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Autore: Afterlife_91    19/07/2013    1 recensioni
Tamara fa la cameriera in un lussuoso albergo di Milano per pagarsi l'università, lavora sodo per raggiungere i propri obiettivi.
Cosa succederebbe se una famosa band fosse in città per un concerto ed alloggiasse proprio in quell'albergo?
Chi alloggia nella suitè 308?
C'è un solo modo per scoprirlo!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 - Shattered



Non avrebbe mai dovuto rispondere in quel modo. Tamara non riuscì a chiudere occhio tutta la notte, rimpiangendo ogni singola sillaba detta. Era davvero molto probabile che l’indomani mattina si trovasse ad essere licenziata in tronco.

“Ma che diavolo mi è saltato in mente?” continuava a ripetersi angosciata “Cosa pensavo di fare?”

Nonostante il carattere indomito, era sempre stata refrattaria ai colpi di testa di quel tipo, specialmente in ambiente lavorativo, eppure quel borioso, sessista, megalomane di un batterista era riuscito a farle tirar fuori l'orgoglio.

“Ormai quel che è fatto è fatto, se mi licenziano troverò un altro posto e buonanotte.” Sentenziò decisa, eppure la mattina dopo si presentò a lavoro con il cuore che batteva a mille e le mani sudate, pronta ad affrontare il proprio destino.



Sul set del photoshoot, Shannon non riusciva a darsi pace. Dalla sera precedente non era riuscito a pensare ad altro. Aveva sempre evitato le donne troppo orgogliose, difficili da gestire e troppo impegnative, eppure quella cameriera era riuscita a mettergli addosso una fortissima eccitazione ed un gran senso di frustrazione, nessuna era mai riuscita a tenergli testa in quel modo.


Jared, seduto accanto a lui attendendo il suo turno per farsi fotografare, sfogliava Rolling Stones con aria annoiata, tirandogli occhiate sottecchi.


“Ti vedo pensieroso Shan” Esordì il cantante riponendo la rivista “ è da stamattina che non proferisci parola, mi devo preoccupare? “


“ Non è nulla, sono solo stanco “ Rispose imbronciato.


Ma Jared Leto, che la sapeva molto più lunga di chiunque altro al mondo sul fratello, non si lasciò ingannare.


“ Non sei molto convincente con quella faccia da bulldog incazzato, devo ipotizzare che qualcuno ti abbia decisamente fatto perdere le staffe “ Insistette dando degli incoraggianti buffetti sulla spalla del fratello che peggiorarono solo la situazione.


“ Eh va bene! ma prova a fare anche solo un mini-micro-commento alla cosa e giuro che per dieci minuti dimenticherò che sei mio fratello e te la vedrai molto male”


Seguì il racconto degli avvenimenti del giorno precedente, quando arrivò al punto in cui la ragazza lo aveva elegantemente mandato a quel paese, Jared non resistette e scoppio a ridere, piegato a metà sul divano.


“Ahahahaha spero che la cena sia di suo gradimento ahahahah” Lo citò sghignazzando “ “Mai sentito nessuno che ti abbia mandato a ‘fanculo con tanta eleganza! Chi è la bambolina? Devo stringerle la mano”


“ Non lo so e comunque non sono fatti tuoi “ Ringhiò Shannon in risposta “ è fortunata che io non sia andato a lamentarmi con la direzione dell'hotel, l'avrei già fatta buttare fuori, fortunatamente per lei ho una coscienza “


Jared si tirò su a sedere.


“Non fare il noioso Shan” Commentò il fratello ancora paonazzo in volto per il gran ridere “La verità è che ti sei fatto smontare le tue belle intenzioni da una cameriera italiana e proprio non riesci a mandarla giù, finchè non riuscirai nel tuo intento sarai intrattabile come un grizzly, ti conosco. Ma non credo che stavolta ti rifarai tanto facilmente”


“ Non dire assurdità, posso avere chi voglio e quando voglio, non sarà certo una ragazzina ad abbassarmi l'autostima, ”


“Come vuoi bro, allora se non ti dispiace stasera quando torniamo in hotel ho intenzione di farmi portare in camera una deliziosa cena italiana, magari sarò più fortunato” Dichiarò Jared facendo l'occhiolino


Shannon gli lanciò uno sguardo di fuoco che avrebbe incenerito una foresta.


“Vaffanculo.” gli disse e Jared gli sorrise estasiato allontanandosi verso l’uscita.
“Il mio adorato fratellone! Anche io ti voglio bene, lo sai.”



La giornata proseguì con tranquillità, nessuna lettera di licenziamento le era stata portata dal direttore del personale per cui il batterista doveva aver tenuto la bocca chiusa.


Tamara lavorò fino ad ora di pranzo, utilizzò il pomeriggio per riposare e studiare un pò e poi tornò in hotel per il turno serale come al solito. Quando arrivò in cucina subito fu assalita da Gloria con centinaia di compiti e richieste. Fu spedita ai piani alti, in lavanderia, a ritirare un carico di tovaglie pulite per la cena.




Tomo e Shannon, dopo il photoshoot ( che aveva occupato la mattina e buona parte del pomeriggio) ebbero la stupenda idea di fare un giro per il centro milanese, nonostante la proposta fosse allettante, Jared declinò e tornò all'hotel in solitaria. Entrato in ascensore si accorse quasi subito di non essere solo. Una ragazza con la divisa bianca e nera che trasportava un notevole carico di tovaglie bianche che occupava buona parte dell'abitacolo.



Mentre Tamara scendeva in cucina con le tovaglie pulite, l'ascensore si fermò a piano terra per far salire un cliente che premette il pulsante del terzo piano. Lo fissò alcuni istanti, era sulla quarantina, magrissimo e indicibilmente bello. Per un attimo due occhi di ghiaccio ricambiarono il suo sguardo facendola arrossire vistosamente.


“Sembrano pesanti, serve una mano” Chiese gentilmente lui vedendola in difficoltà.


Per un attimo i loro sguardi rimasero incatenati, lo aveva già visto in una foto sul cellulare di Gloria, era il fratello di Shannon, il cantante dei Thirty Seconds to Mars.


“No grazie signore, è davvero gentile” Rispose lei affabile “ Non sono pesanti come sembrano”


In quel momento però la pila di tovaglie traballò in maniera sinistra rischiando di cadere sul suo interlocutore che prontamente la fermò con le braccia.

La risata cristallina dell'uomo riempi tutto l'abitacolo ed aveva un non so che di rassicurante


“ Come preferisci ma io credo che un aiutino ti farebbe comodo “ Disse prendendo di sua iniziativa buona parte delle tovaglie “ A che piano si va?”


Tamara ancora in stato catatonico premette il pulsante per il piano interrato e cercò di non arrossire più del dovuto ma per quanto ci provava non poteva impedire al suo sangue di fluire prepotentemente in zona guance.


Quando la porta si aprì sul freddo ed umido corridoio che portava alle cucine, sembrava passata un'eternità ma fortunatamente il carrello era proprio fuori dalla porta, non aveva più bisogno di aiuto. Dopo aver sistemato tutto lì sopra la ragazza si girò per ringraziare ma fu preceduta da una domanda di lui.


“Mi chiedevo… lavori qui da molto?” le chiese amabilmente l'uomo di punto in bianco.


“E a te che importa?” grugnì una vocina nella sua testa, ma prima ancora che potesse connettere il cervello, Maria si trovò a rispondergli sinceramente.


“ Sono tre anni il mese prossimo signore “ Jared annuì serio mentre Tamara arrossiva ancora più vistosamente: mannaggia, che le era preso! Simpatizzare col fratello del nemico? Doveva scappare via al più presto da lì!


“E parli inglese davvero bene” approvò lui ammirato “ Notevole per una ragazza così giovane, quanti anni hai?”


“22” Rispose secca lei “La ringrazio per l'aiuto e spero che il vostro soggiorno in Italia sia piacevole, buona permanenza” buttò lì in fretta, assolutamente a sproposito prendendo i manici del carrello.


Una mano gentile la fermò “Aspetta, non volevo farti il quarto grado scusami, non volevo metterti in imbarazzo” Si scusò lui “Visto che sei molto giovane magari ti farebbe piacere venire al nostro concerto, volevo lasciarti un paio di biglietti ed i pass per il backstage ”


Dalla tasca interna dell'impermeabile cacciò un paio di cartoncini gialli e altrettante tessere nere e gliele mise in mano.


“Grazie mille, ma io…” balbettò, presa decisamente in contropiede.


“ Di nulla, ci vediamo dopodomani allora “ La congedò facendole l'occhiolino per poi lasciarla lì confusa con i biglietti in mano.


Qualche minuto dopo Jared era di nuovo nella sua suitè. Si sdraiò sul letto, cercò un numero sulla rubrica del blackberry e quando lo trovò premette il tasto di chiamata. Mentre aspettava risposta un ghigno perfido si allargò sul suo viso perfetto.


“Pronto Jay, che vuoi?” Rispose Shannon scocciato dall'altra parte


“ Dovresti essere più gentile bro, io ti faccio i favori e tu mi tratti male?!”

“Favore? Che accidenti hai combinato stavolta?” Ringhiò il fratello.


“Nulla di che, semplicemente ho verificato il fatto che si prendono molte più mosche con il miele che con l'aceto”


Senza attendere risposta chiuse la chiamata e ripose il blackberry sul comodino. La ragazza era sicuramente quella, coincideva alla perfezione con la descrizione che gli aveva fatto Shannon: magra ma con le curve nei punti giusti, non molto alta, lunghi capelli biondo cenere, occhi scuri e lunghe ciglia foltissime.


“ Spero non gli tiri un bidone “ Pensò nel dormiveglia “ Stavolta Shannon mi deve seriamente un favore”.


Arrivato anche il capitolo numero 2!!! Spero di poter continuare a pubblicare con questa frequenza, le idee sono tante :)
Ringrazio tantissimo Vale_Rose_Mary  per il commento ^^ non avere tanta pietà di Shan ( o meglio del mio Shannon di fantasia) ogni tanto se lo merita di essere strapazzato un pò.
  
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