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Autore: tatarella20    15/07/2013    0 recensioni
La storia di Rory dopo il rifiuto dato a Logan.
La sua storia d'amore più controversa, dopo il ritorno dall'Europa e dopo la campagna elettorale di Obama.
Rory diventa imprenditrice di se stessa, diventa un editore e a causa di questa sua nuova realtà sulla sua strada incontrerà persone nuove, e persone che credeva di avere perso per sempre.
Novità e vecchi problemi torneranno a travolgere la sua vita.
Una storia che spero che piacerà a tutti coloro che amano Jess e Rory, proprio come me.
Leggete in tanti vi prego...e recensite!!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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  •  Coffè and Word

 

 

 

-”Oh...è l'unica cosa che sai dirmi dopo tre anni e mezzo che non ci si vede?”

-”Ciao!”

-”Beh, stiamo migliorando”

-”Allora, ehm!Che ci fai qui?”

-”Ehm...”

-”Oh eccoti!Ciao amore! - disse Susan baciandolo davanti a me - Vi siete già conosciuti...che bello”

-”Si...lo conosci?” - chiesi io

-”Ah che stupida...Rory lui è Jess...Jess lei è la ragazza dei miei sogni Rory...”

-”Beh detta così è un po' equivoca...- commentai io – Comunque piacere Rory Gilmore”

-”Ahahahaha, avete ragione scusatemi...”

-”E' un piacere conoscere la ragazza dei sogni della mia fidanzata”- rispose Jess

-”Fidanzata?”

-”Oh si, scusa Rory ho omesso questo piccolo particolare”

-”Particolare rilevante direi!?” -aggiunse Jess

-”Giusto!Ehehee!!...Ah proposito, sai Rory, Jess è uno scrittore eccezionale!”

-”Ah si?”

-”Si è fantastico, unico..”

-”Oh Sus insomma smettila, non sono poi così bravo, insomma me la cavo...”

-”Si certo Jess certo!E sai una cosa, se non vi foste incontrati vi avrei presentati io...”

-”Ma pensa...” - commentai io sarcastica

-”Sarà il destino...” - aggiunse Jess

-”Siiii…ahaha e sai perchè?” - incentivò Susan con allegria

-”No ma sono curiosa di saperlo” - chiesi io quasi spaventata

-”Beh ecco...Jess sta per concludere il suo contratto con il suo editore e....”

-”Susan ti prego...” - l'ammonì Jess imbarazzato

-”No tesoro lasciami finire... - prosegui Susan – dicevo, che sarebbe fantastico se tu potessi visionare il suo ultimo libro così magari potresti essere tu a pubblicarlo...che ne dici Rory?”

-”Beh ecco...” -ero titubante, lavorare con Jess, aiuto!

-”E dai Rory, ti prego, il mio amore e la ragazza migliore del mondo che lavorano insieme, sarebbe fantastico...ti prego” -mi stava supplicando...

-”Susan io...”

-”E dai Rory non ci sarebbe nulla di male!!Che ne dici?”

-”Beh, s-si potrebbe f-fare ecco...insomma”

-”Ah perfetto...!!Hai sentito Jess!!Sentite allora fate così, io domani parto per la promozione del mio libro starò via un paio di settimane, nel frattempo voi potreste incontrarvi per una cena, magari ne parlate con calma...che ne dite?E'?”

-”Certo potrebbe essere un idea” -azzardò Jess che si accorse dopo dello sguardo assasino che gli stavo lanciando

-”Fantastico, lo sapevo, lo sapevo...siete i migliori”

-”Che fortuna” -commentai io sarcastica

-”Beh io domani sera avrei un impegno, mercoledì sono libera!Se per te va bene certo...?!”

-”Si perfetto!”

-”Ok, allora avete deciso, bene, mi raccomando fate tante chiacchiere...Ah e Rory tienimelo d'occhio è un dongiovanni!”

-”Ma pensa non l'avrei mai detto...” -commentai io fissando Jess con fare ironico e maligno

 La conversazione rimase sospesa per qualche istante quando Susan venne catturata da un giornalista che la portò via:

-”Scusatemi ragazzi, dovrete continuare da soli, sono una donna super impegnata adesso, e richiedono la mia presenza altrove, ehehehe!!Ci vediamo dopo...Ok??Ciao” -disse Susan sparendo dietro al giornalista del Washington Post che la stava reclamando a gran voce, lasciandoci lì come due stupidi ad attendere che uno dei due ricominciasse a parlare.

Fu lui a rompere il ghiaccio:

-”Beh allora a mercoledì, ok?”

-”S-si a mercoledì...”

-”Rory se ti disturba questa cosa, lasciamo stare ok?”

-”No non ti preoccupare, dopotutto sono solo affari, giusto?”

-”Già solo affari...hai ragione, ti passo a prendere alle otto se per te va bene?!Conosco un ristorante in centro dove si mangia benissimo...e sono sicuro che ti piacerà” - disse lui fissandomi

-”Si è perfetto...ti lascio l'indirizzo” -dissi imbarazzata

-”Preferirei il numero di telefono...” -rispose sghignazzando

-”Jess...” -lo ammonii io

-”Rory andiamo stavo scherzando, da quando sei diventata così sospettosa...?”

-”E' da quando ti conosco che lo sono, e non voglio rovinare il rapporto che ho con Susan! Ti prego Jess fallo per tutto ciò che c'e stato tra di noi in passato...”

-”Rory stai tranquilla, Susan è l'ultima persona al mondo che vorrei ferire...”

-”Bene sono contenta che tu la pensi così... -dissi io sollevata ma poi aggiunsi – Jess promettimi che non le direi di noi, io e te non ci siamo mai conosciuti prima siamo due estranei ok?”

-”Beh due estranei non si direbbe, sopratutto se calcoli il matrimonio di Luke e Lorelai...”

-”Jess ti prego”

-”Rory ti ho detto che hai la mia parola e così sarà...Non ti fidi più di me?” -mi chiese fissandomi con il suo sguardo da finto angioletto

-”In realtà non  mi sono mai fidata...” -risposi io, piantandolo da solo in mezzo alla sala e sparendo dietro la porta

 

Questa era l'ultima cosa che mi aspettavo, dopo tutto il gran casino che si stava ricreando intorno a me ci mancava solo Jess a peggiorare le cose.

Jess, il ragazzo che mi aveva distrutto, colui che aveva distrutto la mia vita, la persona che con il suo atteggiamento mi aveva fatto soffrire di più di tutti.

Perchè a me accidenti!

 

La serata finì, senza rincontrarsi di nuovo, io presi il taxi e tornai a casa, mi piazzai sul divano sperando di cancellare la giornata più stancante della mia vita, avevo bisogno di una doccia gelata per levare via tutto il casino che avevo in testa...

Mi alzai e mentre cercavo di raggiungere il bagno, sentii chiaramente un urlo sovraumano che arrivava dal piano di sopra, sconvolta e quasi morta di paura mi precipitai di sopra incontrandomi con April che, anche lei buttata giù dal letto e quasi morta di paura, mi guardava tremante senza riuscire a parlare, ferma immobile davanti alla camera di mia madre e Luke...

Aprimmo piano la porta per assistere alla scena di mia madre urlante che saltellava spaventata sul letto e un Luke che a fatica cercava di acchiappare il povero ragno, probabilmente più impaurito di lei viste le sue urla, che scorrazzava per la camera cercando un nascondiglio che gli avrebbe salvato la vita...

La scena si protrasse a lungo e io e April sconsolate e sconvolte dalla scena c'e ne tornammo da dove eravamo arrivate, April nel suo letto e io cercando di farmi la doccia fredda che tanto agognavo di fare da quando ero entrata in casa, che ora avrebbe sicuramente funzionato ancora di più di prima.

 

Il giorno dopo fu un trauma alzarsi dal letto, la casa era deserta tranne che per Paul Anka e mia madre intenta a godersi il suo caffè di straforo, che April era riuscita a recuperare da Luke mentendo spudoratamente che fosse per lei invece che per Lorelai, dato che Luke viste le sue condizioni aveva vietato il caffè a mia madre...

Appena entrai in cucina cercò di nasconderlo senza grandi effetti e con delle scuse poco plausibile e inefficaci cerco di omettere che si stava bevendo un bel caffè bollente come piaceva a lei...

 

-”Mamma cosa stai facendo?” -chiesi ancora in coma fissandola dalla mia camera

-”Nulla, sto leggendo il giornale” -rispose lei alzando lo stesso per nascondere le prove

-”Mamma non sono nata ieri...lo sai?”

-”Si purtroppo lo so, sono 28 anni che sei nata” -rispose lei fingendo di asciugarsi una lacrima immaginaria

-”Mamma piantala...”

-”Scusa...”

-”Avanti dammi il caffè...”

-”Cosa?No no...questo è mio...”

-”Mamma, dammi il caffè...”

-”Uffa...ma perchè siete così ingiusti, sono stata così brava meritavo un premio...” -piagnucolò lei porgendomi la tazza di caffè bollente

-”Mamma ti prego smettila...”

-”Insomma sei la mia unica figlia abbi un po' di compassione!”

-”Fra tre mesi non sarò la tua unica figlia, lo sai?E il caffè fa male alla bambina...”

-”Non è giusto...vedrai un giorno anche lei ti odierà quando la costringerai a bere il latte e non il caffè come hai fatto con sua madre...Tu non vuoi che tua sorella nasca con delle voglie di caffè in faccia...vero?” -mi disse urlandomi dietro con tono melodrammatico, senza ottenere risposta si alzò e arrivandomi alle spalle continuò il suo monologo per un tempo infinito blaterando sempre melodrammaticamente, che ero la figlia prediletta che non potevo negarle un premio dopo mesi di sofferenza lontano dal caffè, dopo mesi che le sue papille gustative reclamavano insistentemente che lei le accontentasse...

Fu traumatico per mia madre vedermi trangugiare in un sol colpo la tazza di caffè bollente, la sua faccia andava dal disperato all'incredulo. Sortì in lei l'effetto di ammutolirla, cosa strana visto che da quando era incinta era più logorroica del solito, mentre per aiutare lei mi ustionai io, dovetti prosciugare l'intera acqua nei tubi per evitare che la mia gola e il stomaco si ribellassero definitivamente a questa tortura bollente...

L'effetto finale era tragicomico, mia madre aveva riacquistato l'uso della parola, e imprecava contro di me, per quanto riguarda me, persi l'uso della parola, della lingua, delle papille gustative della saliva, dell'esofago e di tutto ciò che il caffè aveva danneggiato per arrivare allo stomaco...

 

Dopo la parentesi caffè mia madre decise di espatriare portandosi via Paul Anka, senza nemmeno voler sapere come era andata la sera precedente, era bello per una volta nella vita stranarsi in camera sapendo che fuori, la vita andava avanti senza di te...

Ma la tranquillità durò poco...

Suonarono alla porta insistentemente e l'unica persona che poteva fare così era:

 

-”Paris?Che ci fai qui?”

-”Posso entrare...?”

-”Certo... - dissi spostandomi da un lato per farla entrare, e mentre lo feci vidi il volto dispiaciuto di Lane che mi fissava supplichevole -Lane ma tu non drovresti essere al lavoro?”

-”Giornata libera...”

-”Oh vieni entra...”

-”Grazie Rory...”

Entrate in casa entrambe, Paris cercò invana di sedersi sul divano, viste le dimensioni della sua pancia ormai stratosferiche, opto alla fine per la sedia accanto e sconsolata mi guardava...

Lane che era accanto a me, mi fissò e parlando sotto voce disse:

-”Ti prego aiutami Rory, è tutto il giorno che Paris gira per negozi, non so più cosa fare non capisco cosa stia cercando, non è che potresti intervenire tu??”

-”Si, ci provo!!”

 

Una Paris sconsolata e una Lane ancora di più attendevano con ansia che io parlassi:

-”Paris, cosa succede?” - azzardai timorosa

-”Cosa succede??Mi chiedi cosa succede?!Guardami Rory, guardami...sembro una balena spiaggiata, non riesco a trovare un vestito che mi entri, ho le caviglie gonfie, ho mal di testa appena mi alzo dal letto e non riesco nemmeno a sedermi sul divano senza rischiare di rotolare per terra – iniziò a blaterare tra il disperato, il nervoso e l'ansia - sai cosa mi ha detto Doyle questa mattina appena svegli?Lo vuoi sapere Rory?!”

-”Cosa ti ha detto?”

-”Che sicuramente non tornerò in forma per il matrimonio di suo cugino a giugno prossimo... - pensa mio marito che mi trova una balena, che non riesce a guardarmi perchè il mio sex appeal è finito nel cesso...Oh voglio sparire...”

Paris continuò a lamentarsi così per altri venti minuti, era la giornata delle donne incinte petulanti si vede, e dopo quello che era successo la sera prima, non riuscivo nemmeno più a collegare un discorso sensato che potesse risollevare il molare della mia migliore amica.

-”Senti Paris, tu sei bellissima, ok?A Doyle piacerai sempre...Quindi ora smettila!!”

-”Hai ragione...cambiamo discorso che è meglio!” -disse Paris spiazzando completamente sia me che Lane che eravamo allo stremo delle forze ormai

-”Allora parliamo di ieri sera, come è andata?” -chiese Paris

-”Oh, ieri sera!Ah bene...”

-”Rory non sembri molto convinta lo sai?”

-”No sono convintissima, perchè non si vede?”

-”No per niente!” - intervenne Lane guardandomi sospettosa

-”Cosa è successo?” -mi chiese Paris

-”Oddio, che ansia, beh ecco!!Insomma ragazze è andata bene...”

-”Non sembra, anzi mi sembri preoccupata, cos'è hai incontrato qualcuno con cui uscire??Eh?”

-”Beh in effetti si, usciamo mercoledì questo”

-”Coooosaaaaa? -chiesero in coro le due - e chi è?Come si chiama?E' carino?” -continuarono

-”Oh si, è molto carino!!Ma...”

-”Ma?”  - chiese Paris

-”.....”

-”Allora?” -incentivò Lane

-”Beh ecco...E'....Jess!”

-”Cooosaaaa?” - continuarono loro due

 

  
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