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Autore: SonoDiversaDagliAltri    02/08/2013    5 recensioni
Voldemort era stato uno dei più grandi maghi della storia moderna. Aveva fatto cose orribili, ma le aveva fatte tutte secondo un ideale. E non avrebbe mai permesso che quell’ideale andasse perduto. Era esaltato dalla prospettiva di vita eterna, ma non tanto sprovveduto da non considerare la probabilità della sua morte. Aveva designato un erede. E l’erede si sarebbe trovato ad Hogwarts esattamente 25 anni dopo di lui. Lasciò la sua profezia ai Mangiamorte che sapeva gli sarebbero rimasti fedeli. E loro hanno eseguito gli ordini.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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LA VOCE

<< Stupeficium! >> fu la prima cosa che Albus sentì dopo la caduta. Doveva aver perso i sensi per qualche istante. Aprì gli occhi: di fronte a lui la professoressa McGranitt aveva ancora la bacchetta pugno, doveva essere stata lei a mettere al tappeto Lily, che adesso era accasciata a terra a pochi metri da lui. Il professor Lumacorno, dal canto suo, doveva averlo gettato di lato salvandolo. In quel momento si stava rialzando accanto a lui. Albus non ebbe nemmeno il tempo di mettersi seduto che la McGranitt lo tirò su per un braccio e lo trascinò dietro di se. Albus cominciò a tremare per la tensione degli istanti precedenti e faceva fatica a mantenersi in piedi. << Dove mi state portando? >> chiese con un sussurro. << Nel luogo sicuro in cui avresti dovuto essere! >> lo rimbeccò la professoressa. Mentre attraversavano l’ingresso venne loro incontro Rose, ma non fece in tempo a dire una parola che anche lei fu trascinata nell’onda d’ira della McGranitt. Albus non seguì molto il percorso che fecero. Era impegnato a osservare il corpo privo di sensi della sorella che fluttuava dietro di loro. Possibile che fosse lei? No, si rifiutava di crederlo. Ma quel lampo maligno che aveva visto negli occhi della sorella lasciava ben pochi dubbi. Improvvisamente il gruppo si fermò: erano nel bagno delle ragazze, ma uno dei lavandini era come aperto e mostrava un passaggio sotterraneo. Vedendo gli sguardi stupiti di Albus e Rose, la McGranitt si affrettò a dire: << Questa è l’entrata per la Camera dei Segreti, ovvero il luogo sicuro in cui avreste dovuto essere e in cui si trovavano i vostri fratelli e cugini, prima che la signorina Potter scappasse. >>. Il legame tra quello che stava succedendo e la storia di suo padre quando era al secondo anno, risultò a Albus tanto macabro quanto verosimile. Quando scesero però, trovarono la Camera allestita come un’infermeria: un paio di medimaghi correvano su e giù curando i feriti che erano stati recuperati. Le persone illese, si trovavano ammucchiate contro i lati della Sala, attaccate ai muri. << Professoressa, non crede che i Mangiamorte conoscano questo luogo? >> chiese Rose. << Ne dubito! >> rispose secca la McGranitt. Mentre lei e Lumacorno sistemavano Lily su una brandina isolata e lanciavano incantesimi di protezione tutto intorno per proteggere gli altri, Albus e Rose cominciarono a guardarsi intorno. C’erano quasi esclusivamente ragazzi del sesto e del settimo anno, che probabilmente aiutavano i professori. Gli altri erano gli studenti che erano stati portati al sicuro. C’erano tutti i loro cugini che ancora frequentavano Hogwarts, più altri ragazzi, perlopiù figli dei maghi che hanno spiccato di più nella guerra contro Voldemort, sia sul fronte amico che su quello nemico. << Perché le figlie del professor Paciock non sono state portate qui? Augusta sarebbe ancora viva! >> esclamò Rose con un impeto di rabbia. Era una buona amica di Alice e Augusta. Albus le posò una mano sulla spalla e le disse dolcemente: << Forse hanno fatto come hai fatto tu, non sono volute andare. >>. << Sì, era da loro… >> disse piano Rose. Poi qualcuno improvvisamente corse verso di loro: erano James e Hugo. Rose non seppe trattenersi e si gettò al collo del fratello. Lo stesso fece Albus. Prima che James potesse iniziare con le domande Rose intervenne: << C’è una cosa che dovete sapere: Lily è l’erede di Voldemort >>. Guardò la branda dove sua cugina stava distesa, ancora priva di sensi. James era come bloccato, paralizzato dalla catastrofica notizia. Adorava Lily, era veramente la sua preferita. Senza perdere altro tempo Rose raccontò tutto, dal momento in cui si erano separati fino ad allora. << N…non può essere lei >> disse James alla fine. << Non può >>. << Ti assicuro che può essere benissimo Lily l’erede e Albus può confermartelo! >> disse Rose rabbiosa. Era nel suo modo di essere cercare qualcuno con cui prendersela. << Io sono d’accordo con James >> sentenziò Albus. Rose lo guardò atterrita. Stava per aprire bocca per urlargli contro quando il professor Watkins, insegnante di Difesa contro le Arti Oscure e direttore di Grifondoro. Chiese a Rose cosa fosse successo nella torre, quando i Mangiamorte li avevano attaccati. Con la sua solita forza d’animo, Rose gli raccontò tutto. Allarmato, Watkins corse verso la torre Grifondoro, trascinandosi dietro di se Rose. Mentre Albus guardava sua cugina correre via, la sua testa venne invasa da un lieve ronzio, che non gli permetteva di sentire le voci attorno. All’inizio pensò di essere sotto Muffliato, ma poi una voce gli risuonò nella mente. Una voce fredda e tagliente che però conservava una minima parte del timbro caldo e gentile di sua sorella. << Non ti sei accorto che mi hanno portata via? Che fratello distratto che mi ritrovo! Adesso mi stanno interrogando nello sgabuzzino dell’aula di Pozioni. Penso che ti interesserà sapere cosa ho da dire >>. Poi tutto tornò come prima. A quanto pare anche James doveva aver sentito la stessa voce. Si precipitarono fuori dalla Camera. In pochi minuti furono nell’aula di Pozioni. Accostarono l’orecchio alla porta del ripostiglio e origliarono: << A quanto pare dovremo usare il Veritaserum! >> disse secca la McGranitt. << Minerva, so che sarebbe la cosa migliore da fare, ma ora come ora ne ho solo poche gocce, non basterebbero se fosse sotto una maledizione Imperius potente! >>. Questo era Lumacorno, a quanto pare la pensava come loro. Albus si sentì picchiettare su una spalla. Era Hugo, li aveva seguiti. Così fece un po’ di spazio e anche lui accostò l’orecchio alla porta. La conversazione continuava: << Sicuri che sia proprio io l’Erede? Fossi in voi chiederei al caro Albus Potter se ne sa qualcosa... dopotutto è un Serpeverde >> disse quella che sembrava Lily, o ciò che ne restava. << Taci! >> gridò Lumacorno, ferito nell’orgoglio. << Avevi appena affermato di essere l’Erede, adesso dici di no. Sei o non sei l’eredità di Voldemort? >> chiese la McGranitt, spazientita. << Oh, io non lo sono! E’ mio fratello Albus non io! Io ero solo sotto maledizione Imperius! >> disse Lily con voce fintamente indifesa, poi scoppiò in una risata gelida come una scheggia di ghiaccio. << Non stanno concludendo nulla con lei >> sussurrò James. < > domandò Hugo. << Sì >> rispose James in un tono che non ammetteva repliche. Ma Albus replicò, lui non era più del tutto convinto: <>. Non fece in tempo a sentire la risposta di James. Le sue orecchie si riempirono di nuovo di brusio e la voce di ghiaccio parlò ancora: << Dietro di te, fratellino >>. Stavolta però, James non aveva sentito nulla. Albus si voltò di scatto in tempo per vedere due figure Materializzarsi. Erano vestite di nero, incappucciate e con una maschera. << E’ quello moro! >> gridò uno dei due. Albus capì che si trattava di lui, ma l’altro Mangiamorte a quanto pareva, fu meno ricettivo. Afferrò il primo ragazzo moro che gli capitò a tiro. James. Albus e Hugo non ebbero il tempo di fare nulla. I due si Smaterializzarono in un attimo, trascinandosi dietro James. Un altro colpo che era indirizzato a lui, constatò Albus. Un altro colpo fallito. Ci avrebbero riprovato. Cosa avrebbe perso la prossima volta?
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ciao! anche questo banner è opera di Clary F!!! lo riconoscete vero? E'Albus!
  
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