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Autore: LadyDreamer    25/01/2008    5 recensioni
Sheila è una ragazza con una tragedia alle spalle. Si trasferisce a O.C. con il padre Daniel....riuscirà a crearsi una nuova vita?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Marissa Cooper, Ryan Atwood, Sandy Cohen, Seth Cohen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao raga...rieccomi col continuo...anche se non posso certo dire che le recensioni siano state numerose -_-"...in effetti ne ho avuta solo una!! Certo che potrei aspettare un pò di più ad aggiornare, questa ficcy l'ho impostata solo ieri...ma....all'ispirazione non si comanda!!! hihihi....comunque..volevo rispondere ad elly...

elly: Piacere! Sono felice che ti piaccia la mia storia, grazie! Comunque, tu intendi come fai a scrivere una storia o come fai a metterla? Perchè per mettere una storia devi fare innanzitutto login....poi..io per esempio la scrivo su wordpad....poi la incollo in questo sito:

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vado su HTML e copio il codice poi lo metto....ma non ho capito bene cosa intendevi...>.< me scemottola...XDXD

Comunque...ora continuo con la storia...non vorrete farmi credere che qui nessuno guarda O.C.!!! ihihihih...vabbè...continuiamo..

--*Flashback*

"Amore, Sheila, sto uscendo, devo andare a fare la spesa....tornerò tra poco...". Profumo di rose. Capelli biondi. Giocosi occhi nocciola. "Va bene mamma, io e papà guarderemo un pò la TV". Mani affusolate e unghie alla francese, che prendevano le chiavi di casa. Un sorriso radioso. E' buffo, pensare che una persona, che fino a pochi minuti prima hai visto viva e vegeta, sarà lì, stesa, fredda. E' ironico pensare a come ci sentiamo potenti, ma a come in realtà siamo ridicoli di fronte alla morte. L'ultima volta che Sheila avrebbe rivisto sua madre.

*Fine flashback*--

Trascorrevano le ore, e l'unico rumore che si percepiva nell'aria era il leggero picchiettare della pioggia; prima Sheila l'aveva trovato fastidioso, mentre ora le piaceva...era rilassante...sentì gli occhi farsi più pesanti..e infine, si addormentò. Si risvegliò dopo non sapeva quanto tempo, secondi, minuti, ore, forse....Quando si affacciò al finestrino, però, escluse completamente le prime due ipotesi. Erano arrivati ad Orange Country.

Il panorama che si trovò davanti agli occhi era mozzafiato: un mare blu intenso occupava tutta la costa ovest, mentre ad est c'era una fila di case....anche se Sheila le avrebbe definite più...reggie. Si ricordò della sua gita a Montecarlo, quattro anni prima...era notte, e la città era sfarzosamente illuminata, lei viaggiava in auto insieme a suo padre e a....LEI....sua madre. Sua madre che era morta, solo cinque mesi prima, in un incidente im strada. Non se lo sarebbe mai aspettata....soprattutto di ritrovarsela lì, davanti, attaccata per un soffio alla vita, ma con ancora le energie necessarie per dirle addio.

*Flashback*

"Sheila, chiama la mamma e chiedile se mi compra un rasoio, mentre è a far la spesa, per favore. Il mio è da buttare." "Certo papà!" Ogni volta che quel ricordo le tornava in mente, ovvero quasi sempre, la ragazza si stupiva di quanto, fino a pochi mesi prima, era stata ingenua e spensierata.

"Il numero da lei selezionato è inesistente o momentaneamente non disponibile. Grazie, e arrivederci." Quella frase...ripetuta una, due, tre, e tante tante volte, fino a che Sheila non si lamentò con suo padre. "La mamma non risponde....." Daniel la guardò, le prese il cordless di mano, e sorridendo fece per comporre il numero. Ma qualcuno dall'altra parte fu più svelto. "Pronto?" "Pronto, è lei il signor Turner?" (Se davvero dovesse esistere qualcuno con questo nome, sappia che non lo sto citando intenzionalmente e i personaggi sono tutti frutto della mia fantasia o di quella del signor Josh Schwartz, l'"inventore" di O.C.) Una voce maschile. Fredda, dura. Una voce che anche la ragazza sentì, perchè suo padre aveva messo accidentalmente il vivavoce. Aveva un accento strano, forse del Texas...non se la sarebbe mai scordata. "Si, sono io, perchè?"Domandò Daniel un pò ansioso. "Mi dispiace doverla informare che c'è stato un incidente e sua moglie è rimasta coinvolta in modo grave. Ormai è inutile chiamare un'ambulanza, è già qui presente e i medici hanno detto che non c'è nulla da fare per la sua consorte. Ci troviamo tra la settima e la quindicesima strada. Se vuole..." Ma il poliziotto non finì mai la sua frase, perchè il signor Turner gli aveva sbattuto il telefono in faccia, schokato. Era così scosso da essersi persino dimenticato di aver tenuto il vivavoce e che sua figlia aveva sentito tutto.

Sheila si sentì come se un pugile le avesse appena tirato un potente destro dritto dritto in mezzo agli addominali. Le si mozzò il respiro, le sue gambe cedettero, e si trovò ginocchia a terra, chinata in due con le mani sulla pancia. Daniel afferrò le chiavi velocemente, e la ragazza si tirò faticosamente su facendo per seguirlo. L'uomo non le disse nulla. In macchina, c'era un silenzio carico di tensione, rotto ogni tanto dalle clacsonate (si dice così?) degli altri autisti. Un'ultima curva, e i due arrivarono sul luogo dell'incidente... c'era una numerosa folla di curiosi, e i poliziotti invano gridavano: "Via, andate via! Non c'è nulla da vedere!". C'erano segli infermieri che trainavano una barella con sopra un uomo nerboluto e con una mascherina per l'ossigeno. Ma di lei nessuna traccia, finchè..."Margaret!" "Mamma!" L'uomo e la bambina corsero vero un'esile figura, stesa sopra una barella dentro l'ambulanza. Daniel si avvicinò agli infermieri che dissero: "Non possiamo più fare nulla per lei, è questione di pochi minuti. Le consigliamo di darle un ultimo saluto...ci dispiace, signor Turner." Sheila invece era andata senza esitare verso la donna coperta da un telo bianco, che le lasciava scoperto solo lo stupendo viso ovale. "Mamma....." mormorò la ragazzina, con la voce rotta dal pianto e gli occhi inondati di lacrime. "Shht, piccola mia, non è niente.....temo di stare per morire, ma tu non devi piangere, devi essere forte.... prenditi cura di papà..." Aggiunse, sforzandosi di fare un sorriso che però appariva solo come una smorfia. Daniel comparve al fianco della figlia. "Vi ho voluto bene....addio..."

*Fine Flashback*

  
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