SANGUE MARCIO
Io non sono un
Hyuga e non ho mai voluto esserlo.
Per diventare
freddo e spietato
Per non poter
abbracciare mia madre
Dirle quando le
voglio bene?
Sono fiero di
avere nelle mie vene del sangue marcio
Che ama con
passione
Che vive la vita
come se fosse il primo giorno
Che mi da il
coraggio di lottare contro di te, zio Neji.
Ho mascherato
per anni il colore oro dei miei capelli,
il colore del
sole,
ho mascherato il
colore dei miei occhi …
azzurri come il
mare d’estate
e con tua grande
rabbia ugualmente possiedo l’abilità innata
eredità
della mia dolce madre.
Non ho nulla di
un Hyuga a parte quel potere di vedere i
flussi del chakra.
Avrei davvero
voluto che tu, Ermita della Volpe, fossi mio
padre.
Perché
con te, riesco a dominare la mia rabbia
Perché
con te, posso essere semplicemente Hiro.
Quando non ci
sei, indosso la fredda maschera che lo zio mi
ha insegnato a portare,
ma che non
cancella il mio sangue marcio.
Eppure quando
ero piccolo e ti ho raccontato di come Neji mi
chiamava,
ti sei
arrabbiato, mio amato maestro.
Mi hai guardato
con occhi che sembravano dovessero perforarmi
l’anima.
Le tue parole
furono incoraggianti.
Pensavo che mio
padre non mi avesse voluto,
tu mi hai detto
che solo un folle non poteva amarmi.
Pensavo di avere
sangue marcio
Tu mi hai
semplicemente stretto a te, come ti sentissi
colpevole
Dell’epiteto
che zio mi lanciava.
Era bello
crescere vicino a te, Sensei.
Vicino ad un
uomo con il tuo caldo sorriso
Con la tua
fiducia nel mondo …
In me
…
Dammi la forza
per affrontare questo esame.
Guardami
diventare un fiero Chunnin!
Guardami, Naruto
Guardami padre!