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Autore: Globe    16/07/2013    2 recensioni
Tom Wilson è il Quaterback della Globery University. Una sera dopo una partita di football, spia la sua compagna Stacey Bell mentre uccide un mostro in mezzo al campo. I giorni successivi Tom tenterà di saperne di più, ma lei si ostinerà a mantenere il segreto.
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Mi piacerebbe conoscere i vostri giudizi, :) magari darmi anche qualche consiglio per migliorare. E' il mio primo romanzo in assoluto e vorrei sapere cosa ne pensate :( . PER FAVORE COMMENTATE :D
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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PATRONUS
Tom come ogni fine settimana si preparava alla partita. Lui era il Quaterback della squadra, quindi il coach si aspettava molto da lui, perfino i ragazzi erano molto fiduciosi della sua indole da leader. Seguiva allenamenti duri durante la settimana, ma nonostante questo non ne saltava nemmeno uno. Il football era la sua passione: quelle piccole azioni come saltare, placcare e segnare erano cose che conosceva a memoria, e nonostante non fosse un genio negli studi, gli schemi li conosceva alla perfezione. 
Si trovava nello spogliatoio e assieme ai suoi compagni di squadra ascoltava il solito discorso di in incitamento pre-partita del suo coach.
<< Ragazzi oggi da voi voglio il massimo, siamo agli inizi della stagione e per questo oggi dovrete fare paura in campo ! Se ci faremo battere proprio adesso il resto dell'anno sarà tutta in salita ! >> sbraitò il coach. Dimenava le braccia con veemenza ricordando ad ognuno il  proprio ruolo. 
<< Wilson...>> Tom si alzò. << Occhi sul n° 11, non voglio che lo perdi di vista nemmeno per andare a pisciare ! Se lui piscia, tu pisci, se lui si bacia con la ragazza tu gli starai dietro ! Mi sono spiegato !? >> gridò il coach.
<< Si, coach ! >> rispose Tom.
<< Non ho sentito ! >> esclamò nuovamente il coach, così forte che gli volò dalla bocca il sigaro che avidamente fumava. 
<< Si, coach ! >> Fu costretto a gridare anche lui.
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I ragazzi della squadra avversaria erano colossi, la Squarterbang era conosciuta come la squadra liceale più pericolosa di tutta New York. Il più pericoloso di tutti era il loro Runningback, Ryan Riser il n° 11, si vociferava che una volta in una partita contro la Country Accademy placcò un membro della squadra con tanto di quell'impeto che gli spezzò due costole. Ma queste sono soltanto dicerie , alcuni credono che le abbia messe in giro lui stesso per intimorire gli avversari, anche se fosse vera la cosa non stupirebbe più di tanto dato la stazza che ha: robusto, muscoloso e spalle così esageratamente larghe da essere sproporzionate alla minuscola testa.
La squadra Squaterbang sembrava molto determinata, ma anche la Globery University non era da meno. Tom sembrava carichissimo, gli formicolava tutto il corpo, ogni parte del suo corpo era pronta: era pronto all'azione, e come lui anche i suoi compagni.
L'arbitro fischiò l'inizio della gara, la battuta toccò alla Squaterbang che non perse tempo e diede velocemente un calcio alla palla. La partita era molto combattuta, si sentiva nell'aria quell'atmosfera di sfida che inebriava le squadre, quasi fosse tangibile. Tom fece come da copione: pensava all'attacco e quando non attaccava marcava il n° 11. Non era facile: il Runningback era veloce, forse più veloce di lui, ma finora i tentavi di Ryan furono bloccati per ben due volte da Tom. La Globery aveva un piano: bloccare gli attacchi sul nascere. Le squadre si impegnarono molto, ed ad ogni errore i coach di entrambe le squadre esultavano o sbraitavano. Dopo un'ora di lunga lotta finì la partita con un pareggio, l'arbitro fischiò e tutti i giocatori andarono sotto le docce. 
Come di routine il coach della Globery sbraitò il discorso post-partita, dicendo che chiunque avrebbe potuto dare di più e che alla fin dei conti quella squadra non era nulla in confronto alle altre squadre che gli toccherà affrontare durante la stagione, dopodichè tutti andarono a farsi la doccia.
Tom uscì per ultimo dallo spogliatoio, e quando fu in procinto di andarsene a casa, sentì delle grida di ragazza provenire dallo stadio. Era Stacey Bell la compagna di classe di Tom, si trovava in mezzo al campo con un tomahawk in mano. L'arma era lunga quanto l' avambraccio della ragazza, e dalla lama grondava sangue di colore marrone scuro. Davanti a lei c'era una creatura con la pelle squamosa di colore marrone e venature rosse. Lei non sembrò spaventata, anzi sembrava quasi arrabbiata contro di essa, nonostante la stazza della creatura fosse almeno il doppio della sua. 
La creatura fece un balzo verso l'alto alzandosi di circa quattro metri da terra per poi fiondarsi con le zanne in avanti verso la ragazza. Lei fece una capriola per terra e schivò il colpo , dopodichè montò sulle spalle della creatura e si preparò a dare il colpo di grazia: alzò il tomahawk verso l'alto, ma fu troppo lenta: il mostro ebbe il tempo di dimenarsi e scaraventarla con il braccio squamoso verso le panchine. Lei fece un volo di almeno dieci metri e sbattè con la schiena e con la testa, distruggendo qualche panchina, ma non sembrò curarsene troppo, perchè si rialzò e tornò alla carica.
<< Adesso mi hai stancato! Non vuoi proprio crepare! >> disse fra sè e sè.
Si lanciò verso di lui con entrambe le braccia che impugnavano l'arma puntate verso l'alto, fece un balzo in avanti di due metri e con un colpo secco gli recise la testa dal collo. 
Tom rimase ammutolito e stupito per tutto il tempo, nella sua testa c'erano troppe domande a cui mancavano le risposte: Chi è veramente lei? Che cos'era quella cosa? E perchè stava combattendo? 
Fu in quel momento che Stacey si accorse di Tom. Sulla faccia di lei si dipinse un sentimento di stupore e paura: non aveva la ben che minima idea che qualcuno la stesse osservando. Con gli occhi pieni di paura e di lacrime riconobbe che quello era il suo compagno di classe Tom Wilson.
  
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