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Autore: Sotalia    03/02/2008    2 recensioni
Un assurdo seguito del settimo libro, un po' amaro e molto intricato. Ho mescolato l'azione all'approfondimento psicologico dei personaggi. Perchè i sogni vivono per sempre...
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1° capitolo

RESPONSABILITA’

 

“Non so come non abbia potuto rendermene conto...” si passa una mano fra i capelli sporchi. “Eppure ora che ci penso era così ovvio”

“Non è colpa tua”

“Non dire idiozie, ti prego. Forse non sono stato io a far iniziare questa cosa, ma l’ho favorita!” La sua voce è quasi un ringhio, un basso rintocco di campana che vibra prolungatamente. L’altra voce, invece, si assottiglia ancora di più. E’ acuta e rischia di andare in frantumi. E’ come un vetro che tintinna dopo una schicchera, e si tiene il fiato sospeso in attesa che vada in mille pezzi. “E allora siamo in due a essere colpevoli”. Di nuovo il ringhio. Stavolta però è inumidito da una lacrima. L’altra voce non è sorpresa, ha sentito quel suono strozzato fin troppe volte: “Dobbiamo dividere la responsabilità di quello che abbiamo fatto, o che non abbiamo fatto, e di quello che dobbiamo fare”

 

DAL DIARIO DI HERMIONE GRANGER

1° settembre

Il primo giorno di scuola! L’ennesimo ormai. Di nuovo alla stazione, i saluti, il treno, gli studenti che duellano per i corridoi, i prefetti secchioni che li rincorrono sputacchiando incantesimi, gli insegnanti rintanati nel loro personale vagone, senza osare affacciarsi, neanche fossero sotto assedio.

Ho imparato a conoscere questo ambiente ormai. E’ il mio.

Ecco la scuola, imponente e un po’ inquietante per i primini, rassicurante per quelli del secondo anno, ironica con quelli fino al quinto, ostica per quelli del sesto, fraterna e complice con coloro che stanno per abbandonarla.

E per me? Cosa è per me? Non so dirlo. Vivo fra due realtà che dopo tutto questo tempo ancora non so unire. Le mie sono due identità che rimarranno per sempre distinte, che ignorano l’altra quasi con dispetto. Strega figlia di dentisti... non suona granchè bene. Sembra un giochino di intelligenza. Quale parola non c’entra niente con le altre? C’è più di una risposta esatta: strega, figlia e dentisti.

Ma adesso sono qui. Cena sontuosa, come al solito. E’ tutto come è sempre stato. Eppure mi sembra, in un certo senso, di essere entrata per la prima volta qui dentro. Un po’ come quando si va in un posto che, per qualche ignota analogia, ti sembra di aver già visitato.

Immagino che sia il cambio di prospettiva. Questo incredibile cambio di punto di vista. Eppure sapevo che sarebbe andata così.

In questo momento, sono a letto. Sola in questa stanza. Grattastinchi è accucciato sul copriletto. Non c’è stato verso di convincerlo ad accontentarsi del tappeto, e io adesso mi devo adattare a sentirlo contro i piedi. Spero solo che non sia troppo sporco. Ma alla fine, chi se ne frega? Non voglio più essere una ragazzina troppo paurosa per affrontare la vita senza il filtro dei libri. Adesso mi è richiesto uno sforzo di responsabilità, e io sento di essere pronta per questo nuovo compito. Solo, che non sono sicura che sia questo ciò che desidero realmente. E’ davvero a questo che mi sono preparata in questo tempo? Fare scelte è una responsabilità che mi è venuta addosso all’improvviso, crescendo. Però l’ho capito lentamente. Cosa scegliere quindi? In base a cosa una delle mie identità dovrebbe prevalere sull’altra? In base a cosa scegliere la magia, e questa scuola, invece dei miei genitori?

....

“Mi dica dunque, dove si trova Harry Potter in questo momento?”

“Che razza di domanda è? Che cosa vuol dire?”

“Signor Weasley, il significato mi sembra chiaro: dove si trova in questo momento Harry Potter?”

“Non ho intenzione di rispondere. Chiedetemi altre cose, ma queste sono cose private”

“Signor Weasley, la comunità magica ha bisogno di sapere, capisce? Harry Potter è una personalità di spicco, ormai. Ha delle responsabilità nei confronti del mondo magico, capisce? E’ un’icona, un simbolo da cui ogni singolo mago attinge speranza quando è in difficoltà! Riveste dei doveri morali fondamentali”

“Harry non è solo una figurina che potete sballonzolarvi come vi pare! E se ha delle responsabilità è soprattutto verso sè stesso!”

“Quindi lei ritiene che la fiducia dei maghi sia mal riposta in lui? Che Potter non sia abbastanza forte per sopportare questo peso?”

“Certo che no, accidenti! Non voglio dire questo. E’ solo che non è giusto che qualsiasi vigliacco spompato che sappia tenere in mano un’accidenti di bacchetta non sappia far altro che appiccicarsi a lui! Harry ha una vita sua, cavolo! Anche lui ha i suoi problemi, non può stare appresso a quelli di tutti gli altri idioti!”

“Lei definisce la comunità magica idiota e vigliacca? E.. ehm.. può specificare quali siano i problemi che trattengono Harry Potter dall’intrattenere una normale vita pubblica?”

“Accidenti, questi sono affari suoi! Non riguardano nessun altro all’infuori di lui! Lui è responsabile di sè stesso, e tutti dovrebbero imparare a esserlo!”

“E le sue responsabilità signor Weasley? Quali sono le sue, di responsabilità?”

Ronald Weasley deglutì.

....

 

“Non te la prendere Ron, è inutile. Non possiamo farci niente”. Hermione cercava di rassicurarlo.

Da quando era lei quella forte?

Gli scostò i capelli dalla fronte. “Dovresti darti una lavata Ron. E rifarti la barba. E’ inutile lasciarsi andare così. Certo in questo modo non lo aiuti”

Da quando era a lei che toccava essere la forza di qualcun altro?

Ron si rannicchiò. Sembrava un bambino. Si sentiva un bambino. Un bambino molto, molto arrabbiato, ma impotente.

 

DALLA GAZZETTA DEL PROFETA

10 novembre

Harry Potter ha fatto perdere le sue tracce. Nessuna notizia di lui da 26 giorni a questa parte. In seguito alla sua assenza alla convocazione del 15 ottobre di quest’anno di fronte al Wizengamot, il corpo degli Auror si è messo in moto alla sua ricerca. Si era temuto infatti che le recenti minacce da parte di ignoti nei suoi confronti fossero state messe in atto, nonostante la rigida protezione magica cui il mago era sottoposto. Tuttavia, indagini presso i suoi più stretti conoscenti, lasciano intendere che ci sia qualcosa di losco in questa faccenda. Riporto qui di seguito le conversazioni avute con alcuni esponenti della sua cerchia di conoscenze intime: Ronald Weasley, Xenophilius Lovegood e figlia -i quali sono notoriamente i gestori della assai discussa rivista “Il Cavillo”-, Dolores Umbridge, il mezzogigante Rubeus Hagrid, noto per il suo controverso rapporto con Albus Silente, e ancora altri volenterosi che preferiscono rimanere ignoti. Posso cominciare con il giovane Ronald Weasley. Il giovane appartiene a un’antica famiglia, che purtroppo si è guadagnata una certa nomea in seguito a delle inquietanti testimonianze di contatti babbani. Il ragazzo ha dimostrato una certa agitazione, durante il nostro colloquio e...

Prosegue a pagina 3

a cura di Rita Skeeter

 

 

 

 

  
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