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Autore: Ehzra    12/07/2013    1 recensioni
{ Buon compleanno Livy… } E’ un sussurro nella sua mente, una voce che non ha solidità ma il coro di mille voci, molteplici facce e nessuna. E’ un bisbiglio dall’inferno in cui è scesa.
Il giorno del suo diciotessimo compleanno ha radicalmente cambiato la sua vita. L'Oscurità e la Morte la seguono, fedeli come solo i cani sanno essere, per riscuotere un pegno: l'anima di Olivia.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Per tutto il viaggio si è sentita osservata, seguita da occhi invisibili che non l’hanno lasciata sola un attimo, nulla di tangibile, solo una sensazione fugace e fastidiosa. Sposta lo sguardo dal paesaggio immutato, file di alberi che si susseguono e tengono lontana la luce che si affievolisce a poco a poco, al volto concentrato di Dyson. { Dy… } Lo chiama con un sussurro, quasi avesse paura ad alzare la voce, rannicchiata al posto del passeggero ad abbracciarsi le gambe indolenzite. Non si è pulita, sebbene la sensazione del sangue addosso sia fastidiosa. { Dimmi. }  Il timbro nervoso è sporcato da un ringhio basso, forse rabbia o frustrazione, per quella situazione. { Dove siamo? } Lo vede inarcare un sopracciglio e abbandonare la strada in suo favore. { Siamo per strada, Livy… Andiamo a Healy…  } La strada è lunga da Anderson una cittadina di appena trecento anime, la metà delle quali quasi centenarie. { Ah… } L’adrenalina sta scemando e lascia il posto a una stanchezza irreale e tentatrice. Gli arti sono indolenziti per la lunga corsa e la milza fa male a ogni respiro, come il petto. Ha mani e ginocchia sbucciate a causa di qualche caduta e di cui non si è resa conto. E’ solo scappata lontano da quell’inferno. { Ti ricordi il nostro primo incontro? } Una domanda che rimbomba nell’abitacolo silenzioso. Inclina la testolina, s’imbroncia e annuisce. { Raccontamelo.  La guarda qualche istante, poi riporta gli occhi sull’asfalto e allunga l’indice al frontalino della radio che accende a volume basso. La musica riempie l’ambiente, scalda l’aria gelida e la sensazione sgradevole che si porta dietro da quando sono partiti. La mano cerca quella del quarterback per un contatto, intreccia le dita alle sue; palmo contro dorso. { E’ stato dopo Natale. } Inizia a raccontare con voce bassa e rauca, lo sguardo che si sposta da lui alla strada davanti a loro, stranamente deserta. { Il mio primo giorno di scuola alla Anderson. Tu eri al penultimo banco della terza fila e avevi una felpa nera con lo smile, il simbolino dei Nirvana, giallo. Non mi hai tolto gli occhi di dosso e ricordo che ho pensato: “ Cavolo! Devo avere qualcosa che non va! “ } L’ombra di un mezzo sorriso passa sul volto pallido. { No, ero imbambolato dalle fossette. } Tenta di smorzare l’aria. { In realtà quella è la prima volta in cui tu hai visto me. } Le scocca un occhiata significativa. { Che è successo Livy? } Stringe più forte la sua mano. { Chi vuole ucciderti? } Lo sguardo resta ancora qualche attimo su di lei, a scavare nei suoi occhi azzurri, poi lo riporta sulla strada. Ancora una volta è il silenzio a rispondere a quella domanda. Stringe le labbra, volta il viso verso il finestrino e tenta di liberare la mano dalla sua stretta senza riuscirci. { Sono stati uccisi. } La voce trema impercettibilmente. { Li hanno macellati, Dy… } Si morde il labbro inferiore per bloccare il tremore e la stretta sulla mano si fa più ferrea. Alza gli occhi in quelli del ragazzo nuovamente voltato verso di lei. { C’è sangue ovunque…  Perfino sul soffitto. } Un gemito basso esce dalle labbra schiuse. { Non c’è traccia di Melly… } Cerca rassicurazione in lui. { O almeno non mi pare di averla riconosciuta… Tra i corpi smembrati… } La gola si chiude e la voce si strozza in un gesto inarticolato. Trema visibilmente, non solo per il freddo che sente e quello sguardo addosso, anche per il calo adrenalinico. Scuote la testa per allontanare le visioni dell’incubo e si stringe nelle spalle. Sospira e si abbandona contro il poggiatesta della vecchia auto a occhi socchiusi. { Che ore sono? } La voce ridotta a un filo. { Le sei. } Inclina la testa ma non dice più nulla. Ha le palpebre pesanti e la testa vuota, leggera come l’aria, e si assopisce perdendosi il sorriso che incurva le labbra di Dyson, dolce e affettuoso. Allontana la mano dal volante e gli posa una lieve carezza sul volto sporco e sfinito. Quel momento di tenerezza ha un costo come tutto in questa vita. Qualcosa urta la scocca della macchina che con uno scossone la fa svegliare di soprassalto e crepa il parabrezza con un rumore sordo di ossa che si spezzano. { DYSON! } Urla frenetica con gli occhi del ragazzo che si alternano tra lei e la strada, sgranati per la paura e la sorpresa. Liv si volta verso il posteriore della macchina in cerca di un corpo, che sia animale o umano, senza trovarne con l’adrenalina che risale di botto insieme a una fitta dolorosa al petto. { CHE CAZZO … } La macchina ha una prima sbandata e il contraccolpo le fa sbattere la testa contro il finestrino, incrinando il vetro, con una smorfia a metà tra il dolore e il sorpreso. Qualcosa di caldo cola sulla pelle prima che il buio avvolga tutto. L’urto sbalza il ragazzo in avanti, faccia allo sterzo, stordito dalla botta e dal sangue che sente scorrere sul viso, preme di riflesso il pedale del freno e le gomme stridono sull’asfalto.  { LIV! } Cerca di toccarla con la mano destra, di scuoterla,  mentre la sinistra tenta di riportare l’auto in carreggiata che perde stabilità e con un clangore metallico si ribalta da una corsia all’altra. Al contatto  tra l’asfalto e la scocca scintille prendono vita, pezzi di lamiera volano lungo il tragitto. La corsa termina al limitare della strada, bloccata da alberi centenari contro i quali si schianta il pick up con un rumore sordo che rimbomba nel silenzio della vegetazione, tra i singhiozzi del motore e l’odore di bruciato.

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Ecco qui un terzo capitolo =) sto cercando di accelerare i tempi così da non lasciarvi a bocca asciutta XD In questo capitolo ho voluto approfondire un attimino il rapporto tra i due, rifacendomi al ricordo del secondo capitolo. Come mi è stato consigliato ho accorciato di parecchio, tentato di smorzare le descrizioni infinite ( sono pignola ç_ç ) e ingrandito il font <3 Spero che vi piaccia e attendo altri consigli. Un bacio a tutti <3
  
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