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Autore: needlukeshug    14/07/2013    13 recensioni
‘Non dovremmo farlo, Luke’ sussurro mentre il suo respiro affannato riscalda il mio collo.
‘Lascia che io lotti per te, Carol’ la sua mano intreccia la mia e so che nessuno potrà dividerci.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Ti va di parlarne?’ dice davanti al suo gelato al cioccolato.
‘no, preferirei di no, scusami Cal…’ ammetto tristemente.
[…]
‘mi sei sempre piaciuta’ dice interrompendo un assordante silenzio.
‘io piaccio a te?’ chiedo incredula. Proprio ora me lo dici? Dopo anni in cui ho sempre cercato di essere più di un’amica per te? Ora che Luke è entrato nella mia confusa vita?
‘non ti ho mai detto niente perché tu eri, e sei, la mia migliore amica e non volevo rovinare nulla…’ si avvicina a me, spostando il ciuffo che copriva il mio viso.
‘non posso Calum… Oggi non è la giornata’ affermo distrutta. Non è che non è la giornata, era lui che non andava bene, volevo altri occhi a guardarmi, altre labbra a baciarmi. ‘ti piace Luke?’ chiede sconsolato.
‘no, in questo momento sono solo delusa un po’ da tutti’
‘dimmi chi ti ha procurato quel livido, ti prego. Pagherà chiunque ti abbia ferita’ dice mettendo il pugno.
‘non i-importa, Calum, davvero’ 
 
 
 
 
 
 
 
 
Oggi è sabato, oggi voglio uscire, svagarmi un po’. 
‘Sarah, ti va di venire da me, oggi?’ chiedo alla mia migliore amica che tipo non vedo dalla fine della scuola. 
‘non posso, oggi, scusami Caro’ risponde. 
Le dico che va bene, in realtà avrei solo bisogno qualcuno con cui parlare che non fosse mio fratello o Calum.
‘posso chiederti scusa, io?’ entra mio fratello in camera con un vassoio pieno di cibo, magari potrei perdonarlo, sì.
Si siede sul letto, accanto a me.
‘è che quando ti ho visto quel livido, non ci ho visto più, ora che tutti gli altri ti sono scomparsi, io…’ 
‘tranquillo, Ash, solo fidati di me, non mi accadrà niente di male, okay?’ gli sorrido e lo abbraccio forte. 
‘cornetto?’ glielo strappo dalle mani senza neanche rispondergli e lo divoro.
‘sempre la solita stronza’ scherza uscendo dalla stanza e lasciandomi gli innumerevoli cornetti. 
Dopo averli mangiati tutti, decido di farmi una doccia veloce per poi andare a fare una breve passeggiata al parco.
‘Ash, sto uscendo’ grido quando sono sul ciglio di uscire da casa. 
Vedo in lontananza un suo ‘okay’ mimato con le mani e gli sorrido. 
 
Il parco oggi è piuttosto affollato, pieno di bambine, di ragazzi, il ché mi fa sembrare ancora più sola di quanto non fossi già. 
Desideravo con tutta me stessa che Luke venisse da me e mi prendesse per mano, che non la lasciasse più. 
‘ti prego, raggiungimi alla fine del parco, ti prego’ arriva un suo messaggio, sembra piuttosto allarmato. 
Senza pensarci due volte, mi metto a correre senza freni, voglio solo raggiungerlo. 
‘così impari a non restituirci i nostri soldi, stronzo, e ringrazia che la tua Carol non era con te stamattina o avremmo picchiato anche lei’ i due uomini, sempre gli stessi, si allontanano e lasciano Luke sanguinante per terra, messo piuttosto male, peggio di ieri. 
Aspetto che se ne vadano per raggiungerlo. 
‘Oddio, Luke, che ti hanno fatto?’ mi metto in ginocchio accanto a lui, sposto i capelli dal viso, e, di nuovo, rivedo qualche lacrima, non ne posso più. 
‘mi dispiace, Caro’ sussurra Luke, incapace di compiere qualsiasi movimento. 
‘non avrei dovuto lasciarti, Luke, dispiace a me’ poggio la mia faccia sul suo petto e a quel punto scoppio a piangere. 
Emette alcuni suoni di dolore, e chiude gli occhi come per sentirne di meno. 
‘che dobbiamo fare? Come faccio a portarti all’ospedale?’ 
‘niente’ ci mette un bel po’ a completare una frase ‘ospedale, no’ 
‘non puoi continuare così, Luke’ prendo il cellulare e mando un messaggio a Sarah in cui chiedo di venire e portare la sua macchina, lei ha 18 anni. Le dico che è urgente, davvero. 
Sarah ci raggiunge ed alla vista di questa scena agghiacciante porta una mano davanti alla bocca. 
‘è Luke, quello?’  è come se intendesse  ‘ommioddio, Luke Hemmings, il più figo di tutta la città’ 
‘sì, ti prego, portiamolo da qualche parte’ 
Lei non ci pensa due volta, lo prendiamo in braccio nonostante i suoi gemiti di dolore, e lo portiamo in macchina.
‘allora, dove lo portiamo?’  chiedo.
‘a casa mia, o almeno nel mio piccolo appartamento, penso basti, no?’ 
‘sì sì, certo che basta, ti ringrazio, Sarah’ mi sorride come per mimare un ‘prego’ 
Quando arriviamo a casa mi accorgo dello stato pessimo di Luke, tutto questo mi fa venir da piangere.
Non bastavano quei lividi e quei graffi? Perché, perché ridurlo così? Maledico mentalmente quel giorno in cui Luke si fece prestare dei soldi per chissà che cosa.
‘vado a prendere da mangiare, avrete fame, è stata una mattina intensa’ avvisa Sarah e apprezzo il gesto anche se io ho già mangiato circa sei cornetti ma non sono mai abbastanza. 
Sento gridare dalla doccia Luke e senza pensarci lo raggiungo. 
E’ nudo ma cerco di non vedere. 
Sorride quando mi vede coprirmi gli occhi, lo intuisco dal suo sospiro divertito.
‘che succede, Luke?’ chiedo orientandomi con la mano, avanzo e alla fine tocco qualcosa, la sua spalla, capisco che è vicino e tolgo la mano cercando di non far calare giù lo sguardo.
‘non riesco a lavarmi, non ho abbastanza forza, mi lavi tu?’ mi chiede serio.
‘ehm, va bene’ sciacquo la spugna e metto un po’ di bagnoschiuma. 
Inizio con il petto pieno di ferite e arrossato, lui si morde il labbro per il dolore e cerca di resistere al bruciore che gli provoca il sapone. 
Passo alle spalle, grandi e forti, e poi scendo per tutta la schiena. 
Ho talmente voglia di lui, avvicino il viso alla nuca e lo riempio di qualche bacio lasciando scivolare la spugna per terra, si volta e poggia le sue labbra sulle mie. Ci scontriamo e mi bagno la maglia.
‘ops, dovremmo toglierla, ora’ dice malizioso. 
Raccolgo la sua proposta e rimango in reggiseno. 
Le sue ruvide mani accarezzano la mia schiena fino ad arrivare al gancetto del reggiseno, fino a slacciarlo.
‘così è meglio’ afferma dandomi un morso sul labbro. Mi fa spazio nella doccia e siamo attaccati e bagnati.
‘ho paura di farti male, Luke’ dico allontanandomi un po’.
‘con te ogni sorta di dolore scompare’ dice riavvicinandomi a lui. 
Gli sorrido e continua a baciarmi con foga, con forza, con furore, quasi non mi baciasse da anni, quasi non mi volesse lasciare andare mai più.
Lui è nudo, io metà, ma dopo un po’ non sento più il disagio. 
Stringe il mio fondoschiena e dopodiché arriva alla cerniera dei miei jeans, la abbassa e lascia che scivolino per terra.
‘adoro queste mutandine’ erano rosse in pizzo, non so che abbiano di speciale.
‘ma le leverei comunque’ 
‘mi dispiace, Hemmings, oggi dovrai tenerle’ lui sbuffa divertito e continua a baciarmi. 
Le sue mani scivolano nel mio interno coscia, un brivido di piacere percorre la mia schiena.
Decido che anche io devo provocargli piacere, porto la mia mano al suo membro e lo massaggio sempre più veloce quanto le spinte che lui dava.
Lo sentivo godere, lo sentivo provare piacere, lo sentivo mordersi il labbro inferiore non più per il dolore.
‘brava così, piccola’ sussurra esausto e sudato.
Riprendo i miei jeans e la mia maglia ed esco dalla doccia.
‘ma che fai? Rientra’ dice invogliandomi ad entrare in doccia.
‘non posso, Luke, tra poco viene Sarah e non possiamo farci trovare in queste condizioni’ dico.
‘almeno continui a lavarmi? Le mie gambe hanno ancora bisogno di te’ mi supplica.
Faccio per dargli un bacio, ma una volta vicina gli sussurro ‘scordatelo’ e corro via ridendo.
‘sei una pazza!’ grida divertito. 
‘ma mi piace il tuo culo’ sussurra ma io l’ho sentito e rientro in bagno. 
Mi appoggio con le spalle alla porta e incrocio le gambe e le braccia.
‘così tu stai con me solo per il mio culo?’ gli chiedo alzando un sopracciglio. 
‘no, sto con te perché mi rendi felice’ dice ed io rimango senza parole. 
‘tu rendi felice me’ dico seria. 
‘rimani stronza perché non mi lavi’ ride poi dietro di me a questa affermazione e questa volta chiudo la porta del bagno perché Sarah è arrivata.
‘buon lavaggio’ gli sussurro divertita e mi risponde con una linguaccia.
Sarah entra e mi incita a sedermi sul divano.
‘cosa è questa storia di Luke? Stai con lui? Dio, sei fortunatissima, ma perché non mi racconti niente?!’ inizia a parlare velocemente e perdo il filo del discorso.
‘non so  se tra me e Luke sia una cosa seria ma sì sto con lui, sì sono fortunatissima, no, non ho potuto raccontarti niente perché non ne ho avuto il tempo’ rispondo cercando di seguire l’ordine delle domande.
‘qualunque ragazza vorrebbe essere al tuo posto qui, mi sembrava strano lo odiassi’ dice ridendo.
‘guarda che prima lo odiavo davvero, ci conosciamo da una vita, poi non so cosa ci è preso ma siamo qua e la cosa non mi dispiace affatto’ 
 
 
 
ciaao ragazzi, intanto vi ringrazio per queste nove recensioni, ceh, siete meravigliosi, aw.
ora volevo informarvi che da questo capitolo cambieranno molte cose quiindi vi chiedo almeno 12 recensioni, plis. vi amissimo comunque, ora vado, cieo.
  
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