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Autore: angelglamour96    08/08/2013    3 recensioni
La morte.
Una casa.
Una stanza segreta.
Strane allucinazioni.
Uno scienziato pazzo.
Un' anima morta che cerca il suo aiuto.
Siete così simili e sei così vicina alla morte.
Altre anime, quelle che cercano vendetta.
Vogliono te.
E infine Lui.
Riuscirai a salvare i tuoi amici?
Riuscirai a salvare te stessa dalla morte?
FxS
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ecco...ehm... mi dispiace per essere stata tutto questo tempo assente, ma mi sto spremendo le meningi per poter continuare tutte le mie storie.
Fortunatamente, stasera ho ritrovato l'ispirazione per The messanger e detto dal mio punto di vista, questo mi sembra uno dei capitoli più lunghi che abbia mai fatto.
Ad ogni modo vorrei ringraziare le ragazze che hanno commentato il capitolo precedente e vorrei cogliere l'opportunit per dire che non so esattamente cosa accade in un MAID CAFFE'. Più avanti capirete. Questo è uno di quei capitoli un pò più leggeri...e spero che amerete la Mirlo che ho descritto in questo capitolo :-)
Bando alle ciancie! Buona lettura











CAPITOLO 13





Mirlo e Shade arrivarono dopo circa dieci secondi e, il ragazzo con molta grazia si sedette sbuffando su quella panchina.
Fine sobbalzò, nascosta lì dietro dentro ad un cespuglio con la sorella impicciona.
-Suvvia, tesoro, vuoi sederti a non fare niente? Sai quante boutique ci sono qui? Io devo provarmi almeno altri 3 costumi da bagno.E poi dobbiamo prenderci un aperitivo.-
-Non ne ho voglia- rispose lui, scocciato a morte.- E poi hai visto che tempo? Sta per piovere ed io non ho per niente voglia di correre per le vie della città inzuppandomi-
Mirlo sbuffò, poggiando le buste con vari accessori che aveva comprato.
-Che facciamo?- chiese sottovoce Fine, sperando di poter uscire da quella situazione imbarazzante.
-Stai a vedere- poi le fece l'occhiolino.
Mirlo, con la sua gonnina inguinale cominciò le "procedure" per sedersi accanto al suo fidanzato, cercando più che altro di trovare una posizione per far si che l' indumento non si alzasse mostrando a tutti le sue grazie.
Rein a quel punto estrasse dalla sua borsa un ago e, in maniera molto lesta, lo posizionò al di sotto del sedere di Mirlo mentre Fine la guardava sbigottita.
A quel punto la principessa del regno della Goccia, poggiato il suo regale didietro sulla panchina, emise un urlo assordante tanto da far tappare le orecchie a Shade e alle gemelle.
-Hey! Che hai da urlare? Mi fai fare certe figuraccie così!- la rimproverò Shade.
-QUALCOSA MI HA PUNTO IL SEDERE!- urlò per lo spavento, attirando l'attenzione di molti passanti.
Così come aveva posizionato l'ago, Rein lo ritrasse e lo infilò di nuovo nella borsa.
-Ho capito. Ma potresti non alzare la voce? Ci stanno guardando tutti.-
-Si lo so.. ma mi ha fatto davvero molto male. E se fosse stata una zanzara rarissima? Una di quelle zanzare che ti iniettano un pò di veleno? Oddio. Mi sento malissimo- disse in modo svenevolo.
Davvero svenevolo, secondo il parere della rossa.
Mirlo si sventolò una mano davanti al volto fingendo un malore.
-Credo che il veleno sia entrato in circolo... devi portarmi in ospedale, Shade-
-Questa tipa è davvero una cretina- sentenziò Rein, disgustata dalle sue mosse.
Fine annuì sospirando.
Il cobalto prese la ragazza per le spalle.
-Mirlo.- disse con molta calma. - Non esistono zanzare che iniettano veleno e nè mai esisteranno. -
-Però io mi sento male. Ho bisogno di te. Dovresti portarmi in braccio.- s'impuntò, mettendo le mani sui fianchi.
-Hai camminato per 6 kilomentri in giro per negozi. Puoi ancora affrontare 500 metri per sederti in un bar.-
Mirlo mise il broncio, massaggiandosi ancora il sedere.
-Però se fossi con Fine sarebbe diverso-
La ragazza in questione sussultò sentendosi tirare in ballo.
-Fine non c'entra niente qui. Adesso.-
Mirlo sbuffò.
-Non voglio stare più qui. Mi è venuta sete e voglio andare in un Caffè.- borbottò riprendendo le sue buste e avviandosi verso l'uscita del parco.
-Ah!- sospirò il cobalto. -Che Dio mi dia la forza per sopportarla per un'altra ora.-
Dietro il cespuglio, appena il principe si fu allontanato, le due gemelle scoppiarono a ridere.


Fine e Rein si appostarono dietro un bidone della spazzatura.
La turchese emise un lamento strozzato.
-Qui il puzzo è insopportabile- proferì tappandosi il naso con una mano.
-Ma l'hai detto tu che bisognava mettersi qui!- rispose Fine, sistemandosi gli occhiali da sole per poi osservare molto attentamente
all' interno del Caffè "Delizie Deliciouse".
-Perchè le cameriere sono vestite in quello strano modo?- domandò Rein, riferendosi ai vestiti da streghette che quelle donne indossavano.
-Perchè è un maid caffè. Lì le cameriere fanno... ehm... cosplay. E' proprio il tipo di Caffè.-
-E che roba è?-
-Hai presente quando si fa carnevale su Wonder?-
Rein annuì.
-Ecco. Lì è carnevale quasi tutti i giorni. Carnevale senza festa.-
-Che sfiga però- commentò rivolgendo anche lei la sua attenzione all' interno del caffè.
Mirlo e Shade erano proprio seduti vicino alle enormi finestre.
-Però non ancora riesco a capire perchè Shade l'abbia portata in un posto del genere-
-Sveglia Fine!- esclamò la gemella tirandole un pugnetto sulla guancia. -E' perchè era molto vicino e perchè lui non ha voglia di sentirla lamentarsi-
-Ahh! Adesso ho capito. Ma esattamente, cosa dovremmo fare adesso?-
Rein tolse i suoi occhiali da sole firmati e li portò in testa.
-Fortunatamente, quello è un caffè da Maid.- disse nascondendo la borsa tra le aiuole.

Il principe si guardava intorno spaesato, colpito da quelle cameriere vestite in modo strano e dall' ambiente ricco di decorazioni.
Le pareti erano rivestite da una carta da parati floreale con gigli e ciclamini e vi erano all'incirca una dozzina di tavolini, con cuscini sul lilla, sparsi per la sala. In ogni angolo profumate piante di tulipani.
Mirlo si scolò tutto il bicchiere di succo di frutta che stava bevendo, per poi poggiarlo sul tavolo in modo molto violento.
-Ti decidi a spiccicare una parola?-
Shade la guardò accigliato.
Ma cosa ci trovava di bello in lei Pastel?
-No. Sono stanco e voglio tornare a casa.-
-Ho capito.- rispose, accavallando le gambe e scoprendo la sua coscia più del dovuto. -Prima mangiamo qualcosa, però. Ok?-
-Mmh mmh- mugugnò Shade, poggiando il mento sul dorso della mano mentre guardava fuori.
-Padrone, signorina, siete pronti per ordinare?- la voce smielata di Rein arrivò quasi come un cazzotto nello stomaco di Shade.
Indossava un vestito azzurro pomposo, pieno di fiocchi, di plissettature e di merletti bianchi e blu; sulla testa un buffo cappello da strega e sulla faccia una mascherina d'argento.
Strabuzzò gli occhi per un secondo per poi riprendersi velocemente.
Che diamine ci faceva in un posto del genere?
E poi, perchè faceva la cameriera?
Fortunatamente, l'azzurra non si accorse di essere stata riconosciuta e quindi continuò la sua missione senza problemi.
-Si.- disse Mirlo, interrompendo il monologo di Shade.-Io vorrei prendere un Parfait con more, mirtilli e lamponi. E tu Shaduccio?-
Per poco il ragazzo in questione non le sputò l'acqua che stava bevendo, in faccia.
Ingoiò tutto e si limitò a scoccarle un'occhiataccia.
- Io prendo un frappè alla fragola, grazie-
Rein annotò tutto sulla sua agendina e dopo di chè sparì.

-Ecco le ordinazioni!- esultò Rein, mostrando il blocknotes alla gemella.
Fine le sorrise mentre finiva di imbavagliare le due cameriere e finiva, in bellezza, col  chiuderle dentro il bagno.
-Non mi piace fare queste cose, però- disse guardandosi allo specchio dello spogliatoio.
Indossava un vestito, rubato, da strega tutto rosa uguale alla gemella. -Sembro una bambolina di porcellana- disse più a se stessa che a Rein.
-Oh, suvvia. Il fine giustifica i mezzi-
La rossa sospirò.
-Che dobbiamo fare?-
La turchese sorrise malefica.- Sbagliato. Tu che farai.-
-I-Io?- domandò indicandosi.
-Servirai un Parfait disgustoso a Mirlo. Dentro ci metterò così tanti lassativi da farla stare male per due giorni di fila.-
Infine rise come il cattivo di turno delle fiabe che leggeva da bambina.

Il vassoio tremava leggermente nelle mani di Fine.
-Non è una buona idea- disse mentre la sorella le sistemava una mascherina dorata.
-Non c'è tempo per i ripensamenti. Vai e affondala!- la incitò dandole una piccola spintarella.
Ormai in gioco non le restava che ballare. Prese un profondo respiro e si avvicinò lentamente al tavolo. Mirlo la vide e borbottò qualcosa di incomprensibile, finalmente rincuorata dal fatto che la sua ordinazione fosse arrivata.
Ancora tre passi.
Shade si girò verso di lei.
Due passi.
-Mi spiace per l'att..-
Un passo.
E poi accadde l' imprevisto.
Fine inciampò nei suoi piedi e Frappè e Parfait, compreso di more, mirtilli e lamponi, finirono addosso alla principessa Mirlo rendendola irriconoscibile.
Le coppe si ruppero in mille pezzi e la ragazza si tagliò il palmo della mano destra.
Rein scoppiò a ridere insieme all' intera clientela mentre Shade trattenne una fragorosa risata e aiutò la rossa a rialzarsi, con il sorriso sulle labbra.
-Ti sei fatta male- proferì lui, porgendole un fazzoletto.
La guardò nei suoi occhi rossi e per un momento gli sembrò di averla vista da qualche altra parte.
Una scarica attraversò le loro spine dorsali, facendo venire il batticuore a Fine e un lieve rossore sulle guance del ragazzo.
-N-No.. non ti preoccupare-
Mirlo che nel mentre si era appena ripresa dallo schock, cominciò ad inveire verso la finta cameriera.
-T-Tu... COME TI PERMETTI?-
Fine fece per aprire la bocca ma la principessa fu più veloce.
-HAI MACCHIATO LA MIA COSTOSSISSIMA GONNA DI FENDI!-
-Mirlo...- s'intromise Shade, ma lei non lo lasciò parlare.
-Pezzente!-
Rein si avvicinò alla gemella e le strinse la mano sana.
Subito la proprietaria intervenne.
Era una donna sulla quarantina, capelli neri legati in modo raffinato in una crocchia e occhi azzuri ma  a differenza delle dipendenti, non indossava quel ridicolo vestito da streghe ma solo la solita uniforme da cameriera.
-Mi spiace un sacco signorina. Le prometto che licenzierò in tronco Mariam-
Mirlo tentò di pulirsi con un tovagliolo, peggiorando solo la situazione.
Sbuffò inviperita.
-Voglio che licenziate anche quella ragazza dai capelli azzurri- concluse indicando Rein.
Fine allora si fece avanti.
-Senti, tu sei solo una ragazza viziata. E insolente. Non mi hai nemmeno dato il tempo di chiederti scusa e a questo punto non posso far altro che dire a me stessa che ho fatto bene ad inciampare. Non mi sorprende che questo ragazzo non sia contento di stare in tua compagnia se chiami altre persone pezzenti. Ben ti sta.-
-Mariam non aggiungere u..-
-Fermatevi tutti!!- esclamarono due voci dietro le loro spalle.-Loro ci hanno rubato i costumi!-
Le due tipe si presentarono in sala in biancheria facendo volgere lo sguardo di tutti i presenti sui due impostori.
Fine e Rein deglutirono.
-Che si fa?- disse l'azzurra sottovoce.
-Io direi di darcela a gambe-
In meno di un battito di ciglia, le principesse si volatilizzarono lasciando Shade a ridere, Mirlo a lamentarsi e le 3 donne a fissare l'uscita.

-Bentornato Shade!- esclamò Bright non appena vide l'amico rientrare, seguito a ruota da una principessa del regno della goccia in uno stato deplorevole. -Che diamine è successo?-
Mirlo lo fulminò con lo sguardo. -Non ti azzardare a chiedermi nulla.- poi scappò al piano superiore, quasi in lacrime.
Il cobalto si buttò sul divano, spostando la borsa di Rein.
-Fine e Rein?- chiese.
-Oh, sono appena rientrate. Se cerchi Fine è di sotto.-
-Che-Che cosa ti fa pensare che io stia cercando Fine?- domandò rosso.
Il biondo alzò un sopracciglio e richiuse il libro che stava leggendo.
-Lo capisco dai tuoi occhi. Adesso vai.- disse incoraggiandolo e sorridendogli.
Il principe della Luna annuì e poi scese verso il seminterrato. Faceva freddo, non eccessivamente, ma lui avrebbe preferito stare ai piani superiori che in quello scantinato anche buio. E poi c'era quella diamine di porta che non si apriva.
Ad ogni modo, quando scese le scale e poggiò i piedi sul pavimento macchiato, si guardò intorno trovando Fine in posizione fetale, distesa sul suo letto.
-Hey, Fine?- la chiamò sedendosi accanto a lei.
La rossa scattò subito a sedere.
-S-Shade-
-Scusa, ti ho svegliato.-
-No, non ti preoccupare- gli rispose sorridendo, agitando le mani difronte a lui.
E fu allora che Shade la vide.

Le coppe si ruppero in mille pezzi e la ragazza si tagliò il palmo della mano destra.

Fine aveva una fasciatura sulla stessa mano, nello stesso punto.
Le bloccò il polso e le chiese come se la fosse procurata.
-Io e Rein siamo state a fare una passeggiata e sono caduta, nulla di grave-
E fu in quel momento che Shade ci arrivò.
Certo, quella cameriera doveva essere per forza Fine.
Se c'era Rein doveva esserci anche lei.
Ma perchè erano in quel posto?
Che ci facevano lì?
Le sorrise teneramente e decise di tenere quel segreto per se.
Infondo, non era importante. E poi si era divertito.
Le accarezzò una guancia e poi la strinse a se in un dolce abbraccio , lasciandola completamente spiazzata.
La rossa nascose sotto il guanciale il fazzoletto del bel principe.



















   
 
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