color nocciola mi fissava imbarazzato.
- Diciamo che stavo sistemando per la chiusura ma se è una cosa veloce posso aiutarla!- sorrisi.
-Grazie, mi dia del tu!- mi rivolse un sorriso da farmici morire.
-Allora anche tu, sono troppo giovane per il lei- risi arrossendo.
Si avvicinò al bancone e mi porse la mano.
- Piacere, Zayn-
-Hailie- mi sorride, di nuovo.
-Allora Zayn- continuo- cosa posso servirti?-
Ride. – Se non chiedo troppo, un succo alla pesca-
Verso il contenuto in un bicchiere, ci infilo una cannuccia colorata e glielo appoggio sul bancone.
Butta già il contenuto con due sorsi, mi poggia le sterline sul bancone che prontamente infilo nella cassa.
- Bè, allora grazie ancora e scusa per il disturbo!-
- Di niente Zayn!- esce dal locale salutandomi con un gesto della mano.
Finisco di sistemare e, finalmente, passeggio verso casa con la musica nelle orecchie.
Per strada mi compro un panino e lo mordicchio buttando il resto che non riuscivo a infilare nello stomaco.
Aprì la porta di casa e la richiusi con un gran tonfo provocato dal piccolo venticello che c’era fuori, dirigendomi verso la mia stanza per riposarmi prima di affrontare, purtroppo, i compiti estivi.
Qualche ora dopo rientrò mia madre e iniziò ad urlare il mio nome per tutta la casa, uscì dalla mia stanza.
- Mamma sono qui.- le diedi un bacio sulla guancia.
-Ciao tesoro, tutto okay con il lavoro al bar?- sorrise.
-Si, stancante ma vabbè, ritorno in camera che sto studiando- e mi richiusi immediatamente nella mia ‘dimora’.
La serata fu noiosa, cenai guardando la tv con mia madre e caddi in un profondo sonno con le occhiaie che mi cadevano giù ai piedi, sapendo che la giornata dopo sarebbe stata molto più stancante e piena di impegni.

Zayn’s point of view.
Odiavo quando mamma urlava per farmi alzare un’ora e mezza prima del lavoro.
Come faceva a dire che era tardi?
Controvoglia mi alzai e mi diressi in cucina dove la vidi cucinare per tutta la famiglia mentre continuava a chiamarmi.
-Sono sveglio diamine! E ancora non capisco il perché mi fai alzare un’ora e mezza prima! -sbottai.
-Zayn, sappiamo entrambi che se non ti sveglio a quest’ora faresti tardi e ti faresti licenziare!-rispose.
-Dettagli.- dissi affogando la rabbia in una fetta di torta al cioccolato.
Dopo essermi preparato, uscì di casa con la mia macchina e guidai verso la palestra.
Era davvero una bella giornata, il sole era alto e illuminava le vie mattutine di Londra nell’immenso cielo celeste coperto solo da qualche nuvola bianca.
E c’era un po’ di vento, che io amo così tanto, per quanto possa essere odioso.
Mi distolsi dai miei pensieri e vidi sul marciapiede la ragazza del bar, di cui non ricordavo il nome, che era stata tanto gentile con me il giorno prima, accosto e suono il clacson per farmi notare.
Si guarda intorno per poi accorgersi di me e sorridermi. Quel sorriso.
-Ehi, se vuoi posso darti un passaggio fino al bar.- sorrisi.
- Non preoccuparti sono quasi arrivata!.-
-Allora aspettami qui.-
Arrivai al parcheggio più vicino, lasciai l’auto e corsi dove l’avevo fatta aspettare.
-Eccomi.-
-Hai parcheggiato un attimo per accompagnarmi?- mi guardò stranita.
-E’ un problema? Se vuoi vado via.-
-No no, figurati, come mai già sveglio?.-
- Lavoro, anche se avrei preferito dormire.- risi.
-Oh, e che lavoro fai?.- mi guardò con un sorriso timido.
-Sono un personal trainer in una palestra così posso anche allenarmi.- ricambiai il suo sorriso.
-E’ un’ottima occasione! Io sono arrivata, ti fermi a prendere qualcosa?.-
Diedi un’occhiata all’orologio sul polso mancavano ancora 30 minuti.
-Si dai.-
Entrammo, si infilò il camice e mi porse un succo uguale a quello dell’altro giorno.
-Come facevi a sapere che volevo il succo?.-domandai.
-Ho tirato ad indovinare.- rise- Oh, aspetta servo il signore e torno.-
La guardavo mentre si dirigeva nella direzione opposta alla mia, era bellissima.
Presi un tovagliolo, una penna e scrissi il mio numero di cellulare con una piccola nota sotto, lo poggiai sul tavolo con i soldi e mi diressi verso la palestra felice.

Hailie’s point of view.
Tornai al tavolo dove era seduto Zayn ma trovai i soldi con un tovagliolo con delle scritte sopra.
Lo presi e lessi:
“Sono dovuto scappare altrimenti facevo tardi e mi licenziano, questo è il mio numero se ti va chiamami e potremmo andare a fare un giro.
Zayn.”
Ci stava provando? Lo infilai nella tasca dei jeans e continuai il mio lavoro con in testa fissa una domanda: lo chiamo o non lo chiamo?


Ciaaaaaao,
okay mi scuso per aver aggiornato tardissimo ma ho avuto molto da fare e non trovavo mai il tempo per scrivere la storia.
Bene spero di avervi lasciato il dubbio e sulle spine perché quello era il mio intento scusatemi lol.
Allora cosa fare Hailie? Lo chiama o no?
Vedreeeemo.

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J

-fede.
Twitter: @ddearcher
  
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