Eccomi con il secondo capitolo,
vi chiedo solo una cosa:
CACATEMI LO SPAZIO AUTRICE c:

« Stai un po fermo! Ti fara più male se ti agiti così! » rimproverai Zayn, continuava a piagnucolare e tirare indietro la mano mentre lo medicavo. Soffiai sulle ferite disinfettate con molta fatica e lui si fermò, con un'espressione di chi provava sollievo, con un'espressione beata.

Iniziai a fasciargli la mano e lui mi osservava attentamente, quando finii la mia opera d'arte, la fermai con un cerotto. Santa mamma infermiera.

« Hai delle mani d'oro » disse con un sorriso che avrebbe sciolto il polo nord. Rimanemmo per un po a guardarci negli occhi, io mi beavo di quella visione. Le iridi ambrate erano inchiodate alle mie verdi, ereditate da mio padre.

Il mio stomaco che brontolava ci distrasse entrambi dai nostri pensieri, facendoci scoppiare in una sana risata.

« Resta a pranzo, altrimenti sono sola » gli chiesi io. Lui si fermò a pensare, sempre con quel meraviglioso sorrise che poteva illuminare l'intera galassia.

« Ti aiuto a cucinare, sono un ottimo cuoco » affermò lui, il mio cuore sorrise come non aveva mai fatto. Io restai a gurdarlo, non sapevo che fare, non mi rendevo ancora conto che lui fosse li con me, di solito c'erano gli altri quattro a consolarmi durante uno dei miei pianti, ora c'era lui e non serviva piangere.

Lui si alzò e si avvicinò a me, mi prese la mano per farmi alzare e si avvicinò a me.

« Ti prometto che non piangerai più per colpa mia, perchè io starò con te e mi assicurerò che nessuno faccia stare male la mia nanetta » disse lui. Sentivo il suo respiro sulla pelle e realizzai della nostra vicinanza.

« E' una dichiarazione, Malik? » chiesi io, sorridente e incredula. Lui si avvicinò a me, finchè le nostre labbra non si sfiorarono, poi io mi ritrassi. Non ci sarei cascata subito come uno stoccafisso.

« Collins, così rovini i miei momenti di dolcezza! Me lo merito un bacetto? » disse lui corrucciando le sopracciglia e sporgendo il labbro inferiore in quella che doveva essere un' espressione da cucciolotto. Non potevo lasciarmi andare, subito così, però.

« Zayn, devi riconquistarti la mia fiducia, devi riconquistarmi » dissi io seria « devi far si che se io ti dirò quel ' ti amo ', sia vero e devi far si che anche il tuo sia vero. Devi far fondere in nostri cuori e le nostre anime » conclusi. Lui assunse un'espressione seria, quasi dolce e mi guidò verso il slaotto.

« Ora tu ti siedi qui e io cucino » accese la tv e andò verso la cucina. Io non feci neanche in tempo a rilassarmi che fece di nuovo capolino sulla porta.

« Dov'è la pentola per l'acqua? » chiese lui, sorridendo un po in imbarazzo. Io sorrisi, spensi la tv e mi alzai, dirigendomi verso di lui.

« Ci hai provato, apprezzo lo sforzo Malik » mi alzai sulle punte de piedi per lasciargli un bacio sulla guancia e andai in cucina.

In un quarto d'ora un'ottima pasta al pomodoro era pronta e sul tavolo.

« Sai una macchinetta sforna cibo, Collins! » esclamò il moro con gli occhi sgranati a osservare cosa avevo preparato in pochi minuti.

Ci sedemmo entrambi ed iniziammo a mangirare. Non una parola volò in quella stanza, il silenzio continuava a regnare.

Mi immersi nei miei pensieri mentre arrotolavo gli spaghetti sulla forchetta.

Per quanto sarebbe continuata questa situazione?

Per quanto Zayn mi sarebbe stato accanto?

Sarebbe mai riuscito ad amarmi quanto io ami lui?

Sarebbe mai riuscito ad amarmi e basta?

Erano tutte domande a cui non sapevo dare una risposta.

Dipendeva tutto lui.

Dipendeva tutto da Zayn.

Odiavo tutto questo. Dipendere da una persona quando io mi ero sempre arrangiata. Odiavo sfogarmi con i ragazzi, ma mi veniva naturale e loro mi ascoltavano e stavano con me.

Il fatto è che Zayn mi ha stregata, il mio sorriso dipende dal suo.

Cercai in ogni modo di pensare ad altro, ma il mio tentativo fallì, puff.

L'importante era che Zayn in quel momento era li, davanti a me, con i suoi meravigliosi occhi, con il suo meraviglioso sorriso, con il suo meraviglioso profumo.

« Hellen? » mi richiamò dai miei pensieri, facendo in modo che le nostre iridi si incontrassero. Lui era il forte albero ricco di rami con i suoi occhi scuri e io ero una piccola e fragile fogliolina, con i controcoglioni, con i miei occhi verdi.

« Mmh » gli risposi io, masticando una forchettata di pasta. Lui mandò giù il boccone che nel frattempo aveva mangiato, bevve un sorso d'acqua e mi guardo?

« Da quanto? » mi chiese lui, e io avevo già capito a cosa si riferiva. Mi stava chiedendo da quanto provavo qualcosa per lui, il fatto è che non lo sapevo con precisione.





 

_leeyum's TIME
Laaalalalalaaa, sono un po' soddifatta del capitolo, spero vi piaccia.
Ma quando l'abbraccia e gli fa tutte quelle rassicurazioni? A me è sembrato un momento così dolce.
Mi dispiace un sacco per la mano di Zayn, ma sopprattutto per Helena, per le sue ''sofferenze''
Dal prossimo capitolo inizierò con dei POV ZAYN!
Trullallalalaaa! Non avete letto una ceppa! Trullallì!
Ringrazio Youhavesavedme_ , Blues Girls e beastlytomlinson per le bellissime recensioni c:
Come per questo capitolo il prossimo lo pubblicherò quando questo raggiungerà TRE RECENSIONI.
Ce l'avete fatta per il primo, potete farcela anche per questo, sono molto importanti per me.
Bastano anche poche parole, non deve essere per forza un poema, vi prego, è per capire se vi piace.
Ora mi dileguo.
_leeyum xx.