2.
A PRIMA VISTA
Atterrò su quello che, a prima vista, sembrava un treno.
Ora che ci pensava meglio, era sicuramente un treno.
Era impossibile confondere i paesaggi che si stagliavano fuori dai finestrini. Quei prati selvaggi che conducevano in un unico posto: Hogwarts.
Successivamente, riconobbe gli stessi scompartimenti spaziosi e ariosi dell'Espresso di Hogwarts.
Il pavimento marrone e le pareti scarlatte. Tutto coincideva. Ormai non aveva dubbi.
Ragazzini eccitati correvano per il corridoio, sicuramente saranno stati del primo anno.
Rose ricordava benissimo la sua prima volta su quel treno.
Mentre si perdeva nel ricordo notò con sorpresa la bambina di fianco a lei.
Aveva una veste di Hogwarts nuova fiammante. I capelli molto cespugliosi e i denti davanti piuttosto grossi. Guardava pensierosa fuori dal finestrino, incurante che sua figlia era seduta lì. Proprio di fianco a lei. Sua madre era molto piccola. Ne dedusse che doveva essere al primo anno ad Hogwarts.
Di fronte a lei c'era un altro bambino. Con sorpresa, Rose lo riconobbe.
Impossibile confondere quelle guance gonfie e quell'aria sorpresa. Aveva il mantello storto e un'aria spaventata sul suo volto paffuto.
Era il professor Paciock.
L'insegnante di Erbologia di Rose.
Stava ancora sorridendo per le nuove scoperte, quando la porta dello scompartimento si aprì con uno schianto.
Un bambino pallido entrò con aria altezzosa.
Era lo stesso bambino biondo e col viso appuntito che aveva visto uscire dal Pensatoio.
Rivolse al professor Paciock un'occhiata sprezzante e poi il suo sguardo si fermò su sua madre.
Lei parve accorgersene, perché distolse lo sguardo dal finestrino e lo fece vagare prima sul ragazzino e successivamente su due bambini dietro di lui.
Rose non si era nemmeno accorta di loro, strano visto la loro stazza, era troppo concentrata su quel bambino dall'aria famigliare.
<< Questo scompartimento è occupato? >> chiese il bambino con voce strascicata continuando a tenere lo sguardo fisso su Hermione.
<< Ehm, no, ma non credo che ci stiamo tutti e cinque >> disse con voce acuta, indicando se stessa e Neville.
Il ragazzino non degnò di uno sguardo il professor Paciock.
Sembrava che squadrasse la madre di Rose. Quest'ultima lo trovava irritante, ma Hermione, invece, improvvisamente, arrossì.
Le sue guance si tinsero di rosso ed abbassò lo sguardo.
Il ragazzino non parve sorpreso e dopo quella che parve un'eternità, tese la mano pallida.
<< Piacere Malfoy, Draco Malfoy >> disse con voce strascicata.
Subito, Rose capì.
Ad un tratto, tutto le fu chiaro.
Ecco perché quel bambino aveva l'aria così famigliare! Era Draco Malfoy. Incredibilmente simile a Scorpius, in effetti.
Suo padre le aveva detto qualcosa al riguardo.
A lui, non era mai piaciuto Draco Malfoy.
Vederlo lì, insieme a sua madre, entrambi appena undicenni, la sorprendeva.
Non capiva il senso. Perché sua madre stava guardando quei ricordi?
Avevano a che vedere con il lavoro?
Scosse la testa, ma continuò a seguire, cercando di non perdersi nemmeno una parola.
Sua madre strinse la mano.
<< Hermione Granger >> disse in tono solenne.
Lui la scrutò trovo e poi sciolse la presa.
<< Granger? >> sussurrò più a sé stesso che a Hermione.
Lei non rispose.
Lo sguardo di Malfoy cadde sul professor Paciock.
Scivolò sulle guance paffute e sul mantello storto.
Poi con un ultimo sguardo a Hermione, chiuse la porta dello scompartimento, svanendo nel corridoio.
Rose vide sua madre arrossire mentre continuava a fissare ostinatamente il finestrino.
Neville che sembrava non aver notato nulla, si guardava intorno terrorizzato.
<< Hermione? >> chiese con gli occhi fuori dalle orbite. Stava per piangere.
<< Mm >> mormorò lei con lo sguardo ancora perso.
<< Ho perso il mio rospo! Oscar...ti prego aiutami >>.
Rose osservò sua madre annuire e poi uscire dallo scompartimento con il professore di Erbologia.
Poi la scena cambiò....