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Autore: Tsuki5    29/07/2013    6 recensioni
Una piccola raccolta di capitoli che avranno come protagonisti il nostro re dei pigri, alias Shikamaru Nara e la regina delle seccature, ovviamente la bella Temari. Saranno storie pubblicate di tanto in tanto e, com'è nel mio stile, cercherò di attenermi il più possibile alla trama originale e alle caratteristiche dei personaggi! Buona lettura! (Il rating arancione è per stare sul sicuro! non so cosa mi verrà in mente, ma alcune saranno decisamente verdi!)
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari, Un po' tutti | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Camminava piano per le vie di Konoha, tenendo la testa china.
-Dove diavolo l'ho messo?- Le sue dita scorrevano tra i fogli che teneva tra le mani.- Allora,rifornimenti settore A, scorte settore B...settore D...cavolo, dov'è finito?- Sbuffò sonoramente sedendosi su alcune travi di legno.
-Posso aiutarla Temari-san?-
-Oh, salve Shibo. Stavo controllando le annotazioni di questa settimana riguardo gli approvvigionamenti ma non riesco a trovare quelle del settore C.-
L'uomo rimase in silenzio per un attimo. - Le consiglio di controllare nel magazzino J-12; là sono immagazzinati i rifornimenti dell'area C quindi è possibile che abbia dimenticato lì gli appunti.-
Temari si sbattè leggermente il palmo sulla fonte. -Si, ha ragione- disse alzandosi.
-Siamo tutti stanchi Temari-san! Con questa guerra alle porte non c'è un attimo di riposo. Adesso la saluto, ho un sacco di lavoro da fare e suppongo anche lei.- Dopo un breve inchino l'uomo si allontanò.
"E' meglio che mi sbrighi con questa roba e torni a Suna al più presto. Sono qui da più di una settimana...troppe distrazioni accidenti, dovrei già aver finito da un pez..." -Hei, guarda dove metti i piedi!-Qualcosa le era piombato addosso da dietro facendola quasi cadere. -Shikamaru?- Il ragazzo, che stava correndo, si fermò di botto dopo aver sentito pronunciare il suo nome.
-Oi, scusa Temari! Non ti avevo vista!-
-Ero in mezzo alla strada, idiota! Come hai fatto a non vedermi?- Era stanamente euforico, con un espressione ben poco da Shikamaru sul volto.
-Sempre carina, eh Seccatura?Comunque, adesso vieni con me.- Le si era avvicinato e l'aveva agguantata per il polso tirandola dalla sua parte.
-Che diavolo fai Nara? Devo lavorare! E anche tu dovresti farlo, vorrei ricordarti che stiamo per entrare in guerra! Mio fratello non mi ha di certo spedita qui per andarmene in giro con te!-
-Quanto parli! Per una volta potresti evitare di rompere? Dai, muoviti.-
Ma chi era quel tipo che la trascinava per starda con tanta foga, che le teneva stretto il polso e che camminava velocemente, addirittura senza mani in tasca? Dov'era finita la sua ameba?
Arrivarono davanti ad una grande struttura bianca, l'ospedale di Konoha. -Che ci facciamo qui, Shikamaru? Non dirmi che ti fa ancora male!- Chiese lei sarcastica, ricordando quando, due giorni prima in ufficio, gli aveva "accidentalmente" appoggiato "con molta grazia" il ginocchio sulle parti basse.
-No Temari, qui sotto è tutto ok e ho imparato la lezione...niente battute sul tuo sedere, sei suscettibile sotto quel punto di vista.- La guardò recuperando la sua aria annoiata.
-Nara...ti spezzo il collo.- La schiena di Shikamaru venne percorsa da leggeri brividi, per essere entrata in contatto con l'aura omicida della ragazza.
-Non mi sembrava poi di averti offesa chiamandolo sederone, dal mio punto di vista era un complimento.-Una piccola vena pulsava minacciosa sulla tempia della kunoichi che venne trascinata all'interno dell'edificio prima che potesse sfoderare il ventaglio.
-Kurenai Yuhi.- Disse lui all'infermiera della reception.

-Finalmente- Shikamaru si lasciò sfuggire un sospiro quando giunsero nel corridoio del terzo piano. Temari lo guardava perplessa, corrugando le sopracciglia.
-Mi spieghi che ci facciamo qui?- Gli chiese mentre per l'ennesima volta si faceva trascinare dallo shinobi.
-Shikamaru!- Qualcuno lo chiamava agitando un braccio.-Finalmente sei qui! E' iniziato il travaglio ma ci vorrà ancora tempo. Con lei ci sono Ino e Hinata ma la signorina Tsunade le farà uscire quando inizierà il parto.- Shizune aveva indicato una porta bianca che Shikamaru fissava con espressione preoccupata.
-Ho fatto chiamare anche Choji,e il resto del team 8, dovrebbero essere qui tra poco. Ora devo andare ragazzi.- Sorrise leggermente nel vedere lo strano comportamento dei due shinobi, che si tenevano per mano senza sembrar essere consci della cosa.-Shikamaru sta tranquillo -Shizune gli posò una mano sulla spalla - c'è l'Hokage in persona con lei.- Dopo un cenno di saluto la donna si allontanò lasciandoli soli. Shikamaru lasciò piano la mano di Temari e si accasciò sbuffando su una sedia. -Ci vorrà ancora molto...che seccatura.-
-Bene, ora ti riconosco.-Temari sorrise incrociando le braccia. -Quindi...-La ragazza mosse la mano in un gesto circolare, invitando l'amico a finire la frase.
-Quindi sono qui ad aspettare la nascita del figlio di Asuma.- Concluse lui stringendosi nelle spalle.
"E perchè diavolo mi hai trascinata qui?!" Ecco, questo è quello che avrebbe voluto chiedere a Shikamaru ma l'espressione preoccupata sul viso del giovane la fece desistere. Temari si sentiva fuori luogo e avrebbe voluto andarsene ma, ancora una volta, fu il volto del ragazzo a farle cambiare idea. Sbuffò leggermente avvivinanadosi a lui e gli sedette accanto.
-Lo so, ti stai chiedendo perchè ti ho trascinata qui. La verità è che non lo so neanche io. Non era nei miei programmi ma mi sei piombata addosso e allora ti ho portata con me.- Le parole dello shinobi avevano fatto risvegliare la piccola vena minacciosa e pulsante sulla tempia di Temari.
-Senti un po' genio, sei stato tu a travolgermi in mezzo alla strada!- Ribattè stizzita lei prendendolo per un orecchio. -Accidenti!- continuò, ignorando le imprecazioni dell'amico  -Mi hai fatto lasciare il blocco delle annotazioni al cantiere sulla via principale! Avrei voglia di strangolarti Nara!- Dicendo ciò strattonò il ragazzo facendolo quasi cadere della sedia.
-Dannazione Tem! perchè sei sempre così manesca?! Comunque non vedo il motivo di preoccuparsi, tornerai a prenderli tra qualche ora...- Shikamaru si massaggiava l'orecchio con fare contrariato.
-Sì certo, per te non ci sono mai problemi! Vorrei ricordarti che stiamo per entrare in guerra e quegli appunti sono piuttosto importanti! Servono ad informare il Kazekage sul livello di preparazione di Konoha in vista del conflit...-
-Non ti sembra starno?- La interruppe bruscamente lui -Tra pochi giorni inizierà la Quarta grande guerra ninja e noi siamo qui ad aspettare la nascita di una nuova vita.-
L'irritazione provata per essere stata interrotta venne dissolta immediatamente dalle parole di Shikamaru. Lei lo guardava inclinando un poco il capo; il ragazzo teneva lo sguardo fisso per terra, la bocca socchiusa, nei suoi occhi parevano passare una miriade d'immagini. Un piede batteva piano sul pavimento, un gesto attraverso il quale faceva filtrare la pressione e la preoccupazione, mal celate dal suo solito atteggiamento annoiato.
Sì, stavano per entrare in guerra e nessuno sapeva cosa aspettarsi da quella maledetta battaglia; solo una cosa era certa, sarebbero morte molte persone. Istintivamente Temari appoggiò una mano sulla coscia di Shikamaru.
-Perchè mi fissi?- Chiese lui alzando piano un sopracciglio.
-Non ti stavo fissando, scemo! Stavo...stavo solo pensando.-Ribattè lei incrociando le braccia e appoggiando la testa a muro. -Saremo nella stessa divisione, quella comandata da Gaara, e tu sarai il suo comandante in seconda, essendo lui il Genarale dell'intero esercito.- Alzò gli occhi al cielo, pensierosa.
-Già...che seccatura.-
-Shikamaru.- Temari si era voltata leggermente guardando dritto negli occhi il ninja e, con un gesto veloce prese tra le mani il suo viso. -Vedi di non fare scherzi Crybaby, o te ne pentirai amaramente.-
Il giovane sorrise debolmente. Dietro quelle poche parole se ne celavano molte altre che Shikamaru poteve leggere perfettamente attraverso quegli occhi acquamarina; "vedi di non morire Shikamaru, ho già perso troppe persone importanti durante la mia vita. Sono troppo orgogliosa per dirtelo ma non ho alcuna intenzione di farmi portere via anche te, quindi sta' attento e non farti ammazzare."
Quel momento fu interrotto dal rumore di alcuni passi in lontananza che face scostare i due giovani.
-Hei ragazzi!- Choji, Kiba e Akamaru si avvicinavano velocemente seguiti da Shino.
-Allora, a che punto siamo?- Chiese Kiba concitato mentre guardava con aria allusiva i due ragazzi seduti.
-A quanto pare ci vorrà ancora molto...Ino e Hinata sono con lei.- Rispose Shikamaru.
-Ma tu sei...voglio dire...sei...entrato?- Choji si torturava le mani e Temari rise sommessamente della sua espressione terrorizzata.
-Ma sei matto? Non lo farò neppure per mia moglie!-
-Tsk, il solito codardo.- Disse la ragazza lanciando a Shikamaru un'occhiataccia disgustata.
-Che seccatura...-
-Bene, direi che noi tre possiamo aspettare fuori.- Ghignò Kiba interrompendo la scaramuccia.
-Concordo.- Quest'unica battuta di Shino fece ricordare la sua presenza al resto del gruppo.
-Già, io tra l'altro odio gli ospedali! Chiamateci quando sarà il momento.- E si allontanarono veloci com'erano arrivati.
-Qui a Konoha siete tutti strani.-
-Da che pulpito...- Disse Shikamaru dando un buffetto sulla fronte della giovane donna.  


-Salve ragazzi! Tutti qua ad aspettare il lieto evento eh?- Shikaku si era avvicinato ai giovani ninja che se ne stavano seduti sul prato antistante l'ospedale.
-Shikaku-san, Yoshino-san! Anche voi qui!- Choji era scattato in piedi salutando i genitori di Shikamaru. Yoshino portava tra le braccia un gran cesto pieno zeppo di fiori.
-Non ci perderemmo la nascita del figlio di Asuma per nessuna ragione al mondo.- Esordì sorridendo la donna.- Come mai Shikamaru non è qui con voi?-
-Lui è rimasto di sopra.-
-Da solo?- chiese Shikaku.
-Non proprio.- Rispose Kiba non curante mantre accarezzava Akamaru.


-Ehm, lo vedi anche tu?- Yoshino chiamò a sè l'attenzione del marito con una leggera gomitata. L'uomo si limitò ad annuire. Si trovavano davanti alla porta della camera di Kurenai e guardavano incuriositi i due ragazzi che dormivano uno appoggiato all'altra. Shikamaru stringeva Temari per la vita e teneva le testa appoggiata alla spalla della ragazza mentre quest'ultima sonnecchiava tranquilla, col capo chino su quello di lui.
-Dev'essere un problema genetico...-  Sospirò l'uomo constatando la capacità di scelta dei maschi della propria famiglia.
-E con questo che vorresti dire Shikaku Nara?-
La porta si aprì salvando Shikaku dall'ira della consorte e facendo uscire un'Hinata sconvolta e una Ino urlante.
-E' iniziato, è iniziato!- gridava la bionda.
Il frastuono fece svegliare Shikamaru che alzò il capo di botto colpendo il mento di Temari con una poderosa craniata.
-Dannazione Shikamaru! Sei scemo?!- Gridò la kunoichi massaggiandosi il mento dolorante.
-Scusa Seccatura! Non l'ho fatto apposta.- rispose lui toccando con una mano il proprio capo che pulsava dolorosamente e con l'altra la testa bionda di Temari.
- Smettila di accarezzarmi la testa! Non sono uno dei tuoi dannati cervi, Nara!-
I presenti guaradavano la scena divertiti.- E' adorabile, non trovi?- Sussurrò Yosino al marito. Questo avrebbe voluto risponderle che adorabile non era proprio l'aggettivo adatto per la kunoichi di Suna, almeno non in quella situazione.
-E'...iniziato?- Shikamaru si era alzato ignorando le minacce e gli insulti di Temari.
-Sì- rispose Ino - Tsunade-sama ci ha detto che sarebbe stato meglio uscire e infatti credo abbia avuto ragione.- La ragazza guardò sconcertata l'amica dai capelli corvini.- Bhe io accompagno fuori Hinata, prima che svenga.- E così dicendo le due si allontanarono.
Temari, notata la presenza dei genitori di Shikamaru, si era messa in piedi e inchinata davanti a loro con cortesia. -Shikaku-san, è un piacere rivederla.-
-Anche per me Temari. So che sei a Konoha da un po' ma non abbiamo avuto l'occasione di incontrarci prima, con questa guerra alle porte siamo tutti incredibilmente indaffarati. Ti presento mia moglie, Yoshino Nara.-
- Lieta di conoscerla.- Temari si inchinò un' altra volta.
-E' un piacere cara. Sei famosa in casa nostra!- Yoshino ignorò completamente i mugugnii contrariati del figlio -I tuo fratelli come stanno? Ho saputo che il Kazekage sarà il comandante dell'esercito. Sono sicura che sarete in ottime mani. Conto su di te per mettere in riga quello scansafatiche di mio figlio.-
-Farò del mio meglio, signora.- Temari non riusciva proprio a capire cosa avesse di tanto terribile quella donna che le sorrideva cortesemente. Shikamaru dal canto suo, guardava interdetto la scena, lanciando al padre silenziose richieste di aiuto.

Non passò molto tempo prima che un'infermiera uscisse della stanza con un gran sorriso sul volto. -Stanno bene entrambi, Tsunade-sama sta facendo degli accertamenti sul piccolo, poi potrete vederli.-
Shikamaru sospirò sollevato appoggiandosi al muro. -Noi andiamo ad informare gli altri.- Disse Yoshino allontanandosi col marito.
Shikamaru lanciò una breve occhiata a Temari. L'aveva vista piuttosto scossa quando nel corridoio erano echeggiate le grida di Kurenai. Stava pensando a sua madre, lui lo aveva capito. Le aveva appoggiato per un attimo una mano sulla spalla per tranquillizzarla, sapeva quanto la kunoichi odiava mostrare le proprie debolezze quindi si limitò a quel piccolo gesto.

Schiamazzi e rumori di passi fecero voltare Shikamaru e Temari. Ino, Choji e Hinata riuscivano a stento a trattenere le lacrime, Kiba era su di giri e Shino...bhe, era Shino. Tsunade aprì la porta facendo cenno di entrare. Shikamaru fu il primo e si diresse verso il letto dove Kurenai giaceva con il piccolo tra le braccia. -Come stai?- Chiese piano alla donna. I suoi occhi non riuscivano proprio a staccarsio dal fagottino bianco. Anche gli altri si erano avvicinati.
-Sono stanca ma sto bene, grazie a tutti per essere qui.- Il suo sorriso era estremamente dolce. "Vorrei ci fosse anche Asuma." pensava intanto il ragazzo. -Lui è qui Shikamaru... ne sono sicura.- Kurenai lo aveva preso alla sprovvista pronunciando quelle parole; lui guardava quegli splendidi occhi scarlatti nei quali poteva intravedere qualche lacrima in procinto di uscire.
-Katai* Sarutobi...- Sussurrò Kurenai guardando il suo bambino.
-Katai.- disse Shikamaru scostando un po' il lenzuolino bianco - Finalmente ci conosciamo, io sono il tuo sensei.-
-Fortunatamente somiglia a lei maestra...è così carino!- Disse Ino singhiozzando furiosamente -Voglio prenderlo in braccio.-
-Magari dopo eh?- Choji la prese a braccetto accompagnandola fuori per farla calmare. Shikamaru li segui con lo sguardo vedendo che Temari era rimasta fuori dalla stanza.
-Perchè non entri?- Le chiese dopo averla raggiunta.
-Io non c'entro nulla qui.- Disse lei distogliendo lo sguardo. Shikamaru incrociò le braccia contrariato.
-E' il figlio del mio maestro e voglio che tu lo conosca, quindi smettila di fare la codarda e entra in quella stanza, Seccatura.- Temari sbuffò sonoramente ma si fece avanti...sì, sembrava che i ruoli si forrero scambiati, lui ordinava e lei eseguiva.
Le labbra di Temari si schiusero in un delicato sorriso quando, avvicinatasi al letto, vedette quel piccolo corpicino dormiente.
-Prendilo tu ,Shikamaru.- Kurenai si era alzata leggermente con la schiena e il ragazzo le si avvicinò sorpreso.
-A dir la verità io non so come si...- Prima che potesse finire la frase Yoshino lo aveva già posizionato a dovere e aveva aiutato Kurenai a sistemare il bambino tra le braccia di Shikamaru.
-Hei, ciao Katai.- In un corpo così poccolo erano racchiuse così tante cose...il futuro del villaggio, l'amore di due persone, il ricordo di un uomo speciale...-Questo è il tuo Re, Asuma.- Aveva involontariamente sussurrato.
-E' proprio un bel bambino.- Shikamaru guardò il viso della ragazza che si era avvicinata a lui...non l'aveva mai vista così bella; i suoi splendidi occhi verdi erano socchiusi e sul suo volto si era dipinta un'espressione dolce e tranquilla. Shikamaru avrebbe tanto voluto baciarla, lì, davanti a tutti, e al diavolo la "segretezza" del loro strano rapporto.
-Non dirmi che ti metterai a piangere, Crybaby.- Esordì lei sarcastica, interrompendo il flusso dei suoi pensieri.
-Che strazio...- Ribattè lui sbuffando.
 



*Katai significa speranza
Ok, vorrei chiarire un paio di cose  (spoiler :se non leggete le scan o non guardate le puntate in giappo evitate le prime tre righe!)... Kishimoto ha finalmente fatto nascere il bimbo di Asuma, facendolo vedere in una sorta di flash back...quindi ho pensato di descrivere il momento della sua nascita, ovviamente incentrando il discorso sullo Shikatema! Un'altra cosa...secondo me, e quasto è un mio modesto parere, la relazione tra Shikamaru e Temari è già in corso da un po', solo che non hanno interesse a renderla ufficile...diciamo che probabilmente non è ufficiale neppure per loro ecco!  Baci Tsuki!
  
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