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Autore: sunflowers_in_summer    11/08/2013    2 recensioni
Joe ama Blanda.
La ama davvero, non come suo fratello Nick "ama" ragazze a caso per un giorno o due. La ama perché sono più simili di quanto si pensi. La ama per i suoi capelli color del grano e perché ride sempre alle sue battute.
Ma cosa succederebbe se il giorno del loro matrimonio Joe incontrasse la "sua" Demi, che ormai non è più tanto "sua"? Cosa succederebbe se volesse salvarla da una situazione tutt'altro che bella, anche a costo di perderla per sempre?
E se oltre a lei Joe perdesse anche metà della propria famiglia? Una storia su un vecchio amore mai dimenticato, una storia che coinvolge una famiglia intera e cambia per sempre le vite di Joe, Kevin, Nick e Demi.
E chi l'avrebbe mai detto?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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GHOST OF YOU.

Ogni volta che James rivede la nonna è contento come una Pasqua: le corre incontro, la abbraccia e si lascia sbaciucchiare senza proteste. È così anche stavolta.
Appena io e Blanda li raggiungiamo, mamma dichiara:-Vostro figlio è il bambino più dolce e affettuoso del mondo!
-Lo sappiamo, mamma- rispondo sorridendo.
-Somiglia tanto a Kevin- dichiara mia madre a braccia conserte.
-Non direi... papà è molto più silenzioso...
-Parlo di tuo fratello.
Rimango paralizzato.
-L'abbiamo notato- risponde prontamente Blanda.
Rimaniamo tutti in silenzio per un po', finché Frankie non arriva con la sua macchina sportiva nuova di zecca.
-Fratello Joe!- mi urla catapultandosi giù dall'auto.
-Cavolo, che macchina , Frank! -affermo abbracciandolo.
 -Ti piace? Me l'ha regalata Nick.
-Ah...
-Ehi, bro, poi ti ci porto a fare un giro!
-Non troppo veloce, però! -si intromette Blanda.
-Forza, figli, entriamo in casa! -urla mia madre per spezzare la tensione.

Se Kevin ha davvero avuto intenzione di distruggere anche tutti i premi dei Jonas Brothers, deve essere stato dissuaso dalla tenacia di nostra madre. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che l'intera casa pullula di foto giganti, riconoscimenti e vari trofei di vari Awards.
La stanza della musica è ancora intatta come sempre e ci sono tutte, ma dico tutte, le chitarre di Kevin. Ci sono Paulina, Jennifer e Marie, le sue predilette e poi c'è lei: la leggendaria Danielle. Kevin la chiamò così in onore di quella che all’epoca era la sua fidanzata poiché aveva capito dal primo momento che quella era la chitarra perfetta.
Non fece suonare mai nessun'altro con quella chitarra e Dio solo sa quanto Nick morisse dalla voglia di tenerla tra le mani!
Al pomeriggio, con le facce assonnate e le pance piene riposiamo in salotto.
Papà ormai è molto vecchio e si appisola subito su una delle poltrone, quella più vicina al caminetto. Non appena mamma se ne accorge, prende subito una coperta e gliela stende addosso e mi fa cenno di seguirla in cucina.
-Per quando intendete rimanere?
-Forse una settimana- dico guardando verso la finestra -Loro dove sono?
Mia madre alza le spalle e mormora:-Non lo so.
Restiamo in silenzio un po' e inizio a far rotolare un bicchiere sul piano di marmo della cucina.
All'improvviso una macchina sfreccia nella vialetto d'ingresso. Controllo meglio e mi accorgo che la macchina è una Mustang blu. La macchina di Nick.
Il bicchiere mi sfugge dalle mani e si schianta sul pavimento rompendosi in mille pezzi. Il motivo è semplice: nella macchina senza la cappotta ci sono due persone e una di esse ha lunghi e fluenti capelli neri.
Entro in salotto precipitosamente e urlo:-Blanda, andiamo via!
Papà si sveglia di soprassalto e borbotta qualcosa che non ho il tempo di capire.
-C-cosa?- balbetta mia moglie.
-Andiamo via, ti prego!
In quella momento la porta si spalanca ma io le volgo le spalle.
-Non voglio restare un solo minuto in più in questa casa!- urlo con tutto il fiato che ho in gola, in modo che Nick mi senta. Ma non è lui a rispondermi.
-Joe... Mi volto e spalanco gli occhi, poiché ho visto la creatura più bella sulla faccia della terra. Anzi, no, bella è poco... non ci sono parole per descrivere Demi Lovato. È cambiata... è alla massimo delle forze, i capelli corvini si allungano fino a metà schiena e un sorriso celestiale le illumina il volto.
-Demi...- sussurro incantato. Tutto quello che mi circonda scompare e cammino verso di lei sempre più velocemente, sorrido, vorrei saltare di gioia... ma un braccio muscoloso si para davanti a me.
-Joe.- ringhia rabbiosamente mio fratello Nick, il proprietario del braccio.
-Nick.- rispondo di rimando allontanandomi.
Il sorriso di Demi si spegne rapidamente e con la coda nell'occhio noto Blanda, la quale stringe a sè James e assume un'espressione dapprima confusa e poi delusa.
Blanda è sempre stata spaventata a morte dal fantasma di Demi nella nostra relazione e io ho fatto di tutto per nascondere quel maledetto fantasma. Ma spesso non ci riuscivo. Ricordavo l'ultima volta che l'avevo vista...

L'ultima volta che l'avevo vista è stato il 31 ottobre di cinque anni fa.
I bambini correvano per le strade di Los Angeles vestiti nei modi più diversi. Alcuni si spaventavano vedendo altri vestiti da mostri. Io rimanevo impassibile nella mia giacca di pelle nera: il mostro che stavo per combattere era il più crudele e spaventoso di sempre. Il suo nome era Wilmer Valderrama.
Scavalcai senza fatica il cancello della sua villa di Toluca Lake. Ero stato lì per così tante feste che avrei potuto camminare per l'intera villa ad occhi chiusi sapendo esattamente dove mi sarei trovato in ogni momento. E sapevo anche i punti deboli della grande casa.
Mi avvicinai di soppiatto alla finestra del soggiorno e iniziai a spiare. Demi sedeva sul divano con il telecomando in mano e faceva zapping tra i canali televisivi. A un certo punto, Wilmer si avvicinò alle sue spalle e la circondò con le braccia.

Sembravano una coppietta felice, se non fosse stato per l'espressione terrorizzata di Demi.
Wilmer iniziò a baciarle i capelli e le sussurrò qualcosa all'orecchio. Il terrore sul volto di Demi accrebbe palesemente mentre scuoteva lentamente la testa in segno di diniego. I muscoli di Wilmer guizzarono mentre la stringeva più forte, fino a farle male. Le lacrime iniziarono a scorrere sul volto di Demi mentre diceva di no. Potevo indovinare che la sua voce era rotta anche se il vetro insonorizzante mi impediva di constatare se avevo ragione.
Wilmer invece diceva qualcosa come sì, certo... poi lasciò la presa su di lei e iniziò a girare lentamente attorno al divano mentre lei si rannicchiava in un angolo tra i cuscini.
Lui la prese per le braccia e la fece alzare con la forza, poi la strinse a sè, lei cercò di divincolarsi. Allora lui si arrabbiò e le diede uno schiaffo, poi un'altro consecuitivo e Demi iniziò a urlare.
E a quel punto non ci vidi più dalla rabbia.
Sfondai la finestra e mi precipitai dentro la casa. I vetri mi graffiarono le braccia e strapparono i vestiti, ma in quel momento la mia priorità era Demi.
Afferrai Wilmer per le spalle e lo spinsi verso il pavimento ma lui si rialzò in tempo per mettere me al tappeto. Povero illuso, non sapeva che Joe Jonas si allena ogni giorno. Non è facile fare acrobazie sul palco o seminare fan urlanti!
Con un balzo gli fui addosso e lo afferrai per il bavero della camicia, poi iniziai scrollarlo contro il muro violentemente. Demi non cercò di fermarmi.
Ricordo di aver urlato qualcosa come "Devi morire" o "Ti avevo detto che l'avresti pagata".

Dapprima Wilmer cercò di divincolarsi. Poi sbattè la testa contro il muro più violentemente e il sangue iniziò a sgorgare dalla ferita, ma neppure questo mi fermò: continuai a scrollarlo finché non divenne un peso morto.
Quando arrivò la polizia, il commissario interrogò me e Demi, che eravamo seduti sul divano, prendendo appunti su un taccuino.
L'ambulanza aveva portato via Wilmer dicendo che la ferita era superficiale, e quindi non grave.
Il commissario, invece, dopo aver rimproverato Demi per non aver denunciato il suo aggressore, ci andò pesante con le domande rivolte a me. Disse che dovevo pagare una multa per violazione della privacy e subire un mini processo. Nulla di eclatante, ad ogni modo.
-La prego, faccia in modo che i media non sappiano niente, ci andrebbero di mezzo le nostre carriere! -implorai io a fine interrogatorio.
Il commissario ci pensò su un po' poi rispose:-Solo perchè le mie figlie sono fan della signorina!- e indicò Demi con la matita.
-Grazie- rispose lei timidamente.
Quando i poliziotti ci "cacciarono" dalla scena del delitto, presi la macchina di Demi e l'accompagnai a casa sua e lei mi invitò (o meglio costrinse) a entrare.
La mia Demi era talmente sconvolta da non sapere nemmeno cosa fare, semplicemente si lasciò cadere sul divano e si guardò intorno. Io mi inginocchiai davanti a lei e le presi le mani.
-Dem... ascolta, da ora in poi, per il bene di entrambi, non mi vedrai più. E io non potrò più correre in tuo aiuto. Perciò mi devi promettere che sarai forte. Che ti guarderai attorno con attenzione. Che penserai alla tua vita e alla tua musica, perché so che è molto importante per te. D'accordo Demi?
Demi non rispose per un po', poi disse:-Ne abbiamo di promesse da mantenere, noi due, eh, Joe? Sospirai e mi avviai alla porta.
Prima che me ne andassi, però, Demi sussurrò:-Addio, Joe.
-Addio, Demi- risposi.

ANGOLO DELL'AUTRICE

Ok, lo ammetto: ho scritto i primi capitoli mentre leggevo "Cime tempestose" e perciò sono un po'... tempestosi, ecco.
Anyway, immagino Frankie diciannovenne come un bonazzo (ci siamo per caso scordati, del resto, com'erano i fratelli a 19 anni?).
I nomi delle chitarre di Kevin sono puramente inventati, solo che mi piaceva da morire l'idea che avesse una chitarra di nome Danielle…
Ed ecco il ritorno di Demi nella storia! Continua ad avere i capelli neri (come nel primo capitolo) e non chiedetemi perché dal momento che non so nemmeno io il motivo per cui me la immagino con i capelli neri. Ricordo infine che non è mia intenzione screditare Wilmer, solo che ho avuto bisogno di un antagonista in questa storia.
Mi fareste un grandissimissimo favore se recensiste anche perché questa è ad ogni modo la prima fan fiction che pubblico e ho bisogno di capire dove faccio degli errori...
Vi voglio taaaanto bene :33
Ella :D

  
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