Mia piccola Bella addormentata.
Sei come Biancaneve,che attende dormiente di destarsi
dalla sua bara.
Peccato che stavolta non ci sarà nessun principe
azzurro,nessun bacio a risvegliarti dal tuo immortale torpore.
Sei morta,per sempre.Ed io non posso fare niente per
aiutarti.
Niente per infrangere la tua maschera di immobile
indifferenza.
Sei divisa da me da un muro invisibile.Rinchiusa in una
teca di cristallo.
Freddo cristallo che separa il tuo mondo dal mio,che mi
impedisce di raggiungere il tuo cuore.
“È ora”ti sussurro.Ti volti verso di me e
sorridi.
Sorridi triste.Un sorriso che non ti illumina il viso,che
non raggiunge i tuoi occhi.
Cos’è rimasto della Bella che conoscevo?Quasi
niente.
Non sopporto il tuo sorriso.È un sorriso
amaro,apatico,come di chi ha perso la voglia di lottare.
Perche?Combatti.Reagisci,fai qualcosa.Qualunque cosa.
Ma smettila di lasciarti avvizzire come un fiore
appassito.
Smettila.
Vorrei costringerti ad urlare,e a piangere.
Vorrei costringeri a guardarmi,a parlarmi,a sfogare su di
me il tuo dolore,a conividere i demoni del tuo passato che continuano a
tormentarti.
Ma non oso.Non ne ho il coraggio.
Non posso rischiare di perdere anche il poco che ho.
La possibilità di starti accanto,di godere della tua
presenza.
Ho paura di essere abbandonato.Ho paura di rimanere
solo,di non riuscire più a trovarti.
Il terrore mi paralizza.Mi impedisce di pensare.Mi
impedisce di agire.
E tu non mi permetti di aiutarti.Non mi permetti di fare
niente.
Non posso toccarti,o sfiorarti lievemente.Provi ribrezzo
e disgusto per qualsiasi contatto.
Non posso parlarti.Quando provo a chiederti qualcosa,tu
fuggi via da me.
Fuggi via dai ricordi,fuggi via da te stessa.
E non oso sperare in un tuo perdono.So di non
meritarlo.Ti ho lasciata,ti ho abbandonata a te stessa.
Ho rinunciato al tuo amore pur di preservare la tua
anima.Pur di fare la cosa giusta.
Il solo pensiero di te,con un’altro era capace di
distruggermi di gelosia.
Ma l’avrei sopportato.
L’avrei sopportato pur di vederti felice,avrei
sopportaro il dolore e la disperazione,pur di saperti sicura ed amata,amata da
un’altro essere umano,da un uomo migliore di me.
Come potevo sapere?Come potevo sapere che saresti morta?
Morta per essere trasformata in un mostro,in un vampiro
assetato di sangue.
Quando ti ho visto gemere a causa del veleno,una parte di
me desiderava morire,avrei fatto di tutto pur di diminuire le tue sofferenze.
Eppure una parte di me gioiva in segreto.Gioivo al
pensiero di averte mia,completamente e per sempre.
Illusioni.Futili illusioni.
Ora sei una statua.Una statua scolpita
nell’alabastro.
Anche i tuoi occhi sembrano morti.Vuoti ed
inespressivi,come due pezzi di ghiaccio.
Immobile.Non so se riesci ancora a provare emozioni.
Non so se dietro la tua maschera di bianca
indifferenza,esiste ancora uno spiraglio di umanità.
Qualcosa da salvare.
Percepisco i pensieri degli altri.
Stanno tutti giù.Tutti ad aspettarti,a scattare per
esaudire ogni tuo singolo desiderio.
Anche Rosalie,anche Jasper,sarebbero pronti ad inchinarsi
pur di farti felice.
Io sarei disposto a morire per te.Ad uccidere,pur di
vedere un vero sorriso illuminarti le labbra.
Hai visto ciò che hai fatto?Vieni trattata come una
piccola principessa.
Tutti ti ricoprono di gentilezze e di premure,tutti
cercano disperatamente di farti ridere.
Eppure tu ci ignori.Sei insensibile di fronte ai nostri
tentativi.
Insensibile di fronte alla nostra preoccupazione per te.
Ti odio Bella.Sappi che ti odio.
Ti odio,perche non provi pietà per me.
Sei gelida di fronte al mio amore,indifferente di fronte
le mie richieste disperate.
Niente ti scalfisce,niente incrina il tuo mondo di gelida
compostezza.
Ti odio perche ho scoperto di essere un mostro.Un mostro
ancor più abietto ed egoista di quello che ero.
So di non essere in grado di lasciarti.Di vivere senza di
te.
Tu stai con me solo per abitudine.Io con te,perche sei
l’unico motivo per il quale continuo a vivere.
Sempre che la nostra si possa definire vita.
Continuo ad aggrapparmi ai ricordi,ai ricordi di te,ai
ricordi della nostra felicità.
Quella felicità,che a causa della mia folle scelta,era
stata troncata.
Quella felicità che forse non avrei mai più provato.
Ti odio,mia insensibile Dea.
Ti odio e ti amo disperatamente.
Assurdo vero?Eppure sarei pronto a tutto.A dimenticare
questi mesi d’inferno.
A rinnegare la mia famiglia,ad abbandonarli,pur di
riavere in cambio la vecchia Bella.
Ti alzi silenziosa,interrompendo il flusso dei miei
pensieri.
Indossi una minigonna sormontata da una camicetta bianca
e da un maglione cobalto.
Sei splendida.
I capelli ti ricadono in morbidi boccoli.Ora permetti ad
Alice di pettinarteli.
Di acconciarti i capelli,di abbellire il tuo corpo con
vestiti lussuosi ed eleganti.
So che non te ne importa niente.So che non apprezzi i
confort umani,che la ricchezza,i regali non ti sfiorano minimamente.
Forse ci consideri ridicoli.
Ridicoli,dato che continuiamo con la solita farsa,dato
che ci costringiamo a frequentare sempre la solita scuola,pur di
apparire,almeno esteriormente,umani.
Alcuni di noi,darebbero tutto pur di tornare umani.
E tu invecie?Rimpiangi la tua vecchia vita?Rimpiangi ciò
che hai perduto?
Ancora una volta mi maledico per non saperti leggere i
pensieri.
“Andiamo?”mi chiedi atona.
“Certo”
Scendiamo rapidi,e troviamo l’intera famiglia ad
aspettarci.
Esme corre ad abbracciare Bella.
Io non posso permettermi tanto.I miei abbracci,le mie
carezze sembrano turbarla enormemente.
Non voglio causarle altro dolore.Ne ha già dovuto
sopportare troppo.
E anche se il dubbio e la gelosia mi divorano,soffro in
silenzio.
Nessuno tranne Alice,sa quano mi costi mantenere le
distanze,quanto per me sia doloroso non poterla baciare,non potermi sdraire
accanto a lei e carezzarle i capelli.
“Non ti devi preoccupare piccola.Ci saranno i
ragazzi a proteggerti”le sussurra tenera Esme.
Non ho mai conosciuta una vampira così dolce ed
amorevole.
Considera Bella come una figlia.Sembra che su di lei,il
sangue tenebroso non abbia operato alcun cambiamento.
“Infatti Bella non c’è alcun motivo per
essere ansiosa.”trilla la piccola Alice.
Carlisle e Jasper sorridono rassicuranti.
“Andrà tutto bene,l’ho visto”
Mente.Alice non riesce più ad avere delle visioni su
Bella.Non può predire il suo futuro.
Per lei è divenuto inacessebile,come la sua mente dinanzi
i miei poteri telepatici.
“Andrà tutto bene Edward.”mi rassicura
Carlisle telepaticamente
“Come fai a saperlo?Alice non è in grado di predire
il suo futuro.Potrebbe succedere una tragedia”
Leggo a sua incertezza,l’esitazione.
“L’abbiamo già fatto.”
Gia,pensai cinico.Quante volte avevamo cambiato
città,perche uno di noi cedeva all’istinto?
Quanti cadaveri da far sparire,quante scuse e documenti
da falsificare?
Carlisle scuote la testa.
“Non sara così Edward.Non possiamo saperlo se non
le diamo una possibilità.”
“E se non fosse pronta?Non voglio condannarla al
disastro”
Avevo paura.Paura del suo dolore,del rimorso.
Lei non doveva affrontare anche questo.Non il disprezzo
per se stessa,l’odio per la sua natura vampirica.
Non l’avrei permesso.
“Non puoi proteggerla per sempre,Edward”mi
bisbiglia dolce.
“So che hai paura.Ma devi lasciarla provare.Non
potrai sorvegliarla in eterno.Deve imparare a cntrollarsi,a controllare la sua
sete”
Ma come posso abbandonarla a se stessa?Come posso
rischiare di perderla una seconda volta?
Mi accorgo a malapena delle voci degli altri.Ci dirigiamo
verso la macchina.
Alice ed Emmett continuarono a parlare,cercando di
alleggerire la tensione.
Continuarono a blaterare sulla noia della scuola,eppure
non posso nascondere la loro preoccupazione,almeno non a me.
Questa sarà il primo giorno di scuola per Bella.
Il primo giorno circondata da centinaia di scalpitanti ed
irresistibili esseri umani.
E se non riuscisse a controllarsi?E se l’avessi
persa nuovamente?
Ricordo quando se ne era andata.Avevo sperimentato il
dolore e la paura che Bella aveva dovuto sopportare quando le avevo detto
addio.
Avevo capito.
Per tre giorni.I tre giorni più lunghi della mia misera
esistenza.
Avevo temuto che non tornasse mai più.Tutti
l’avevano temuto.
Eppure era ritornata.
Era tornata,ma era sempre uguale.Sempre apatica ed
indifferente.
Non ci aveva detto dove era andata.Perche era andata,perche
non aveva voluto che la accompagnassimo.
Volevo chiderglielo.Bruciavo di curiosità e di rabbia.
Ma il sollievo per averla di nuovo accanto a me,superava
di gran lunga le altre preoccupazioni.
In quei lunghissimi tre giorni non ero uscito dalla mia
camera.
Ero rimasto immobile,ad aspettarla.Patetico.
Ma senza di lei ero petetico.Completamente inutile.
In quei giorni,non avevo fatto altro che sfogliare il suo
diario.
Come se non lo avessi imparato a memoria.
Come se non avessi fissato per ore e ore ogni singola
parola,ogni pagina scritta,ogni singolo sbaffo di inchiostro.
7 dicembre
Lui se ne è andato.Non tornerà.
Mai più mi mi stringerà tra le sue braccia di gelido
ghiaccio,sussurrandomi tenere parole d’amore.
Mai più mi sorriderà dolce,per poi baciarmi rapido.Quei
baci che avevano un sapore proibito.
Quelle labbra di freddo miele,che mi facevano desiderare
l’inferno,pur di assaggiarle ancora.
Mai più.Mai più il mio cuore,o quello che ne
resta,conoscerà l’amore.
Il mio angelo mi ha abbandonato per sempre.La mia unica
ragione di vita.
Per sempre.Per sempre è un tempo infinito.Per sempre è
ciò che sto vivendo.
Ho capito.Ho pianto per mesi,ho urlato nel
sonno,rincorrendo la sua immagine.
Ho sperato che tornasse a prendermi.Ho sempre sperato che
venisse a salvarmi.
Ma non è successo.Una mattina mi sono svegliata ed ho
capito.
Ho capito.
Non verrà a salvarmi.Non verrà a proteggermi dai mostri
che mi vogliono uccidere,o mi farà scudo con il suo corpo se un tir tenterà di
investirmi.
Lui non tornerà.Mai più.
19 gennaio
Victoria.I suoi occhi rossi tornano a tormentarmi nel
sonno.
Quegl’occhi da mostro.Quegl’occhi che avevo
sperato di non vedere mai più.
Quegli occhi che invecie tornano implacabili.
Vuole uccidermi?Vuole torturarmi,fino a farmi gridare di
dolore?
Non può uccidermi.Io sono già morta.
Sono morta.Sono morta il giorno in cui Edward mi ha
lasciato.
Sono morta quando ho incontrato il suo sguardo
glaciale.Quello sguardo che mi perforava l’anima e che faceva a brandelli
il mio cuore.
Sono morta quando ha detto di non amarmi.
Sono morta quando la pioggia bagnava il mio corpo,quando
giacevo riversa nella foresta.
Il mio cuore è rimasto sepolto in quella foresta.
La mia anima è volata con lui,è rimasta aggrappata ad un
passato di ricordi.
Ricordi nebulosi che non ho il coraggio di evocare.
Sono morta quando ho capito che non sarebbe tornato mai
più?
Forse Victoria pensa di potermi far soffrire?
Pensa di ottenere la sua vendetta,saziando la sua rabbia
con il mio dolore?
Si sbaglia.Niente può più toccarmi ormai.
Ho smesso di piangere o di gridare il suo nome.Ho smesso
di sperare.Ho smesso di vivere.
Non ho la forza per urlare o per sfogare la mia
rabbia.Non ho la forza per alzarmi dal letto.
Non ho la forza di reagire,di scuotere questo mio corpo
impotente.
Continuo ad andare a scuola,continuo a mangiare,ma ho
cessato di vivere.
Hai visto Edward?Avevi voluto proteggermi,ed invecie?
Avevi detto che non mi avresti mai lasciato.Avevi detto
che saresti stato con me per sempre.
Sei un bugiardo.Pensavi di farmi del bene.
Credevi che ti avrei dimenticato?
Non ti ho dimenticato.Non posso dimenticarti.Mai.
Vorrei poter piangere.Ma neanche le lacrime mi rimangono.
Ti prego perdonami.Perdonami Bella,perdonami.
Non merito il tuo perdono,ma non smetterò mai di
implorarlo.
Arriviamo a scuola.Il viaggio in macchina è una tortura.
Le sono così vicino.Così tremendamente vicino.
Ma non posso toccarla.Non oso.
Appena scesi,il profumo degli altri essere umani,ci
colpisce come una palla di cannone.
È delizioso e tremendamente irresistibile.Anche per
me,che ho trascorso decenni in astinenza.
Anche per Rose,che non l’ha mai assaggiato,ma che
può solo immaginare il sapore di quel nettare infinitamente meraviglioso.
Tutti fissano Bella.Tutti sono pronti a fuggire,ad
immobilizzarla in una stretta ferrea,a portarla via urlante,per impedirle di
fiondarsi su quei giovani umani.
Ma lei non fa niente.Non fa assolutamente niente.
Appare così dannatamente calma,tranquilla.
La osservo ossessivamente.Mi aspetto di vedere la
sofferenza balenare sul suo volto.
Mi aspetto la sua furia,il mostro che si impossessa di
lei,il suo controllo che si sbriciola.
Ma niente di tutto questa accade.Lei è
immobile,completamente impassibile.
Come un’enorme bambola.Una bambola dalle dimensioni
di una donna.
“Lo sapevo,lo sapevo”bisbiglia euforica
Alice.
Emmett le da una pacca sulla spalle.
“Woh Bella sei stata bravissima.Molto meglio di me
il primo anno”
Tutti sembrano sollevati.Solo io sono preoccupato?
Solo io capisco che la sua non è una reazione normale?
Il suono della campanella interrompe i miei pensieri.
“Ci vediamo dopo”mi saluta Alice.
Emmett e Rose vanno verso la classe di fisica,Alice e
Jasper verso quella di letteratura.
Noi ci avviamo verso l’aula di biologia.
Frequentiamo tutte le lezioni assieme.Non ho il coraggio
di lasciarla,neanche per un secondo.
Cerchiamo in tutti i modi di non attirare
l’attenzione,ma la nostra pelle diafana,la nostra accecante
perfezione,colpisce tutti i mortali.
Le ragazze si innammorano perdutamente di me.Mi fissano
voglioso,e lanciano sguardi di disgusto verso Bella.
Assurdo.Lei è indifferente a tutto.Immune da qualsiasi
sentimento.
Ciò che mi infastidisce di più però,sono i pensieri dei
ragazzi.
Vedo i loro sguardi d’apprezzamento,la loro
eccitazione,il loro desiderio di baciarla.
A loro Bella appare irresistibile.Stupenda come
Rosalie,ma in un certo senso anco più intrigante.
Bella e gelida.Bella e gelida,sembra una dea
irragiungibile.
Sembrano mangiarla con gli occhi.Vorrebbero toccarla.
Vorrebbero vedere se è veramente così perfetta o è solo
un’idilliaca illusione.
Non mi interessano più di tanto.
È Bella che mi interessa,sono i suoi pensieri,le sue
emozioni che bramo disperatamente conoscere.
Come dovevano apparirle,quelle decine di esseri
umani?Sicuramente belli,giovani,così caldi e pulsanti di vita.
Conosco l’attrazione verso la preda.
Il desiderio di stringere i loro teneri corpi,di carezzare
la loro pelle così deliziosamente accaldata,e di vedere se sono veramente così
fragili,così teneri come burro.
Anche il più insignificante,a noi appare come
meraviglioso.
In confronto io devo sembrarle come una misera imitazione
di un’essere umano.
Freddo,gelido.Opaco.
Improvvisamente un ragazzo lancia un fischio
d’apprezzamento,seguito da un paio di risatine volgari.
Bella si irrigidisce.Un lampo di sofferenza balena sul
suo viso.
Lo osservo furioso.Capelli biondi,occhi color
cioccolato,un viso esile e abbastanza insignificante.
Vorrei fracassare il ghigno di quello stupido essere
umano.
Leggo i suoi pensieri.E il desiderio d’ucciderlo è
più forte che mai.
Mi viene da vomitare.Immagina il corpo della mia Bella.I
l suo corpo nudo,il suo corpo che si contorce preda
dell’eccitazione.
E le mani del ragazzo che accarezzono i suoi seni,che la
baciano in modo volgare.
Idiota.Cerco di escluderlo dalla mia mente.
“Ehi,ma guarda che bocconcino
delicato.”sussurra ai suoi amici.
Un sussurro che purtroppo può essere udito dai nostri
sensi potenziati.
“Voglio proprio vedere la sua aria
contegnosa,quando glielo ficco nella sua figa d’alta classe”
Non ho il tempo per arrabbiarmi.Non ho il tempo per
andare lì e spaccargli la faccia.
Bella si è immobilizzata.Sembra aver perso il suo gelido
autocontrollo.
Incontro i suoi occhi.Spaventosi.
Provo paura.Paura di lei,paura per lei.
Il suo sguardo sembra bruciare d’odio.Non
l’ho mai visto così.
Così tremendamente umana,così terribilmente mostruosa.
Non è la sete di sangue,che si imprime nei suoi
lineamenti delicati,ne il bisogno d’uccidere,di bramare corpi caldi e
dissetanti.
È l’odio che brilla nei suoi occhi.Rabbia,vendetta.
“Bella?”mi sento sussurrare sconvolto.
“Bella?”la richiamo.
Improvvisamente sembra ritrasformarsi nella Bella fredda
e distaccata.
“Si”sussurra glaciale.
“Sto bene.Andiamocene”
Sono trascorse ore.Al solito sei rimasta immobile durante
tutta la lezione.
I professori sono rimasti affascinati da te.Intimiditi
dalla tua compostezza.
Stai seguendo trigonometria,l’unica lezione che non
abbiamo in comune.
Queste separazioni mi rendono ansioso.
Non riesco a reprimere il nervosismo,non riesco a non
preoccuparmi.
All’improvviso un’odore delizioso,mi fa
perdere il controllo.
Sangue.L’odore del sangue mi immobilizza al
terreno.
L’odore del sangue mi fa tramare di paura.
Sangue fresco,vivo.
Corro disperato verso l’aula di esperimenti nei
sotteranei.
Apro la porta ed un odore irresistibile,l’odore di
sangue umano,mi invade le narici.
Osservo la scena.Bella immobile,accanto al cadevere di un
ragazzo.
Il sangue è sparso ovunque,sulla sua bocca,suoi suoi
vestiti,sul pavimento.
Cola copioso dappertutto,e fa letteralmente a pezzi il
mio autocontrollo.
“Che cosa è successo?”chiedo rauco
Bella non si degna di rispondermi.
Osservo il volto del ragazzo.
Il ragazzo biondo.Quello stupido ragazzino che avrei
voluto uccidere.
Ora non sembra più tanto arrogante.
Il suo collo è stato letteralmente spezzato.
Sotto la ferita impressa dai denti di Bella si intravede
l’osso.
Gli occhi vitrei,i capelli impiastricciati di sangue.
È morto.Definitivamente.E sul suo corpo aleggia già
l’odore della putrefazione.
Il mondo mi crolla addosso.
NO.No,non sta succedendo veramente.
Non alla mia Bella.Alla mia Bella dolce ed
infantile,tenera ed impacciata.
Non al mio angelo.Non può essersi trasformata in
un’assassina.
Continuo a ripetermelo disperatamente.
Eppure lei è qui.Difronte a me.Con la bocca sporca di
sangue,e non un barlume di rimorso che le illumina gli occhi.Sembra soltanto
stanca,e leggermente preoccupata.
Vorrei morire.Vorrei buttarmi a terra,e scoppiare a
piangere.
Non ho il coraggio di affrontare anche questo.Non posso
credere che il mio angelo sia diventato un mostro,non posso.Non riesco a
sopportarlo.
La sola idea è in grado di annientarmi.Completamente.
“Edward?”mi chiama Bella flebile.
Sembra dispiaciuta.E dispiaciuta per cosa?
Per aver massacrato un’essere umano?Per avermi
strappato il cuore?
“Edward...Il cadavere...”
Già,il cadavere.Il cadavere.
Sento le voci degli altri esseri umani.Esseri umani che
presto ci avrebbero scoperti.
Dovevamo andarcene.Prima di far scoppiare il finimondo.
“Dobbiamo andare”mi sento risponderle.
Raccolgo il cadavere.Bella continua a fissarmi.
Non riesco a pensare coerentemente.Non riesco a pensare a
niente.
Fortunatamente i sotteranei sono deserti.
Giungiamo in poco tempo alla macchina,senza essere visti
da nessuno.
Metto il corpo nel bagagliaio.Un corpo che fino a qualche
ora fa pulsava di vita.
Un corpo che ora attendeva di andare in pasto ai vermi e
agli insetti.
Entriamo in macchina.
Non riesco a provare niente.Non riesco ad arrabbiarmi.
C’è solo il panico e l’orrore.
Ciò che più temevo è successo.Ciò per cui avrei fatto di
tutto pur di poterlo evitare.
Il mio peggiore incubo.L’incubo dal quale avrei
voluto fuggire.
Ma non potevo.
Mi accorgo a malapena di guidare come un folle.Bisogna
far sparire il corpo.
Sotterarlo in qualche anfratto nascosto.E poi fuggire.Fuggire
per non essere scoperti,senza lasciare traccie.
“Edward?”mi chiama Bella.Appare
fragile.Stranamente
Non ho il coraggio di guardarla.Mi dispiace amore,non
posso.
“Edward?”mi chiami più insistente.
Perche amore?Perche l’hai fatto.
Non è stato per il desiderio di sangue.Tu volevi
ucciderlo,volevi la sua morte.
C’è qualcosa di perverso nel modo in cui
l’hai ammazzato.
Il modo in cui gli hai spezzato il collo.Il modo in cui
gli hai inflitto la ferita.
Tutto quel sangue sprecato.
Quel sangue che avrebbe potuto saziarti,e che invecie hai
lasciato scorrere per fare scempio del cadavere.
Perche?Perche Bella?Perche tutta questa vendetta,perche
tutta questa rabbia?
Perche amore?
“Per favore Edward”mi chiami con un sussurro
spezzato.
Non vorrei ma mi volto.Non posso resisterti.
Osservo i tuoi occhi rossi scintallanti.La tua pelle
bianca,la tua bocca colorata da qualche goccia di sangue.Quelle labbra così
piene ed invitanti.
Sei bellissima.
Ti amo disperatamente.Sei bellissima,nonostante tu sia un’assassina.
Infinitamente.Così bella che quasi non riesco a
sopportaro.
“Sei arrabbiato con me?”mi chiedi triste.
Arrabbiato?Come potrei?
Non posso negarti niente.L’avrei ucciso con le mie
stesse mani,se me l’avessi chiesto.
“No.Non sono arrabbiato” sussurro.
Come posso farti capire quanto ti amo?Quanti ti
desidero,nonostante tutto?
“Non è stata colpa tua” bisbiglio.
È una bugia.Hai voluto ucciderlo.Ma non riesco ad
incolparti di niente.
Non posso permettermi di perdere il tuo amore.Ti amo
anche così.
Fredda e glaciale.Bambola di ghiaccio che uccide
rabbiosa.
Annuisci.
“Cosa diremo agli altri’”mi chiedi
preoccupata.
Non devi preoccuparti.Non permetterò a nessuno di farti
del male.
“Niente.Non è successo niente.In fin dei conti se
l’aspettavano”
Sorridi triste.Un triste sorriso,che si imprime sul tuo
volto.
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Ringazio tutte tantissimo.I vostri commenti mi hanno commosso.Vorrei potervi ringraziare una per una,ma avete commentato così in tante che non saprei che dirvi senza sembrare ripetitiva.
Per una autrice avere delle lettrici così appassionate riempe di un immenso piacere.E sapere che la mia piccola storia è riusciuta a scatenare un pò della vostra curiosità per me è indubbiamente un gran risultato.
Davvero ragazze vi ringrazio di cuore.Spero che con quest'ultimo capitolo non vi avrò deluso e spero che continuiate a seguire la mia fanfic.
Un bacio a tutte,Locke(Elayne e LittleClaire nei forum dedicati a Bella ed Edward)