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Autore: anthropocene    29/07/2013    2 recensioni
"perchè ti piace così tanto la sequenza di Fibonacci?"
"boh, amo la matematica."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 12962368. (XXXVII)
Ragazzo di strada.

Sentivo le gambe svenire, non mi reggevo in piedi, sentivo il cuore che accelerava.
Sentivo qualcuno ridere.
«grande Jack!» la voce di Joshua.
Chi stava ringraziando?
Svenni, non sentivo più nulla del mio corpo.
«Dakota, vieni che andiamo nella stanza privè» Joshua, ancora.
Sentivo che mi aveva preso un braccio.
Vedevo tutto offuscato, non vedevo dove e cosa stavamo facendo.
Mi appoggiò su un lettino, e mi si stese sopra, a due centimetri da me.
«josh.. cos.. stai… facen…do?» dissi balbettando.
«tu taci» disse quasi urlando.
Si slacciò i pantaloni.
Mi tolse ciò che avevo, e non avevo le forze per ribellarmi, stavo andando nel buio, piano piano.
Dolore.
Poi buio.
 
«ahia, mi sono dimenticato della roba a Doncaster, chiamo Kendra che torno a riprenderla, voi vi siete dimenticati niente?» chiesi.
«no Zayn, solo una cosa, magari chiama Dek che forse vuole tornare…» disse Liam preoccupato.
«Liam, si starà divertendo tantissimo, tranquillo!» dissi sorridente.
Il mio ragazzo era diventato troppo buono da quando stava con Dakota, però così era ancora più coccoloso.
Quanto era carino quel ragazzo! E quando deficiente ero io.
«va beh, io vado, ci vediamo fra qualche oretta, ok?» dissi.
Tutti annuirono.
Niall attaccato alle patatine, Del che suonava la chitarra, Hazza che l’accompagnava cantando, Lou al pianoforte e Liam seduto sul divano, che batteva le mani, non troppo preoccupato.
Uscii di casa, presi le chiavi e salii in macchina.
Erano ormai le undici di notte, ed era abbastanza tardino.
Chiamai Jhon, sperando che non stessero già dormendo.
«pronto?» la voce di Jhon dall’altra parte non sembrava troppo addormentata. «Zayn so che sei tu, ti aspettiamo con la valigia che hai dimenticato, ok?»
«grazie vecchio, tu si che mi capisci al volo!» ridemmo entrambi.
«a presto vecchio» rispose Jhon.
Entrai in strada e misi l’album dei ‘Three Days Grace’ e tutto volume.
Vedevo le luci dei lampioni scorrermi ai fianchi.
Nessun rumore superfluo.
Nessun disturbo.
In meno di un’ora ero davanti a casa di Kendra. Era mezzanotte e un quarto.
«hey Zayn, ecco la valigia!» disse aprendo Jhon.
«grazie vecchio, salutami tutti! Soprattutto la Cam che è il mio tesoro» dissi. «Dakota?»
«non è ancora arrivata.»
Annuii.
«beh, la vado a prendere io, allora!» dissi.
Sorrise. «ciao Zayn!»
Alzai la mano. «ciao!»
Presi la portiera dietro, e ci lanciai la valigia.
Entrai in macchina, e chiamai Dakota.
Suoni vuoti. Non rispondeva.
Era in centro, l’avrei trovata.
Mi immersi nel buio cittadino di Doncaster e iniziai a girare per tutte le vie che trovavo.
Bum, partì la mia canzone preferita dell’album.
‘Never too late’.
Per l’istinto presi una stradina.
Un corpo era steso in mezzo alla strada.
Scesi. Era Dakota.




hello people! qui sembra essere un po' bruttino e finalmente potrò non morire dal caldo asfissiante.
visto che mi hanno "obbligato" a postare un nuovo capitolo, tenete, divoratelo (?) 
dite grazie alla giulia che mi supporta sempre ed è il mio personale correttore automatico. 

vostra
anth
   
 
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