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Autore: Ninriel    14/08/2013    2 recensioni
Una ragazza snob, una madre inquietante e una casa da sogno. Questa è la vita di Allison. Ma non tutto è come sembra. Non se lei ha dei tatuaggi sulla schiena, tatuaggi che sono sulla sua pelle fin dalla sua nascita, e che nessuno si sa spiegare. Non se un giorno come gli altri appare un ragazzo che nessuno ha mai visto, che le fa scoprire un mondo un mondo misterioso, un mondo in cui tra bene e male non c'è più differenza. Non mondo in cui tutto è possibile. Il loro mondo.
--[DAL CAPITOLO 1 ]--
La ragazza raccolse i lunghi capelli in un asciugamano, e scostando l'accappatoio si guardò la schiena, riflessa nello specchio.
Sotto i suoi occhi, si stagliava un intrico di linee vorticose, nere come la pece, che terminavano in quattro punte spigolose, due appoggiate sulle spalle e sulle scapole, due arrotolate morbidamente sui fianchi.
[...] Quando le osservava, le veniva in mente una sola parola per descrivere quelle strane linee, così aguzze e impenetrabili, eppure così aggraziate: Ali.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Ninfe.-
-Esatto- Paige annuì confusa, senza capire ciò che passava per la testa del figlio.

-Mi prendi in giro?- Trevor la fissò a sua volta, ma lei scosse la testa decisa.

All'improvviso il ragazzo scoppiò a ridere, rompendo il silenzio improvviso così bruscamente che Steph sobbalzò.

E continuò a ridere fino a che si accorse che neanche Allison lo aveva imitato e la guardò improvvisamente serio. -Non gli crederai mica... vero?-

La ragazza rimase in silenzio per qualche istante – Trevor.. Non è poi così assurdo, pensaci. I tatuaggi, non puoi negare che sembrino ali... le stesse di Steph. E l'acqua, quella sera... e ancora io con il fuoco... sono sicura che anche Steph lo può fare. Magari non è una spiegazione logica, ma è una spiegazione. - tentò di convincerlo, ma invano.

-Non riesco a crederci... sei una stupida se credi che questo possa spiegare tutto... -

Trevor si alzò dal divano e uscì dal salotto, dirigendosi al piano superiore in silenzio.

Allison, rimasta sola fissò alternativamente Paige, George e Steph.

La rivelazione l'aveva lasciata spiazzata, sì, ma era come se una parte sepolta di lei già sapesse che per spiegare tutti i recenti eventi la logica non sarebbe bastata.

Devo fidarmi?Si chiese. Fidarmi delle persone che per anni hanno nascosto a Trevor una verità così importante...

Se ti fiderai, dovrai credere a tutto quello che ti diranno, non solo a questo. La tua fiducia dovrà essere totale. La sua coscienza le venne in soccorso.

Oppure potresti decidere di non credergli, nonostante tutto ti dica che le loro parole sono verità, rimarresti nel dubbio.

E un giorno, ti chiederai se hai fatto bene ad andartene per la tua strada, se invece non sarebbe stato meglio ascoltarli.

Il morale della ragazza scese repentinamente. Rassicurante, grazie mille.

-Allison... riguardo quello che hai detto prima a mio figlio... per il fuoco e gli strani fenomeni c'è una spiegazione, è vero, ma nessuno può replicare le tue capacità, eccetto un altro custode. - Paige interruppe le sue riflessioni, con voce dolce ma decisa, facendola sobbalzare.

-Un altro custode?-

La donna la guardò comprensiva. -Non hai idea di cosa stia parlando vero?- Allison scosse la testa.

-Dobbiamo raccontarle la storia dall'inizio, Paige. - Disse George, sedendosi accanto alla ragazza sul posto lasciato libero da Trevor, e girandosi verso di lei.

-Questa storia comincia milioni di anni fa. All'inizio, le ninfe erano esseri viventi evoluti, e popolavano la terra come fate ora voi umani. Eravamo esseri immortali, vanitosi e incuranti di tutto ciò che ci circondava, e nulla era degno del nostro rispetto e della nostra attenzione, eccetto i quattro dei. - George parlò alla quarta persona, ma Allison non ci fece caso.

-I quattro dei, -riprese- Erano i quattro elementi. Acqua, aria, terra e fuoco. Erano autorità assolute ed incontrastate, poichè la leggenda narrava che ognuno di loro avesse creato una specie evoluta: L'acqua noi ninfe, l'aria le fate, la terra gli elfi e le loro sottospecie, e il fuoco gli stregoni. Ogni specie viveva per il suo conto, senza intralciare l'esistenza delle altre.

Ma questo equilibrio era passeggero e, mi rincresce dirlo, fummo proprio noi ninfe a spezzarlo. Eravamo per natura una specie con temperamento irrequieto e non tardammo a renderci conto che per evolverci dovevamo conquistare nuovi territori.

Attaccammo gli elfi, creando guerre e uccidendo chiunque ci capitasse sotto tiro.

All'inizio gli elementi non fecero nulla, ma fù l'errore più grande che potessero compiere, poichè anche gli altri si ribellarono, e le terre sempre rigogliose diventarono terreno di morte. -

George fece una pausa per prendere il respiro, facendo dissolvere per un istante ciò che Allison stava immaginando.

Il racconto riprese. -Naturalmente, Alla fine gli dei intervennero, e non ci fù punizione più pesante di quella che inflissero allora. A coloro che si erano dimostrati più spietati, ninfe e non, tolsero tutto: poteri, immortalità, conoscenza, tramutandoli in creature innocue, e dando origine ad una nuova specie, l'uomo. -

Allison lo interruppe -Quindi tutta la gente di ora... discende da criminali e assassini-

-Più o meno è così. - Convenne Paige sorridendo, e facendo cenno al marito di continuare.

-Anche il resto della popolazione venne punito duramente. Ciascuna specie venne relegata in una realtà diversa, una specie di universo parallelo. Infine, per assicurarsi che rivolte di questo genere non si verificassero più, gli elementi persero una decisione: ciascuno di loro sarebbe diventato il "dio" della specie creata dal proprio opposto, per rendere più facile il controllo su di essa.

Il fuoco, divenne dio delle ninfe, detentrici del potere dell'acqua poichè create da esse, e l'acqua dea degli stregoni, e così anche per aria e terra.

In questo modo, gli elementi vennero divisi ciascuno in un mondo diverso, senza potersi più riunire. -

-Ma ancora non capisco cosa c'entrino i custodi... e cosa c'entri io. -Allison era confusa, e anche un pò scettica riguardo tutto il racconto.

-In passato era possibile invocare gli dei e chiunque poteva rivolgersi ad essi ,ma dopo la divisione le regole furono cambiate. Il fuoco nominò una sacerdotessa, chiamata custode, che sarebbe stata l'unica a poter comunicare direttamente con la divinità. -

La ragazza si illuminò -Un pò come l'oracolo di Delfi-

-Diciamo che il concetto è quello. Tuttavia questa sacerdotessa era un catalizzatore dei poteri del dio stesso, e come ninfa aveva quindi il controllo sia sull'acqua che sul suo opposto, il fuoco. Come ben si sa, il fuoco è un elemento pericoloso, il più imprevedibile, perciò fu designato un guardiano che tenesse sott'occhio la custode, e badasse che nulla le sfuggisse di mano. Una sorta di guardia del corpo. - George aveva un espressione soddisfatta, Come se si aspettasse una fuga precipitosa Pensò Allison.

-Quindi... io sarei la custode? - Azzardò.

Paige annuì. -E Trevor, come avrai capito, è il tuo guardiano. -

La ragazza scosse la testa pensosa. -C'è una cosa che non capisco... tu e George siete ninfe? E se io sono una ninfa... allora anche i miei genitori lo sono, no? -

-Si, noi siamo ninfe, e anche Trevor lo è, ma per le custodi le cose funzionano in modo diverso. Sta al Quy'Ohz spiegartelo, non a noi. -

-Chi è il...- Allison fu bloccata da Steph, rimasto in silenzio per tutto il tempo.

-é il capo villaggio signora. Una specie di druido. -Rispose pronto, con aria gongolante. Sembrava fiero si aver saputo rispondere, come se non gli capitasse spesso di azzeccare una risposta.

La ragazza sorrise suo malgrado -Grazie Steph. - poi si girò verso i genitori di Trevor.

-Ho un ultima domanda.-

Paige le rivolse un amabile (fin troppo amabile) sorriso -Chiedi pure, siamo a tua completa disposizione-

-Trevor ha detto che tu non vedevi Steph, quando l'avete trovato, ma ora è chiaro che lo vedi...-

George sbuffò-Di tutte le cose che avrebbe potuto notare ha notato proprio questa. Per quello che vale...-

-Noi siamo le uniche ninfe in questa dimensione- spiegò Paige senza far caso alle parole del marito. -Siamo stati mandati per far sì che una volta trovata la custode, poteste facilmente tornare indietro, nel nostro mondo. Teoricamente non era previsto, ma abbiamo deciso di assumere delle sostanze che permettessero di cancellare qualsiasi accidentale traccia di creature estranee a questa terra. Tipo Steph.-

Allison fece cenno di continuare -E questo perchè...-

-Volevamo vivere una vita all'apparenza normale, senza doverci preoccupare di stranezze fino al tuo arrivo.-

-Ma anche io sono una ninfa... eppure mi vedete- Allison fece una smorfia, senza capire.

La faccenda si fa complicata... per quanto ancora resisterò?

-Tu fai parte di questo mondo nonostante tutto... Ma per oggi credo che basti, non ti pare?-George piegò le labbra in un sorriso appena accennato. -Torna a casa, rifletti su quello che ti abbiamo detto, e quando sarai pronta torna. Ci sono ancora molte cose di cui parlare.-

La ragazza aprì la bocca per protestare -Ma...-

-Quando sarai pronta- Paige replicò prontamente calcando bene le parole, per una volta senza esitazioni nè dimostrazioni di gentilezza, eccetto un lieve sorriso.

-E poi, - Aggiunse – Non sei l'unica ad aver bisogno di tempo. Trevor non l'ha presa molto bene, con lui sarà più difficile -sospirò, affranta, ma un secondo dopo risollevò decisa la testa con un battito di mani.

-Suvvia, bando alle ciance. Allison cara, è meglio che tu vada a casa ora. Di Trevor ci occuperemo noi- Esclamò

Allison si alzò dal divano, e si avviò verso la porta, girandosi dopo un'stante.

-Signor Shtrauss... quando si è svegliato Steph ha detto "voi non potete!", dopo aver visto me e Trevor che...-

-Vi stavate baciando, vero?- Geogre le scrutò in cerca di una conferma, senza malizia nè rancore.

-Sì- Ammise infatti lei, arrossendo – Che cosa voleva dire?- chiese poi.

L'uomo sospirò sommessamente. -Ci sono delle usanze, nel popolo... usanze che vanno avanti da millenni, e di cui non sta a noi parlati. Ti posso dire solo una cosa: non preoccuparti ora, non c'è né motivo. Vivi e ama come hai sempre fatto, perchè ciò che qui ti sembra scontato, nel nostro mondo non lo sarà di certo- e con quelle parole la scortò alla porta, sotto lo sguardo vigile si Steph, rimasto in silenzio per tutto il resto della conversazione.




Nota dell'autrice
Okay, oggi non mi dilungo. Questo era una capitolo molto importante, poichè viene spiegata l'origine e la storia delle ninfe... spero non sia risulatato noioso! E mi raccomando, ditemi che ne pensate!
Mi defilo presto stavolta, sperando vi facciate sentire numerosi,
a presto
Ila99

 

  
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