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Autore: SBush    04/02/2008    3 recensioni
Modifica di una fanfiction che avevo pubblicato parecchio tempo fa. è la storia di Alice, un'adolescente italiana costretta a trasferirsi a Londra. Proprio quando aveva deciso di chiuedere con l'amore, ecco che arrivano due ragazzi (anzi cinque)veramente molto speciali...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Alice si stava avviando verso la scuola, come sempre immersa nei suoi pensieri.
I lunghi capelli castani le cadevano sulle spalle e, mentre giocherellava con una ciocca, ripensò a casa sua. All’Italia, ai suoi amici, a Luca…
Ogni giorno si ritrovava a fare i conti con la decisione dei suoi genitori di trasferirsi a Londra. Certo, la città era stupenda, però non le bastava.
A Bologna aveva lasciato tutto ciò che le era più caro e la sua vita era stata completamente stravolta.
L’ unica cosa positiva era il fatto che si era trasferita insieme a loro anche la famiglia di Valentina, la sua migliore amica.
“Hey Aly!!! Sei pronta per la verifica di storia?” le gridò l’ amica, correndole incontro “certo che no!” rispose lei quasi stupita di quella domanda, dopo averle schioccato un sonoro bacio sulla guancia. Rimasero per due secondi in silenzio a guardarsi, poi scoppiarono a ridere ed attraversarono i corridoi della scuola tenendosi sottobraccio.
Al suono della campanella Alice si sistemò comodamente sulla sua sedia e cominciò a studiare storia, tentando disperatamente di prepararsi per la verifica che si sarebbe trovata davanti le due ore seguenti.
Le cinque ore di scuola trascorsero velocemente, tra risate, bigliettini, suggerimenti e scopiazzate dai libri… “e così un’altra mattinata è andata… ed io sono sempre qui senza di te!” pensò Aly mentre camminava sola per le strade del centro, diretta alla fermata dell’autobus. Si infilò l’ipod nelle orecchie e fece partire la prima traccia di “still not getting any”, il secondo album del suo gruppo preferito: i Simple Plan. Canticchiando sottovoce “shut up” salì sul bus e si sedette affianco a un ragazzo, senza nemmeno guardarlo in viso… tanto non le importava di nessuna persona di sesso opposto al suo, aveva litigato con l’amore, con la sua vita, con l’adolescenza, ed era stanca di soffrire a causa dei ragazzi.
“scusa… stai cantando *shut up*, vero?” le chiese il suo vicino.
“sì, la conosci?” rispose, guardandolo finalmente negli occhi.
Rimase immobile a fissarlo. Era allibita. Si sgranò gli occhi più e più volte, poi si mise in piedi, si sbottonò la giacca e mostrò la maglietta dei Simple Plan al ragazzo, che scoppiò in una fragorosa risata. Alice era immobile di fianco a lui e sottovoce cominciò a sillabare il suo nome “Da-vid De-sro-sie-rs”.
Il bus era ormai giunto al capolinea e Alice non si era ancora ripresa… giaceva incredula di fianco a David, che la osservava divertito “senti… pensi di scendere o preferisci rimanere sull’autobus ancora per molto?” le chiese, ottenendo come risposta un frenetico sì. Scesero insieme e lei gli diede le spalle e cominciò a camminare sempre più velocemente verso casa sua… si sentì afferrare per il polso, si voltò e se lo ritrovò nuovamente davanti.
“Alice, giusto? L’ho letto sullo zaino… sai per caso come posso arrivare al negozio di dischi “Private collection”? Mi hanno detto che è qua in zona”. La ragazza farfugliò qualcosa di incomprensibile, a causa dell’emozione, e poi si offrì di accompagnarlo.
Lungo la strada chiacchierarono un po’: Aly ebbe l’occasione di chiedere tutto quello che voleva al bassista della sua band preferita, e lui sembrava divertito e interessato al tempo stesso.
“Eccoci, il negozio è questo”
“Grazie per avermi accompagnato, mi sarei sicuramente perso senza il tuo aiuto”
“Ma figurati! È stato veramente… stupendo! Sì, è stato un piacere. Dovrei ringraziarti io, per il tempo che mi hai concesso”
“Allora guarda, dato che ti ho concesso un po’ del mio tempo, tu potresti concedermene un po’ del tuo. Domani io e i ragazzi passeremo tutta la giornata in sala d’incisione, stiamo provando dei nuovi pezzi. Se sei libera potresti raggiungerci!”
“… sul serio?”
“certo! A me farebbe piacere e per gli altri non sarà un problema. Puoi portare un’amica se vuoi”.
Alice non se lo fece ripetere due volte, così si accordarono circa i dettagli, ed infine si salutarono.
Mentre tornava a casa ripensava a tutto quello che era successo negli ultimi quaranta minuti… non le sembrava vero, non ci poteva ancora credere.
Aveva incontrato David Desrosiers su un autobus (ma non girano solo su tour bus, limousine e taxi le persone di una certa popolarità?), lo aveva accompagnato fino ad un negozio di dischi ed era stata addirittura invitata in sala d’incisione.
Avrebbe conosciuto Pierre, Jeff, Seb e Chuck.
Forse, in fondo, Alice già sapeva che quell’ incontro avrebbe cambiato tutta la sua vita.
   
 
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