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Autore: lacla32    25/07/2013    5 recensioni
Vengo svegliata dal telefono che squilla, mi tiro a sedere, guardo l’ora sono le 4.25.
“Lisbon” dico con voce assonnata.
“Heilà!!” sento dall’altro capo, riconosco la voce del mio interlocutore.
“Che diavolo vuoi Jane? Sono le 4.25 del mattino!” dico abbastanza irritata.
“Credo di aver trovato un cadavere, o meglio lui ha trovato me.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Vengo svegliata dal telefono che squilla, mi tiro a sedere, guardo l’ora sono le 4.25.
“Lisbon” dico con voce assonnata.
“Heilà!!” sento dall’altro capo, riconosco la voce del mio interlocutore.
“Che diavolo vuoi Jane? Sono le 4.25 del mattino!” dico abbastanza irritata.
“Credo di aver trovato un cadavere, o meglio lui ha trovato me.”
 
“Che diavolo è successo?” dico appena  giunta sulla scena del crimine, è un vicolo poco illuminato e sporco, mi guardo attorno per cercare la mia squadra quando intravedo Jane che gironzola intorno agli agenti della polizia, mi dirigo visibilmente arrabbiata verso di lui.
“Non lo so” mi dice, ha di nuovo letto nei miei pensieri, lo guardo torva.
“Gentilmente mi spiegheresti cosa diavolo è successo?” dico sull’orlo di una crisi di nervi.
“Be io camminavo…” inizia
“Ma che cavolo ci facevi qui alle 4.20 del mattino?” chiedo
“Camminavo” dice in tono convinto lui, sbuffo, perché devo ragionare con uno cosi?
“Suvvia Lisbon non pensare quelle cose” mi dice con un sorrisone abbagliante.
Dopo avermi fatto alzare gli occhi al cielo tre o quattro volte riesce a raccontarmi ciò che è successo.
“Stavo camminando e puff quell’uomo mi sbuca davanti, perdeva sangue e si è accasciato per terra...e io ho sfruttato l’occasione per prendergli questa” tira fuori una carta dei tarocchi.
“ Pensavo fosse finito il periodo dei furti ai cadaveri” dico lanciandogli un’occhiataccia
“Be tecnicamente non era ancora un cadavere” dice lui come scusa.
 
Giunti al CBI ci riuniamo tutti intorno al tavolo. “Bene “ comincio “Che sappiamo della vittima?”
“ Hartur Fliam, 24 anni, frequentava l’università qui a Sacramento” risponde pronta Van Pelt
“Era figlio di un famoso avvocato, Simon Fliam” dice Cho
“Umm…altro?” dico guardando Rigsby
“Ho contattato i genitori, mi hanno che non lo vedevano da 4 giorni, era impegnato con l’università e quindi non tornava spesso a casa” conclude
“Bene, Cho tu vieni con me e Jane a casa Fliam, Van Pelt e Rigsby voi cercate nella sua vita, interrogate i compagni di università…hei ma dov’è Jane?”
“Il Bagatto, è questo il nome della carta che ho trovato sul corpo non tecnicamente morto” dice Jane mentre guido verso la casa dei Fliam
“Aspetta te la sei tenuta? È una prova! Ti avevo detto di darla alla scientifica. ” esclamo infuriata.
“Il  Bagatto:
Viene mostrato come un giovane snello, agile, che gioca con la bacchetta. E’ intelligente, ha una coppa e una spada. Spontaneità, intelligenza, autonomia, padronanza di sè, abilità. Può rappresentare un avvocato, un arrivista, un ciarlatano, un truffatore. “ risponde Jane.
“Dannazione Jane ascoltami! Vuoi farti arrestare ancora? Quando torniamo porti subito quella dannata prova alla scientifica capito?” dico con un occhiata eloquente.
 
Arriviamo a casa dei Fliam, è una bella casa, piuttosto imponente ma molto bella.
“Signori Fliam, sono Teresa Lisbon” dico mostrando il distintivo “loro sono l’agente Cho e il nostro consulente in signor Jane”
“Salve” saluta allegramente il mio consulente.
Siamo seduti in salotto, Jane è scomparso, probabilmente sta facendo qualcosa di illegale, decido di ignorare l’idea e mi rivolgo ai miei interlocutori.
“Vostro figlio aveva problemi con qualcuno?” chiedo in tono gentile.
“No, era un ragazzo brillante, acuto piuttosto autonomo fin da bambino” sussurra la madre
“Quindi, aveva una vita tranquilla?” chiede Cho
“Era impegnato, lavorava come fattorino, era impegnato in diverse iniziative…amava stare in mezzo alle persone” dice il padre
“Vostro figlio fumava erba?”  chiede Jane di ritorno dalla sua ispezione
 
“Bravo i miei complimenti ci hai fatto sbattere fuori” dico furibonda
“io ho solo fatto una domanda” si giustifica lui, lo zittisco con un gesto della mano “Lisbon…ok…capito grazie” dico riagganciando “andiamo il medico legale ci aspetta” dico ai ragazzi
 
“Bene come potete vedere la vittima è stata uccisa con una pugnalata  dritta al petto che ne ha causato il dissanguamento, per il resto non ci sono segni di difesa o di lotta.”
“Bene, avete trovato qualcosa?” chiedo alla squadra
“Era un ottimo allievo, voti eccellenti, lavorava per pagarsi l’affitto, era impegnato nelle attività universitarie…”dice Rigsby leggendo un foglio
“Esattamente quello che ci hanno detto i suoi…Jane tu vieni con me, andiamo all’università tu Van Pelt vai al lavoro di Fliam e scopri qualcosa, Rigsby chiama la scientifica per sentire se hanno analizzato la carta e tu Cho cerca nel suo passato”
 
“Sai ho sempre sognato di andare all’università, party, incontri divertimento…” dice Jane.
Proseguo senza ascoltarlo
“eddai Lisbon non te la prendere!” lo sento urlare dietro di me.
“Salve sono l’agente Teresa Lisbon del CBI, lei è Marta Red?” chiedo a una  ragazza che mi è venuta incontro sorridendo.
“Salve agente, sono Marta la rappresentante degli studenti e amica di Hartur”
“Potrebbe riunire tutti i suoi amici?” chiedo cortesemente
“Certo lo faccio subito” risponde prendendo in mano il cellulare
Poco dopo mi dice “mi segua”
La seguo voltandomi per cercare Jane che naturalmente non c’è
“Salve sono l’agente del CBI Teresa Lisbon, sto indagando sul caso di omicio del vosto amico… Qualcuno era arrabbiato con lui? Voleva fargli del male?” domando
“Era un ottimo ragazzo, era sempre impegnato in qualcosa…” dice una ragazza piangendo disperata
“Lei è..?” chiedo
“Sono Rosa, la sua ragazza” dice soffiandosi il naso
“Una delle sue tante ragazze” dice un ragazzo di fianco a lei
“Ma che diavolo dici? Le altre le aveva lasciate!” ribatte lei
“A quindi se la faceva con te?” ribatte allibita Marta
“Suvvia non litigate” dice Jane
“Da dove spunti?” chiedo sorpresa
“Ho fatto un giro qui, li e la “ dice sorridendo come un bambino al parco giochi
“Salve sono Patrick Jane un consulente” saluta
“ Ok ragazzi, esattamente quante ragazze aveva Hartur” chiedo
“Se la faceva con mezzo campus” ribatte un ragazzo e vedo i cenni di assenso degli altri
“Hartur aveva interesse nei tarocchi?” chiede Jane incuriosito.
“No almeno non mi sembra” dice Rosa “l’Unica interessata era Marta” continua
“Si è vero, ho una passione per i tarocchi, fin da bambina, ma questo che c’entra?” chiede Marta
“Pura curiosità “ risponde Jane
“ Bene abbiamo finito” dico, se avremo altre domande ci rifaremo vivi dico mentre mi squilla il telefono
“Pronto Rigsby…cosa? A si? Bene” chiudo la telefonata e mi giro verso Jane che mi guarda sorridendo “Jane…caro Jane, come mai la scientifica non sa di nessuna carta dei tarocchi?” dico con uno sguardo omicida
 
“Aspetta Lisbon non puoi lasciarmi qui” piagnucola come un bambino
“ O si che posso” dico chiudendo a chiave la cella “ hai sequestrato una prova in un caso di omicidio… Ciao Jane” concludo andandomene
Ritorno dalla mia squadra per fare il punto della situazione “Allora abbiamo dei sospettati?” chiedo
“Rosa e Marta hanno entrambe un alibi, come tutti i suoi amici” dice Van Pelt
“Al lavoro hanno detto che non saltava mai un giorno che non aveva mai discusso con nessuno” dice Cho
“ In sostanza non abbiamo niente, sulla carta oltre alle impronte di Jane non ne sono state trovate altre…hei ma dov’è Jane” conclude RIgsby
“Rigsby  controlla i negozi che vendono carte dei tarocchi, vedi dove possono essere state acquistate…Jane? Non sono era dietro di me qualche minuto fa” dico mentre mi dirigo nel mio ufficio
Mi siedo distrutta, odio i casi dove non abbiamo piste e non sappiamo dove sbattere la testa.
Giro sulla sedia, Rigsby è fuori alla ricerca di negozi, Cho sta bevendo un caffè e Van Pelt controlla la posta elettronica di Hartur è tutto piuttosto tranquillo, guardo il mio divano vuoto, a volte sento la mancanza di quell’idiota del mio consulente…ma che diavolo sto pensando! Mi dico guardandomi attorno.
Toc Toc sento, alzo la testa, è da 2 ore che riempio scartoffie, Rigsby non ha trovato nulla, siamo di nuovo punto a capo.
Toc Toc sento ancora “Avanti” dico
“Hei Lisbon” mi saluta Bosco entrando e guardandosi attorno “Lui dov’è ? “ dice indicando il divano col mento
“L’ho fatto rinchiudere” dico sorridendo, guardo l’orologio, oddio sono già le 16.
“Scusa Sam ma devo recuperare Jane se non è già evaso, quelle povere guardie se lo sono sopportato per 2 ore” dico inorridita
“Lisbon dobbiamo parlare” inizia lui
“Si più tardi” dico uscendo dal mio ufficio lasciandolo solo.
 Scendo di corsa, percorro il corridoio di corsa e arrivo alle celle.
Jane è tranquillo che sta parlando con un altro uomo nella cella, lo guardo meglio più che parlare…”Patrick Jane! Quante volte ti ho detto di non ipnotizzare le persone?!?” urlo “agente lo faccia uscire subito di li” dico alla telecamera e subito sento qualcuno muoversi lungo il corridoio
“Ciao Lisbon ti eri dimenticata di me vero?” mi sussurra
“ Pff ma ti pare? Solo che il silenzio era veramente ottimo quindi ti ho lasciato qui” ribatto
“Ah, ah stai mentendo” dice sorridendomi intanto che l’agente apre la cella e lui esce
“Avanti risveglialo” dico indicando il poveraccio finito nelle sue grinfie
“ Come vuoi…Luna “ mi dice e intanto il povero malvivente scuote il capo chiedendosi cosa sia successo
“Su vattene a casa, sono le 16.30 non abbiamo sviluppi sul caso” dico uscendo ma vengo interrotta dal mio telefono che vibra, guardo la schermata Minelli “ Pronto capo…ok arriviamo subito” e riaggancio
“Altro cadavere e altra carta” dice Jane leggendomi la mente
“Muoviti o ti rinchiudo” dico minacciosa



Quella piccola stanzetta infondo al corridoio...
Salve a tutti, è la prima volta che pubblico qualcosa, adoro scrivere ma non avevo mai scritto fan fiction, è stata una mia amica a lanciarmi una sfida e io l'ho accettata di buon grado, certo passare dalle storie fantasy al thriller è piuttosto complesso lo ametto...ma questo non mi scoraggia anzi mi diverto di più.
Be ho tantissime idee che mi frullano nel mio piccolo malato cervellino e non vedo l'ora di trascrivere tutto...per la vostra gioia (?)
Io ho concluso, spero di aggiornare al più presto e se volete lasciare qualche recensione io non ho nessunissimo problema (esiste la parola nessunissimo? XO ) anzi accetto volentieri critiche o complienti ^,^ al prossimo capitoloooo ciau belli 
  
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