Tutta via
James non riuscì a dormire.
Si
rigirò
nel letto molte volte, fuori il temporale scuoteva il paese con vento e
tuoni e
lui pensò che sicuramente non se ne sarebbe curato se Lily
fosse stata nel suo
letto al sicuro.
Stette ad
occhi aperti per tutta la notte, immaginando cosa diavolo le stessero
facendo.
E a
pensare su Piton.
Per
quanto si fidasse del giudizio di Silente, non riusciva a guardare di
buon
occhio il suo nemico di scuola, ed era sicuro che nemmeno Sirius, per
quanto
potesse rassicurarlo per non farlo preoccupare, quella storia di Piton
dalla
loro parte non lo convinceva nemmeno un pò.
E poi,
Sirius sarebbe stato capacissimo di cambiare bandiera, pur di non
essere dalla
stessa parte di Mocciosus.
C'era
stato un tempo in cui anche questo era possibile.
Ma adesso
cosa più era possibile?
James
allungò un braccio sul letto e sentì il freddo
delle lenzuola.
Si morse
le labbra.
Era
difficile, molto, salvare, o cercare di farlo, il mondo magico, cercare
di
frenare le morti, difendere anche i Babbani da pericoli sconosciuti per
loro,
eppure, abbracciato alla sua Lily, tutto era parso più
semplice.
Lily,
incinta di suo figlio, in pericolo, e quel bambino già
predisposto alla morte
senza essere nemmeno nato, quel bambino, suo figlio.
James
chiuse gli occhi, si prese la testa fra le mani e respirò
lentamente, cercando
di scacciare quei pensieri. Impazzire non l'avrebbe aiutato o avrebbe
aiutato
le uniche cose per le quali valeva la pena vivere.
Bè,
sicuramente Lily avrebbe fatto qualcosa.
Lily non
era se stessa per merito di James.
La Lily
vera, quella che l'aveva fatto innamorare alla follia, era una
ragazzina sicura
di sè con gli occhi determinati e splendenti e uno sbuffo
anche troppo evidente
di lentiggini sul naso.
James
sorrise.
Quando
tutto quello sarebbe finito, perchè adesso era sicuro che
sarebbe tutto finito,
che presto invece della fredda stoffa avrebbe sentito il caldo corpo di
Lily,
persino un pò grande a causa del pancione, ma meraviglioso e
con quel sapore
meraviglioso...
James
sospirò.
Si
sedette sul letto nello stesso istante in cui Susan aprì la
porta della sua
camera.
"Oh,
ti ho svegliato? Scusami!" disse la mora, avvicinandosi al letto del
suo
migliore amico.
James
scosse la testa "Tranquilla, non riuscivo a dormire da me!"
Susan
annuì e si sdraiò accanto a lui.
"Ero
venuta a vedere se avevi bisogno di compagnia... bè, lo
ammetto, ero io che
volevo parlare con te, come ai vecchi tempi!"
E con uno
sbuffò fece volare via dagli occhi azzurri una ciocca mora.
Il
ragazzo sorrise guardandola.
"Hai
ragione. Ormai sei solo la migliore amica di Lily, e io e te
è un pò che non ci
veniamo a confessare di aver rubato la nutella!"
Susan
fece una carezza a James, che sapeva quasi di materno.
Era stata
la sua prima vera amica, l'unica che riuscisse mai a capire James,
oltre
naturalmente a Sirius, e il feeling fra di loro era.. strano.
Come se
fossero la stessa persona al maschile e al femminile, un riflesso
perfetto e
capovolto.
"Sai
che sono di nuovo incinta, Jim?"
James
spalancò gli occhi "Cavolo! Padfoot non perde tempo!"
Susan gli
diede un buffetto scherzoso.
"Vaffanbene
Jamie!"
Il ragazzo
la prese e l'abbracciò.
"Scherzo.
Sai che qualunque cosa ti accadrà, con qualunque persona
deciderai di stare,
comunque deciderai di gestire la tua vita, io ci sarò!"
"Lo
so Jamie. Lo so!"
Si
guardarono negli occhi.
"Quando
ero bambina mi veniva da dirti ti amo, e mi viene ancora adesso ma so
che non è
nel senso che tutti pensano...."
James
annuì.
"Anche
io so di amarti. Di un amore di certo diverso da quello per Lily, di un
amore
diverso di quello per Sirius e gli altri Malandrini, ma... ti amo.
Credo sia lo
stesso per Lily e Remus!"
Susan
annuì, gli occhi lucidi. "Lily e Remus... è
strano. Possono non vedersi
mai ed essere amici comunque e sanno nel loro cuore che anche se dopo
tre anni
uno dei due avesse bisogno di parlare di cose frivole con l'altra alle
tre di
notte, bè, l'altra ci starebbe!"
James
sorrise.
"Lily
ci starebbe anche con Voldemort, secondo me!"
Susan
rise.
"E
anche tu, se si trattasse di salvarla o proteggerla!"
Si
strinsero un pò di più e dormirono abbracciati.
Quando,
la mattina dopo, Sirius li trovò così, si
battè una mano sulla fronte e scosse
la testa.
Sembrava
quasi che fossero tornati gli anni senza guerra, gli anni delle mega
cazzate.
Stava per
andarsene, quando Susan si svegliò.
"Sir!"
disse piano e si spinse verso di lui, che era vicino alla porta,
"Amore!"
disse lui e le baciò le labbra. Lei aveva un sapore
così di... buono. Sapeva di
sogni freschi, di torpore favoloso...
"Perchè
non mi hai svegliato?"
Sirius
scosse le spalle "Dormivate così bene!"
Susan
sorrise "Ti amo!"
Lui le
mise un braccio attorno alle spalle e andarono a fare colazione.
"Sirius!"
L'urlo riempì l'intero salotto della casa, con la profonda
voce calda di Remus
Lupin.
"Rem!
Non c'è bisogno di urlare!" disse quest'ultimo,
avvicinandosi al camino.
"Scusa.
E' che sono... agitato!"
Sirius
sorrise "Ansia di andare a liberare Lily?"
Remus
annuì "Tanta ansia di liberarla senza far morire
nè lei nè il
bambino!"
Sirius
gli annuì di rimando.
Dopo un
breve minuto di silenzio, Remus illustrò il piano all'amico.
"Domani,
dopo mezzogiorno, Severus prenderà il posto di guardia di
Lily e ci recapiterà
la mattina presto un pò di pozione polisucco, solo per due
persone che saremo
io e te, e ci dovremo trasformare in Lucius e Avery...!"
"Che
schifo!" lo interruppe Sirius.
Remus
alzò gli occhi al cielo e poi continuò come se
non fosse successo niente.
"E
lui ci farà entrare. Il segno per riconoscerci,
sarà un galeone speciale che ti
porterò domani. Tutto chiaro?"
Sirius
annuì "Sì, anche che a questo punto starai a
pranzo da me!"
Remus
sorrise "Ok, anche quello! Scusami ma non mi posso trattenere! Ciao
Pad,
ci vediamo domani alle otto!"
"Ciao
Moony, stupido!" disse sorridendo Sirius, alzandosi.
Tutto era
deciso.
Pregò
che
andasse tutto bene.
Una cosa
era certa: se quel pivello di Mocciosus avesse fatto il secondo gioco,
gliel'avrebbe fatta vedere brutta.