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Autore: kogarashi    17/02/2008    6 recensioni
Una sirena e un essere umano...due creature completamente diverse s'incontrano, e il loro destino sembra essere inesorabilmente segnato, legandosi attorno a sentimenti contrastanti che diverranno con il passare del tempo sempre più profondi...può un amore distruggere anche simili barriere volute dal destino e rimescolare tutte le sue carte?
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CRISTALLI D’ACQUA…

_IF YOU ONLY KNEW_

 

 

Ohh... The pain is burning your senses

Ohh... You're getting colder

 

Oh believe in me Oh believe in me

The magic you can create

If you only knew

You're forgetting me

Forgetting how to dream

 

 

 

Ash aprì gli occhi ancora assonnati e si stiracchiò rimanendo sdraiato fra le lenzuola bianche stropicciate dal suo corpo. Si volto a guardare l’orario scandito dalle lancette dell’orologio a muro posto di fianco al letto e che in quel preciso istante si spostarono segnando le 10.30 del mattino.

 

“Accidenti…ho sonno…” disse portandosi entrambe le braccia sul viso coprendosi gli occhi e lasciando scoperta solo la bocca che si aprì in uno sbadiglio di circostanza.

 

Con estrema fatica si decise ad alzarsi, posando a terra i piedi nudi che lo fecero rabbrividire quando toccarono la superficie fredda del pavimento.

 

Alcuni minuti più tardi si vestì e scese in cucina dove trovò come sempre la colazione pronta a tavola.

 

“Buongiorno pigrone” lo schernì la madre indaffarata nelle faccende domestiche.

 

“Giorno…” rispose svogliatamente il ragazzo sedendosi a tavola e iniziando a sgranocchiare qualcosa.

 

“Sai, da quando sei tornato a casa bagnato fradicio non ho più visto il capitano del porto” disse la donna senza staccare gli occhi da ciò che stava  facendo.

 

Ash emise un lieve sbuffo, come se la cosa non gli interessasse, e difatti era proprio così, più quell’uomo se ne stava alla larga da lui e soprattutto da sua madre meglio era per tutti.

 

I suoi pensieri però tornarono con forza a quel giorno, il giorno nel quale aveva visto quella strana creatura marina che l’aveva salvato da morte certa. Sorrise dolcemente al pensiero di ciò mentre si portava la tazza col latte alle labbra.

 

“Che c’è?” chiese la donna guardando il figlio sorridere.

 

“No nulla…” rispose semplicemente lui troncando la comunicazione con la madre e rimettendo la tazza e il piatto con la colazione del lavandino della cucina.

 

“Io esco!” disse senza aspettare risposta, mettendosi un berrettino in testa e uscendo di corsa di casa insieme al fido Pikachu che gli si mise subito alle costole quasi fosse la sua ombra.

 

Raggiunse il porto nel giro di alcuni minuti, l’oceano era li davanti a lui, in tutta la sua pacata bellezza e l’aria di mare che gli inebriava l’olfatto lo metteva ancora di più di buon umore.

 

“Vedo che stamattina ti sei svegliato presto”

 

Il ragazzo dai capelli corvini si voltò in direzione di quella voce trovandosi di fronte ad una ragazzina con gli occhi e i capelli blu lasciati liberi fatta eccezione per due ciuffetti legati elegantemente da due mollettine gialle che terminavano dietro alla nuca con un nodo. Portava un vestitino nero estivo e al collo portava un foular rosa.

 

“Lucinda…ciao” disse il ragazzo sorridendole mentre il piccolo pokèmon giallo saltò in braccio alla ragazzina che lo prese cordialmente fra le esili e bianche braccia.

 

“Allora? Come mai sei venuto qui?” gli chiese la ragazzina.

 

“Avevo voglia di vedere l’oceano tutto qui”

 

Silenzio. La ragazzina a quelle parole rimase stupita. Non si sarebbe mai aspettata una simile risposta da quel ragazzo.

 

“Non dirmi che sei diventato improvvisamente sensibile dopo anni di acuta insensibilità!”

 

“Non bisogna essere sensibili per aver voglia di vedere dell’acqua!” rispose Ash inacidendosi e provocando una gran dose di ridarella da parte di Lucinda che non credeva alle proprie orecchie.

 

Rimase in silenzio per alcuni istanti nei quali Lucinda si divertiva a fare i grattini sotto al mento di Pikachu e Ash continuava per un motivo che ancora non conosceva a fissare le onde dell’oceano.

 

“Lucinda…posso farti una domanda?”

 

La ragazzina alzò lo sguardo e annuì.

 

“Se un giorno improvvisamente ti trovassi faccia a faccia con qualcosa che non avresti mai creduto reale…e continuassi a pensare a ciò che hai visto…bhe…cosa faresti?” chiese.

 

Lucinda ci pensò un po’ su prima di rispondere delicatamente: “Penso che non mi darei pace fino a che non fossi sicura di non aver avuto un allucinazione…ma perché Ash? Hai visto qualcosa di strano per caso?”

 

Il ragazzo scosse la testa in segno di diniego. “No…va tutto bene tranquilla” disse sorridendole e provocando un piccolo sussulto da parte della ragazza che trovò strana quella reazione.

 

Aveva fatto una promessa con se stesso quel giorno. Avrebbe tenuto celato dentro di lui quel segreto come se ne andasse della sua stessa vita. E nessuno gli avrebbe mai fatto cambiare idea.

 

Pikachu lo fissava come se dentro di lui avesse inteso ciò che Ash stesse pensando e volse lo sguardo verso quella distesa di acqua incontaminata…dove si trovava lei, da qualche parte la sotto.

 

 

*

 

 

Molto lontano da li, nelle profondità dell’oceano si stava preparando una sfarzosa festa dove le creature più illustri si preparavano ad accedervi, consci del fatto che di li a poco qualcuno avrebbe completamente cambiamo modo di vivere.

 

“Non vedo l’ora di vedere la piccola Misty entrare nell’età adulta con l’incoronazione!” disse un tritone anziano parlando con una sirena con i capelli violacei e ondulati.

 

“Si…ricordo con estrema dolcezza quando nacque, era così piccola e indifesa…”

 

“E’ diventata davvero una sirena bellissima, chi l’avrebbe mai detto!” disse il tritone mentre altre creature marine iniziavano ad attorniarsi intorno ai due.

 

“Peccato che sia ancora così ribelle…sarebbe perfetta come compagna del figlio del re dell’oceano!” disse una sirena con sguardo sognante.

 

“Non esagerare! E’ ancora giovane! E poi quel piccolo tritone è ancora molto infantile e immaturo…”

 

“Allora sarebbero perfetti insieme!” un boato di risa echeggiò nell’aria fino ad arrivare alle orecchie di Misty che si trovava nella sua stanza seduta sull’apertura dalla quale si poteva ammirare l’intero regno marino.

 

“Che creature ostinate…ancora con questa storia dell’incoronazione e del re dell’oceano…” sbuffò la sirena con il suo broncio inconfondibile.

 

Guardò le luci del regno che brillavano stagliandosi con forza ma anche con dolcezza rischiarando il buio assoluto degli abissi nei quali dimorava sin dalla nascita. Il suo sguardo improvvisamente corse lungo la sua coda verde e il suo sguardo si fece improvvisamente triste.

 

“Se solo non avessi la coda adesso potrei essere insieme a lui…”

 

Horsea a quelle parole si avvicinò a lei, sperando che l’amica non avesse davvero pronunciato quelle parole che portavano con se un nuovo significato.

 

“E’ incredibile come il destino possa essere assurdo. Prima d’incontrare quel ragazzo ero felice della mia condizione marina…ma ora…essere una sirena quasi mi disgusta...vorrei poter correre per la spiaggia e girare per il mondo con delle gambe invece che restare rinchiusa qui, non poter vivere realmente la vita se non qui sotto, nell’oscurità come un qualsiasi altro pesce…”

 

Il pokèmon d’acqua la guardò tristemente mentre sugli occhi della ragazza iniziavano a delinearsi delle perle d’acqua, segno che nonostante fossero sott’acqua le sue lacrime potessero vedersi perfettamente prima di fondersi con l’acqua circostante, divenendo un tutt’uno con essa.

 

“Horsea…” disse il piccolo cavalluccio marino facendo una piccola carezza con il musetto sulla mano della ragazza.

 

“Sto bene non preoccuparti…va tutto bene Horsea…” disse la ragazza addolcendo il viso e accarezzando leggermente il pokèmon azzurro.

 

Una sirena entrò nella stanza della giovane sirena sorridendole gioviale.

 

“Misty, è giunto il momento”

 

La sirena annuì, sorridendo con un sorriso di circostanza al pokèmon che la guardava ancora visibilmente preoccupato per i sentimenti che sentiva dentro l’amica.

 

Aveva paura di perderla…e non ne sapeva ancora la ragione.

 

Misty si avviò verso la sala dove si teneva il ricevimento, venendo investita da un clamore di applausi non appena gli invitati la videro.

 

“Quanto è diventata bella” dissero alcune sirene poco distanti da lei, ma Misty non ci fece caso, voleva solo che quella stupida festicciola per proclamarla adulta finisse alla svelta.

 

“Bene, Misty, avvicinati qui” disse un tritone prendendo per mano la sirena e portandola verso una fontana dalla quale fuoriusciva un liquido dorato.

 

Misty si sentì a disagio, forse non era ancora pronta per diventare a tutti gli effetti una sirena adulta, e le altre creature marine che la guardavano meravigliate non la tranquillizzavano…tutt’altro.

 

Il tritone prese un po’ di quel liquido lasciandolo fluire sui capelli ramati della ragazza che chiuse gli occhi. Il liquido a contatto con i suoi capelli si trasformò in una miriade di pagliuzze dorate che svanirono nel giro di pochi istanti, lasciando al loro posto delle perle bianche e pure sui capelli della sirena.

 

“Queste sono le perle che ti riconoscono ufficialmente come sirena adulta mia cara Misty” disse il tritone mentre alcune sirene della folla scoppiavano a piangere commosse dal rito.

 

“La…ringrazio…” disse Misty sorpresa toccandosi lievemente le tre perle che aveva incastonate fra i capelli che rilucevano come pietre preziose.

 

I festeggiamenti continuarono, anche se una parte di Misty voleva andarsene e così all’oscuro di tutto e tutti la sirena nuotò nelle acque fuori dai confini del regno, diretta dove il suo cuore in quel momento le diceva di andare…

 

 

*

 

 

“Proprio non mi vuoi dire cosa ti è successo Ash?” chiese Lucinda curiosa dopo la domanda dell’amico.

 

“Ti ho detto che non è successo niente! Non insistere per favore…” rispose il ragazzo visibilmente irritato dall’atteggiamento ostinato della ragazzina.

 

Lucinda mise il broncio lasciando da solo l’amico e andandosene per i fatti suoi, decisa a tenere il muso con Ash per parecchio tempo.

 

Il ragazzo la guardò un po’ divertito e un po’ sollevato dal fatto che finalmente l’avesse lasciato stare, decidendo di non tormentarlo più sulla questione del segreto….almeno per il momento.

 

S’incamminò con il fido Pikachu verso la baia dove si era risvegliato dopo essere stato salvato dalla sirena.

 

“Vorrei almeno aver avuto la possibilità di sapere il suo nome” disse il ragazzo abbassandosi la visiera del cappellino e mettendosi le mani in tasca, calciando via un sasso che si trovava sulla sua traiettoria.

 

Guardò verso l’oceano e improvvisamente scorse la figura esile di una ragazza dai capelli rossi seduta su uno scoglio e preso da una strana foga si mise a correre per raggiungere la baia il prima possibile.

 

“Ti prego, fa che sia lei!”

 

Arrivò sulla spiaggia bianca ansimando per la corsa e asciugandosi il sudore camminò verso le onde che s’infrangevano lievi sulla spiaggia bagnata continuando ad andare avanti e indietro nell’oceano, lasciando solo una leggera spuma bianca che svaniva nel giro di pochi attimi.

 

“EHI!” disse richiamando l’attenzione della ragazza che appena si voltò verso di lui si tuffò in acqua, lasciando intravedere la bellissima coda verde.

 

“ASPETTA SONO IO! NON SCAPPARE!” disse Ash tuffandosi e cercando di nuotare il più velocemente possibile.

 

La sirena tornò a galla facendo uscire dall’acqua solo la testa fino alle spalle nude e chiare.

 

“Sono…il ragazzo che hai salvato…volevo…volevo ringraziarti…”

 

“Sono io che dovrei ringraziare te per avermi salvata quel giorno…” rispose la sirena quando Ash fu abbastanza vicino per distinguere la sua voce dal rumore del mare.

 

E ne rimase totalmente affascinato, quella voce sembrava non essere terrena, una voce talmente melodiosa da inebriare il suo udito, ripercuotendosi con forza in tutto il suo animo, quella voce sembrava uscita da una dea e forse in parte quella creatura mistica lo era realmente.

 

“Io…sono Ash…” disse presentandosi goffamente.

 

“…Misty…”

 

Il ragazzo sorrise. Finalmente conosceva il suo nome.

 

Nel frattempo Pikachu era rimasto sulla spiaggia guardando i due con occhi dolcissimi e decidendo di tornare a casa e di lasciarli un po’ da soli.

 

Quel giorno entrambi non lo dimenticarono mai, passarono tutto il pomeriggio lui sullo scoglio e lei in acqua a cercare di conoscersi, anche se per quasi tutto il tempo Misty rimase in silenzio ascoltando meravigliata le affascinanti storie che Ash le narrava, facendole desiderare ancora di più di poter essere un essere umano come lui.

 

Quando fu il momento di salutarsi entrambi si guardarono negli occhi dolcemente, qualcosa in entrambi stava cambiando, e non era solo il senso di gratitudine che tutti e due provavano verso l’altro, no, era qualcosa di molto più grande, profondo e di certo incomprensibile per due creature tanto diverse.

 

“Ci rivedremo?” chiese Misty sorprendendosi lei stessa di quella domanda.

 

“Certo!” rispose il ragazzo felice di quella domanda.

 

 

*

 

 

“Accidenti…nuotare con i delfini è fantastico Misty” disse Ash cadendo esausto ma felice sulla spiaggia mentre la sirena lo guardava da poco lontano divertita. I giorni erano trascorsi veloci dal loro secondo incontro e ormai si sentivano a loro agio insieme, come se si conoscessero da un’intera vita.

 

“Voglio mostrarti una cosa…” disse la sirena facendo cenno ad Ash di seguirla e inabissandosi.

 

Il ragazzo annuì sicuro che sarebbe stato una cosa meravigliosa, come lo erano stati quei giorni e seguì la ragazza senza nessun dubbio o ripensamento.

 

Avevano nuotato fino a raggiungere una piccola grotta e Ash raggiunte le rocce bagnate vi si arrampicò fino a sedersi sopra di esse tenendo le gambe a penzoloni nell’acqua marina.

Misty invece era rimasta nell’acqua, voltandosi verso l’apertura della grotta, dalla quale entravano timide leggere onde che venendo in contatto con il corpo esile della sirena sembravano farla danzare sinuosamente.

 

Il ragazzo si guardò intorno meravigliato, le stalattiti e stalattiti sembravano creare una atmosfera strana e rilassante, i riflessi provenienti dalle onde del mare, sembravano aver catturato la luce lunare, riflettendo quella fioca luce sulle parenti della grotta che danzava al ritmo del mare.

 

“Tu…vieni sempre qui?” chiese volgendo lo sguardo verso la sirena che lo guardò annuendo.

 

“Perché non ti siedi? Sarai stanca di nuotare”

 

Misty si sorprese a quella richiesta, aveva gia disobbedito alle regole del mondo marino facendo amicizia con un essere umano, non poteva permettersi di aggravare ulteriormente la sua situazione. Ma lo sguardo dolce e premuroso del ragazzo la fecero desistere dai suoi buoni propositi.

 

“Dai non fare l’associale!” disse Ash prendendo la sirena per una mano ma finendo inevitabilmente in acqua anche lui.

 

“Ti…sei fatto male?” chiese timidamente lei. Era difficile sentirla parlare e un brivido percosse la schiena del ragazzo per la seconda volta al suono della sua voce che in quella grotta sembrava avere un non so che di melodioso e magico.

 

Gia dal loro primo incontro su quel peschereccio in mezzo all’oceano il suo stomaco aveva sussultato stranamente alla vista della sirena. Ma non capendo molto bene i sentimenti si era detto che forse era tutto dovuto al fatto che lei era un essere che fino a poco tempo prima credeva solo frutto dell’immaginazione di qualche strambo scrittore di favole.

 

“Si sto bene, è solo un po’ fredda…sai…con i vestiti bagnati rientrare in acqua è un po’ uno shock, almeno per me” rispose il ragazzo mettendosi a ridere goffamente.

 

“Sei un umano divertente sai?” rispose lei addolcendo lo sguardo fino a trasformarlo in un dolcissimo sorriso.

 

“E tu…” ma si fermò…

 

Quella strana sensazione si stava ripresentando nuovamente, cercò di scacciarlo dalla sua testa, dicendosi che era impossibile provare affetto per un essere con la quale sapeva gia di non poter avere un futuro. Un futuro? Possibile che in quelle settimane passate a divertirsi insieme a lei nuotando tra i fondali marini e insieme ai delfini il suo sentimento fosse diventato qualcosa di più?

 

Lei lo guardò, quasi aspettasse una risposta a quello sguardo pensieroso dipinto sul suo volto e lui vedendo la sua preoccupazione le posò una mano sulla guancia fresca.

 

“Tu…”

 

Le parole continuavano a sfuggirgli paurose tornavano indietro, deglutì nervosamente. Perché quella sirena gli faceva battere così forte il cuore? Che fosse per i suoi capelli lunghi del colore del tramonto o per i suoi immensi occhi verdi?

 

“Io…” prese un braccio della ragazza, avvicinandola a lei quel tanto che bastasse per poter sentire il suo caldo respiro sul suo viso bagnato.

 

Gli ci vollero alcuni istanti prima di rendersi conto che il suo corpo aveva deciso di annullare quella stupida distanza tra di loro, appoggiò le sue labbra a quelle della sirena che rimase stupita da quel contatto, ma piacevolmente rilassata.

 

Si staccò da lei alcuni secondi dopo, guardando i suoi occhi così belli che lo guardavano puri, ignorando sicuramente il significato di quel gesto.

 

E in quel momento si accorse che forse quella strana sensazione che provava per lei altro non era che affetto, si, le voleva bene…e forse un giorno si sarebbe reso conto che quel sentimento in fondo, non era altro che amore…

 

 

 

CONTINUA…

*__* io rimando dell’idea che amo sta fic xDD va bhe…come avete visto è entrata in scena lucinda…>____> *impreca contro se stessa perché non la sopporta* ù.ù’’ bhe…*__* la scena finale mi piace incredibilmente…mi piace proprio vedere quei 2 il love love mode nell’acqua…xD bhe si era capito no? >.> il prossimo capitolo sarà il penultimo…ho volutamente deciso di farlo di soli 4 capitoli…anche perché la canzone sopra citata finirà le strofe tra due capitoli esatti xDD…la finisco anche e soprattutto per questo ^_^ spero come sempre di non essere stata monotona e dispersiva e che questo capitolino vi sia piaciuto! ^O^/ alla prossima!

 

 

FEDINA:

°^° delia non ha l’amante…è solo 1 tizio assolutamente inutile che mi serviva…tutto qui…ma lei manco lo sa di sto qui xD bhe…spero che il modo in cui si sono rincontrati (e non solo) ti sia piaciuto

 

LILILIU:

O.O hai paura della sirenetta??? Davvero? O___O’’ *evita di commentare* xD comunque grazie per i complimenti…sono felice che ti piaccia il modo in cui scrivo…bhe…forse m’immedesimo…quindi mi risulta facile mettermi nella loro situazione (in particolare misty se non si fosse capito) ^_^ in pratica me lo immagino nella testa e descrivo ciò che vedo tutto qui xD

 

ASHLEY:

grazie ashuzzolina miaaa *___* *viene fissata da tutti i lettori così: O.o’’ tranquilla…non importa se hai recensito in ritardo xD sai benissimo che non mi arrabbierei mai con te ^^ grazie infinite dei complimenti ^__^

 

BULMA93:

ò.ò ash vestito alla marinara? Oddio...*non ci vuole pensare* ù__ù’’ bhe…è 1 pochettino diversa dalla storia originale della sirenetta…ma si capirà di + nel prox cap. comunque sono contenta che ti piaccia ^__^ grazie!

 

BY ILA:

o.o ashy è rimasto calmo perché se no sarebbero venuti fuori guai…>.> che però verranno comunque fuori xD bhe…si…il tipo fa schifo anche a me…ma è proprio un vero e proprio marinaio…xD tipo alla: ciurma di manigoldi che non siete altro! xDDD eheh…tranquilla…deliuccia tua è viva e vegeta…o.o/ non l’ho creata io misty così…mi sono attenuta allo spettacolo subacqueo…se poi somiglia ad ariel…bhe…prenditela con tajiri xD

 

VALHERM:

calma xDDD oddio…che hai preso? Eheh…sono felice che ti piaccia…e che la trovi magica e romantica…penso che alla conclusione manchino 2 capitoli all’incirca…è molto piccola come fic…ù.ù’’ se no va a finire che fa la fine delle altre due…>__> oddio…*le viene la morte al pensiero*

 

KILLKENNY:

ò___ò non so lo neppure io perché ci sono problemi…forse per come andrà avanti…è 1 po’ strano un certo pezzo futuro…che so gia che mi procurerà parecchie grane xD ^///^ grazie mille x il voto così alto!

 

  
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