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Autore: Sissi94    09/08/2013    2 recensioni
Il finale della quinta serie dei Cesaroni è stato a dir poco deludente. Io (come molti altri, immagino) sognavo un finale migliore per Eva e Marco. Ed è proprio il mio finale, che voglio raccontare in questa
fan fiction, incentrata solo sui due ragazzi in questione. Sofferenze, passione, rabbia, amore, questo racconterò nella mia storia. Mi auguro che vi piacerà.
-Silvia-
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Marta Cesaroni , Maya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Roma, ristorante “Antichi Sapori al Pigneto” -

Eva, Marco e Marta avevano posteggiato la macchina non lontano dal ristorante “Antichi Sapori al Pigneto”, che si trovava a Via Macerata, ed erano arrivati verso le 14.15 ed avevano ordinato. Eva aveva ordinato per Marta i rigatoni al sugo, mentre per lei un’insalata mista. Marco, invece, aveva preso una bistecca con patatine fritte. Da bere, tre bottiglie di acqua. Marco doveva guidare, ed Eva certo non poteva bere da sola vino o birra.

Dopo 5 minuti un cameriere arrivò con le bevande, mentre dopo 25 min un altro cameriere arrivò con tutti e tre i piatti pronti. Tutti e tre lo ringraziarono e mangiarono, erano affamati.

Marta:”Finalmente la pappa!”

Marco:”Eh già, amore!”

Eva rise e le accarezzò i morbidi capelli. I ragazzi, pur vivendo insieme, avevano deciso di ricostruire un rapporto normale, per il bene della loro figlia. Marco, però, sapeva che Eva stava facendo uno sforzo morale enorme a riaccettarlo nella sua vita di sempre, e la capiva, per cui aveva deciso di non metterle alcun tipo di pressione e di adattarsi ai suoi bisogni, senza ovviamente nominarle Maya.

Una grande preoccupazione, però, opprimeva la mente del ragazzo. Lui – pensava - aveva lasciato Maya durante la notte, senza dirle nulla, senza scriverle un biglietto, perchè sapeva che lei o non lo avrebbe ascoltato, o avrebbe sicuramente voluto partire per Roma insieme a lui, cosa che Marco non voleva, perchè aveva bisogno di un lungo periodo da passare da solo con la sua famiglia. E Maya non glielo avrebbe mai permesso, perchè avrebbe avuto paura che Eva potesse riprenderselo. E la preoccupazione nasceva proprio da questo. Se Maya avesse capito che Marco era tornato da Eva e Marta (cosa che sicuramente avrà pensato) sarebbe piombata in casa di Eva all’improvviso e avrebbe rovinato quel rapporto che lui ed Eva stavano cercando piano piano di riavere. Sarebbe piombata a Casa Cesaroni, e subito Giulio o Lucia le avrebbero svelato l’indirizzo di casa di Eva. Marco cercava di non far capire ad Eva che era preoccupato, ma le donne, si sa, capiscono sempre tutto, senza bisogno di parole.

Eva:”C’è...c’è qualcosa che non va?”

Marco:”N-no, perchè?”

Eva:”Sembra che tu sia preoccupato per qualcosa, dall’espressione del tuo viso”

Marco:”Ma no...davvero, non sono preoccupato, va tutto bene, tranquilla.”

Eva non insistette, ma non era affatto convinta delle parole di Marco, e l’espressione del suo viso lo provava.

Marco, capito che era inutile nascondere la preoccupazione, cedette. Fece un sospiro e poi parlò.

Marco:”Va bene Eva...la verità è che ho paura che... che Lei arrivi all’improvviso da noi, distruggendo quel rapporto normale che stiamo cercando con fatica per il bene di nostra figlia. Sai, quando io sono partito l’ho lasciata di notte senza dirle niente, senza neanche scriverle un biglietto. Sicuramente capirà che sono tornato per rivedere Marta...”

Ad Eva, solo per un momento, tornò in mente la notte che Marco la aveva lasciata per Londra. Certo, almeno a lei, Marco aveva lasciato una lettera, perchè la amava.

Eva:”Bravo Marco, i miei complimenti. Vedo che l’esperienza a te non insegna nulla...”

Marco, sapendo a cosa Eva stava alludendo, rispose:”Dai, Eva...”

Eva:”...beh, quindi ora secondo te che dovremmo fare?”

Marco:”Quando suonerà, io aprirò ed uscirò fuori davanti alla porta a parlare con lei, di modo che voi non potrete vedervi, ma tu e Marta potrete sentire quello che le dirò e potrete stare in casa vostra tranquille.”

Eva:”...non so se potrò ancora fidarmi di te, Marco...”

Marco:”...e lo capisco, Eva. Lo capisco. Ma, dopotutto, non chiesto nulla né a te né a Marta, voi non dovrete fare nulla.”

Eva:”...d’accordo...”

Marta sembrava essere molto felice di rivedere i suoi genitori che parlavano insieme. I suoi occhioni che brillavano parlavano da soli. Con i suoi genitori scambiò opinioni su quello che avevano mangiato e sul ristorante. Le opinioni del trio risultavano tutte molto positive. Marco pagò il conto, €25.00, poi i te decisero di fare quattro passi. Marta si era addormentata ed era nel passeggino.

- Lussemburgo -

Maya, finito il momento di sfogo a causa della misteriosa partenza di Marco, cominciò a svolgere indagini, determinata a ritrovare il suo amato. “Dunque” – pensò – “l’unica volta che Marco era uscito da solo era stata quando si era perso l’orologio ed era corso da “Clairefontaine” a recuperarlo. E quando stava in casa non aveva tempo di accendere il computer, perchè era sommerso di esercizi. Ma era pure tornato a casa molto presto. Di conseguenza, sarà andato ad un’agenzia viaggi molto vicina”. E vicino al Palazzo, c’era solo un’agenzia viaggi. Decise di andare subito a chiedere informazioni, e dopo 15 minuti arrivò all’agenzia viaggi. Parlò in lingua francese.

Maya: “Buonasera signore, avrei bisogno di un’informazione importante”

Commesso:”Buonasera signorina, mi dica pure”

Maya:”Vorrei sapere se recentemente un certo “Marco Cesaroni” ha comprato qui un biglietto per una partenza”.

Commesso:”Mi spiace, signorina, ma per questioni di privacy non possiamo divulgare informazioni dei nostri clienti. Non posso esserle d’aiuto”.

Maya, favorendo al commesso il suo documento:”Sono una principessa, figlia del Duca D’Oil Aldemburger. Vuole che vada a chiamare mio padre o mi da l’informazione?”

Commesso:”D’accordo principessa, glielo dico subito, stia tranquilla”

Il commesso cercò nell’archivio del computer.

Commesso:”Si signorina, proprio due giorni fa un “Marco Cesaroni” ha comprato qui da noi un biglietto aereo.”

Maya:”Ah capisco. Potrei sapere dove era diretto?”

Commesso:”Si, dunque, era un biglietto aereo per sola andata a Roma Fiumicino”

Maya:”Ah...e l’ora della partenza?”

Commesso:”3.35, signorina”.

Maya:”Le tre di notte?!”

Commesso:”Proprio così, signorina!”

Maya:”Va bene, la ringrazio. Ah, già che ci sono, prendo un biglietto per primo volo di stasera per Roma Fiumicino”

Il commesso controllò gli orari, e dopo un minuto esordì.

Commesso:”Dunque, alle 19.30 potrebbe andarle bene?”

Maya:”Si, perfetto. Grazie”

Maya pagò la cifra del biglietto e se ne andò.

Maya:”La ringrazio per l’informazione, arrivederla!”

Commesso:”E’ stato un piacere, signorina”. In realtà il commesso non aveva avuto affatto piacere. Maya lo aveva obbligato a parlare.

La principessa ora aveva capito dov’era il suo amato, e non avrebbe esitato a tornare da lui il prima possibile. Doveva riprenderselo, non poteva permettere che Eva lo riconquistasse.

 

Altro nuovo capitolo tutto per voi! Si lo so, ho dipinto Maya come una persona quasi intelligente, quando lei in realtà non lo è, però ho dovuto necessariamente farlo :P un bacio a tutti! - Silvia.

  
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