In Aeroporto era tutto molto confusionario... Gente che saliva per le scale mobili, gente che scendeva, gente che s'incazzava per nulla con chiunque, gente in ritardo... E poi c'eravamo noi. I genitori di Winter iniziarono a fare le solite raccomandazioni, tipo di non dare confidenza agli sconosciuti.
W << Ma almeno le caramelle possiamo accettarle? >> chiese Winter con occhi sbriluccicosi.
Mr. e Mrs. X << Ma neanche per sogno! >>
W << Eddai! Le caramelle sono buone! Il massimo che possono fare è farci venire un gran mal di pancia. >>
Mrs. X << Winter, non dire sciocchezze! Non accettate nulla da nessuno! Nemmeno dai professori o dai vostri "compagni di corso". >>
S << Zia... Ma se non possiamo dar confidenza a nessuno... Mi dici che ci andiamo a fare a Londra? >>
Mr. X << Ragazze, io l'avevo detto che questo viaggio non si doveva fare! >> disse mio zio leggermente innervosito, non solo dalla situazione, ma anche da tutta quella folla che andava sempre più ad aumentare...
W << Papà, calmati! Che vuoi che succeda? Ci sentiremo ogni giorno... Non devi preoccuparti! >>
S << E poi esiste Skype... Figuriamoci se mio padre mi avesse mandata a Londra senza mezzi per vederci. Zio, tu sai com'è fatto papà... Anche lui non era d'accordo... >>
Mr. X << Sì, ma se poi vi drogano?! >>
Winter a questo punto iniziò a ridere di sano gusto...
W << Seh. Papààà! Non siamo in un film! >> lo canzonò con un tono un po' ironico << E poi figurati se sprecano quella roba per noi! >>
Su questo forse qualche dubbio c'era... Il padre di Winter non ebbe tempo per ribattere... Dagli altoparlanti risuonò la voce della receptionist che richiamò il nostro volo. Scappammo quindi con i nostri bagagli a mano gridando << LONDRA, STIAMO ARRIVANDO! >> all'unisono. Winter si voltò un'ultima volta, prima di sparire del tutto, mimando verso i suoi un bacio...
Il volo durò si e no un'oretta scarsa, io mi misi a giocare con il mio IPhone per tutto il tempo, che fu all'arrivo super scarico... E ti pareva! Winter, invece, si accasciò sulla sua poltroncina con la musica rockettara che piace tanto a lei nelle orecchie, con quelle enormi cuffie che porta sempre con se... E io mi chiedo ancora come faccia e dove se le metta poi. A volte le fa sparire e con se non ha mai nemmeno una borsa... Boh.
Scese dall'aereo ci sgranchimmo un po' le gambe mentre aspettavamo l'arrivo dei nostri bagagli sul nastro.
S << Telefono di merda! >> ovviamente cercai di mantenere un tono piuttosto basso... Winter mi capì subito, anche se, per com'era conciata, sembrava ancora mezza rincoglionita per la breve dormita... Beata lei.
W << Cì, non urlare che ci sentono tutti. >>
S << MA CHI URLA?! >>
W << TU URLI! >>
Tutti a quel punto s'aspettavano chissà cosa... Magari una rissa. Mantennero a lungo uno sguardo un po' torvo e nello stesso tempo incuriosito su di noi.
Recuperammo al più presto le valigie e subito ci avviammo all'esterno. Lì si respirava un'aria nuova, un'aria diversa... Non ci mettemmo molto a caricare le valigie in taxi ed a partire. Il taxista però guidava peggio di mia nonna, il ché fece innervosire un po' mia cugina. Insomma, comprendiamola, ha poca pazienza ed è molto suscettibile appena sveglia...
W << Aaah, se solo avessi la macchina... >>
Ebbene sì, aveva la patente, ma la sua guida, da quel che dicevano i suoi fratelli, era molto spericolata.
S << Win, se tu avessi avuto la macchina a quest'ora ci saremmo già schiantate contro un palo... >> ghignai scherzandoci su.
W << Almeno io la patente ce l'ho, Sum. >> lo disse con un sorrisetto sornione e bastardo. La detesto quando fa così!
Raggiungemmo per le 22:00 l'albergo, scendemmo dal taxi, pagammo la corsa e ci dirigemmo alla reception. Già avevamo prenotato due stanze comunicanti, vista Big Ben... Il massimo!
Salimmo su in stanza salutandoci e dandoci appuntamento per la cena appena mezz'ora dopo... Insomma, avevamo fame ed avevamo bisogno di una doccia. Ci eravamo messe d'accordo per andare da Nando's, uno dei posti per me migliori per mettere qualcosa sotto i denti. Insomma, c'era una garanzia! Niall dei One Direction va spesso a mangiare lì. Per fortuna però questo, mia cugina, non lo sapeva...