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Autore: TheNerdLionheart    14/07/2013    2 recensioni
"...Scorri tra i nomi degli utenti collegati, nella speranza di trovare il suo. Finalmente lo trovi. E' online. Ti ha scritto circa un'ora fa. Un sorriso da ebete illumina il tuo volto. Sei felice di poter parlare con lui. " (C.1)
"“Perché ti stai preoccupando per me?” chiese il biondo [...] “Perché tengo a te.” rispose. " (C.2)
Una particolare caratteristica di Homestuck, è proprio quella in cui la storia, si svolge in differenti linee del tempo. E se ce ne fosse una, all'oscuro di tutti quanti, dove è l'amore a condurre quel pericoloso gioco che ha portato alla morte e alla distruzione? E se ci fosse spazio anche per i sentimenti, in questa tempesta di sofferenza?
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Dirk Strider, Jake English, John Egbert, Karkat Vantas, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Jake.”
“Mh?”
“Noi due non ci lasceremo mai, vero?”
“Strider, perché questa domanda?”

Promettimi solo che qualunque cosa accada, qualsiasi, noi torneremo insieme.”
“Cosa?”
“Non è niente. Scusami.”

 

Il suo nome è Dirk Strider, e si trovava davanti al suo più grande desiderio, così come la sua più grande paura.
Non era mai stato un sentimentalista, anzi, la gente lo riteneva spesso e volentieri un semplice ragazzo freddo, sia per il suo aspetto fisico che per la sua poca tendenza a mostrare le proprie emozioni.Eppure però, nonostante avesse diversi amici, non riusciva a mostrare in ogni caso, quel che aveva veramente dentro il suo cuore, a nessuno.
L'unico a conoscere i suoi sentimenti, era Jake English. Il suo migliore amico? Il suo ragazzo? Il suo ex? Non lo sapevano più neanche loro, che cosa fossero.
A volte sembravano stare insieme, mentre altre, era come se non si conoscessero affatto. Ci fu solo un periodo, dove stavano effettivamente insieme. Un periodo che durò troppo poco. E che devastò il Principe del Cuore.

Vagavano da giorni senza meta, tra le poche discussioni del più e del meno, e la moltitudine di silenzi che riempivano le loro giornate. Silenzi che però, facevano più confusione che pace.
Erano lì, in una calda serata, distesi a terra a guardare il cielo, illuminato da qualche stella qua e là, un po' nuvoloso: si sentiva odore di pioggia in lontananza, quell'odore non molto gradevole che dava un minimo di vita in quella scena morta d'azione.

Dirk” cominciò il ragazzo con gli occhiali da vista “Rispondimi”.

Sbuffò.

No Jake. Stai tranquillo. Non è niente, scusami.” disse pacatamente, girandosi dalla parte opposta del ragazzo.

Non me la racconti giusta, Strider” insisté.

English, non insistere, okay? E' stato solo un momento in cui ho detto quel che pensavo. Scusa. Non era mia intenzione dire una cosa simile.” concluse con il suo tono freddo.

Si era girato per nascondere la sua faccia tesa. Si sentiva a disagio. Non si era accorto di aver tirato fuori improvvisamente una delle sue più grandi paure nascoste.

Perderlo.

Aveva il nodo in gola. Non piangeva mai per queste cose. Non aveva MAI pianto per le sue paure.

Eppure era spaventato a morte.

Dentro di sé era un miscuglio di paura, gelosia, amore e angoscia. Era arrivato a non dormire la notte, pensando a lui e che potesse trovare qualcuno migliore. Qualcuno che lo trattasse meglio di quanto provi a farlo lui stesso. Era tormentato dal pensiero di non essere abbastanza per Jake English. Che potesse essere inutile. Ed era diventato prepotente, per questo. Si erano ritrovati a litigare spesso e volentieri, per colpa sua, e il suo carattere.

Dirk.” lo richiamò.

Non rispose. Era troppo perso nei suoi pensieri. Nelle sue fobie.

Si era rannicchiato di lato, come un cucciolo farebbe quando ha bisogno di sentirsi protetto, di essere rassicurato.

Jake intanto si era girato ad osservarlo. La sua espressione si era fatta interrogativa.

Strider, cos'hai? Stasera mi sembri strano.” chiese.

E ancora una volta, come unica risposta, ricevette solo il silenzio. Quel silenzio che desideri che passi in fretta, perché temi che possa durare a lungo. Quel genere di silenzio, che un minuto può sembrare un'eternità.

Dirk controllò il suo cellulare, per cercare di distrarsi, ed aprì Pesterchum. L'unica persona online? Era Jake. Il quale aveva fatto la sua stessa cosa, e gli aveva scritto:

 

-- golgothasTerror [GT] began pestering timaeusTestified [TT] at 02.34

 

GT: Dirk.

GT: Rispondimi e non ignorarmi.

GT: Non come fai sempre.

GT: Sono stanco di essere cercato da te solo quando lo pretendi tu.

GT: Ora girati e guardami.

GT: E spiegami che cosa ti prende.

--
golgothasTerror [GT] ceased pestering timaeusTestified [TT] at 02.37 --"

 

 

Il ragazzo biondo intanto, si stava agitando. Alla vista di quelle parole, gli venne una fitta forte al cuore. Come se fosse stato pugnalato. Tolse il cellulare rimettendolo nella tasca dei suoi pantaloni, e poi sparì. Completamente. Perso nel suo mondo di terrore e solitudine.

Aveva cominciato a respirare in modo affannato, come quando sei sul punto di piangere.

E così fece, dopo qualche istante.

Una lacrima rigò il suo volto, coperto nonostante fosse notte, dai suoi occhiali da sole triangolari.

Si morse le labbra, cercando di non far sentire al suo ex? Ragazzo? Migliore amico? che stava piangendo. Piangendo per lui.

Il moro era fermo, poco distante da lui. Lo scrutava con i suoi occhi verdi, e tentava di incrociare in qualche modo, lo sguardo di Dirk. O quantomeno, riuscire a vedere il suo volto.

Si avvicinò a lui, restando in ginocchio. Aveva il volto coperto dal braccio. Glielo tolse, e notò che era umido.

Dirk stai... stai piangendo?”

, English.”

E poi ancora il silenzio, mentre sopra di loro, una goccia, due. Ecco la pioggia. Delicata, come le lacrime del ragazzo. Abbondante, come il suo dolore.

Jake tirò fuori l'unico ombrello che avevano, e lo coprì, mettendosi sotto anche lui. Lo abbracciò, per stare più vicini.

Perché ti stai preoccupando per me?” chiese il biondo, cercando di trattenere la sua tristezza, ma continuando ad evitare il contatto visivo.

Perché tengo a te.” rispose.

Non si trattenne più. Scoppiò.

I suoi singhiozzi avevano colpito anche l'altro ragazzo, il quale, non sapeva che cosa fare se non stringerlo più forte a sé. Come non aveva mai fatto.

Jake...perché?”

Non fare domande. Ora calmati.” gli ordinò, senza lasciare la presa.

Non...non ci riesco.” sussurrò, tra la disperazione.

Se continui a piangere, comincerò anche io a farlo. Vuoi davvero vedermi in questo stato?” gli disse, osservandolo.

No. Sei più bello quando sorridi e sei tranquillo. Le lacrime non ti donano.” ribatté, forzando un sorriso.

Poi si girò verso di lui a guardarlo. Finalmente.
Si tolse gli occhiali, per poter incrociare meglio i loro sguardi.
Entrambi si smarrirono per qualche istante l'uno nel mondo dell'altro. Dolore, amore, solitudine. Si leggeva solo questo.
E poi l'inaspettato.
Dirk si tuffò su Jake per abbracciarlo, ed entrambi, caddero a terra, facendo cadere anche l'ombrello con loro. Era destino, dovevano bagnarsi. Col dolore e le lacrime dell'altro. Imparare a comprendersi.

Era questo quello che mancava nel loro rapporto.

Jake non capiva perché Dirk fosse prepotente con lui e non mostrasse mai i suoi sentimenti.
Dirk non capiva perché Jake, nonostante tutto, continuasse a stargli vicino dopo averlo trattato male.

Il loro era un abbraccio disperato. Non sembravano volersi staccare.

Sembrava così perfetto, stare così vicini.

Non lo era però.

C'era ancora il silenzio a tormentarli.

Quel silenzio che significava tante parole.

Quel silenzio che non significava niente.

Non avevano le forze per riuscire ad aprire bocca.

E così, stesi di nuovo a terra, con la pioggia sui loro corpi, se ne stavano abbracciati, a cercare di capire il perché. Il perché si fossero lasciati? Il perché si amassero ancora, sotto sotto? Il perché, si stavano abbracciando sotto la pioggia, rischiando di prendersi un brutto raffreddore?
A Dirk Strider questo non importava, finché accanto a lui aveva Jake English, il ragazzo per il quale avrebbe dato la vita e l'universo intero, imparagonabile alla grandezza del suo amore per lui.
A Jake English questo non importava, perché teneva troppo al suo amico Dirk Strider, per vederlo star così male, magari per colpa sua. Però a differenza, non si sentiva più in grado di sopportarlo in quel senso. Voleva prendere degli interessi per altre persone, e non fermarsi solo a lui.

Dirk odiava questo, perché era davvero innamorato di Jake.
Jake odiava questo, perché non era riuscito a sopportare Dirk come avrebbe dovuto fare.

Stettero in quel modo per almeno un'ora, senza parlare. La pioggia intanto si era calmata, così come le lacrime dello Strider, il quale, era sul punto di addormentarsi tra le braccia del moro.
Quest'ultimo, prima che Dirk potesse cadere nel mondo dei sogni, lo rassicurò.

Dirk. Vorrei solo che tu avessi un po' di pazienza con me. Cerca di non essere geloso, comprendimi anche tu. Per adesso posso solo dirti che non ti lascerò mai. E che non sarai mai solo, finché ci sono io con te. Dammi solo un po' di tempo. E ti prometto che le cose, miglioreranno. Solo se tu, collaborerai con me.”

Riprese fiato, accarezzando la testa dell'altro ragazzo, ormai assopito.

Ti voglio bene, Dirk. Ricordatelo.”

E infine sussurrò, cominciando ad addormentarsi anche lui.

Non ti lascerò mai...promesso.”

 

 

 

NDA (Autrice che si sta disperando per la sua stessa fanfiction ;A;/ ):

 

Buongiorno a tutti, di nuoooovo.

Ormai ho preso il via con questa serie di one-shots, e non credo che mi fermerò facilmente ahah!

Ho una voglia matta di scrivere questi giorni. Ed era anche ora, visto che sono secoli che non scrivo qualcosa e che da quando mi hanno smontata a scuola dicendomi che “non sai l'italiano!” o “impara a parlare la tua lingua invece che perderti con l'inglese!” non ho più scritto niente.

E poi, la mia voglia di scrivere è ancora più grande, soprattutto perché ho deciso di dedicare tutte le fanfiction che saranno in questa mia serie, ad un'unica persona. La “mia” J. (messo tra virgolette perché altrimenti mi lincia. ;o; ) . Mi auguro soprattutto che piacciano a te queste storielle, anche se questa, penso proprio che non la apprezzerai più di tanto. Però purtroppo la mia ispirazione è stata questa, so. \;o;/ ♥~

Anche per questa ci ho messo circa un paio d'ore. Tra i pianti isterici che mi sono fatta perché feels per la otp, e gli elementi che ci ho messo che mi sono accaduti veramente, beh, è venuta fuori questo intruglio di sofferenza e amore. E poi fuori piove. Odio la pioggia. Mi fa venire da piangere e scrivere queste cosette tristi!

Per tutte le fan che ne hanno bisogno, da questo lato ci sono i fazzolettini. Da quest'altro, le lamette. (?)

Voglio ringraziare ancora in particolare Miss Scotland Kirkland (che per qualche oscura ragione, stavo scrivendo Dirkland, ma sono dettagli irrilevanti °^° ), per aver recensito il primo capitolo che ha apprezzato!

E ringrazio anche tutti gli altri che leggeranno e troveranno bella questa fanfiction. Thank you! ◥▶◀◤~

Come sempre, qualsiasi critica è ben accetta, e ci si vede alla prossima oneshot!

 

 

 ==> S: Fai un inchino e sparisci dietro il sipario. 

 
  
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