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Autore: RoxyDowney    06/08/2013    2 recensioni
Robert Downey Jr. lascia la sua vita apparentemente perfetta per seguire il suo cuore. Co-protagonista Gwyneth Paltrow. L'alchimia tra i due si scopre non solo sul grande schermo.
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Robert sentendo come Gwyn si stava appoggiando a lui stentando nel proseguire ad ogni passo iniziò a preoccuparsi. La vide diventare più rossa in viso, e questo confermò le sue preoccupazioni.
-Gwyneth, amore fermiamoci un attimo qui. Riprendi fiato.
La vide annuire, ma capì subito che le sue condizioni non stavano migliorando. Cercò di capire
-Devi farmi capire se questi sono i dolori normali che mi dici di sentire ogni tanto... come le chiami? Contrazioni di preparatorie? Sono quelle?
Mentre si reggeva alle braccia di Robert non annuì, e poco dopo la vide inspirare profondamente
-Forse...
Robert inspirò, temeva per lei, temeva per il loro bambino.
-Ora ci penso io.
Robert prese il cellulare e compose il numero di pronto intervento. Diede indicazioni sul luogo esatto in cui si trovavano e spiegò che Gwyneth non riusciva a camminare e forse stava iniziando ad entrare in travaglio. Chiuse la chiamata
-Pochi minuti e saranno qui. Vuoi sdraiarti? Dimmi cosa posso fare per farti sentire meglio?
-No, preferisco camminare piano. A stare ferma mi sembra che peggiori.
Robert l’assecondò. Mossero alcuni passi in direzione dell’uscita dalla spiaggia, luogo da cui i soccorsi sarebbero arrivati.
-Oh no!
Esclamò Gwyneth guardandolo e guardandosi poi le gambe. Robert non capendo seguì il suo sguardo e vide la sabbia sotto i suoi piedi bagnata, così come i piedi e le gambe.
-Che succede?
-Mi si sono rotte le acque. Ci siamo davvero.
-Siamo pronti, abbiamo atteso nove mesi questo momento. Andrà tutto bene.
-Chiama il medico. Avvisalo che ci siamo.
Robert mentre camminavano lentamente compose il numero ed avvisò anche il medico di Gwyneth così che organizzassero poi si congedò per sorreggerla meglio.
Videro i lampeggianti della jeep della guardia costiera entrare in spiaggia e raggiungerli a gran velocità.
-Amore io su quella non ci salgo!
-Tesoro dobbiamo uscire dalla spiaggia e raggiungere l’ospedale in fretta e credo che questo sia l’unico mezzo che possa viaggiare sulla sabbia senza problemi. L’unica alternativa penso sia l’elicottero...
Gwyneth stava seriamente valutando l’idea dell’elicottero quando sentì dire ai paramedici che avevano mandato loro perché a causa di un grosso incidente tutti gli elicotteri erano impegnati lì.
Robert la guardò mentre l’aiutavano a sdraiarsi e la legavano sul lettino per trasportarla in sicurezza all’interno del mezzo.
-Non si preoccupi tra qualche minuto saremo fuori dalla spiaggia e le vibrazioni finiranno.
Gwyneth sorrise e strinse la mano di Robert che ringraziava quel paramedico che aveva capito il disagio che lei stava provando.
Non appena furono sulla strada azionarono le sirene e percorrendo la corsia d’emergenza oltrepassarono il traffico dovuto dai vacanzieri di rientro dalle spiagge.
-Ora le metto una flebo
-Ma io sto bene... perché?
-E’ la prassi. L’ospedale vuole che i pazienti arrivino già con la flebo, ma non si preoccupi. Non vengono infusi farmaci. Solo soluzione fisiologica.
Robert le strinse la mano e attirò la sua attenzione cercando così di tranquillizzarla
-Tra poco guarderai i suoi occhi e mi dirai il suo nome...
Gwyneth cercò di sorridere, per tutto il tempo dell’attesa lui le aveva proposto ed elencato tutti i nomi che trovava interessanti ma lei non aveva espresso alcuna preferenza come Robert le aveva chiesto. Voleva fosse lei a pronunciare il suo nome per prima, voleva che quel nome fosse una sorpresa. Gwyneth gli fece cenno di avvicinarsi
-Ti amo Downey...
Robert sorrise e le diede un bacio appoggiando poi la sua testa vicino a quella di lei continuando a sussurrarle ricordi di loro, di quando si conobbero, del tempo che venne dopo e di quanto la loro vita fosse meravigliosa da quando aveva accettato di vivere con lui.
Raggiunsero l’ospedale, Robert e Gwyneth vennero portati in una stanza in cui vennero raggiunti dal medico di Gwyneth che si affrettò ad indossare un camice sterile e dei guanti per visitarla. Anche a Robert fecero indossare un camice e dei calzari prima di lasciarlo avvicinare al letto dove Gwyneth era stata aiutata ad accomodarsi.
-Bene Gwyneth, ci siamo. Non sei ancora dilatata quindi non sei prossima al parto, ma avendo rotto le acque non dovrebbe mancare molto. Ora monitoriamo il battito e controlliamo che vada tutto bene.
Entrambi si guardarono e rimasero in silenzio mentre osservavano l’espressione del dottore, cercando di decifrare dalle sue espressioni se tutto stesse andando bene.
Si tolse gli auricolari e la sua espressione era ancora seria Gwyneth iniziò a preoccuparsi
-Qualcosa non va?
-Il battito è un po’ rallentato. Quindi o acceleriamo il parto con un farmaco che ti farà procedere più in fretta rispetto ai tempi naturali o optiamo per un taglio cesareo. Ma non sta a me scegliere, in ogni caso agiremo, e la nascita avverrà entro un’ora. Vado a controllare le analisi, nel frattempo vi chiedo di prendere una decisione.
Il medico uscì dalla stanza e le infermiere lo seguirono lasciandoli soli in quella stanza, Robert prese uno sgabello e si mise a sedere vicino a lei.
-Non era così che me l’ero immaginato...
-Ehy, non sono pratico ma per quel che ho letto ogni nascita è diversa, non c’è nulla di sbagliato nemmeno in questa è solo speciale... un po’ come noi... un po’ come il nostro bambino... o bambina.
-Ho...paura.
-Io sono qui vicino a te, e non devi avere paura di questo momento, qualcuno sta premendo per conoscerti... è uno dei momenti più felici della tua vita, della nostra vita.
Le parole di Robert riuscirono nell’intento e la fecero tranquillizzare e ritrovare un po’ di serenità nonostante quell’attimo carico di tensione e stress.
-Hai ragione. Come farei senza di te?
-Non potresti. Come del resto non potrei io. Ora tesoro mio dobbiamo decidere cosa fare, il dottore tornerà entro pochi minuti e vorrà una risposta.
Gwyneth aveva deciso. I dolori improvvisi e la tensione provata ed ora anche il timore che il bambino soffrisse l’avevano fatta propendere per la soluzione che riteneva migliore. Ne parlò con Robert ed entrambi convennero che era la scelta preferibile. Il medico entrò con gli esiti delle analisi e chiese loro quali fossero le loro intenzioni
-Avete deciso? Dobbiamo procedere il tempo passa. Gwyneth cosa hai deciso?
-Voglio chiederti solo una cosa. Quale delle due soluzioni è la più veloce?
Il medico capì immediatamente la scelta che avevano compiuto.
-Il cesareo è sicuramente la soluzione più veloce. Il tempo di farti l’anestesia e si potrebbe procedere.
-Allora abbiamo deciso. Vogliamo che avvenga più in fretta possibile.
Il medico non si perse in chiacchiere e diede subito indicazioni di chiamare l’anestesista ed avvisare che il parto sarebbe avvenuto tramite parto cesareo.
-Vado a prepararmi. Ci vediamo tra qualche minuto in sala operatoria. Robert se vuoi puoi venire anche tu.
-Ok ci terrei molto. Grazie.
Il medico uscì e pochi istanti dopo anche Robert e Gwyneth lasciarono la stanza diretti al blocco operatorio. Robert venne fatto accomodare su uno sgabello vicino a dei monitor, mentre Gwyneth venne fatta sedere sul lettino operatorio e li le fecero l’anestesia che le addormentò la pancia e gli arti inferiori. Non appena l’aiutarono a sdraiarsi fecero avvicinare Robert che si preoccupò di starle vicino e non farle pensare a cose negative.
Le misero un rialzo metallico che coprirono con dei teli e così ne lei ne Robert avevano libera visuale su ciò che succedeva aldilà di quel paravento. Nonostante il trambusto per l’intervento d’urgenza tutti erano pronti e calmi ed il medico li aggiornava passo-passo in modo che lunghi silenzi non li facessero preoccupare.
-Eccoci qui. Ora è il momento. Gwyneth, hai deciso il nome?
-Sì.
-Sia che sia maschio che femmina?
-Ci ha messo nove mesi ma pare li abbia decisi entrambi!
Risero tutti compresa Gwyn, Robert era davvero molto dolce a sdrammatizzare in un momento carico di tensione. Dopo quella risata si sentì più leggera e pronta.
-Ottimo. Vediamo un po’...eccoti qui... (si sentì un pianto riecheggiare nella stanza) ...Oh fa freddo qui fuori vero? Gwyneth, Robert complimenti, è una femmina e direi che sta bene.
Gli occhi di Robert come quelli di Gwyneth sentendo quel vagito si riempirono di lacrime di gioia, Robert le diede un piccolo bacio poi si affrettò ad asciugarsi la gioia che gli rigava le guance. Mentre quel piccolo fagottino veniva avvicinato a loro perché potessero vederla, aveva tanti capelli scuri ed appena fu vicina al viso di Gwyneth smise di piangere e li guardò con i grandi occhi che apriva e chiudeva leggermente infastidita dalla luce
-Come si chiamerà questa principessa?
Gwyneth sorrise a Robert che attendeva la risposta
-Norah Elisabeth Downey.
Robert la contemplò e guardò la piccola
-Norah Elisabeth... sei...bellissima.
-Ora se non vi spiace, porto la piccola a fare i controlli di routine, ma poi tornerà subito da mamma e papà.
Detto questo l’infermiera si allontanò con la piccola che riprese a strillare.
Il medico li guardò e nonostante avesse la mascherina di fronte al volto si sentiva dalla voce che stava sorridendo.
-Allora com’è stata? Una bella sorpresa?
-Assolutamente... Bellissima!
Disse Robert
-Gwyneth per curiosità, se fosse stato un maschietto come lo avresti chiamato?
-Robert Nathanial Downey
-Davvero un bel nome. Spero siate pronti perché è in arrivo il piccolo Robert Nathanial.
Entrambi spalancarono gli occhi e la bocca nel sentire un pianto diverso nella stanza.
-Ma com’è possibile...Noi non...
Il medico rise
-Mi avete detto che volevate una sorpresa così non vi ho detto nulla, quale sorpresa più di questa?
-Eccolo qua...
Un’altra infermiera si avvicinò con quel fagottino e subito videro la sua testolina far capolino dal telo sembrava senza capelli da quanto erano chiari e sottili. Gwyneth gli diede un piccolo bacio mentre Robert sempre più emozionato ed esterrefatto gli sfiorò la mano con un dito e questo venne subito afferrato con gran forza
-Ciao Robert Nathanial... Benvenuto.
Fu poi portato a fare il controllo come la piccola Norah Elisabeth. Il medico si affacciò dal paravento e si congratulò con loro.
-Tranquilli le sorprese sono finite.
Robert accarezzò il viso di Gwyneth che stava volgendo lo sguardo verso il lato della stanza in cui i bambini stavano per essere visitati dai pediatri. Si voltò appena sentì quella carezza
-Grazie amore mio. Grazie di rendere la mia vita migliore ogni giorno e grazie per tutto questo.
Lei sorrise
-Non è tutto merito mio Downey, ti sei impegnato molto anche tu.
Risero entrambi
-Gwyneth...Vi amo tanto.



Note: Eccomi qui, spero che questo capitolo vi possa piacere, attenderò con ansia commenti e/o critiche che vorrete condividere con me. Lascio per ora la FF tra le "in corso" perchè stò elaborando un nuovo capitolo e se mi soddisferà quello sarà l'ultimo. :) Alla prossima. 
Kisses&Hugs
RoxyDowney

   
 
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