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Autore: damnlouis    07/08/2013    12 recensioni
Luogo: Oratorio estivo, detto anche CRE (Centro Ricreativo Estivo).
Lei: Alessia Jepsen, occhi verde smeraldo e capelli neri, è solare, creativa, estroversa, orgogliosa (fin troppo), simpatica, sicura di sé, combattiva, determinata, romantica e testarda come un mulo.
Lui: Louis Tomlinson, occhi azzurri cristallini e capelli mori a schiaffo, è divertente, cretino, estroverso, disordinato, estremamente testardo, se ne fotte di cosa pensano gli altri di lui, sincero, orgoglioso, idiota, romantico, buffone e sfacciato.
Messi insieme: litigano in continuazione, eppure c'è una qualche attrazione che li spinge a stuzzicarsi l'uno con l'altra.
Tra litigi, momenti di dolcezza, sfuriate, canzoni traboccanti di sentimenti, scenate di gelosia, sguardi sognanti, baci rubati, coppie che scoppiano, segreti, istinti omicida, sentimenti che vengono a galla, pensieri sessuali e ormoni da tenere sotto controllo; che combineranno i protagonisti?
Entrambi si odiano a morte, ma alla fine della storia sarà ancora così?
Si dice che da odio nasce amore..

Fic Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=LzpFf4-aTcE
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì 25 Giugno 2012

 
 
 
Alessia's mind
Il mio pensiero fisso? Louis. Era inutile provare a pensare a qualcos'altro, c'era sempre lui che regnava al centro dei miei pensieri. Ecco come arrivai in oratorio quella mattina: pensando a Louis. Come al solito misi la mia borsa nel mio armadietto nell'ufficio animatori e andai in salone. 
Notai Louis che parlava con una bambina e, senza un perché logico, andai dritta da lui.
«Louis, Louis!» lo chiamai, correndo verso di lui contenta di vederlo subito.  Il moro si girò e capii di aver fatto una figura di merda.
«Tu.. Non sei Louis» dissi. Squadrai il ragazzo: occhi azzurri come il cielo, capelli castani a schiaffo, ma viso completamente diverso. Quello di Louis era maturo, con già degli accenni di barba, mentre il viso del ragazzo che mi trovavo davanti aveva il viso giovane, quasi di un quindicenne. Solo che dal fisico sembrava che ne avesse venti.
«La c'era, ma non mi chiamo Louis. Sono Logan, piacere» il ragazzo mi sorrise raggiante, porgendomi la mano. Sorrisi e strinsi la sua mano.
Porca puttana che figone della madonna. Magari lavora come modello all'abercrombie.
«Piacere Logan, io sono Alessia - mi presentai. - Scusa ma ora dev-» cominciai a dire, quando qualcuno mi interruppe bruscamente, intromettendosi nella conversazione.
«Chi sei tu?» chiese una voce con tono sprezzante, una voce fin troppo conosciuta perfettamente dalle mie orecchie. Logan alzò lo sguardo, corrucciando la fronte.
«Sono Logan... Tu devi essere Louis, Alessia ti stava cercando» disse Logan, prima di dileguarsi e andare a giocare con dei bambini. Il viso di Louis si rilassò e si stampò un bel sorriso smagliante.
Sì ma Louis non puoi farmi morire così.
«Perché mi stavi cercando?» chiese Louis, con una punta di curiosità. I suoi occhi si incatenarono ai miei e da lì non capii più nulla.
Che cazzo ha detto?
«Ale, ci sei?» chiese Louis sventolando una mano davanti alla mia faccia.
Che occhi azzurri stupendi...
«Ohh Ale!» esclamò Louis, scuotendomi per le spalle. Ripiombai sulla terra e stordita mi guardai intorno.
Che figura di merda.
«Che hai detto?» chiesi, passandomi timidamente una mano tra i capelli e cercando di aggiustarmeli, mentre le mie guance si coloravano di un rosso acceso.
Louis scoppiò a ridere fragorosamente e scosse la testa.
«Ti avevo chiesto perché mi stessi cercando» e dopo avermi fatto di nuovo la domanda, sorrise e si passò una mano tra i capelli, spettinandosi il ciuffo.
E che cazzo, allora vuoi che ti salti addosso e ti stupri davanti a tutta questa gente?
«Ah... Non me lo ricordo più, sinceramente» risposi, muovendo velocemente la mano, con fare nervoso. Mi allontanai da lui e corsi verso il salone dove molti bambini stavano ballando.
 
 
Louis' mind
Alessia si allontanò da me e andò nel salone grande a ballare con le altre animatrici e le bambine.
«Eh no, caro Louis, non ci siamo» esclamò Niall, mettendomi una mano sulla spalla, facendomi prendere un colpo.
Cristo santo, che colpo.
«Di che parli Niall?» chiesi scocciato e incrociando le braccia. Mi girai e lo osservai di sottecchi, mentre lui sorrideva maliziosamente.
«Lo vedo come la guardi e credimi, si capisce benissimo che ti piace e parecchio.» scossi la testa con un sorriso, mentre mi mordevo il labbro inferiore.
«Quindi? A lei non piaccio» dissi rassegnato. Niall scosse la testa.
Dove voleva arrivare Niall?
«Ne sei così sicuro? - iniziò Niall. Lo guardai e alzai un sopracciglio - Hai notato che prima si è incantata a guardarti?» sorrise beffardo. 
Beh in effetti, prima mi guardava con sguardo sognante...
Niall esultò e cominciò a saltellare in parte a me.
«Visto? Venerdì alle tre di notte mi ha chiamato e mi ha detto che si è innamorata follemente di te. Preciso che non mi chiama mai a quell'ora. Mai.» Niall cominciò a spiegarmi e a parlare velocemente, quasi facevo fatica a seguirlo. Il mio cuore perse un battito alle sue parole.
Quindi.. È innamorata di me?
«E quindi... Che dovrei fare?» chiesi nervoso, mentre mi mangiavo le unghie. Niall mi guardò malissimo e alzò gli occhi al cielo. 
«Devo anche dirtelo?» chiese Niall scocciato, sbattendo le mani sui fianchi.
Ehm, sì, dimmelo tu.
«Non saprei, lei ti ama, tu la ami... Guardatevi negli occhi e mangiate un bel panino al prosciutto.» esclamò ironico Niall, alzando un sopracciglio. Gli lanciai un'occhiata scocciata.
«Hai fame per caso, Niall?» chiesi, sdrammatizzando un po' la situazione. Niall alzò gli occhi al cielo, mentre sbatteva una mano sul tavolo in parte a noi.
Minchia scusa allora biondo.
«Minchia Louis! Chiedile di essere la tua ragazza! - esclamò scocciato Niall, sbattendosi una mano sulla fronte - va se devo dirglielo io cosa deve fare...» sbuffò Niall, alzando gli occhi al cielo. Poi mi guardò dall'alto verso il basso, corrucciando la fronte.
Beh che c'è?!
«Sei ancora qui?! Cosa aspetti a chiederglielo? Muoviti!» esclamò Niall, spingendomi verso il salone grande. Continuò a spingermi alla cieca, poi mi scontrai proprio con la persona che stavo cercando.
«Ehi Louis» mi salutò, arrossendo lievemente. Arrossii anche io e abbassai lo sguardo, poi guardai a destra e da lontano Niall mi faceva segno di dirglielo.
«Ehm ecco io... Insomma si.. Eh tu..» cominciai a balbettare e arrossii violentemente, non trovando il coraggio. Alessia sorrise divertita dal mio balbettare. Cercai di calmarmi, presi un respiro profondo e la guardai negli occhi.
«Alessia - incominciai - vuoi-» fui subito interrotto da Elena che urlava come una cretina e prese Alessia per un braccio, per poi trascinarla verso l'ufficio animatori.
Elena. Tu morirai. Parola di Louis William Tomlinson.
 
 
Elena's mind
«Hai visto Nicole?! Dio è un mito!» esclamai, battendo le mani come una ritardata. Alessia mi guardò con un sopracciglio alzato, non capendo dove volessi arrivare.
«Ti sei persa Nicole che picchiava una certa Danielle, è una ex di Liam-» cominciai a spiegare, quando delle urla stridule arrivarono fino all'ufficio animatori. Ci girammo verso la porta a vetri e una ragazza bionda tirava i capelli ad una ragazza mora riccia.
«Si stanno ancora menando, vieni!» esclamai esaltata, poi presi per un braccio Alessia e la trascinai fuori dall'ufficio animatori, proprio dove le due si stavano menando. Sbloccai il telefono e feci partire un video.
Amo questi momenti da ricordare.
«Brutta baldracca del cazzo, lascia in pace il mio ragazzo!» urlò Nicole, dando una sberla alla tizia.
Minchia, è violenta la ragazza.
Liam guardava Nicole-la-furia a bocca aperta, come tutti del resto. Chi poteva immaginare che quella ragazza timida diventasse così violenta, per difendere il suo ragazzo?
«Liam, sei sicuro che quella sia Nicole?» disse Harry, indicando la bionda che tra un po' si sbranava la ex di Liam.
Cazzo, mi sta facendo cacare sotto.
«Elena, separiamole muoviti!» esclamò Alessia, correndo verso Nicole e cercando di tenerla lontana da Danielle. Io tenni a bada Danielle, anche se continuava a graffiare per poter picchiare ancora Nicole.
Brutta troia stai ferma, cazzo!
«Danielle, mi dispiace, tra di noi è finita già da molto tempo. Ora sto con Nicole» disse diplomatico Liam, prima di mettere un braccio intorno ai fianchi di Nicole. La bionda per tutta risposta fece la linguaccia a Danielle e quest'ultima ci minacciò di vendicarsi molto presto.
«Elena, se mi diventi così a letto, facciamo sesso tutti i giorni, giuro!» esclamò Harry, facendomi l'occhiolino. Scoppiai a ridere e presi il suo volto tra le mani, prima di baciarlo passionalmente. Harry appoggiò una mano sulla mia chiappa destra e mi venne da sorridere sulle sue labbra.
Un urlo di esaltazione ci fece staccare e dopo aver messo a fuoco, capii che era Giulia Jepsen.
«ELENA E HARRY, ELENA E HARRY, ELENA E HARRY, SPORCACCIONI IN ORATORIO!» iniziò ad urlare per tutto l'oratorio. Cominciammo a rincorrerla per farla stare zitta, ma cristo se era veloce. Gli animatori e i bambini che si fermavano e la osservavano, poi spostavano lo sguardo su di me e Harry e restavano a bocca aperta, altri avevano un sorriso furbo sulla faccia, altri ancora avevano uno sguardo pervertito stampato sul volto.
Alessia si mise davanti a me intralciando la strada per bloccare sua sorella ed evitare che si spargesse la voce.
«Quindi tu e Harry...» disse e simulò un bacio a stampo con le mani. Alzai gli occhi al cielo e sorrisi, arrossendo lievemente sulle guance.
«Oh che palle, siamo solo stati insieme a letto una volta!» esclamai, incrociando le braccia scocciata. 
Elena collega il cervello prima di dire qualsiasi parola.
Perché, che ho detto, scusa?!
Uhm non so, osserva la faccia della tua amica. Poco scandalizzata mi dicono.
«T-tu.. Hai perso la verginità con Harry Styles? Quel Harry Styles che conoscono tutti? Sei sicura?» chiese sconvolta Alessia, rimanendo completamente a bocca aperta.
Ah ecco.
«Si, ed è stato fantastico!» esclamai, mordendomi la lingua troppo tardi. Alessia scoppiò a ridere e si mise ad imitarmi.
«Ohhh è stato fantastico! - Alessia rise ancora più forte, cadendo a terra e percossa dagli spasmi - Dovevi vedere che faccia avevi, sembrava di rivedere le cose sconce che fai con lui!» Alessia non la smetteva di ridere, sorrisi per l'imitazione e scossi la testa. Louis si avvicinò a noi sorridente.
«Con chi fai cose sconce tu?» mi chiese Louis con sguardo curioso. Arrossii e non risposi, tanto lo sapevo che Alessia avrebbe spifferato tutto, come la sorella d'altronde.
«Con Harry!» rispose Alessia al posto mio e scoppiò di nuovo a ridere. Louis si aggiunse alla risata e quasi si mettevano entrambi a piangere dal ridere.
«Ma sbaglio o eri tu quella che diceva: io con Harry?! Ma smettiamola di dire caccate, lui è così immaturo e deficiente!» esclamò Louis, pisciandosi subito dopo dalle risate. Alzai gli occhi al cielo, aveva terribilmente ragione. 
«Dai Ele ti perdono, solo perché Harry è il sogno segreto e proibito di ogni ragazza» disse Alessia, tornando seria anche se aveva un po' di matita sbavata, causata dalle lacrime delle risate. Louis tornò serio di colpo e si girò verso Alessia, con sguardo carico di gelosia.
«Oh senti, lo dicono anche Karin, Daniela e Nicole, che sono fidanzate quindi non fare quella faccia.» esclamò Alessia incrociando le braccia, dopo aver notato lo sguardo di Louis. Louis fece una smorfia.
Oh no, qui si mette male.
«Allora perché non ti sei messa con lui quando ti moriva dietro?» sputò Louis tra i denti, mentre incrociava le braccia al petto indignato. Alessia sussultò, poi arrossì lievemente e abbassò lo sguardo.
«Perché ho un'altro idiota per la testa» disse Alessia, arrossendo ancora di più e mordendosi il labbro inferiore, totalmente in imbarazzo. Louis rimase sorpreso dalla frase di Alessia, poi sorrise lievemente e le sue guance si dipinsero di rosa.
Perché Louis sta sorridendo?! Ma soprattutto: perché sta arrossendo?!
«Scusa Ale, ma devo parlare con Louis - dissi prendendo per un braccio Louis e tirandolo da parte. Lui oppose resistenza - Ora!» esclamai dandogli uno strattone e trascinandolo in un luogo più tranquillo.
«Perché stai sorridendo come un'ebete?» chiesi a Louis, sventolandogli una mano davanti, dato che era rimasto incantato a fissare il vuoto.
Ecciao lo abbiamo perso.
«Allora Niall aveva ragione...» disse Louis risvegliandosi dal suo stato di trance. 
Niall aveva ragione?! Su cosa poi?
«Di che parli Louis? su cosa Niall ha ragione?» chiesi curiosissima, saltellando sul posto. Louis alzò gli occhi al cielo con un sorriso.
«Come al solito, sei troppo curiosa - disse Louis scoppiando poi a ridere e io mi unii alla sua risata. - Niall oggi mi ha detto che Alessia è innamorata follemente (sue testuali parole) di me. E appena adesso lei stessa me lo ha confermato, anche se indirettamente» concluse il suo discorso, compiaciuto per se stesso. Quasi si metteva a farsi i complimenti da solo per aver finalmente scoperto che lei è pazza di lui.
Wow. Mi aspettavo che loro due fossero andati a letto insieme, per la faccia che aveva.
«Io mi aspettavo qualche pettegolezzo più interessante e hot di questa notizia scadente.» esclamai incrociando le braccia e alzando un sopracciglio. Louis sbarrò gli occhi e spalancò la bocca sorpreso.
«Scusa ma questa non è una notizia qualunque, è la n-o-t-i-z-i-a!» esclamò Louis facendo lo spelling, come se fosse lo scoop dell'anno. Alzai un sopracciglio e lo guardai malissimo.
Vai convinto proprio.
«Mi prendi in giro? Ormai lo sanno tutti che voi due vi mangiate letteralmente con gli occhi e vi guardate con uno sguardo pervertito, come a dire che se non ci fosse tutta questa gente ti sarei già saltato addosso, quindi non è una notizia.» esclamai, gesticolando con le mani. Louis aprì leggermente la bocca, non aspettandosi il mio mini discorso.
Oh adesso sei sorpreso?
«Dai Louis, adesso non dirmi che non ti dei accorto di come la guardi. Sembra che vorresti saltarle addosso da un momento all'altro» esclamai, alzando gli occhi al cielo. Louis corrucciò la fronte e incrociò le braccia.
Ah adesso si arrabbia anche.
«Elena tu stai male. Da quando sei andata a letto con Harry, pensi che tutto quello che faccio abbia un secondo fine! - Louis sbuffò scocciato e si passò stancamente una mano sul viso - e comunque voglio chiederle di essere la mia ragazza» concluse infine, arrossendo lievemente con un sorriso ebete stampato sulla faccia.
Bravo Louis, vedo che inizi a ragionare... No aspetta: cosa?!
«Che cosa?! Louis ma sei pazzo?!» sgranai gli occhi, mentre la mia voce diventava quasi stridula. Louis corrucciò la fronte, quasi spaventato dalla mia reazione.
«Perché?» chiese non arrivando alla soluzione. Alzai gli occhi al cielo e incrociai le braccia al petto.
Minchia ma allora vuoi proprio far spaventare Alessia.
«Louis, non puoi andare di punto in bianco da Alessia e chiederle di essere la tua ragazza. Si spaventerebbe e la allontaneresti da te. Chi è quella testa di cazzo che ti ha suggerito di andare da lei a chiederle se vuole essere la tua ragazza?!» chiesi scocciata, gesticolando freneticamente con le mani. Louis scoppiò a ridere e indicò Niall seduto al tavolo che cercava di aiutare i bambini a fare i compiti delle vacanze.
«E te pareva.» esclamai, lasciando cadere le braccia sui fianchi. Scossi la testa con disappunto, poi tornai al discorso, anticipando Louis che voleva chiedermi come fare.
«Louis, non puoi buttarti a capofitto così, devi agire in modo graduale. Prima le chiedi di uscire, poi alla fine dell'appuntamento le chiedi se vuole essere la tua ragazza.» conclusi mettendo le mani sulle spalle di Louis. Louis scosse la testa con un sorriso.
«Pensa se davo retta a Niall... - disse Louis con un sorriso. Chissà a che stava pensando. Poi tornò alla realtà e mi guardò negli occhi un po' confuso - E quindi che dovrei fare?» chiese un po' confuso e allarmato. Calma Louis non devi farti prendere dal panico eh, per fortuna ci sono io. 
Sorrisi maliziosamente e misi una mano sul mento. Louis sbarrò gli occhi, probabilmente aveva paura delle mie idee strampalate.
«Tranquillo Louis. Per fortuna ci sono io» dissi, prendendolo per un braccio e tirarlo verso l’esterno dell’oratorio. Louis alzò gli occhi al cielo.
«E’ proprio per questo che non mi fido» sospirò Louis. Feci una smorfia e gli diedi un pizzicotto. Louis cominciò a lamentarsi per il dolore.
Così impari a non fidarti.
 

______Autrice_____

ed eccomi qui dopo due mesi di vacanza ad aggiornare questa storia. Sisi lo so potete uccidermi per avevrvi fatto aspettare così tanto per questa merduccia di capitolo.
Okay mi avete scoperto: per Logan mi sono ispirata a Logan Lerman, che è un figone della madonna. Sìsì lo so non somiglia a Louis, però mi andava di metterlo dentro ahhahahahaha :')
Ringrazio quelle meraviglie che hanno recensito il capitolo precedente e che hanno messo questa storia tra le preferite – seguite – ricordate.
Premetto che non so quando aggiornerò con il 21esimo capitol HAHAHAHAH aiuto lol
Dai cercherò di aggiornare prestissimissimo u.u
Bacioniii :3 

   
 
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