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Autore: EclecticFirst    31/07/2013    1 recensioni
[Attenzione: spoiler sul primo capitolo di Dangan Ronpa]
Sayaka Maizono ha dato ogni cosa per inseguire il suo sogno, e diventare un'idol ammirata da tutti. Tuttavia, l'incubo di Monokuma l'ha privata della sua vita precedente...ed ora resta solamente la disperazione...e i folli gesti a cui questa può condurre.
Questa è la storia di chi ha deciso di indossare una maschera per sopravvivere.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sayaka Maizono, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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(Nota preliminare al testo: le parti in corsivo rappresentano i pensieri di Sayaka Maizono. Detto ciò, vi auguro buona lettura)



La strada dalla caffetteria (aperta da Monokuma in via del tutto eccezionale) all’infermeria non era molto lunga, ma a Sayaka Maizono sembrò che non finisse mai: ad ogni passo per gli inquietanti corridoi della scuola, malediceva, tra sé e sé, la propria disattenzione, per non esser stata in grado di insabbiare in tempo ogni prova…
Tuttavia, ciò che l’aveva lasciata davvero di stucco era scoprire che Naegi era ancora vivo…il rimorso aveva forse frenato la veemenza della sua mano, mentre sferrava il colpo di grazia al suo ex-amico, che aveva praticamente deciso di pugnalare alle spalle, dopo avergli promesso di essere la sua ‘Super High-school Level Sidekick’?


Hanno trovato il corpo troppo presto, quindi non ho avuto il tempo di accorgermi di questo ‘errore’ così grave…maledizione!!! E che sia maledetta quella Kyoko Kirigiri! Non avrà mica fiutato qualcosa?
No, non credo…tuttavia…devo zittire il mio ex compagno di scuola…e stavolta per sempre.

Giunta di fronte all’infermeria, aprì con cautela la doppia porta, ed entrò.
Sorprendentemente, all’interno non c’era nessuno, eccetto…Naegi.
Era disteso su un lettino simile a quelli in uso negli ospedali, privo di conoscenza: era stato lavato e medicato, e ora indossava un lungo camice da paziente; era impossibile non notare, in quella scena, la flebo inserita nel braccio destro del ragazzo.

Non c’è nessuno a guardarmi, in questo momento…potrei…approfittarne per...cambiare il contenuto della flebo…sembrerà un incidente, giustificato dalle ferite piuttosto gravi che ha subito…
Cercando in uno scaffale semivuoto, trovò solo una piccola boccetta di sonnifero…non era molto, ma di sicuro una dose eccessiva di quello al posto del medicinale che era somministrato in quel momento sarebbe stata sicuramente fatale per il povero Naegi…

Lo scambio avvenne senza problemi.
E’ fatta…
La ragazza si lasciò sfuggire una piccola risata, sottovoce…”…ih ih ih…”
“Upupupu…”
“Cosa?” L’Idol si allontanò di scatto da Naegi e, voltandosi, vide Monokuma in tutto il suo bicromatico splendore, che ridacchiava. “COSA CI FAI TU QUI???” ...non era riuscita a trattenersi, quell’improvvisa apparizione l’aveva fatta quasi svenire per la paura.
“Upupupu…potrei farti la stessa domanda, Sayaka Maizono…comunque, per risponderti… in quanto Preside, ho a cuore la salute dei miei studenti, quindi sono venuto a controllare che tutto fosse tranquillo…”
Mentre la porta dell’infermeria si apriva, un’altra voce si intromise nella discussione:
“Dunque avresti a cuore la nostra salute? Tsk, non ascoltare le sue sciocchezze…l’ho chiamato io, per chiedergli una cosa, tutto qui. Piuttosto, il motivo della tua visita a Naegi? Mi pareva che avessimo concordato tutti insieme che l’avrei assistito io, giusto?”

Quella voce priva di tonalità, che non lasciava trasparire alcuna emozione.
Quell’odioso atteggiamento di distacco totale verso il mondo esterno, anche in casi estremi come il ritrovamento di cadaveri.
Ma, soprattutto…quegli occhi viola, così vivi nell’analizzare il più insignificante dettaglio. Ogni volta che osava entrare in contatto visivo con lei, Sayaka si sentiva scrutata fin nel profondo.
Di nuovo lei. Non. La. Sopporto. Beh, devo fare attenzione ad ogni parola che dico, e ad ogni mio gesto.
Questa qui sembra quasi dotata di un sesto senso…

“Oh, sei tu, Kirigiri…ecco, ero venuta qui per vedere le condizioni di Naegi…in effetti, mi sembrava strano non vederti nei paraggi, visto che ti sei così gentilmente offerta come infermiera…”
Più di cinquanta minuti prima, quando tutti erano riuniti sulla scena del delitto, ad offrirsi era stato inizialmente quello sciocco maniaco delle regole di Ishimaru, ma tutti avevano poi deciso di affidarsi a Kirigiri…questo aveva posto Sayaka in una situazione di netto svantaggio, visto che esisteva il concreto rischio che Naegi si risvegliasse, e raccontasse la verità.
La risposta giunse immediatamente:
“La sua situazione non è delle migliori, ma sembra che sia fuori pericolo…tuttavia, è impossibile che si svegli nel giro delle prossime 24 ore…temo proprio che questo Class Trial, qualunque cosa sia, dovrà tenersi senza di lui…e anche senza di me, visto che dovrò controllarlo assiduamente, per rimediare ad eventuali complicazioni.”
Non si è accorta di nulla, quindi? Meglio così. Mmm, meglio continuare con il copione da “Amica preoccupata”…
“Capisco…senti, non ti andrebbe di fare un po’ a cambio, Kirigiri? E’ quasi un’ora che ti prendi cura di lui, sarai stanca, come tutti noi…dopotutto, questa tragedia ci ha colpito nel cuore della notte, e-“
“Non c’è problema, sono abituata a questo genere di sforzo…piuttosto, non dovresti avviarti verso la palestra, Maizono? Tra poco il qui presente Monokuma chiarirà i dettagli del Class Trial…giusto?”
La domanda finale della frase fu rivolta direttamente al buffo orso, che rispose con una piccola smorfia, mentre il suo occhio sinistro brillava di luce rossastra:
”Upupupu…proprio così…ci vediamo tra poco, cara Sayaka, sarà di sicuro uno spasso!”
Sparì all’improvviso, così come era arrivato.
Con aria innocente, Sayaka si rivolse nuovamente alla misteriosa Super Highschool Level:
“Senti, Kirigiri…volevo chiederti un’ultima cosa. Al momento dell’annuncio, Monokuma ha parlato di ‘trovare il colpevole’ nel Class Trial…dunque non è stato lui ad… (una piccola pausa ricca di pathos, perfetto) uccidere Kuwata? A far del male a Naegi?”
“Io…non posso dirtelo con certezza. Ma credo che sia ora che tu vada.” L’idol stava per uscire dalla stanza, quando Kyoko aggiunse “mm…Sayaka? Non importa chi è stato, stai pur certa che troverò il colpevole. Inoltre, ti assicuro che presto potrai riabbracciare Naegi, mi impegnerò affinché si riprenda il prima possibile.”
Il discorso finì lì.
Quando le porte dell’infermeria si chiusero alle sue spalle, Sayaka tirò un profondo sospiro di sollievo.
Sei una sciocca, Kyoko Kirigiri…evidentemente, mi ero preoccupata per nulla…sappi che, poco fa, con quelle tue ultime parole hai dimostrato di aver imboccato la strada dell’oblio…
La fine di Naegi è ormai certa, ora devo solo giocar bene le mie carte in questo misterioso “Class Trial”, con gli altri studenti, e presto tornerò alla mia vita di sempre…



. . .


Qualche minuto dopo…

Andando verso la palestra, Sayaka incontrò la Super Highschool Level Fashionista nel Gymnasium, appoggiata alla parete adiacente alla teca dei trofei, con lo sguardo perso nel vuoto.
Preferirei ignorarla, ma forse è meglio comportarsi normalmente, salutandola… visto che queste sono le sue ultime ore, perché negarle una gentilezza, anche se falsa?
“Ehilà, Junko!” l’energia e l’allegria di quelle parole sembravano davvero degne di un’idol.
Nessuna risposta. L’altra continuò a giocherellare con i propri capelli, fermandosi, di tanto in tanto, a contemplare il dorso della mano destra.
Possibile che non mi abbia sentito chiamarla per nome? Eppure siamo da sole, in questa stanza…
“TERRA CHIAMA ENOSHIMA JUNKO!”
Stavolta deve avermi sentito per forza. L’ipotesi era corretta, visto che Junko, come appena svegliatasi da un sogno profondo, si avvicinò a lei, salutandola in pratica con uno sbadiglio, prima di proferire parola: “Oh, Sayaka! Perdonami per la scortesia…sai, ho un sonno…allora, come sta il nostro piccolo Lucky Student?”
Sayaka la informò velocemente della situazione, e l’altra, mostrando uno splendido sorriso, continuò a parlare: “Bene, questo mi rende contenta…siamo tutti già abbastanza scossi per la morte di Leon, un’altra vittima non potrebbe che peggiorare le cose…
Sai...ieri, in lavanderia, ho trascorso un po’ di tempo con Naegi, e mi ha dato l’impressione di essere un tipo…a posto. Mi dispiacerebbe se dovesse succedergli qualcosa…è completamente differente da noi, sarà perché è l’unico senza particolari qualità in questo strambo gruppo di quindici “Super Qualcosa”?
Tuttavia, credo che avere una persona ‘normale’ tra noi non può che essere un bene…”

Perché vuole attaccare bottone con me? L’appuntamento con Monokuma è imminente… “La banale normalità è sopravvalutata.” Quella frase stupì la stessa Sayaka, che l’aveva pronunciata quasi senza pensare. Per quel che la riguardava, la sua vita era davvero iniziata nel momento in cui, dopo infinite tribolazioni, si era affermata come Idol: una piccola stella, un punto di riferimento per molti, benedetta dalle luci della ribalta e dal supporto di milioni di fan che stravedevano per lei.
Tornare ad una vita “normale”, o restare imprigionata alla Kibougamine per sempre erano, dal suo punto di vista, prospettive peggiori della morte.
“Secondo me, invece, ti sbagli.” lo sguardo di Junko si incupì all’improvviso, mentre pronunciava quelle parole. “E’ in quella che tu chiami “banale normalità” che le persone trovano il vero equilibrio…una famiglia, degli amici, la scuola, le piccole preoccupazioni quotidiane…il conforto di un fratello…o…di una sorella…” si interruppe all’improvviso. “Scusami, sono decisamente andata fuori tema…andiamo in palestra, che ne dici? Voglio proprio vedere cosa si inventerà stavolta quell’insopportabile orso…”


Pochi minuti dopo, Junko Enoshima giaceva a terra nella Palestra, trafitta da lance che sembravano uscite da un videogame fantasy, scagliate da Monokuma come punizione per la tracotanza mostrata nei suoi confronti.
Tutto quel che era stata, i suoi sentimenti, i suoi ricordi, la sua vita...finiva in quel luogo.
La disperazione aveva mietuto la sua seconda vittima.
E la situazione era destinata unicamente a peggiorare, con il Class Trial alle porte.


. . .



Note dell’autore:
Rieccomi qui, spero che questo secondo capitolo sia stato di vostro gradimento…magari la storia procede un po’ lentamente, ma reputo tutti questi passaggi necessari al suo svolgimento…nel prossimo capitolo: Class Trial!
Importante: ho modificato i "titoli" degli studenti utilizzando quelli ufficiali, annunciati di recente (per esempio, il "Bookworm" riferito a Fukawa è ora "Writer").
(Come sempre, tutti i diritti per i personaggi e il soggetto originali vanno ai rispettivi proprietari, questa è solo una fan fiction scritta per divertimento)
   
 
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