Presentazione: James inciampa per caso in un libro di poesie babbane, perso da qualcuno in uno dei tanti corridoi di Hogwarts. Non gli è mai piaciuto troppo il genere, ma gli piace troppo Lily Evans e la sua mente malandrina comincià già ad elaborare un'idea che potrebbe funzionare. Il proprietario probabilmente dovrà aspettare ancora un po' per riavere il libro.
Note in fondo alla pagina.



Le poesie che James Potter dedicò a Lily Evans, ovviamente a modo suo.



Inizio Giugno 1977, sesto anno.
Terzo tentativo.

« SIRIUS! »  gridò James entrando in camera come una furia, facendo cadere il diretto interessato sul pavimento, dato che dalla sorpresa si era girato di scatto sul letto, per poi accorgersi ovviamente in ritardo che il materasso da quella parte finiva.
« James, ti ho mai detto che sei un idiota? » brontolò Sirius massaggiandosi il fondoschiena.
« Certo che no, perché sono un maledetto genio, ecco perché!» esclamò l'altro sventolando un foglietto con scritto sopra qualcosa che aveva tutta l'aria di essere...
« Oh no! Non di nuovo! » si lamentò il suo migliore amico, sbattendosi una mano in fronte «dove diavolo sono Remus e Peter quando servono? Possono farlo loro!» aggiunse sdraiandosi sul pavimento con un'aria esageratamente disperata.
« Sirius » iniziò James con voce pericolosamente seria « migliore amico migliore del mondo, mio fidato compagno di scorribande, solo tu puoi aiutarmi. Ti prego, DEVI aiutarmi, in nome della nostra amicizia, in nome del bene che ci siamo sempre voluti, in nome del nostro essere Malandrini e soprattutto in nome di certe foto altamente compromettenti in cui tu dormi abbracciato ad un cuscino con in testa le mutande di Peter » concluse soddisfatto, sorridendo angelico.
« Sei un fottuto bastardo Prongs »
« E tu un vero amico Padfoot. Ti servirà questo » disse l'essere che si spacciava per il suo migliore amico, porgendogli un barattolo di succo di pomodoro.
E Sirius pensò, guardandolo torvo, che James non l'avrebbe passata liscia, perché quel barattolo non prometteva assolutamente nulla di buono.


 
« MARY! Carissima e dolcissima amica, eccoti qui! »
 « Per caso ti serve un favore James? » rispose Mary MacDonald sorridendo, essendo ormai abituata ai metodi dell'amico.
 « Beh ecco, in effetti ora che me lo chiedi ci sarebbe una cosa... »
Mary si avvicinò curiosa.



« Mary ci sei? Ancora non ho capito perchè mi hai fatto venire fin sulla torre di Astronomia, non potevamo...Oh. Oh »
« Salve Evans» la salutò Potter con un sorriso.
« Tu non sei Mary » disse Lily, più a se stessa che a lui.
« No decisamente no » confermò James, divertito dalla sorpresa nello sguardo della ragazza.
« Che stupida! Avrei dovuto immaginare che c'era qualcosa sotto! Ah ma adesso mi sente! » esclamò Lily, pronta a fare dietro front per dire due belle paroline all'amica in combutta con James.
« Ma Evans, ora che hai salito tutte quelle scale, puoi fermarti cinque minuti ad ascoltarmi? » chiese lui speranzoso.
Lily lo guardò, stranamente indecisa.
« Farai il pazzo come l'altra volta? » domandò lei nervosa.
« Beh...Forse sì, ma solo un pochino, te lo prometto! »
E Lily incredibilmente, contro ogni logica e stupendo persino se stessa, decise di aspettare ed ascoltarlo. Il perchè non lo sapeva neanche lei, ma quel gioco strano che Potter aveva iniziato la stava incuriosendo sempre di più. Quello del ragazzo non era un comportamento arrogante o da sbruffone, era qualcosa di folle e... dolce in un certo senso.
Tanto valeva provare a dargli una possibilità.
« Cosa ti sei inventato questa volta?» sospirò Lily guardandolo con curiosità. James spalancò la bocca, sorpreso dal comportamento insolito di lei, poi sorrise felice e iniziò subito la sua interpretazione, per paura che la ragazza cambiasse idea e scappasse via.
 « Guarda nel telescopio che ho preparato e fissa l'orizzonte » annunciò serio.
« Tu sei tutto matto Potter » disse Lily scuotendo la testa e avvicinandosi alla finestra,  mettendo l'occhio vicino alla lente.
« Beh anche tu devi esserlo Evans se sei rimasta per ascoltare i miei vaneggiamenti » commentò lui dolcemente.
« Ricorda che posso andarmene in qualsiasi momento » ribattè lei per spaventarlo.
« Eddai, non sei curiosa? Cosa vedi? » esclamò lui per distrarla dai suoi propositi di fuga.
Lily guardò attentamente. « Beh sto guardando l'orizzonte come mi hai detto tu » borbottò concentrata.
« E com'è? »
« Uff... che razza di domanda! Non so, non è una linea dritta, è spaccato dalle montagne, poi ci sono i boschi e- »
« ESATTO EVANS! » urlò James all'improvviso.
 « Per Merlino Potter sei scemo? Mi hai spaccato un timpano! » ma lui non si scusò nemmeno, troppo preso a farle capire il suo ragionamento.
« Cosa hai detto prima di montagne? » continuò infatti lui.
«Eh? Intendi spaccato? »
« Esatto, SPACCATO! » esclamò euforico « e adesso guarda verso la capanna di Hagrid » annunciò soddisfatto.
Lily a quel punto pensò che forse era davvero un po' pazza anche lei, si era fermata ad ascoltare Potter per ben due volte in poche settimane e lui non aveva ancora dato segno di essere sano di mente. Ormai però era stata al gioco e un Grifondoro non si tira mai indietro, una volta accettato qualcosa.
« Va bene allora... OH GODRIC! Potter sotto il tavolo di Hagrid c'è un cane che sta sanguinando!» si staccò veloce dal telescopio e guardò il ragazzo preoccupata, ma lui era perfettamente tranquillo.
 « Esattamente » disse infatti calmissimo.
E a Lily venne un folle dubbio.
« Ti prego... Non dirmi che hai maltrattato un povero cane solo per seguire alla lettera questo tuo... boh non so neanche come chiamarlo, ma se è così Potter sei davvero pazzo, come hai potut- »
« Evans calmati. Non potrei mai. Quello è semplicemente succo di pomodoro, non vedi il cane come lo lecca di gusto? » la interruppe lui con voce ferma e lo sguardo sincero.
Lily lo fissò, gli occhi verdi spalancati. E poi scoppiò.
 «Tu...ahahahah! Oddio non ci credo! Tu...ahahahah, hai cosparso un povero cane di succo di pomodoro solo per...ahahahah! Quindi che razza di poesia mi darai questa volta? Perchè c'è sempre una poesia dietro tutto questo, vero? Ahahahah ma  tu sei fuori!»
James la fissava sconvolto, non si era aspettato una reazione del genere, benché in effetti, cospargere Sirius di succo di pomodoro era stato parecchio divertente, anche se Lily certamente non sapeva chi fosse quel cagnone nero.
"Beh meglio una risata che un pugno in faccia no?" si disse lui, e titubante le allungò il foglietto di pergamena.
« Sta volta non scapperai via lasciandomi sola a leggere? » gli chiese Lily tornata seria, sorprendendolo.
 « No, questa volta no, voglio godermi la tua reazione, dopo una risata del genere non so più cosa aspettarmi » disse lui, passandosi una mano tra i capelli ribelli.
Lily afferrò il foglietto.

Se dovessi inventarmi il sogno
del mio amore per te
penserei a un saluto
di baci focosi
alla veduta di un orizzonte spaccato
e a un cane
che si lecca le ferite
sotto il tavolo.
Non vedo niente però
nel nostro amore
che sia l'assoluto di un abbraccio gioioso.

« Ovviamente non ho inserito il saluto di baci focosi, perchè probabilmente mi avresti cruciato» esordì lui dopo un po', dato che Lily continuava a guardare la poesia con un'aria indecifrabile.
«Sì, lo ammetto, sei stato bravo. Manca una cosa però, oltre ai baci focosi che hai fatto bene ad eliminare » disse lei all'improvviso, alzando gli occhi dalla pergamena.
«Per Godric Evans e dire che mi sembrava di essere stato brav- oh»
James rimase pietrificato per qualche secondo.
Lily lo stava abbracciando.
Quella Lily Evans lo stava abbracciando, santo, santissimo Godric!
«Non ti montare la testa Potter » disse poi lei, staccandosi subito da lui con un mezzo sorriso « l'ho fatto solo per la poesia, così finisce bene » .
E detto ciò gli diede le spalle e abbandonò la torre, scossa per l'azione appena compiuta, lasciando il ragazzo a fissare il vuoto sconvolto ma felice.



« Ehi Remus! La sai una cosa? »
« James! Santa Morgana perchè hai i capelli rosa?»
 «Oh quelli? La vendetta di Sirius, roba da nulla. Ti ho detto che la Evans mi ha abbracciato? »
« Almeno centosei volte James»
«Ah.
...
...
Ehi Peter aspetta! La sai una cosa?»





Note:
Sto per partire per il Sud Africa (l'ho detto tante di quelle volte che ormai sono peggio di James) perciò dovevo  assolutamete aggiornare prima della mia partenza, dato che potrò pubblicare il prossimo capitolo almeno fra tre settimane. Vi chiedo scusa e vi ringrazio infinitamente per la  pazienza, spero che sarete ancora qui a seguirmi al mio ritorno!
Allora che dire del capitolo... la poesia è di Alda Merini e si intitola "Sogno d'amore". Mi sono presa una licenza poetica perchè la poesia è successiva agli anni settanta e quindi in teoria al tempo di Lily e James non era ancora stata scritta. Spero mi perdonerete questa piccola libertà. Oh già e inoltre la poesia dice che NON vede un abbraccio gioioso, quindi James aveva fatto bene a non inserirlo, ma Lily evidentemente voleva farla finire bene, o qualcosa del genere, quella ragazza è complicata;) Volevo farli abbracciare prima della fine della scuola!
 In ogni modo ora inizieranno le vacanze estive e i due baldi giovani avranno modo di pensarsi a vicenda... forse si invieranno anche delle lettere, ci sto pensando;) 
Sirius versione Padfoot doveva esserci e ho voluto inserire la sua vendetta, anche se purtroppo James non gli darà tanta soddisfazione stordito com'è dall'abbraccio di Lily.
Comunque non temete, Sirius e James si vogliono bene, il loro rapporto è fatto così. Io li adoro, spero di averli resi bene, mi è molto difficile scrivere su di loro, ho paura di rovinarli:(
Ringrazio di cuore Nessie93,  Ma_AiLing,  ChrisAndreini, Crazymoonlight che hanno recensito lo scorso capitolo, questo capitolo è riuscito grazie a voi!
Ringrazio inoltre infinitamente le 2 delle seguite e le 11 delle seguite, mi rendete immensamente felice!
Un grazie anche a chi ha semplicemente letto <3
Un bacio,
Giuly