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Autore: DeaMiko    12/08/2013    2 recensioni
Lungi da me anima in pena: con l’inchiostro sei marchiata e dalla vita sei liberata.
Passato, Presente e Futuro noi siamo da sempre il lato oscuro.
Genere: Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Altri, Hidan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ali di un angelo che brucia cadendo
sangue come inchiostro di ciò che sto scrivendo

 

Hayato è la solita testa di caaaa…cazzuola! Tutto il giorno faceva i suoi strani riferimenti a chissà quale evento di stasera, incomprensibile. Poi è un maniaco, guarda le tette a tutte le clienti, uno screanzato. Beh è ancora più osceno che loro stesse glielo permettano.

- Che disordine, un netturbino scapperebbe a gambe levate! - Sospiro e comincio a sistemare i pochi metri quadri che ho come casa: un salotto munito di cucina, divanoletto e tv…beh ovvio, ho anche un bagno!!! Piccola e accogliente, nulla di così speciale…ma almeno ha quello che serve, no?
Poi beh, se si guarda al disordine che dissemino in giro non c’è molto da sorprendersi, sono una casinara. Ma guai per la mia chitarra acustica rossa con sfumatura nera e ai mucchi di libri in giro qua e là.

Sul mobiletto c’è tanta polvere, due dita buone credo - Bleah, fai schifo Miko!! – mi ammonisco a voce alta passandoci sopra il pannetto Swiffer.
STONK…CRASH Wups, è caduto qualcosa – Pasticciona di una!!! – mi abbasso per prendere quella che si rivela una cornice con il vetro ormai a pezzi

Faccio per prenderla ma mi taglio accidentalmente con una scheggia di vetro – AHIA – ma non fa male…a dire il vero quando mi faccio male il dolore è minimo, soglia del dolore alta?

Corro in bagno per evitare di ridipingere il pavimento in parquet e mi fascio il dito accidentato.

- ci mancava solo questa! E domani come faccio a lavorare? Essere ambidestra potrebbe essere utile…peccato che sono destra e senza pollice non si può tenere una penna, figuriamoci la mia Swashdrive Whip* -

sempre più seccata controllo di nuovo la ferita sperando che almeno il sangue si sia fermato – però, che bel colore vivo, forte il mio san..gue – qualche istante prima ho alzato la testa per vedere il mio riflesso nello specchio e rimango sbigottita nel vedere una lacrima che mi solca il volto, una lacrima rossa. Stupita e spaventata mi passo il dorso della mano sana sulla guancia ma guardandola non ha del sangue sopra…

- Che guardi? Stupita? – è la mia voce, ma non ho mosso le labbra. Sposto lo sguardo di nuovo al vetro riflettente e faccio un balzo di quelli che non ho mai fatto

- MA CHE CAZZ?!?!?! – vedere per credere, porto la mano sullo specchio

- Spostala che non vedo la tua faccia da perdente!!! -

- EHI, a chi hai dato della…- mi scaldo in un millisecondo

- TU, stronzina. È ora che tu sappia, è ora che tu conosca il sommo…serviva solo del sangue per richiamarlo. Da ora la trasformazione ha inizio…la tua iniziazione è vicina
quella continua, ma non ho capito NIENTE di ciò che ha detto! Tano che rimango a fissare il mio riflesso…un riflesso che parla! E per di più con una mente propria!!! – Assurdo -

- Ne vedrai di assurdo – e con questo sparisce la strana visione e lascia il posto al mio riflesso…una faccia basita e stanca

- Sei stanca Miko! – mi dico per auto convincermi dell’assurdità che ho appena visto.
- E troppo lavoro ti fa anche sforzare la vista, specie quell’ala d’angelo che hai tatuato oggi a Jade, così si spiega anche il bruciore agli occhi – parlo con me stessa lavandomi e infilandomi nel mio pigiama corto azzurro a nuvolette a forma di mucca

- Niente colliri, solo tanto riposo! – continuo a ripetermi avviandomi verso il mio sicuro giacilio cadendoci sopra come un sacco di patate
Guardando il soffitto cerco di non pensare a ciò che la mia mente malata ha evidentemente immaginato e man mano che la vista si annebbia entro in uno stato di sonno che spero duri fino a mattina

 
È sera e piove, non so come mi trovo in un cimitero. Non fa freddo e il vento leggero che accompagna la pioggia è perfetto. Tutto calmo – che sogno banale – penso
Un momento…qualcosa come un meteorite infuocato fende il cielo precipitando con maggiore velocità più si avvicina al suolo, questione di un attimo e BAM, un tonfo sordo che apre un cratere enorme, per fortuna nella parte di cimitero non ancora utilizzata. Ovviamente la curiosità ha la meglio e mi avvicino, tanto è un sogno. Sono sul limite tra pendenza regolare e precipizio e quello strano corpo celeste continua a bruciare. Ma – PER LOKI CORNUTO!! – non penso ad altro e mi fiondo verso quel corpo…un corpo vero!
– Ehi tutto bene? – oh perfetto, chiedi se va tutto bene a un ragazzo avvolto dalle fiamme, vincerai sicuramente il premio alla coerenza 2013!
Sembra dire qualcosa ma noto quello che è rimasto delle sue ali che continuano a bruciare finchè la pioggia, come presa da compassione, le spegne.
Il suo viso è perfetto, nemmeno un graffio…come il resto del corpo.
I capelli biondi o forse addirittura bianchi sono spettinati e appiccicati alle guance, al chiaro di luna sembrano perfino risplendere.
- Tipo, almeno batti un colpo se sei ancora tra noi – cerco di ironizzare e poi noto con sollievo che respira ancora
- guarda che sei caduto nel posto giusto se volevi suicidarti – quando imparerò a pensare prima di paralare? QUANDO?
Sul petto, quasi in linea con il cuore, ha inciso un triangolo rovesciato iscritto in un cerchio…e sanguina. Strano modo per tentare la morte.
Al collo invece ha un piccola chiave, sembra d’argento ma è rovinata dal tempo.
- Nascondila – lo sconosciuto parla proprio con un filo di voce
- E dove? – non so che dire
- Jashin – e questo? Shashin? Giashin? Chi è poi?
- Senti, sei sconvolto…io sono sconvolta…non ti capisco – cerco di giustificarmi ma lui si porta la mano al ciondolo e con un colpo secco lo stacca e me lo porge. Senza parole lo prendo.
- dimmi almeno come ti chiami…tipo caduto dal cielo -
- Hid…dìdì dìdì dìdì
Maledetta sveglia!



Sbadiglio stropicciandomi gli occhi – mai dormito così bene, però sempre a me i sogni strani – scendo pigramente dal divanoletto e mi trascino a tentoni in bagno – sicuramente mi ha influenzata quel tatuaggio di Jade, è una spiegazione più che logica psicologicamente parlando – così dicendo torno in cucina e – PORCA ZOZZA…ANCORA!!! – eh già…sono ancora in ritardo.

- Me lo sento, Max stavolta mi spara davvero o peggio mi tatua un bel “Ritardataria” in fronte!!! – inforco gli occhiali, metto i vestiti di ieri, prendo lo zainetto e mi fiondo fuori dalla porta lasciando dietro di me tutto alla rinfusa…ma che novità

Mi lancio a velocità folle sui marciapiedi correndo come una maratoneta – Mocciosa, corri o fai tardi! – di nuovo quello sborone di Hayato, sfreccia in macchina senza nemmeno offrirmi un passaggio, non io lo accetti, però farebbe un po’ Gentleman

Tanti pensieri mi rimbalzano nella testa e proprio per questo mi trovo con la faccia per terra per non aver visto il marciapiede al termine.
THRANDUIL, LEGOLAS, Salvatemi! Ennesima figura di nutella. Mi alzo tra le occhiate divertite dei passanti ed entro in negozio.

- LO SO – mi metto sulla difensiva ancor prima che qualcuno mi dica qualcosa, prendo la lista e vado alla mia postazione

- Nervosetta la ritardataria. Sei nel tuo periodo? – si diverte Hayato avvicinandosi pericolosamente da dietro
- Ok Bastardo! – così d’un colpo, stanca e accecata dall’odio per quella pessima persona, lo prendo per il colletto della maglietta
- Lurida feccia che non sei altro, Jashin non ti merita, stronza -
- Ripetilo ancora o non sai che non scegli tu, ma si viene scelti? – sibilo a denti stretti
- Lurida feccia – sfacciato come pochi
- Non quello, ti devo ancora ricordare Qualcosa? -

- MIKO, Santa Merda! Che stai facendo? – Max rientra in negozio e corre a separarci prima che il mio pugno arrivi in faccia a quel relitto umano.
- TU, Hayato…smettetela o vi licenzio! Ringraziate che non ci sono ancora clienti a quest’ora! – Max sembra furioso ma almeno non sa che sono arrivata ancora in ritardo

***


Oggi è stato sicuramente un giorno da dimenticare, uno fra i più merdosi di sempre…anche se ho il crimine alle stelle per quel, quel, quel testa di banano!
- EHI, lardo che cammina…-di nuovo quel testicolo immaturo passa a folle velocità
- BASTA -

***


Ade rimarrebbe scioccato vedendomi, sono un tornado, sono incazzata NERA! Sbatto la porta e do un pugno al muro in cartongesso procurandogli una voragine…ma nella furia del momento ci pensa il mio solito cazzutissimo bruciore agli occhi a distrarmi.
Vado in bagno, li sciacquo come al solito e mi guardo allo specchio.
Rosso, non la sclera ma la pupilla, rossa come una ciliegia matura con un nocciolo nero al centro.
I miei bellissimi occhi verdi, una delle poche cose che mi piace di me…sono…rossi???

Decido di farmi una doccia, di solito riesce a calmarmi dall’accumulo di stress.
Questione di 10 minuti e sono già in salvietta e turbante, ma gli occhi non sono cambiati…anzi la cosa positiva è che riesco a vedere senza occhiali.
Controllo il taglio della sera precedente e con piacere noto che si è rimarginato completamente
– mpf…forte – dico con tono secco

Solo guardando al mio enorme specchio, con più attenzione di prima metto gli occhi su di una collanina che scende sul petto e si nasconde proprio tra le gemelle. La prendo in mano e scopro che è una piccola chiave molto usurata.
Ma…1. Mai portate collane 2. Perché mi è famigliare? Lascio in sospeso l’interrogativo facendo spallucce e srotolandomi il turbante

- MA QUANTE CAZZO DI SORPRESE DEVO ANCORA ASPETTARMI? – urlo così tanto che la vicina ultracinquantenne, Ms Fick, mi bussa alla porta

- Tesoro tutto bene? Guarda che è tardi, potresti svegliare gli altri – A prima vista è adorabile, specialmente quando ti guarda attraverso quelle lenti spesse come fondi di bottiglia…ma quanto è ficcanaso!

- Che bei capelli, come sono diventati lunghi, ma non sarai troppo giovane per averli bianchi? – ecco, appunto

- No è che…ho sbagliato tinta e ultimamente ho messo delle extension per allungarli, tutto qua…ora se vuole scu..- cerco di tagliare corto
- E che occhi rossi ragazza mia, che diamine succede? Metti paura – vecchia, ficcanaso, vecchia, ficcanaso, vecchia…
- Lenti a contatto, sto provando il costume per il Comicon – mi invento qualunque cosa purchè se ne vada
- Mmmh, va bene cara…buonanotte – se ne va via finalmente
- Notte Ms Ficcan…Ms Fick – ancora un po’ e ti saresti trovata senza casa in affitto!

-Cosa faccio con questi? – mi rivolgo all’altra me dello specchio allungando e attorcigliando la nuova chioma bianca come la neve – ma soprattutto, come sono spuntati??? – troppe domande senza risposte.
Se è vero che  la notte porta consiglio, spero proprio che sia così perché  non so che sta succedendo.


*********

* Swashdrive Whip = modello di macchinetta per tatuaggi

Benvenuti nella mia testa!

Heeey :)

Scusate l’attesa ma sono stata in montagna e nel mentre sono, per fortuna, riuscita a scrivere!!! Stavolta è più lungo come capitolo, spero sempre che a poco a poco capiate bene quel che succede anche se tutta questa aura di mistero è intenzionale, gnè

Miko2: *cerca biscotti* MIKOO, non dirmi che li hai mangiati tutti tu

Ehm…noooo *si pulisce dalle briciole*

Stronza! Vieni qui che ti faccio a fettine! *la rincorre con un coltello affilato*

Non farai dav…waaaa *scappa*

Miko3: Lasciatele stare, fanno sempre così! Recensite e critiche sempre ben accette.
Che Jashin sia con voi! Alla prossima ^^
  
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