Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Smurfette    17/07/2013    4 recensioni
Il tenore di vita che conduce la madre di Heather da ben sedici anni non le permette di mantenere entrambe ed è costretta ad affidare sua figlia al marito che, nel frattempo, si è arricchito ed è entrato a far parte dell'alta società.
Heather si ritrova così ad essere la figlia di un uomo famosissimo e ricchissimo; si prospettano molti cambiamenti e novità: un iniziale forzata convivenza che si rivelerà estremamente piacevole e fruttuosa, nuovi amici fuori dalle righe e altrettanti nemici, tutto mescolato con un pizzico di intrighi e amore...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Heather, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Heather...ti sei innamorata?-

Heather la fissò a lungo.
Tentò di aprire la bocca, nessuna parola.
Aggrottò le sopracciglia e poi il suo volto divenne inespressivo.
Triste, forse.
-Heather...-
Dawn aveva capito.
Sembrava l'unica a non dover soffrire, l'unica a non avere problemi..
Quante cose ingombravano la mente di quella ragazza?
L'aveva capito da come, spesso, il suo sguardo si perdeva nel vuoto.
“Pensi a tua madre? Alla tua vita di prima?”
L'aveva capito da come aveva guardato Courtney quella mattina mentre passeggiava con Duncan.
“Pensi di averle rubato il ragazzo che ama...”
L'aveva capito da come parlava di Alejandro e Carlos.
“Hai paura di ferirli? Come le altre persone che ti circondano?”
Sospirò.
Insieme a lei, tanti soffrivano.
Heather, Alejandro, Courtney, Duncan, Blaineley...e anche i loro amici...
-Dawn, potresti dire agli altri che ho dimenticato di sbrigare una faccenda?-
“Vuoi chiuderti in te stessa...”
-D'accordo, Heather-

La corvina si era avviata prima agli spogliatoi sportivi.
Aveva bisogno di rinfrescarsi le idee e, con il caldo di quella giornata, una doccia supplementare prima di incominciare gli esercizi non le avrebbe fatto male.


Miky era appena entrato alla sala mensa, gli occhi vagavano da un tavolo all'altro.
-Miky! Sei arrivato, finalmente!-
Una voce lo riportò alla realtà: era Beth.
-Beth? Oh! Siete seduti qui, allora...-
Cercando di nascondere la delusione di non aver trovato una testolina rossa tra i presenti, si sedette.
-Non devi per forza sederti qui- gli disse Alejandro mentre la confusione del tavolo copriva le sue parole alle orecchie degli altri.
-Ma cosa dici?-
Il moro sorrise e gli diede una pacca sulla schiena, per poi indicare con il dito una persona distante pochi tavoli da loro.
-Zoey ti aspetta-
Miky lo guardò, poi sorrise a sua volta.
-Grazie...-


Brick si affacciò piano alla porta della sala mensa.
Dov'era?
Addocchiò il tavolo con Dakota e gli altri, ma non la vide.
Non c'era neanche Eva.
“Sono proprio sfortunato...”
-Ehi, soldatino!!-
La sua voce.
La sua voce che, nonostante fosse vagamente rude, alle sue orecchie suonava melodiosa.
-Jo!- il ragazzo si voltò immediatamente e ammirò la compagna che, come ultimamente era solita fare, curava sempre più il suo aspetto.
-Che fai lì imbambolato? Andiamo a sederci e a mangiare! Abbiamo bisogno di energie oggi!-
-Già- si intromise Eva -Sennò qualcuno finirà per sentirsi male-
La bionda roteò gli occhi, infastidita da quel commento sprezzante e allusivo.
-E' vero, Jo, devi mangiare di più- annuì Brick ingenuamente -Piuttosto...come ti senti ora?-
-Molto meglio, non devi preoccuparti per me-
“Come potrei non preoccuparmi...”
-Beh, è difficile...non mi è mai capitato di vederti sentire male-
-Infatti è stata la prima e l'ultima volta- gli fece il verso Jo.
Eva addolcì i lineamenti contratti.
Forse, si era decisa a calmarsi...


-Mmh...stupida bionda-
Un ragazzo alto e rosso fissava Jo che era intenta a scegliere con cura il proprio pasto, affiancata dalla sorella e dal suo “amico”.
-Insomma, Scott, smettila. Che ti interessa? Non ti sei vendicato abbastanza?-
Il rosso aggrottò le sopracciglia, infastidito.
-Ezekiel, prima di tutto non ti ho dato il permesso di stare accanto a me. Seconda cosa, no. Mi ha messo contro Lightning...e lui è popolare, io sono una feccia. E poi, stando accanto a te, la cosa peggiora-
-Non ci giurerei- il castano diede una gomitata a Scott che si voltò prima verso di lui con uno sguardo infastidito, poi si accorse di quattro figure che li sovrastavano.
-Possiamo sederci qui?-
Erano veramente loro?!?
Carlos, Josè, Brady e Justin?!?
I quattro modelli/divi/atleti greci/i quattro moshetteri e solo la marmaglia di ragazzine sapeva cosa?!?
Davanti a loro?
Volevano sedersi qui, con lui?
-Oh...ma certo, fate pure!-
I quattro si scambiarono un'occhiata d'intesa, sorrisero e si accomodarono.


-Alejandro, non vorrei spegnere il tuo sorriso- disse Beth preoccupata, portando una mano alla bocca.
-Cosa c'è, Beth?- domandò il ragazzo incuriosito.
-Ma quelli...non sono i tuoi fratelli con Brady e Justin? Perchè sono seduti accanto a Scott e...Ezekiel, mi pare-
Alejandro si voltò, seguito da tutti gli altri.
-Non ne ho idea...ma non capisco cosa abbiano a che fare con lui- storse la bocca il moro.
-Qui gatta ci cova!- esclamò Lightning.
-Di sicuro- annuì Izzy -Stanno tramando qualcosa! Voi che siete più coinvolti...avete qualche idea?-
Beth si mordicchiò il labbro.
No, non ne valeva la pena dire loro dei messaggi di Brady.
Soprattutto davanti a Izzy, Owen e Staci che non conoscevano i precedenti...
-Non lo so, non mi interessa- Alejandro si voltò, indifferente.
-Infatti. Affari che non ci riguardano- lo appoggiò Lightning.
“Devo indagare. Lindsay dopo sarà costretta a mollare Taylor per un po'”


-Ma Lindsay dov'è?!?- domandò nervosa Courtney.
Era sudatissima e le altre ragazze sfinite, ma non potevano fermarsi.
I tornei sarebbero ricominciati la settimana prossima e loro dovevano essere in perfetta forma.
-Si è trattenuta con Taylor e gli altri in sala mensa...- sbuffò Blaineley -Dai, vado io, riposati un po'-
La castana annuì e andò a prendere la bottiglia d'acqua per dissetarsi.
Sorrise, notando che Duncan la stava salutando dagli spalti.
Tra poco sarebbe andato al corso di musica...
Non sapeva perchè, ma aveva uno strano presentimento...


-Abbiamo un'allettante proposta da farti, ti può interessare?-
Josè girò lentamente la cannuccia nella bibita davanti a lui, puramente per scena.
Scott assottigliò lo sguardo, poi fece una smorfia.
-Parlate, e valuterò-
-Beh- riprese Josè -Se non accetti, ci auguriamo che tu tenga la bocca chiusa-
-Nessun problema- mugugnò il rosso -Ho già altri problemi a cui pensare-
Rispose, pensando alla questione di prima.
-Molto bene- sorrise Josè -Anche se probabilmente questi problemi si risolveranno se accetterai-
Gli occhi di Scott si illuminarono.
-Avanti, parla-
-Beh. Come abbiamo notato, e di sicuro ci confermerai, non provi stima o comunque simpatia per il gruppo di Jo e Brick...e per loro in particolare-
-Ci puoi giurare-
-Bene. Il gruppo dà fastidio anche a noi. Avrai notato alcuni movimenti strani, ultimamente...-
-Si, qualche disgregazione, ma non nel loro gruppo...in quello di vostro fratello-
-Esatto- annuì Josè.
Gli altri tre erano muti, probabilmente erano lì solo per dare manforte.
Era Josè quello che teneva in mano le redini del gioco.
-E cosa c'entro io con loro?- domandò sprezzante.
-Calmati, Rosso Malpelo- lo schernì Justin.
-Pensavamo che andasse bene così ma a quanto pare il gruppo di Alejandro finirà per omologarsi a quello di Jo e Brick, per farti intendere...-
-Ah- si illuminò Scott -Ho capito. Fatemi indovinare. Questione di amicizie e ragazze, giusto? Ho sempre sospettato che non sopportaste le amicizie di vostro fratello...-
-Sei perspicace- gli sorrise Carlos.
-Ecco, tu ci servi. Devi aiutarci ad indagare e a spezzare i legami. Capisci cosa intendiamo? Noi abbiamo larga influenza su nostro fratello e alcuni suoi amici, tu su parte dell'altro gruppo: il resto verrà da sè-
-E io, a parte la vendetta personale, cosa ci guadagno?-
-Semplice- sorrise Justin -La popolarità-
-Ti osserviamo, Scott. Sappiamo benissimo che ti farebbe comodo...non vuoi che la tua reputazione scenda più in basso di così, vero?-
Il ragazzo soppesò quelle parole.
Alla fine, che aveva da perdere?
Era contro Lightning e il suo gruppo, contro il gruppo di Jo e Brick...è vero, nella scuola c'erano altri mille studenti ma quali contavano realmente?
-Ci sto, affare fatto-
-Benissimo- annuì soddisfatto Josè.
-E io?- finalmente Ezekiel si fece notare.
-Tu?- i cinque si guardarono.
-Beh- storse la bocca Justin -Di certo non potete girare con noi così-
-Quindi, sfigati, dopo scuola venite con noi a fare shopping- annuì Josè.
-Questa è bella, sembriamo delle femminuccie- commentò sprezzante Scott.
-E' il prezzo da pagare per essere popolari!- fece spallucce Brady -Ah, Ezekiel. Farai da spalla a Scott, ma perfavore, comportati decentemente-


Duncan era appena arrivato fuori la sala musica.
-Trent, Gwen! Ancora voi!- rise il punkettaro.
-Oh? Ehm, sì, ci stiamo salutando...- arrossì Gwen.
-Beh- rise Duncan -E' normale!-
-Allora- cominciò Trent -Noi andiamo, Gwen. Ci sentiamo dopo, d'accordo?-
-D'accordo!- esclamò quest'ultima scoccando un bacio sulla guancia del ragazzo.
Trent la guardò allontanarsi, poi prestò attenzione a Duncan.
-Beh, più o meno siamo entrambi impegnati- rise.
-Più o meno? Vi state conoscendo, vero?-
-Eh sì. Gwen non vuole correre...e da un lato la capisco-
-Già, meglio essere sicuri- annuì l'altro.
“Anche io vorrei essere sicuro di Courtney...”


-Zoey-
Miky, intimidito, le si avvicinò.
-Miky! Ti stavo cercando...- confessò arrossendo la ragazza.
-Mi cercavi?- rimase basito, era così spontanea...
-Beh...sì, che c'è di male?- gli sorrise.
-No, no, niente! Anche io ti cercavo!-
“E' così carina quando sorride!”
-Comunque sia- riprese la rossa -Vuoi venire al nostro tavolo o vuoi pranzare fuori?-
-No, no...mi unirò al tuo tavolo, ho voglia stare in compagnia!-
“E poi, non ti conosco abbastanza per restare da solo con te...”
-Bene!- annuì soddisfatta.

-E quindi sono riuscito a battere Sam in pochi secondi- spiegava Harold soddisfatto.
-Se ho perso è perchè ero distratto!- ribattè il ragazzo incrociando le braccia, offeso.
-Sì, a rispondere ai messaggi di Dakota...- lo stuzzicò Cody.
Per tutta risposta Sam diventò rosso, mentre le ragazze cominciarono a ridacchiare tra loro.
-Fa bene!- lo difese la biondina.
-E' quello che dovresti fare anche tu, Cody!- ribattè Sierra suonandogli un piatto in testa.
-Ahio! Sei impazzita!-
-Come al solito!- rise Harold.
-Quindi, fammi capire, Zoey- disse Miky sottovoce -Dakota e Sam stanno insieme?-
-Beh, non proprio..più o meno...non si capisce! Devono ancora chiarire i loro sentimenti!-
-Ah, capisco- annuì il ragazzo osservando i due.
“Chissà se anche noi chiariremo cosa proviamo...”


-Lindsay. Finalmente- sbottò Beth -Ma quanto ci hai messo?!?-
-Dividermi da Taylor è sempre un dramma, lo sai!- esclamò la giovane con fare teatrale.
-Mpff!!- mugugnò la ragazza occhialuta -Comunque sia, mentre andiamo al campo devo parlarti-
-Che succede?-

-Quindi...Brady ti inviava messaggi?!? E da quando lui è interessato a te?-
-Da mai!- sbottò Beth -E questo mi preoccupa. Lui e gli altri tre, anche oggi con Scott...tramano qualcosa-
-Dobbiamo indagare- annuì Lindsay.
-Teniamo gli occhi aperti!-
-D'ora in poi saremo le Agenti 007!- la biondina mimò le azioni di un investigatore, fingendo anche di indossare un cappotto e un paio di occhiali.
L'amica si passò una mano sul volto, coprendo la vista.
-Lindsay, sei irrecuperabile...-


Heather uscì fuori dagli spogliatoi rinfrescata.
“Mi sento così leggera!”
Si stiracchiò e cominciò ad ammirare l'immensità dei campi sportivi che la circondavano.
“Ma quello...non è Alejandro?!?”
La corvina si avvicinò al muretto, poi picchiettò la mano sulla spalla del giovane che si girò immediatamente.
-Heather!- esclamò sorpreso -Che ci fai qui?-
-Sono appena uscita dagli spogliatoi, sto andando al campetto...tu, invece? Non devi allenarti?-
-Sì, tra poco vado- annuì.
Scese dal muretto, poi la guardò.
-Beh- arrossì -Allora...ci vediamo-
Heather rimase stupita della sua reazione.
-Aspetta!-
Alejandro si fermò, curioso.
-Io...beh...-
Perchè l'aveva fermato?!? Cosa gli voleva dire?
“Si, brava Heather. Perchè non gli chiedi se prova qualcosa per te, che ne dici? E magari gli racconti di Carlos!”
-No, niente...volevo solo...augurarti buon allentamento...dovete spaccare ai tornei della prossima settimana!-
Alejandro sorrise, la brezza mosse i suoi capelli che incorniciarono il volto già perfetto del giovane.
Heather era estasiata.
“Pensavo che a una visione così potessi assistervi solo nei film...e invece...”
-In bocca al lupo anche a voi!-
“Che stupida che sono stata...non prova niente per me! Carlos è paranoico!”
Si dovette ricredere.
Una mano le accarezzò il volto, lentamente.
Heather arrossì violentemente.
Poi vide solo un paio di occhi verde smeraldo avvicinarsi ai suoi.


Carlos, Josè, Brady e Justin erano tutti seduti nella propria macchina con tanti di occhiali da sole che contribuivano a conferire loro un'aria da fighetti.
-Ma tu guarda che mi tocca fare- sbuffò Scott avvicinandosi alla macchina.
Justin storse il naso -Non vedo l'ora di bruciare quelle orride canotte che ti metti ogni giorno!-
-E- si intromise Carlos -Per prima cosa...- strappò il cappellino dalla testa di Ezekiel -Questo va via!-
-Ehi!- protestò il ragazzo.
-Niente storie!- lo calmò Carlos.
-Si parte!- Josè accellerò e cominciò a ridere, mettendo a tacere i due malcapitati.


-COOOOOSAAAAAAAA?!?-
Urlò Dakota in preda alla pazzia, saltando in piedi sul letto.
-TI HA BACIATA??!-
-Sì- mormorò intimidita Heather.
-E tu cosa hai fatto?!?-
-Niente! Sono rimasta lì, come una sciocca...e poi...ci siamo detti “ciao”-
La corvina affondò la testa nel cuscino, scuotendola.
-Non ti capisco! Pensavo che a te non interessasse! Perchè non mi dici niente!-
-Dakota, è il fatto è che...non sapevo mi interessasse! Nel senso...ho cominciato a trovarlo “simpatico” da quando mi ha aiutato...poi non so, cominciavo a pensarlo spesso...e poi, parlando con Carlos...l'ho trovato così indifeso ed incompreso...-
La bionda roteò gli occhi, esasperata.
-Beh, signorina Heather, le auguro al più presto di informarmi sulle vostre mosse successive. Non voglio perdere una sola notizia! Tutto chiaro?!?-
-D'accordo, sorella- le fece la linguaccia.
A quanto pare anche Dakota non trovava male Alejandro, piuttosto solo Courtney e alcuni suoi amici...chissà cosa le avrebbe riservato il futuro!!


-Heather- il signore Wilson posò elegantemente il tovagliolo sul tavolo -E' quasi passato un mese-
La giovane mandò giù il boccone, poi si rivolse al padre.
-Mh?-
-Non vuoi andare a trovare tua madre?- le domandò la matrigna Anastasia, gentilmente.
-Oh!-
Come aveva fatto a dimenticarsene!
Tra poco avrebbe rivisto la sua cara mamma...quante cose doveva raccontarle...l'aveva sentita così poche volte, era talmente impegnata con il lavoro...e non le aveva detto nulla.
-Assolutamente sì- annuì -Quando parto? Per quanti giorni?-
-Al massimo cinque, Heather- le disse il padre -La scuola concede questi cinque giorni al mese ad ogni ragazzo per i propri impegni...anche se il tuo non è ufficiale, come girare un film o altro...ma comunque ci sono io e non c'è da preoccuparsi-
-D'accordo-
-Partirai tra due settimane, così potrai anche partecipare ai tornei-
“I tornei...anche Alejandro è in gara...”
-Heather?-
-Mh? Si, Dakota?-
-Andremo ad assistere anche alle gare degli altri vero?-
La sorella si riferiva a quello del ragazzo a cui erano diretti i suoi pensieri.
-Mi sembra giusto!-
Iniziarono a ridere, sotto gli sguardi meravigliati e di disappunto dei due genitori.


Angolo Autrice
Ed ecco qui il quattordicesimo capitolo!
Ci sono molte novità, come potete vedere...
Quei quattro li sto adorando.
Sono un mio pretesto per combinare casini in questa fanfiction!
E poi Scott ed Ezekiel...chissà come li concieranno!
Ringrazio come al solito ire08 per aver recensito :)
Adesso ho molto da fare, al prossimo capitolo e buona navigazione!!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Smurfette