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Autore: evilqueen82    12/08/2013    1 recensioni
Sara Alyson Angels e Amanda Melody Rubens frequentano il penultimo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
La prima risiede nei Corvonero, è intelligente e studiosa , l'altra invece è una tassorosso impulsiva e un po' pasticciona.
Sarah pensa allo studio e finisce per una serie di rocambolesche circostanze nel mirino dell'interesse di Malfoy: il giovane Serpeverde che lei detesta non troppo cordialmente.
Mandy invece è innamorata senza speranza di Harry Potter che, tuttavia, sembra completamente ignorarne persino l'esistenza..
Tra complotti, bugie, incantesimi e gravi pericoli ,le vite dei quattro stanno per cambiare indissolubilmente e legarsi e cambiare per sempre.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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2 Maggio 1997.

Il ragazzo sotto la cicatrice.

 

(Pov Amanda)

Lottai disperatamente contro i Mangiamorte con tutte le mie forze.
Non ero molto brava nelle Maledizioni Senza Perdono ma conoscevo molti incantesimi d’attacco e inoltre sapevo tirar bene di destro.
Ma quando giunse la notizia della morte di Harry, io e tutti gli altri smettemmo di difenderci.

Era finita .
Il Signore Oscuro aveva vinto.
Sfilammo dietro ad Hagrid che portava in braccio il corpo esanime di Harry.
In quegli istanti che parvero infiniti,non provai neanche dolore: mi sentivo svuotata di ogni emozione.
Desideravo soltanto che presto sarebbe giunta anche la mia ora.
Poi all'improvviso il colpo di scena: Harry era vivo.
Affrontò il nemico e lo sconfisse .
Voldemort era morto.
La pace era tornata una volte per tutte.
Vidi la folla stringersi attorno ad Harry in un collettivo abbraccio.
Non mi unii a loro.
Rimasi a guardarlo a distanza.
Poi si scostò dalla folla per starsene da solo ma mentre si allontanava per un attimo il suo sguardo si posò sul mio.
Sorrisi perché questa volta non potevo e non volevo più fingere.
Lasciai che leggesse nel mio sguardo tutto l’amore che serbavo per lui.
Finché non mi rivolse quella frase.
Il mio cuore ebbe un fremito.
Tornai dai miei accompagni in attesa che mantenesse la sua dolce promessa.


 

(Pov Harry)

Uscì dall’ufficio di Silente dopo aver parlato con il ritratto e aver riparato la propria bacchetta: sentiva ancora la mente un dedalo confuso di pensieri ed immagini.

Ma soprattutto una serenità che sembrava essere stata strettamente contenuta in sordina e sembrava voler esplodere.

Probabilmente non in modo del tutto sfacciato perché altrettanto intenso era il cordoglio e il dolore per tutti i caduti tra cui Fred Weasley e i coniugi Lupin.

Lasciò la famiglia Weasley raccolta nel dolore di quella perdita più fresca e sentì il bisogno di isolarsi da tutti quanti, uscendo per qualche istante nel parco anch’esso devastato dalle macerie dell’ala del castello che era crollata sotto gli incantesimi.

Ce l’ho fatta” .si disse guardando la notte, ancora incredulo e tante erano le emozioni che provava in quel momento da non saperle distinguere: felicità e commozione, incredulità e smarrimento.

Per quei sette anni la sua vita era ruotata intorno a Voldemort ma adesso avrebbe potuto iniziare a vivere davvero.

Sorrise a quel pensiero mentre di fronte agli occhi gli apparve quel sorriso timido ma incredibilmente dolce che fece luccicare gli occhi castani.

Perché non iniziare da subito, si disse.

Raggiunse rapidamente la gufiera e scrisse rapidamente poche parole.

Ti attendo nel luogo del nostro ultimo incontro a Hogsmeade.

Non posso aspettare ulteriormente,

ti prego di raggiungermi quanto prima.

Harry James Potter.

 

Si allontanò dal perimetro del castello e si smaterializzò, entrò nel locale che affittò per tutta la notte ringraziando il proprietario anch’egli così ebbro di serenità che gli promise quel favore gratuitamente e per tutte le sere a sua scelta.

Attese pazientemente e ormai l’aurora aveva preso a risplendere quando finalmente la giovane fece la sua comparsa e si trovò di fronte ad un paesaggio tutto trasformato.

La pista di ghiaccio era lucida e liscia come uno specchio mentre centinaia di candele erano sospese nell’aria e una dolce musica echeggiava in sottofondo.

Il giovane sorrise e mostrò che al centro della pista aveva, con l’aiuto della bacchetta, impresso i simboli delle loro Case sopra i nomi di battesimo.

Non disse nulla, si avvicinò alla ragazza e le porse la mano destra con un sorriso che fece risplendere gli occhi turchesi.

Finalmente”. Sussurrò con voce sospirata.


 

(Pov Amanda)

Appena due ore dopo aver pronunciato quelle parole,ricevetti una lettera di Harry.
Mi aspettava alla pista di pattinaggio.
Uscii dalla scuola e lo raggiunsi di corsa .
Il cuore a mille al pensiero che volesse vedermi .
Pensare che fino a due anni prima non conosceva neanche il mio nome.
E adesso voleva vedermi, voleva vedere
me.
Quando arrivai alla pista, lo spettacolo che trovai mi lasciò senza fiato.
Se deve essere sincera, però, non furono le decorazioni, la musica e l’aurora .
Quello che mi tolse il respiro,era lo spettacolo dei suoi occhi ridenti fissi su di me.
Indossai i pattini e lasciai che mi prendesse le mani e che mi guidasse in una danza dolce e romantica.


 

(Pov Harry)

Sorrise per la sua dolce arrendevolezza nel lasciarsi prendere la mano e guidare sulla pista: aveva quasi dimenticato quanto fosse piacevole, delicato ed etero poter sfiorare una donna.

In quell’anno vissuto nella foresta aveva la vaga percezione di aver smarrito se stesso e quella parte di sé più spontanea e naturale all’indole di un adolescente.

Aveva osservato Hermione e la sua sofferenza per la lontananza di Ron e la gioia della riconciliazione (seppur avesse assunto quel solito cipiglio furioso) e quel bacio rubato a loro stessi nel bel mezzo di una battaglia.

In quegli istanti aveva estratto in segreto quelle lettere anonime, percorso parola per parola e si era sentito come scaldato ed abbracciato.

Come se, finalmente, una parte di sé fosse tornata al suo posto.

Anche lui era in grado di contenere e riflettere quel calore per tanto tempo sconosciuto.

Adesso che poteva stringerne la mano, sfiorarne la pelle delicata, percepirne il profumo dolce ma stuzzicante, adesso che si specchiava nei suoi occhi lucenti, tutto era davvero finito.

Mar ricominciare e nel migliore dei modi.

Le strinse più forte la mano e le fece fare una lieve piroetta prima di stringerla tra le braccia.

Dimenticò i movimenti della coreografia improvvisata: le mani le cinsero e i fianchi e percepì il calore di quel contatto: si specchiò nei suoi occhi e le cinse il viso tra le mani.

Perché non me lo ha detto che eri tu la mia ammiratrice misteriosa?”.

La sua voce suonò roca, come da tempo non fosse abituato a scambiare qualche parola il che non era neppure propriamente falso, visto il tipo di vita “brada” che aveva vissuto negli ultimi mesi e lo aveva irrobustito e reso ispide le guance.

Rimase ad osservarla negli occhi nell’esporre quel quesito che nascondeva una verità profonda: tutto questo avrebbe potuto iniziare molto prima.

Nell’impeto di quel pensiero, quasi temendo di essere sorpresi e che tutto si sarebbe infranto, si chinò su di lei e le sfiorò le labbra con audacia quasi febbrile e bisognosa. Quasi a dirsi che sì, la guerra era davvero finita e lui poteva essere davvero felice.

Con lei.

 

(Pov Amanda)
Quando Harry Potter mi strinse tra le braccia e mi baciò, venni pervasa da un calore e una dolcezza infinita che mi scaldarono il cuore.

Non risposi alla sua domanda.

Non ce fu bisogno.

Ricambiai il suo abbraccio e il suo bacio ,con fervore .

Poi mi scostai dalle sue labbra , e gli affondai il viso sul petto.

Cingendogli la schiena e stringendomi a lui più forte che potevo,per paura che qualcuno me lo portasse via.

Alzai di nuovo lo sguardo tornando guardandolo negli occhi.

Ginny Weasley? –mormorai – credevo fosse la tua ragazza”.


 

(Pov Harry)

Sorrise per la dolcezza e la passione, il sentimento struggente con cui ora la ragazza si lasciava stringere e ricambiava il bacio con la stessa foga, bisogno, disperazione.

Sorrise contro le sue labbra mentre sempre più radicata era la consapevolezza di aver completamente ritrovato se stesso, mischiato a lei.

Un’unica cosa divisa in due anime.

Il sorriso si fece più tenero quando la sentì stringersi al suo torace con struggimento e possesso, accarezzandole piano i capelli.

Si riscosse quando i suoi occhioni castani lo osservarono e la sentì pronunciare il nome della rossa.

Sorrise e scosse il capo.

No… non lo è mai stata”. Mormorò sfiorandole dolcemente la gota con la mano.

E non lo sarà mai”. Sussurrò a fior di labbra.

L’avvolse di nuovo in un abbraccio possessivo, schiacciandola contro di sé.

Rilasciò un gemito e ricercò la bocca con ancora più fervore, incastonando una mano tra i suoi capelli.

In un turbinio di vesti apparvero nella sua casa di Grimmauld Place, nella sua camera in cui bel camino rischiarava la stanza e scaldava con il suo fuoco allegro.

Si scostò e le sfiorò le gote, guardandola dritto negli occhi.

Resta con me stanotte1”. Un sussurro a fior di labbra.

Una preghiera.


 

(Pov Amanda)

Ascoltai la sua risposta che mi riempi di una gioia che un istante gettò un colpo di spugna su tutto il dolore e la sofferenza di quell’ultimo anno.

Mi sentii stringere nel suo abbraccio possessivo e un istante dopo mi ritrovai in un posto sconosciuto.

Una casa: probabilmente la sua, pensai tra me e me.

Il cuore sembrò scoppiarmi nel petto quando mi chiese di rimanere per la notte.
Io e lui da soli .

Avevo sempre visto Harry come un ragazzino angelico ed innocente ma in quel ultimo anno il suo aspetto era mutato.

Non più fanciullo ,ma un giovane uomo consapevole e sicuro di sé.

In quell’atmosfera semibuia ,in cui a illuminarci c’era solo la luce del cammino ,mi apparve più seducente e meraviglioso che mai .

Mi specchiai nei suoi occhi e lentamente uno dopo l’altro mi tolsi i vestiti,lasciando che mi guardasse.

Ti va bene come risposta?” . Gli sussurrai emozionata senza smettere di guardarlo.

 

(Pov Harry)

Rimase ad osservarla negli occhi: il suo sguardo turchese cercò di sondare nella delicatezza e nella profondità del suo.

Osservò le sue dita delicate e diafane scivolare sulle vesti, cominciando a sbottonarle e sentì la gola farsi più arida e il cuore scalpitare furioso mentre un nuovo calore sembrò scalfirlo da dentro.

Quasi tremulo scivolò con lo sguardo a contemplarla e si sentì quasi soffocare per la delicatezza di crema della sua pelle pura e candida.

Illuminata soltanto dai raggi di luna che le sfioravano il viso arrossato, gli occhi lucidi, le labbra tremanti dei baci già concessi e di quelli che doveva ancora ricevere.

Lo sguardo turchese scivolò lentamente a contemplarla e sentì brividi caldi e freddi lungo la spina dorsale mentre le mani tremavano alla sola idea di sfiorarla, quasi temendo di scoprire che si trattava di un sogno, di scoprire di poterla deturpare con un tocco non abbastanza delicato.

Si specchiò nel suo sguardo e lì lesse lo stesso bisogno sopito ed implicito, lo stesso desiderio che bussava ai loro corpi già maturi.

Sorrise e allungò una mano a sfiorarle la guancia.

Sei bellissima”.Sussurrò, la voce roca e lentamente anche lui cominciò a spogliarsi: si tolse il maglione, la camicia, i pantaloni, i boxer e le calze, senza smettere di guardarla negli occhi. Rimasero a guardarsi occhi negli occhi, coperti solo dalle fiamme del camino e lentamente cercò la sua mano, baciandola.

Se la portò al torace e la premette delicatamente.

Lo senti?”. Sussurrò piano.

Batte così per te… amami, Amanda”. La voce roca e le labbra tremanti.

Non come Harry Potter, non come il Bambino Sopravvissuto, non come il Prescelto… come un ragazzo qualsiasi”.

A dimostrazione di ciò si tolse anche i proverbiali occhiali.

Il ragazzo sotto questa cicatrice”. Sussurrò ancora e le baciò di nuovo la mano con dolcezza.

(Pov Amanda)

Il mio cuore batteva come un tamburo mentre lo vedevo spogliarsi e quando mi chiese di amarlo per quello che era ,non potei fare a meno di sorridergli.

Certo… come ho sempre fatto ”. Sussurrai mentre sentivo i miei occhi pungere per le lacrime che iniziarono a sgorgare lente e copiose sulle mie guance.

Lacrime che mi scostò via con il tocco delicato delle sue dita.

Gli appoggiai il viso su una spalla e gli cinsi il collo con le braccia ,mentre lui mi stringeva a sé.

Iniziammo a dondolarci lentamente sul posto,in una danza improvvisata , fin quando ormai bisognosi l’uno dell’altro , mi scostai dal suo abbraccio e lo presi per mano,guidandolo verso il letto a due piazze.

Mi sdraiai lasciando che si posasse su di me e in quella intimità gli concessi me stessa e il mio amore.

Ti amo ragazzo qualsiasi”. Gli sussurrai sulle labbra dopo aver raggiunto la pace dei sensi.2

(Pov Harry)

Vide le lacrime di emozione sgorgarle dagli occhi e si stupì ancora una volta per quella sua dolcezza quasi puerile ma immensamente tenera.

Le scostò le lacrime dal viso e la cinse percependo il calore tra i loro corpi, i loro cuori che battevano in dolcissima sincronia.

Sentì brividi caldi e freddi lungo la spina dorsale e un nuovo bisogno finora soltanto covato e che ella sembrò condividere a giudicare dalla luce del suo sguardo e dal modo delicato ma deciso con cui gli strinse la mano.

La vide stendersi sul letto e quasi con trepidazione e timore le si collocò sopra, sentendosi quasi mancare per quel contatto di pelli.

La guardò negli occhi come a cercarne conferma e si perse in quelle iridi dolcissime prima di sigillarne di nuovo le labbra con un bacio.

Le sfiorò delicatamente le gote e assaggiò il suo sapore, cullandosi per qualche istante in quel dolcissimo momento di intimità.

Si scostò, il respiro già ansante e la guardò negli occhi, cercando una conferma tacita.
Sorrise e scivolò dolcemente con le labbra lungo il collo mentre con dita tremanti porgeva carezze vellutate e ricercate, lente e delicate.

Ricercò le sue labbra e si perse in quella dolce danza di respiri, di gemiti infranti, di carezze, di baci e di morsi.

Scoprì l’armonia dell’amarsi in quel gioco di stringersi e lasciarsi e assaporò il calore e la fragranza di due anime intrecciate.

Ricadde ansante sul suo ventre e sorrise a quel commento, sfiorandole la gota.
“Ti amo, ammiratrice non più segreta”.

La strinse tra le braccia e la cullò nel tepore del suo corpo.
“Dormi adesso, piccola mia”. Sorrise e le baciò la fronte, cullandola nel suo dolce calore.


 

(Pov Amanda)

Il mio più grande desiderio si era avverato.

Fu quello il primo pensiero,quando il mattino dopo mi svegliai tra le braccia di Harry.

Ed era proprio vero.

Tutti gli anni in cui lo avevo amato in silenzio.

Un’infinità di sospiri e lacrime per un amore che mai avevo osato sperare che un giorno sarebbe stato ricambiato.

E invece ero li con la testa appoggiata sul suo torace.

Sentivo i battiti regolari del suo cuore e osservavo il suo viso addormentato.

Con gli occhi chiusi sembrava un bambino.

Lo baciai sulla punta del naso.

Quando mi accorsi che si stava svegliando pensai di fargli uno scherzo.
Richiusi gli occhi fingendomi addormentata e, quando lo sentii sussurrare il mio nome, li riaprii.

Lo guardai negli occhi ,assumendo un espressione fintamente stupita.

Oh Merlino – esclamai – sono stata a letto con Harry Potter: Il sopravvissuto ,il prescelto colui che ha ucciso il Signore Oscuro”.

Harry mi guardo assumendo un aria dapprima stupita e poi interrogativa e io continuai a inferire.

Santo cielo,sono la ragazza di una celebrità – dissi portandomi una mano davanti alla bocca – che bello sarò famosa ed essendo la tua ragazza ,verrò promossa a pieni MAGO”.

Il volto di Harry era cianotico .

Gli diedi la stoccata finale.

Harry Potter è fidanzato – esclamai – devo avvertire Rita Skeeter, questo sì che è un scoop”.
A quelle ultime parole ,lo vidi rabbuiarsi.

Si alzò dal letto ,era furibondo .

Lo vidi rivestirsi in fretta ed Uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Poi rientrò e mi guardò in cagnesco .

ALLORA PER TUTTO QUESTO TEMPO MI HAI SOLO USATO!”.

Mi urlò, puntandomi un dito contro.

Scoppiai a ridere .

Sei cosi buffo ,quando ti arrabbi – gli sussurrai tra una risata e l’altra – stavo solo scherzando”. Lo rassicurai.

Mi guardò con sospetto , scrutando nei miei occhi assicurandosi che non gli stessi mentendo.
“Come puoi solo pensare che ho finto di amarti dopo quello che c'è stato stanotte ?”. Gli domandai in tono più serio, cercando di fargli capire l'assurdità di quell'accusa .

E poi.. – ripresi senza attendere la sua risposta – non ho mai sopportato di stare al centro dell’attenzione dovresti saperlo: se fosse per me ti rapirei e ti porterei in un posto sconosciuto”.
Mi sollevai sulle ginocchia e mi avvicinai a lui, tirandolo per il colletto della camicia.
“Che ne diresti di andarcene lontano per un po’ – gli proposi mentre iniziavo a sbottonargliela lentamente – solo tu e io… mio dolce Potty”.

Rise per il modo in qui lo avevo chiamato ed annuì con un cenno della testa.

Solo io e te- mi sussurrò sulle labbra –ci sto!”. Rispose con voce roca prima di baciarmi .

Ce ne andammo davvero.

Terminai il mio anno scolastico e dopo essermi diplomata, partii con Harry.

Continua …


 

Salve gente, finalmente dopo una settimana di passione, il caldo asfissiante sembra essersi tolto dalle scatole e aver dato spazio a temperature più gradevoli. Ciò mi ha permesso di tornare al pc, sistemare il capitolo e postarlo.

Spero che l'attesa non vi abbia logorato (oggi le sparo grosse) e che le vostre aspettative non siano state deluse.

Dopo tanta sofferenza finalmente la guerra a Hogwarts è finita ed Harry ha potuto riprendere in mano la sua vita laddove si era interrotta.

Da Amanda: ovvero la soluzione a quell'enigma che lo ha tormentato un intero anno prima di partire.

Colei che lo trattava a pesci in faccia per poi scrivergli lettere d'amore di nascosto.

Colei che in entrambe i modi è riuscita ad attirare la sua attenzione finendo per rubargli il cuore.

Il giovane è ripartito appunto da lei ritrovando anche un parte di se..quella che con Voldemort e tutto il resto aveva smarrito.

I due si sono finalmente trovati mettendo a nudo – sia in senso metafisico che letterale – se stessi l'uno di fronte all'altro.

Sono partiti assieme pronti a costruire un futuro di pace e serenità, gioa e felicità.

Ma c'è ancora qualcun altro che aspetta la sua occasione, chissà ?

Non vi resta che scoprirlo leggendo gli ultimi due capitoli..

grazie a tutti voi che siete arrivati fin qui, in particolare alla mia beta e collaboratrice Kiki87 che non mi nega mai l'aiuto e il sostegno morale.

(Un abbraccio tesoro e in bocca a lupo per tua nonna sperando si riprenda presto).

A Kiki87 e tutti voi, arrivederci al prossimo aggiornamento.

Tanti saluti e grazie :)

1Ok sono passati tre anni ma a rileggere questa frase sono morta di nuovo :O_____

2 Non so se sia il termine più adatto, ho cercato di non essere volgare ed essendo Harry Potter un fantasy, volevo anche nella mia fan fiction – pur sfiorando temi più adulti – mantenere l'aspetto più innocente e fiabesco ..

   
 
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