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Autore: tjred    11/08/2013    3 recensioni
Janet non era mai stata forte. Era consapevole del fatto che non lo sarebbe mai stata. Era consapevole del fatto che era debole, distruttibile con poco. Era consapevole del fatto che tutti la prendevano per il culo. Era consapevole del fatto che prima o poi sarebbe crollata, del tutto. Ma non sapeva che una persona le avrebbe potuto cambiare la vita. Non sapeva che una persona l'avrebbe potuta salvare.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Officiousness
 
Quando mi svegliai, mi resi conto che il mio cuscino era zuppo d'acqua. Lacrime, le mie lacrime.
Ero andata a letto piangendo, e avevo continuato a piangere fino a tarda notte, prima di addormentarmi. Mi tolsi le coperte di dosso, e un brivido di freddo mi fece rabbrividire. Amavo l'inverno, ma odiavo uscire dal mio caldo letto e congelare dal freddo. Notai che la finestra era aperta. “ Ma chi cazzo mi ha aperto la finestra di notte “ pensai. Mi alzai, e andai a chiuderla. Stavo andando a sdraiarmi nuovamente nel letto, ma mi fermai davanti allo specchio. Osservai attentamente il mio aspetto. Avevo gli occhi rossi e gonfi a causa delle troppe lacrime. I capelli arruffati e, sicuramente, pieni di nodi. Feci una smorfia di dolore, nel notare le mie labbra secche e screpolate. Erano una cosa che odiavo. Mi allontanai dallo specchio, e andai a prendere una delle mie solite, giganti felpe. Presi un pantalone di tuta, e andai in bagno, credendo fosse libero. Rimasi delusa quando, cercando di aprire la porta, mi resi conto che era chiusa a chiave. E chi poteva esserci, se non mio fratello?
“ James esci subito da questo fottuto bagno, cazzo “ urlai, senza dar troppo peso al fatto che mia madre potesse aver sentito la mia finezza andata a farsi fottere.
Non ricevetti risposta, solo una stupida risatina. Non ero in vena di litigi, così andai nuovamente nella mia camera, e mi buttai a peso morto nel letto. Guardai l'orario. Le 10:30. Sorrisi, ricordando che ogni Domenica, allo stesso orario, Josh passava da me, svegliandomi con un dolce bacio sulle labbra, portandomi i cornetti della mia pasticceria preferita. Mi resi conto di quello che era accaduto il giorno precedente, scacciando via il sorriso e quel ricordo che volevo solamente dimenticare.
Mi alzai dal letto, dirigendomi un'altra volta verso il bagno, nella speranza che mio fratello fosse uscito e , soprattutto, che non avesse trasformato il bagno, in una camera a gas.
Poggiai la mano sulla maniglia, nell'intento di aprire la porta, poco prima che la porta mi arrivasse proprio sul naso.
Caddi a terra, toccandomi il naso con le mani, cercando di capire se fosse rotto o meno. Dopo aver sentito il dolore alleviarsi, mi misi seduta e rivolsi uno sguardo a mio fratello che rideva come un ritardato. “ Vai a fare in culo, coglione “ Dissi alzandomi, e dandogli un calcio diretto nelle parti basse, facendolo accasciare a terra da dolore. 
Fortunatamente, entrai in bagno, e mi regalai un momento di relax. 
Mi lavai, mi vestì e sistemai i capelli in una coda alta disordinata. Presi il beauty, contenente i miei pochi ma essenziali trucchi. Mi truccai gli occhi di un nero pesante, facendo risaltare il grigio delle iridi. Gli occhi, erano l'unica cosa che amavo di me. 
Mi guardai un'ultima volta allo specchio, soddisfatta. 
Uscì dal bagno, e lanciai un'occhiata nella stanza di mia fratello, che se ne stava sdraiato nel letto, con le palle doloranti. Risi, sottovoce. Entrai in camera mia, prendendo lo skateboard e un'altra giacca da mettere sopra la felpona.
Scesi in cucina e trovai mia madre, intenta nel preparare la colazione. Quando si accorse della mia presenza, lasciò tutto, e venne verso di me sorridente, abbracciandomi e baciandomi le guance, lasciandomi sorpresa.
“ Buongiorno Tesoro. Dormito bene? “ disse con dolcezza
“ Ehm.. si, grazie. “ Dissi abbastanza sconcertata.
Mia madre non era mai stata una persona affettuosa, dolce e interessata. Era sempre stata acida, distaccata e pensava a tutto tranne che ai suoi figli. Infatti, il suo comportamento mi fece rimanere, più che sorpresa, scioccata.
Spostai lo sguardo verso la colazione sul tavolo.
In quel momento, cominciai ad amare mia madre.
Ciambelle glassate e latte al cioccolato.
Mi brillarono gli occhi alla vista di quelle delizie.
Mangiai una ciambella e bevvi un po di latte.
“ Mamma, io vado a fare una passeggiata, a più tardi “ dissi, salutandola con un cenno della mano.
“ A più tardi tesoro “ mi salutò mandandomi un bacio volante.
Uscì di casa, pensando al comportamento di mia madre. Era davvero strana, troppo strana. Pensai che doveva dirmi qualcosa di grave. Cominciai a pensare a una possibile tragedia, un qualcosa che mi avrebbe segnato dentro, in modo negativo. 
Mi concentrai così tanto su questi pensieri negativi, che non mi accorsi che cominciò a piovere, o meglio diluviare. Alzai il cappuccio della felpa, e cominciai a correre, cercando un riparo.
Arrivai in un parco giochi, e mi venne la brillante idea di ripararmi sotto lo scivolo. 
Iniziai a correre nel terreno fangoso, sporcandomi scarpe e anche calzini.
Maledette converse.
Arrivai sotto lo scivolo, e controllai le miei condizioni.
Avevo i pantaloni bagnati. La felpa bagnata. Perfino le scarpe e i calzini bagnati. Fanculo.
Sbuffai e, mentre cercavo di trovare una posizione comoda, andai a sbattere con la schiena contro qualcosa.
Mi voltai, e mi resi conto di aver sbattuto contro una persona.
Si voltò e due occhi verde smeraldo mi guardarono. Un ragazzo
“ Ehi, ciao “ disse sorridente.
“ Ehm, ciao. “  risposi un po.. sconcertata. “ E tu saresti... ? “ dissi, muovendo la mano.
“ Oh, scusami, io sono Harry “ disse, porgendomi la mano.
“ Io sono Janet “ dissi abbozzando un sorriso e ignorando la mano del ragazzo.
Mi voltai verso di lui, e continuai nel mio intento, quello di trovare una posizione comoda.
“ Che tempaccio, vero? “ disse Harry, sospirando.
“ Ehm.. già. “ risposi facendo una piccola smorfia che, fortunatamente, non notò.
Appoggiai la schiena allo scivolo, portando le gambe verso il petto e appoggiando la testa sulle ginocchia. Cominciai ad osservare la pioggia cadere sul terreno, cominciai ad ascoltare il ticchettio della pioggia sullo scivolo.
In quel momento mi dimenticai del ragazzo di fronte a me, e mi rilassai, cosa che non facevo dal giorno precedente.
Già, il giorno precedente. Ripensai a Josh, e a quanto fosse stato uno stronzo con me.
Sicuramente era con qualche ragazza a divertirsi, mentre io sono sotto uno scivolo, tutta bagnat e per di più con un ragazzo che nemmeno conosco.
“ Ehi, tutto bene? “ il ragazzo di fronte a me mi fece sobbalzare 
“ Si, perchè? “ dissi infastidita dalla sua invadenza
“ Hai assunto un'espressione malinconica e triste “ disse tipo preoccupato.
“ No, sto bene “ dissi con poca convinzione.
“ Sicura? Perchè se vuoi... “ non lo feci nemmeno finire.
“ Sto bene, e comunque non dovrebbe interessare ad uno che nemmeno mi conosce e che non conosco io, cazzo. “  Mi alzai e me ne andai.
Non me ne fregava un cazzo della pioggia.
Adesso anche gli sconosciuti erano invadenti.


Hii:)
Allora scusatemi per il capitolo pietoso, ma capitemi, solo le 02:56 lol.
Ho cercato di scrivere di più rispetto al capitolo precedente.
Spero che vi piaccia comunque il capitolo e mi scuso per gli errori grammaticali e ortografici.
Recnsite:)
Un bacione tjred xx
  
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