Cosa può l’Amore nella Notte?
Introduzione
All’epoca
ero ancora molto giovane e dimostravo circa 15 anni, avevo i capelli castano scuro
che mi ricadevano sulle spalle e i miei occhi castani spiccavano tra le
numerose lentiggini che avevo sul viso, ero abbastanza alta ma non molto magra.
“
Cosa c’è, Gordon? Perché mi hai
fatta venire?”, ero leggermente irritata per quella convocazione improvvisa, ma
anche se non volevo darlo a vedere da mio tono di voce si capì subito.
Nella
stanza c’era una vecchia scrivania con una sedia e un caminetto col fuoco
acceso; un uomo che sembrava avere una cinquantina d’anni mi venne vicino e mi
mise una mano sulla spalla.
“Mia
cara ragazza, ti ho chiamato perché credo che tu sia abbastanza grande da
reggere la ciò che ti sto per dire…”, nella sua voce c’era un sottile velo di
compassione.
Ero
molto curiosa e non potevo aspettare oltre, doveva dirmi tutto subito: “Cosa? Cosa devi dirmi?”. Gordon mi fissò per niente stupito:
sapeva che ero molto curiosa e non avevo molta pazienza.
“Calma,
calma. Una cosa per volta. Prima dimmi cosa stavi prima che io ti convocassi.”;
mi chiese cosa centrasse tutto questo con quello che doveva dirmi, ma conclusi che prima avrei risposto alle sue domande, prima
avrei ricevuto delle spiegazioni.
“Stavo
litigando con i miei compagni perché non volevano farmi entrare nel dormitorio.”
“
Sono sicuro che vorresti sapere il perché di questo comportamento da parte dei
tuoi compagni.”
“Si,
ma prima dimmi l’altra cosa…un momento non vorrai dirmi che ciò che vuoi dirmi
centra con il motivo per cui i miei compagni mi
escludono?!”
Gordon
annuì con la testa e poi disse:”Luna, ora sei un po’
solitaria e scontrosa, ma anche quando eri molto piccola e amavi conoscere
gente nuova tutti gli altri vampiri della tua età di escludevano, quindi il
motivo non è certo perché sei solitaria e scontrosa. Ma
allora perché? Questo è un po’ più difficile da spiegare…!,
rimase in silenzio per qualche secondo, poi continuò: “E’ il loro istinto
istinto che li che li porta a starti lontano…”
Io
lo guardai per qualche secondo, poi dalla mia bocca uscirono dei sussurri molto
bassi ma chiari: “Non capisco…”
Gordon
abbozzò un sorriso che però svanì subito.
“Lo
credo bene ragazza mia, è una cosa molto difficile.
Adesso, però, ascoltami. L’istinto li fa stare lontano da te perché tu sei
mezzo vampiro e… mezzo Lican (ovvero lupi mannari ^.^ nda). Tua madre era un
vampiro e tuo padre un licantropo e per la loro unione sono stati condannati.
La guerra fra i vampiri e i Lican è nata perché noi proibivamo questa unione, ma i licantropi la approvavano.”
Rimasi in silenzio; nella mia mente
scorrevano solo queste frasi: mezzo vampiro e mezzo Lican; tua madre era un
vampiro e tuo padre un licantropo; sono stati condannati…
Sussurrai
una frase diretta a me stessa: “Quindi è anche colpa mia se c’è questa guerra…”
“Cosa hai detto Luna? Non ho capito.”
Un
solo pensiero mi balenò nella testa: devo andarmene, devo scappare, ho bisogno
di pensare…
Usci
dalla stanza di corsa e Gordon non mi fermò, forse
perché non riusciva a immaginare quello che volessi fare.
Entri
nell’dormitorio senza badare ai ragazzi che mi
prendevano in giro; presi tutto quello che avevo, mi trasformai in un
pipistrello e volai fuori dalla finestra nella notte tenendo il mio zaino con
le zampe.
Mentre
ero in volo molti pensieri mi assalirono la mente:
ecco perché posso uscire di giorno per cui frequento una scuola di semplici
mortali; perché posso bere anche l’acqua e mangiare carne e frutta; ecco perché
divento un pipistrello rispettivamente più grosso da quelli in cui si
trasformano i miei compagni…