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Autore: LilyProngs    22/07/2013    0 recensioni
Ha inizio l'ultimo anno presso la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts per Lily Evans e i Malandrini! Per l'indomito James Potter è l'ultima occasione di conquistare la bella rossa... E se qualcuno a lei vicino gli desse una mano?E se anche i suoi due migliori amici trovassero l'amore?
Una storia incentrata sui valori dell'amore e dell'amicizia, ricca di avventure, di musiche, balli e ricordi!
Fanfic che ripubblico corretta e modificata dopo sei anni dalla prima stesura, spero vivamente che vi piaccia... Leggere per scoprirlo!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Ci vuole solo un pò di polvere di fata! Erano anni che mi ripromettevo di fare questa cosa. Dopo la mia lunga assenza da EFP e il mio inizio, posso dire inizialmente burrascoso all'università, dopo molto tempo ho un attimo di pausa dopo gli esami estivi, così ho deciso di ripubblicare questa storia corretta.
Mi dispiace non aver trovato una beta ma cercherò di fare tutto con le mie forze.
Ho pubblicato per la prima volta questa fic sei anni fa e, devo dirlo, ero un disastro. Sono rabbrividita a leggere la moltitudine di 'pò' con l'accento anziché l'apostrofo e i numerosi errori di battitura. Nel corso della storia avevo ricevuto molte critiche per questo e nel corso della stesura ho cercato di migliorarmi.
Non so se ora la mia correzione sarà perfetta, ma mi auguro sarà decisamente migliore rispetto ad anni fa.
Ora la smetto di annoiarvi e mi inoltro in questa semi-nuova avventura e spero che questa storia vi piaccia a chi non l'ha mai letta o che ri-piaccia a chi la rilegge.
Vi ringrazio per l'attenzione!
Buona lettura!


Ci vuole solo un po' di polvere di fata!


Sono qui alla stazione di  King's Cross, sarà il mio ultimo anno ad Hogwards, qui ho passato i migliori anni della mia vita, dove si è realizzato tutto quello che, in fondo, avevo sempre sognato...

Flashback
"Ora metto del latte di unicorno, ceneri di Drago Nero, un pezzetto di tronco di betulla ed infine due cucchiai di polvere di fata!". Una minuta bambina sugli 11 anni, con un vestitino verde intonati ai suoi occhi smeraldo e i capelli rosso fuoco, era in piedi su una sedia ai fornelli. Con una piccola pentolina ed un mestolo in mano stava facendo il suo gioco preferito: creare pozioni. Traducendo, i suoi ingradienti magici erano: il latte di unicorno era semplice latte di mucca, le ceneri di Drago Nero era cacao in polvere, il tronco di betulla era un pezzo di buonissimo cioccolato al latte di un uovo di pasqua e la polvere di fata era lo zucchero. Praticamente Lily Evans stava facendosi latte e cacao. Ma la sua fantasia spesso volava alto e sognava di volare su un manico di scopa, o di crearsi le bacchette magiche con asticelle di legno facendo incantesimi... Adorava la magia, anche se sapeva che tutto quello che sognava non era reale e che non avrebbe MAI potuto realizzarsi, ma si sbagliava...
"Petunia ho preparato una pozione!" disse correndo con una scodellona in mano.
"Wow, che pozione è?" chiese la sorella più grande.
"E' la pozione dei sogni!Prima di bere un sorso devi esprimere un desiderio, e poi butti giù!" rispose la piccola, raggiate.
"La voglio provare anche io!" esclamò la sorella che partecipava sempre ai suoi giochi anche se era sempre Lily a crearli.
"Va bene, va bene, ma prima tocca a me!" disse, in fondo era lei che ci aveva lavorato su.
Si avviarono in salotto con la tazzona fumante, il Signor Evans era intento a leggere il giornale mentre la Signora Evans stava lavorando a maglia. Quest'ultima quando vide la sua piccolina con quella tazza in mano e l'espressione furbetta chiese sorridendo: "E' una tua nuova pozione, piccola?". Fiera del fatto che sua figlia avesse tanta fantasia.
"E' la pozione dei sogni!Prima di bere devi esprimere un desiderio!" spiegò nuovamente. Tutti in quella stanza, compresa Lily, sapevano che quello non poteva essere vero ma piaceva a tutti giocare con la piccola di casa. Lily portò la tazza alle labbra e prima di bere penso:"Vorrei che tutta la magia di cui ho sempre sognato si tramutasse in realtà!" e poi bevve un grande sorso.
"Fatto!" disse poi con un sorrisone leggermente sporco di cioccolato.
"Ora tocca a me!" disse Petunia ma tutti si bloccarono ad osservare un gufo che picchiettava alla finestra di casa con una lettera sul becco. La signora Evas strabuzzò gli occhi.
"Gufi a Londra?Ma che cosa...?" borbottò confusa alzandosi. Aprì la finestra ed il gufo planò sulle ginocchia di Lily. I suoi occhioni erano spalancati e la bocca cioccolatosa aperta in un'espressione sorpresa, ma nonostante questo nascondeva un sorriso. Anche il signor Evans si era completamente dimenticato del giornale ed ora passava lo sguardo da sua figlia al gufo. Lily tolse la lettera dal becco del gufetto e la porse alla madre. Lesse con velocità la lettera per poi esordire scandendo le parole: "Vostra figlia Lily Evans è stata ammessa alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts!" lesse estasiata.

 "Mia figlia è una straga!" esclamò euforica. Il signor Evans non disse niente aveva solo un sorriso felice stampato in volto. Nel mentre la piccola Lily era ancora più stupefatta di prima e pensava solo: "Sono una strega, sono una straga, sono una stregaaaa!!!" continuava  a ripetersi quella frase in testa.
Intanto nessuno si accorse di Petunia, che teneva ancora la tazza in mano e aveva un'espressione mista a rabbia e gelosia e continuava puntualmente a guardare fuori dalla finestra come se aspettasse da un momento all' altro una lettera anche per lei. Ma di un gufo neanche l'ombra. Se ne andò via infuriata ma nessuno se ne accorse in quel momento. Lily si riscosse e rise, una risata di sfogo come se fino a quel momento avesse tenuto dentro tutte le emozioni che le vagavano dentro e riusci solo a dire: "La mia pozione ha funzionato!".
Fine Flashback

Una ragazza alta, magra ma formosa sui punti giusti, dai capelli rosso fuoco, i grandi occhi smeraldini, il viso fine e leggermente lentigginoso ma adulto, le labbra rosse e piene. Era bella Lily Evans a distanza di sei anni da quel giorno, sedici anni, era quasi maggiorenne nel suo mondo. Lily si riscosse dai suoi pensieri con un mezzo sorriso divertito stampato sulle labbra al pensiero di quel giorno. Passò la piattaforma tra il binario 9 e 10 con dietro i suoi genitori e si ritrovò alla piattaforma 9 e 3/4. Tutti gli studenti di Hogwarts, primini e dell'ultimo anno, giravano per la stazione, molti con i genitori accanto, si sentiva la loro euforia nell'aria. Si girò verso i suoi genitori, suo padre con un sorriso dolce e sua madre con tre fazzolettini in una mano e tre nell'altra con gli occhi rossi dal pianto. Mormorò un: "Mi macherai!" in lacrime come ogni anno, Lily abbracciò entrambi i genitori commossa.
"Mi mancherete tanto!"disse.
"Anche tu piccola!" risposero i genitori insieme.
"Lilyyyyyyyyyyyy!" urlò una voce familiare in lontananza.
 "Va da lei e divertiti, e studia, e fai la brava come sempre!" le raccomadò la madre dopo un ultimo abbraccio e andando via.
"Moooorgaaaan!" urlò Lily a sua volta, e con baracca e burattini a mano le due ragazze si andarono incontro prima di posare le valige distrattamente e poi abbracciandosi con slancio, uno slancio tale che caddero a terra e si misero a ridere a crepapelle come delle matte... Senza più alzarsi dal pavimento.

"Mamma dai smettila, smettila di piangere così!" eslamò un ragazzo alto, magro ma leggermente muscoloso dai corti capelli neri scompigliati e i profondi occhi nocciola dietro gli occhiali rotondi. Stava agitando le sue lunghe mani affusolate nell'intento di fermare sua madre da quel fiume di lacrime. Accanto a lui un ragazzo un po' più alto, magro dai lunghi e lisci capelli neri e corvini e gli occhi blu stava guardando divertito e intenerito la scena davanti a sé.
"Su signora Potter, a Natale verremo a farle visita!Mi manca già la sua torta di mele!"disse facendole l'occhiolino e strappandole un  sorriso. Ci furono degli abbracci generali.
"Vediamo quest'anno quante lettere di protesta riceverò dalla scuola, eh?" disse il padre ammiccando ai due ragazzi che sorrisero furbi. Dopo i saluti i due andarono via con le valige a mano. Il primo era James Potter e l'altro era Sirius Black.
Un ragazzo si affacciò da una porta del treno. Era molto alto e magro, dall'aspetto sciupato e dalla pelle pallida, cosparso di cicatrici qua e là, poche sul viso e molte sulle braccia, in quel momento visibili dato la camicia bianca con le maniche tirate su. Aveva un viso sottile, i grandi occhi ambrati dall'espressione dolce, i capelli biondo cenere striati di rosso, con alcuni ciuffi che a volte ricadevano sui suoi occhi d'ambra, dandogli un'aria misteriosa: quello era Remus Lupin. I due ragazzi lo raggiunsero e si salutarono calorosamente con risate e pacche sulle spalle. Quando salirono tutti e tre insieme ad aspettarli in uno scompartimento c'era un ragazzino grassoccio, basso, dagli occhi azzurri acquosi e i corti capelli biondi: Peter Minus.
Quei tre ragazzi, così diversi nel fisico e sopratutto nel carattere, che insieme facevano scintille. Quei tre ragazzi uguali ma diversi, straordinariamente belli. Loro, più Peter Minus erano i Malandrini. Quattro pestiferi, ammirati, magici, unici ragazzi.


Le due giovani si tirarono su, ancora ridenti. Accanto a Lily c'era Morgan. Anche lei molto diversa rispetto all'amica. Alta quanto lei ma certamente meno magra, più dalle forme morbide. Con i capelli castano chiaro lunghi fino alle spalle e ondulati, sotto la frangetta degli occhi grandi dal taglio vagamente orientale azzurri che cambiavano dal verde acqua al grigio a seconda del tempo ed una bocca a cuore, leggermente carnosa. Ma era il suo abbigliamento ad essere singolare. Aveva dei jeans slavati e bucati sulle ginocchia, con ai piedi delle All Star nere ed una T-Shirt dello stesso colore impercettibilmente aderente, aveva sopra un' aquila, una chitarra e delle scritte gotiche con su scritto 'Rock'n Roll'. Morgan era certamente stravagante, sopratutto per quel mondo. Ma era per il fatto che era unica nel suo genere che Lily l'aveva 'scelta' come migliore amica. Accanto a lei c'era un gattone dal pelo nero e gli occhioni verde elettrico di nome Avalon. E sulla schiena della ragazza era posta a tracolla una chitarra.
"Su andiamo prima di perdere il treno, che dopo devo fare la ronda" disse Lily, prefetto.
Le ragazze posarono le valige e andarono a cercar posto. Lily teneva in mano le loro divise nel mentre Morgan teneva ancora a tracolla la chitarra e Avalon le era aggrappato su una spalla. Senza che se ne rendessero conto passarono davanti allo scompartimento dei Malandrini e si misero in uno più avanti a loro.
"Oh finalmente uno scompartimento vuoto!" esclamò Morgan lasciando cadere sul sedile Avalon e poggiando delicatamente la chitarra accanto a sé.
"Avete visto quello che ho visto io?" chiese James sognante, nel mentre gli altri iniziarono a sbuffare rassegnati.
"Si, abbiamo visto la Lenson e la Evans passare!" disse stancamente Sirius.
"Esatto!" continuò James. Remus emerse dal suo libro e visto che lui era a destra dello scompartimeto vicino alla porta poteva vedere Lily da dietro e Morgan davanti a lei. Le vedeva ridere e scherzare.
"Lasciale almeno un po' di tempo per parlare con Lenson, è da tre mesi che non si vedono!E poi dopo deve andare dai prefetti a fare la ronda con me!" proferì Remus, comprensivo. Ma James incrociò le braccia e sbuffò come un bambino.
"Ma io la voglio vedere!" mugugnò. Remus alzò gli occhi al cielo.
"Fa come vuoi, ma in questo momento ti odierebbe!" disse furbo. James si accigliò e poi sbuffò nuovamente.
"D'accordo!aspetterò ancora, ma solo un pochino!". Remus sorrise soddisfatto che gli abbia dato ascolto per una volta.
"Su Morgan, suonami qualcosa!"disse Lily con un grande sorriso.
"Oh no Lily, e se mi sentisse qualcuno?" disse Morgan arrossendo, Lily sorrise.
"Ma dai sono tutti troppo occupati a chiaccherare per ascoltare noi, dai suona per favore!" la implorò.
"Eh va bene, ma solo perché sei tu!" esclamò la ragazza tirando fuori dalla custodia un Ibanez acustica ed un plettro verde.
"Ciao Jillan!"disse Lily con un mezzo sorriso, Jillan era il nome che Morgan aveva dato alla sua chitarra.
"Allora, che suono?" chiese Morgan ancora intimidita.
"Non lo so,hai composto qualcosa quest'estate, giusto?" chiese Lily.
"Sì!Allora te la faccio sentire"disse Morgan imbracciando la sua amata chitarra e iniziando a suonare, era una melodia piuttosto dolce.
"E' su Hogwarts.." spiegò, per poi iniziare a cantare piano. Non era proprio intonata, era solo una voce leggera e cauta, semplice. Ma nonostante il fatto che non fosse eccezionale a Lily piaceva lo stesso sentirla suonare e cantare.
"Eccoci qui, a pensare...a sognare, nelle nostre mura antiche e splendenti...segreti celati, magie irrivelate e intorno a tutto questo noi,giovani spiriti!Viviamo le nostre avventure,così piccoli in quelle grandi mura antiche!" iniziò e Lily ascoltò le sue parole. Morgan era un'artista per molti versi, suonava, recitava e sopratutto scriveva, scrivere era la sua vita diceva sempre. E anche se sapeva di non essere un asso nel canto componeva per mettere alcuni dei suoi scritti in musica. "Ragazzi, sentite?"esordì Sirius.
"Cosa?" chiesero insieme James e Remus.
"Fate silenzio..." li zittì Sirius.
"I nostri batticuori, i nostri brutti voti e le delusioni...D'amore!Guardo te mia piccola amica,il mio giglio bianco!Ricordi le nostre passeggiate nel giardino del castello dei sogni, quel lago profondo e...Quei quattro Malandrini scalmanati!"continuò a cantare Morgan.
"Ma questa è la Lenson!"disse James.
"Sbircia Rem!" ordinò Sirius.
"Non son mica uno spione!"esclamò quest'ultimo.
"Eddai!"continuarono gli altri due, e così Remus si affaccio alla porta e vide la Lenson con chitarra a mano che cantava e Evans che sembrava ascoltarla, vedeva la testa rossa dondolare a ritmo della musica.
"Sì, è la Lenson.."disse Remus guardandola.
"Ma dai?!Da quando suona?"chiese Sirius.
"Da sempre!" rispose Remus.
"Davvero?"chiesero Sirius e James.
"Sì, se non sbaglio" disse Remus distrattamente e senza rendersene conto continuarono ad ascoltarla.
"Ed eccoci qui nel nostro ultimo anno!Chissa cosa accadrà, l'esame come andrà e il nostro cuore batterà forte!Ma alla fine sarà la nostra fantastica avventura!"concluse Morgan. Lily applaudì.
"Brava, belle parole!!"disse Lily sorridendo.
"Ora ragazzi basta però, voglio andare da Lily!"esclamò poco dopo James.
"Vieni con me devo chiederle se viene a fare la ronda"disse Remus.
"Vengo anche io,mi faccio due chiacchere con la Lenson!"disse Sirius distrattamente.
"Non ti piacerà mica?"chiese subito James, accigliato.
"E anche se fosse cosa ci sarebbe di male, non capisco?" esordì distrattamente Remus.
"Niente,solo che sarebbe stato strano!"rispose James.
"Non mi piace, non la conosco nemmeno!Però mi è sempre piaciuto quello strumento babbano con le corde..." rispose Sirius tranquillo.
"E' una chitarra, si chiama chitarra" lo informò Remus, serafico.
"Sì, quella cosa lì...".
Morgan ora non cantava più, suonava solo distrattamente mentre parlava con Lily.
"Emh scusa Lily,ciao Lenson!"disse Remus, Morgan arrossì facendosi vedere con la chitarra, fece solo un cenno con la mano.
"Torna di un colore normale, è Remus!Non stai facendo niente di male!"disse Lily.
"Sì lo so... Ciao Remus" rispose.
"Ehilà Evans!Come va?"si intromise James, Lily sbuffò.
"Stavo meglio prima!"rispose.
"Ciao Lenson" salutò James, affranto.
"Ciao James" rispose con un sorriso divertito.
"Ciao Lenson!" si intromise anche Sirius.
"Ciao Lily!".  L'ultima salutò e Morgan anche. Dopo poco li seguì anche Peter che fece un timido saluto con la mano ad entrambe.
"Ciao Sirius, Peter, e dopo questi saluti generali vorrei avvisare tutti voi, anche se so che visto che Lily è la braccia nel cuore di James...".
"Ehi!" l'interruppe Lily imbarazzata.
"So che è lei che conoscete ma vi do un' informazione dopo sette anni che ci conosciamo... mi chiamo Morgan!"disse la ragazza sarcastica, sapeva che per loro era solo la strana amica della Evans. Ma per lei i Malandrini erano come degli idoli, non era interessata a nessuno di loro ma li ammirava, nel cuore si sentiva un po' Malandrina anche lei e certo non richiedeva la loro attenzione ma solo che la chiamassero per nome... Come una persona normale. Morgan rendendosi conto di quello che aveva detto, riprese imbarazzata a suonare piano qualche accordo.
"Scusa Morgan, è l'abitudine"disse Sirius sedendosi accanto a lei.
"Sì, scusa" dissero anche gli altri due, ma Morgan era troppo stupita dal gesto di Sirius per rispondere. "Andiamo a fare la ronda Lily?"chiese poi Remus.
"Sì, d'accordo" rispose Lily alzandosi.
"Non mi scappi Evans!"disse James spavaldo, ma lei lo sorpassò disgustata. James fece un lungo, desolato, sospiro sedendosi anch'egli nello scompartimento delle due ragazze. Morgan si stupì ancora di più, dopo sette anni di invisibilità il mondo era girato all'incontrario quel giorno.
"Ma dove sbaglio?!"sussurrò James, affranto. Morgan sospirò, felice che non sarebbe stata sola in quell'oretta come pensava.
"In molte cose James, in molte cose.." rispose la ragazza.


Eccoci qui. Spero di aver fatto un buon lavoro. So che ci sono tantissime descrizioni fisiche ma confesso che non me la sono sentita di tagliarle ma spero di averle rese più scorrevoli. 
Nella speranza che questo capitolo vi possa piacere aspetto impaziente i vostri commenti!!!!

Un saluto,
LilyProngs

  
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