Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Segui la storia  |       
Autore: H o p i e    28/07/2013    3 recensioni
Hyuri, una ragazza italo-coreana, perde i genitori all'età di tre anni e viene subito dopo portata in un orfanotrofio. Da qui nessuno l'adotta, a causa del suo carattere vivace o almeno finché, all'età di 10 anni, non si presenta una famiglia che subito di innamora dei suoi tratti coreani, uniti ai suoi capelli rossi e ai suoi occhi verdi.
Fin da piccola ha avuto l'abitudine di scrivere tutti i suoi pensieri su un diario, il suo unico amico.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Più tardi decidiamo di andare tutti insieme a sciare.
Ancora non ho dato il mio regalo a Ji Yong, non credo che gli piacerà di più del cappello di lana e della sciarpa che gli ha regalato Yuki. Questa gelosia è davvero infantile. Non dovrebbe importarmi un bel niente e dovrei darglielo tranquillamente, dopotutto è il mio ragazzo.
Il mio ragazzo…
Al sol pensiero divento rossa come un peperone.
« Hyuri, andiamo? »
Sarah mi stava chiamando.
Siamo appena usciti dall’hotel e io, immersa nei miei pensieri, mi sono improvvisamente immobilizzata. In seguito annuisco e mi siedo su una panchina ai lati della pista da scii.
Guardo il bracciale sul mio polso e istintivamente sorrido. Prima o poi avrei ricambiato il regalo, probabilmente tra qualche ora.
« Che fai? »
Alzo lo sguardo. È Young Bae con due lattine di caffè caldo in mano.
« Umh, niente… » rispondo spostando lo sguardo sulla neve.
Si siede accanto a me e mi porge una delle due lattine che, sorridendo, accetto volentieri.
« Non prendi lezioni di sci oggi? » chiede sorridendo divertito.
« Dall’ultima volta mi è passata la voglia di imparare.  » rispondo ricambiando il sorriso.
Bevo un sorso di caffè e in seguito mi diverto a creare nuvolette nell’aria con il mio respiro.
« Ho messo l’equipaggiamento da sci solo per non sentirmi un pesce fuor d’acqua. La indossate tutti qui. » dico guardandomi attorno.
« Certo che se un po’ strana… »
Sorrido.
« Sì, lo so. »
Mi guardo nuovamente attorno. Lo scenario è sempre uguale. È pieno zeppo di coppiette e famiglie, invece ci sono poche persone che vengono qui con il solo scopo di divertirsi tra amici.
Noto Sarah che da lontano osserva timidamente Seung Hyun che intanto si diverte insieme a Daesung e Ri. Pensandoci bene quei due starebbero bene insieme. Da quel poco che sono riuscita a capire, Seung Hyun è un ragazzo davvero divertente, estroverso con gli amici e timido con le persone che non conosce bene, proprio come Sarah. Il mio sguardo si sposta poi su Ji Yong e Yuki. Quest’ultima è, come di suo solito, attaccata come una sanguisuga al braccio di lui che cerca, invano, di avvicinarsi ai suoi tre amici.
« Sai… » Young Bae inizia a parlare.
Mi volto verso di lui guardandolo curiosa.
Per un certo momento lo sento esitare, ma poi continua.
« Quel bracciale… »
Sposta lo sguardo sul mio polso e in seguito lo posa sulla figura lontana di Ji Yong.
« Lui te lo voleva dare il giorno del tuo compleanno dell’anno scorso. »
“Dell’anno scorso?”
Assumo un’espressione stupita.
« So bene cosa significano quelle lettere e so che non sono le iniziali del nome del tuo cantante preferito. Ji Yong mi ha sempre parlato di cosa provava nei tuoi confronti. Non ha mai avuto molto coraggio nel dartelo, mi diceva che era perché tu lo detestavi. »  poi, guardandomi negli occhi, continua « In realtà tu piaci a Ji Yong da molto più tempo di quanto puoi immaginare. »
Sento un brivido lungo la schiena e arrossisco di colpo.
“Quindi mentre io lo odiavo a lui piacevo?”
Non pensavo che fosse così. Credevo che Ji Yong si fosse innamorato di me solo da qualche mese, non credevo che lo fosse da così tanto.
« Scusa ma… perché adesso mi stai dicendo questo? »
« Sentivo il bisogno che tu lo sapessi. » conclude sorridendo e alzandosi dalla panchina. « Vado dagli altri adesso, cerca di andare a divertirti anche tu. »
Lo osservo mentre si allontana e sorrido tra me e me.
I minuti seguenti li passo osservando ammaliata il mio bracciale. Adesso per me ha assunto in significato ancora più speciale. È un bene che Ji Yong non me l’abbia dato un anno fa anche perché, conoscendomi, l’avrei preso e buttato nella spazzatura.
« Unnie! »
Se prima ero al settimo cielo, dopo aver sentito quella voce starnazzante voglio sotterrarmi viva.
Alzo lo sguardo notando Yuki di fronte a me che stringe il braccio di Ji Yong.
« Io e oppa--- »
Prima che finisca la frase mi alzo e afferro la mano del ragazzo.
« Scusaci un attimo, ma adesso devo rubarti un attimo il tuo “oppa”. » successivamente sposto lo sguardo su Ji Yong che mi guarda perplesso « Devi ancora sciare? »
Dopo aver ricevuto un “no” da parte sua, afferro la sua mano più saldamente e lo trascino nella nostra camera d’hotel, dove, dopo esserci tolti la tuta da scii, mi avvio verso il comodino della camera da letto. Apro il primo cassetto estraendone una bustina sotto il suo sguardo curioso, in seguito allungo le braccia verso di lui.
« Tieni. »
Guarda curioso la busta sulle mie mani.
« È per me? »
« Secondo te? » allungo ulteriormente le braccia incitandolo a prenderlo.
Successivamente allunga la mano prendendolo e guardandoci dentro.
« Non sapevo cosa regalarti, quindi ho chiesto aiuto a Young Bae, dopotutto lui sa più cose di te di quanto ne sappia io. »
Estrae la collana e in seguito il biglietto che, sorridendo, inizia a leggere. Poco dopo alza gli occhi verso di me.
« Mi sarebbe piaciuta qualunque cosa mi avessi regalato. »
Sempre sorridendo toglie la sciarpa intorno al suo collo e indossa la collana, poi, sollevando il ciondolo, la guarda soddisfatto.
« Grazie! »
Sfoggia nuovamente uno di quei suoi soliti splendidi e semplici sorrisi, quei sorrisi che mi alleggeriscono l’anima.
Cerco comunque di non dare a vedere il fatto che sia felice che gli piaccia.
« È solo un regalo, perché tanto entusiasmo? »
« È il tuo regalo.  È questo che mi rende felice. » risponde guardandomi negli occhi.
Mi sento pian piano avvampare e abbasso lo sguardo sul pavimento.
Non avrei mai nemmeno lontanamente immaginato che un giorno Ji Yong sarebbe diventato il mio ragazzo. Inizialmente lo consideravo solo come uno scarto umano, poi quando ho iniziato ad innamorarmi di lui consideravo impossibile il fatto che io potessi piacergli e invece…
I miei pensieri vengono interrotti dal posarsi delle mani di lui sul mio viso. Lo alza leggermente facendo incontrare nuovamente le nostre labbra. Sebbene questo succeda spesso, mi sento sempre come se fosse la prima volta che mi bacia. Le sue labbra morbide premute sulle mie, il dolce profumo che emana la sua pelle, il mio cuore che batte sempre più velocemente… tutto questo mi rende davvero felice.
Dopo aver rotto il contatto delle nostre labbra riprendo a parlare.
« Emh… mi chiedevo… » abbasso nuovamente lo sguardo sul pavimento « Da stanotte in poi dovrò dormire con Yuki, giusto? »
Lo sento ridacchiare e alzo di scatto lo sguardo verso di lui.
« In breve vuoi dirmi di dormire ancora insieme? »
Arrossisco di colpo.
« Cosa?! No, no. Non intendevo dire quello! »
« Non c’è mica bisogno che arrossisci. L’ho pensato anche io prima. » dice sorridendo « Possiamo continuare a dormire insieme, tanto che male c’è? »
Rimango in silenzio. Non avevo pensato di sfruttare il fatto che siamo fratello e sorella come scusa…
« Su, usciamo un po’ da soli. »
« Ma fa freddo… »
« E con questo? Ci copriremo bene. » si avvia verso la sua valigia « Ho portato qualche cappotto pesante, ne userò uno. »
Si volta verso di me.
« Tu ne hai portato almeno uno? »
« Certo, per chi mi hai presa? »
Entrambi, dopo aver cercato per bene nelle nostre rispettive valige, indossiamo ciò che abbiamo preso e usciamo dalla camera. Il mio sguardo si posa sul collo di Ji Yong. È completamente scoperto.
« Idiota, ti verrà il mal di gola così. Vai a prendere una sciarpa, io aspetto qui. »
« Non ne ho bisogno, ho un amuleto portafortuna con me. » risponde stringendo la collana che gli ho regalato.
« Come sei infantile… »
Mi prende per mano sorridendo e usciamo dall’hotel avviandoci verso gli altri.
« Ragazzi, noi stiamo… Probabilmente torneremo stasera. »
Lo sguardo di tutti si posa sulle nostre mani e io, imbarazzata, cerco di sciogliere la presa, ma invano perché Ji Yong la tiene sempre più salda.
« Oppa, posso venire anche io? »
Yuki tenta, senza risultato, di mascherare la sua gelosia con un sorriso.
« Ora no, facciamo un’altra volta, va bene? » risponde sorridendo mentre l’espressione di lei diventa sempre più imbronciata.
Sposto lo sguardo su Sarah, la quale mi guarda con un sopracciglio alzato. Spero che non abbia capito tutto…
Io e Ji Yong iniziamo ad incamminarci. Il suolo è completamente pieno di neve, riesce davvero difficile camminare. Una volta che ci siamo allontanati abbastanza inizio a parlare.
« Avevi forse intenzione di farci scoprire? » chiedo infastidita.
« Umh, sì. Tanto prima o poi verranno comunque a scoprirlo. Anche i nostri genitori… possiamo anche aspettare due anni prima di dirglielo, ma la loro reazione sarà sempre la stessa, non cambierebbe nulla. »
Questo lo sapevo già da me, però non voglio che tutti lo vengano a sapere di già. Ho paura che un giorno di questi io e Ji Yong abbiamo una lite e che capiamo che la nostra era solo una cotta passeggera. Non voglio che accada questo. Prima voglio essere ben sicura che tra noi funzioni tutto bene.
Decidiamo di andare in giro per negozi. Il tutto è circondato dall’atmosfera natalizia. Ci sono molte coppie che passeggiando teneramente mano nella mano e il bello è che io e Ji Yong ne facciamo parte. Qui nessuno può lontanamente immaginare che io sono sua sorella adottiva, molto probabilmente chiunque ci guardi penserà che siamo una giovane coppia appena formata. Ma non mi da mica fastidio, anzi… mi fa veramente piacere. Al di fuori di Seoul noi possiamo comportarci naturalmente, senza nascondere ciò che proviamo l’uno per l’altra.
« Entriamo là dentro? » chiede indicando un negozio di abbigliamento maschile « Vorrei provare qualcosa. »
Dopo aver acconsentito, Ji Yong si precipita dentro andando a curiosare un po’ dappertutto. Io sono quel genere di ragazza a cui lo shopping non fa né caldo né freddo e mi ritrovo con un fidanzato che impazzisce quando è circondato da vestiti. Forse è proprio vero che gli opposti si attraggono.
Lo osservo da lontano mentre prende un paio di vestiti a caso e si dirige verso il camerino, così, curiosa, inizio a guardarmi attorno. Noto subito un bellissimo completo che dovrebbe esserlo ancora di più se indossato da Ji Yong. Allungo la mano verso l’etichetta che pende dal colletto per vedere quanto costa e il leggerlo mi ci fa subito allontanare: troppo costoso per il mio portafogli.
Dopo dieci minuti lo vedo uscire dal camerino e andare a riporre i capi da dove li ha presi.
« Non ti piacevano? » chiedo dopo essere usciti dal negozio.
« Certo che mi piacevano, erano stupendi. » risponde sorridendo.
« Ma allora perché non gli hai presi? »
« Costavano troppo, quel negozio è veramente al di sopra delle nostre possibilità. »
« E allora perché li hai provati e non siamo usciti subito? »
« Perché è divertente. » risponde sorridendo nuovamente.
Passiamo il resto del pomeriggio a girare tra i negozi e, sebbene compriamo nulla, è abbastanza divertente. Di tanto in tanto proviamo degli abiti davvero improponibili e ridiamo come due imbecilli. Non ci importa anche se i commessi ci guardano straniti o se la gente ci prende per pazzi, per noi è veramente divertente.
Come tappa finale decidiamo di fermarci in un bar. Con quei pochi spiccioli che ci sono rimasti nel portafogli un cappuccino e un cornetto potevamo permettercelo.
Dopo aver ordinato il tutto ci sediamo intorno ad un tavolino.
« Ti stai divertendo? » mi chiede guardandomi negli occhi.
« Da morire! » rispondo sorridendo.
Ricambia il sorriso.
« Mi fa piacere. »
Poco dopo arrivano le ordinazioni e, molto affamati, finiamo di mangiare dopo qualche minuto.
Essendo già le 20:00 decidiamo di dirigerci verso l’hotel.
Dopo circa venti minuti noto che il cielo si sta pian piano annuvolando e che inizia ad esserci un po’ di vento.
« Ji Yong, forse dovremmo allungare il passo. »
« Dici? » si guarda intorno « In effetti l’hotel ancora non si vede… »
Vedo dei fiocchi di neve cadere dal cielo.
« Sembra che stia per scatenarsi una bufera. » constata Ji Yong guardando i fiocchi di neve che vengono spazzati velocemente via dal vento.
« Muoviamoci, dai… » dico preoccupata.
Il vento inizia a farsi più forte e il cielo diventa completamente grigio.
« Ci vorrebbe troppo tempo per tornare all’hotel. Quando l’altro giorno sono uscito insieme agli altri ho notato una capanna qui nelle vicinanze. Credo che sia a dieci minuti da qui, meglio andare lì. »
Mentre ci incamminiamo tolgo la sciarpa che ho intorno al collo e la porgo a Ji Yong.
« Tienila tu. »
« Che fai? Indossala. » risponde allontanando la mia mano.
« Il mio cappotto ha il colletto lungo, tu sei completamente scoperto! »
« Non ne ho bisogno. »
« Non comportarti da figo proprio adesso. Sei anche tu una persona e come tutti puoi ammalarti, mettila tu. »
Gliela lancio addosso e alzo il colletto del cappotto coprendomi totalmente il collo.
Fulmino Ji Yong con lo sguardo, cosa che lo costringe ad indossare la mia sciarpa.
Pian piano i fiocchi di neve iniziano a scendere decisamente più numerosi.
I capelli, i vestiti… tutto è ormai inzuppato a causa della neve. I piedi sono completamente gelati e non riesco a smettere di tremare. Eppure stiamo camminando da soli dieci minuti, ma mi sento totalmente stanca. Inoltre stiamo andando controvento il che non è molto d’aiuto.
Il vento è diventato più forte di prima e sento come se le gambe siano diventate di ghiaccio. Inevitabilmente cado a terra.
Lui si volta di scatto verso di me sollevandomi da terra.
« Stai bene? »
Annuisco tremante.
« Sta’ tranquilla, siamo quasi arrivati, guarda! » mi tranquillizza indicato una piccola capanna poco lontana da noi.
Avvicina il suo corpo al mio, cingendomi un fianco con il suo braccio in modo da non farmi cadere nuovamente a terra.
« Tu stai bene? » chiedo guardandolo.
So che anche se stesse male non me lo direbbe mai. Lui è fatto così, tende a non voler far preoccupare le persone.
« Sì, non preoccuparti per me. » risponde rivolgendomi un sorriso rassicurante.
Dopo qualche minuto arriviamo di fronte alla capanna. Ji Yong come prima cosa bussa, ma, non ricevendo risposta, decide di aprire e sbirciarci dentro.
« Pare non ci sia nessuno… su entriamo. »
Mi prende per mano ed entriamo insieme. La capanna è veramente piccola. Ha solo una stanza e dentro non è che ci sia molto… solo una specie di armadietto e un divano (se così si può definire) piccolo e sgualcito.
Chiudo la porta alle mie spalle. Sebbene non ci sia alcun tipo di riscaldamento mi sento comunque più al caldo di prima.
« Siediti sul divano, vado a vedere se c’è qualche coperta nell’armadio. »
Faccio come dice. Il divano non è dei più comodi, ma è comunque meglio che stare sul pavimento.
« Siamo fortunati. » lo vedo tornare con quattro coperte tra le braccia « Ce ne sono un bel po’ e sono anche piuttosto calde. »
Successivamente le poggia sul pavimento e toglie il cappotto constatando che la sua felpa è quasi del tutto asciutta, mentre i pantaloni sono a dir poco freddi e bagnati.
« I tuoi vestiti come sono? »
Dopo aver tolto il cappotto mi accorgo che sono nella sua stessa situazione.
« Credo che sarà meglio che ci togliamo i vestiti...
» notando il mio sguardo poi aggiunge « ...o almeno i pantaloni. »
Lo guardo spalancando ulteriormente gli occhi.
« Non guardarmi così, non c’è nessun doppio fine. È solo che altrimenti prenderemo il raffreddore. E poi non ti guarderò, ci saranno le coperte a coprirti. »
Tiro il cellulare 
fuori dalla tasca.
« Non c’è campo… Non possiamo nemmeno chiamare gli altri per avvisarli che stiamo bene. »
« Durante le bufere è raro che ci sia campo.»
Lo guardo mentre stende le coperte sul pavimento.
« Che fai? » chiedo guardandolo perplessa.
« Preparo il letto. Credo che il divano sia un po’ scomodo per dormire in due e molto probabilmente la bufera non finirà a breve, ci conviene passare la notte qui.» poi, guardandomi, continua « Useremo due coperte come materasso e altre due per coprirci.  »
Smette di aggiustare le coperte e toglie la felpa restando a petto nudo, cosa che, imbarazzata, mi fa abbassare lo sguardo. In seguito toglie anche i pantaloni restando in boxer.
Si avvicina alle coperte, ne solleva due, si stende su quelle sottostanti e successivamente si copre.
« Si sta abbastanza bene! » esclama entusiasta « Su, togliti i vestiti e vieni. »
Scuoto la testa imbarazzata.
« Devi farlo, altrimenti ti ammalerai di nuovo. Sta’ tranquilla, non ti guarderò, lo giuro. »
Vedendo però che sono più che decisa a non muovermi, sospira e riprende a parlare.
« E va bene, mi volto. »
Lo vedo voltarsi di spalle e, timidamente, inizio a togliermi la felpa e successivamente le scarpe e i pantaloni. Poi sollevo le coperte e mi stendo sulle altre due, coprendomi.
Quando Ji Yong si volta nella mia direzione sento il viso farsi ancora più rosso di prima.
« Se ti imbarazza così tanto posso spegnere la luce. »
« No, no. Non fa niente. » rispondo tirando più su le coperte e avvicinandomi ulteriormente a lui.
Lo vedo mentre allunga le braccia verso di me,  mi stringe sul suo petto e mi accarezza i capelli.
« Hai freddo? »
Annuisco nascondendo il mio viso imbarazzato sotto le coperte.
Dopo la mia risposto sento le sue mani accarezzarmi le braccia e la schiena per riscaldarmi.
« Così va meglio? »
« Sì… grazie… »
Sento che questa sarà una delle notti più imbarazzanti ma allo stesso tempo più belle della mia vita.
« Hyuri… »
« Umh? »
Sollevo la testa da sotto le coperte, curiosa di sapere cosa voglia dirmi. Non appena lo faccio si fionda sulle mie labbra, iniziando a baciarmi delicatamente con la lingua. In un primo momento spalanco gli occhi, sorpresa. Non mi aspettavo un gesto del genere. Poco dopo inizio a ricambiare dolcemente il bacio. Di solito ci diamo sempre baci a stampo, questa è una delle poche volte che succede.
Le nostre lingue si incontrano nuovamente esplorando l’una la bocca dell’altra. È un’emozione diversa da quella che provo durante i soliti baci. Mi sento ancora più innamorata di lui.
Dopo aver interrotto il bacio, mi 
guarda dolcemente negli occhi mentre con la sua mano destra mi accarezza una guancia.
« Ti amo. »

 
“Caro diario, questa è la prima volta che mi sento dire una cosa del genere
e mi sento al settimo cielo.
Ciò che mi rende felice non è che me l’abbia sentito dire,
ma che sia stato proprio Ji Yong a dirmelo.
Lo amo anche io,
tantissimo.”
 

 
 
 
Il mio angolino:
 
Certo che impiegarci mesi per scrivere un capitolo del genere è una roba davvero indecente! Chiedo venia TT_TT L’ispirazione era veramente andata a farsi fottere. Avevo persino pensato di abbandonare la storia e di cancellarla completamente a causa del fatto che non so aggiornarla in modo costante, ma non ci riuscivo: sono troppo affezionata alla mia Hyuri e a voi pochi ma speciali lettori. Spero che non vi ho persi dopo tutto questo tempo çwç
Detto questo… beh… è la 1:28 di notte, quindi vado a letto sperando di trovarci sopra un Ji Yong in boxer che mi dice “Saranghaeyo”.
 
Ji Yong
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: H o p i e