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Autore: scrittrice in canna    16/08/2013    2 recensioni
Ziva parte per il funerale di suo padre ma l'abbraccio a Tony la fa ricredere sulla storia di suo padre. Finchè non incontra Aadam, un ragazzo dolce che però rovinerà tutti i piani della ragazza. Una storia che riprende stralci dei migliori momenti dei due e ci aiuterà ad arrivare a fine Settembre ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Tiva everywhere.'
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Capitolo 2
I felt alone...


"Ehi, sveglia, piccola mia dobbiamo andare." Shmeil mi svegliò dolcemente e il sogno meraviglioso che stavo facendo fu bruscamente interrotto, erano ricordi più che sogni.

"Qualcosa non va, io vado dentro." Avevo detto decisa dopo aver visto il chiodo nella serratura 
"Noi andiamo dentro." Sprcificò lui enfatizzando sul 'noi', sorrisi, non mi avrebbe mai lasciata andare da sola in una casa potenzialmente pericolosa.


Mi alzai rendendomi conto che il profumo che mi aveva coccolata per tutta la notte era stranamente sparito, al suo posto c'era una puzza di dolore e tristezza, il vestito nero che avevo indossato emanava negatività, l' ultima cosa che mi serviva in quel momento. 
Arrivai alla chiesa e un'orda di persone del mossad mi vennero incontro per abbracciarmi, farmi le condoglianze, ma non riuscì ugualmente a piangere, mi sembrava tutto così... irreale e strano, tutte quelle persone che fingevano compassione e complottavano nell'ombra contro di me, contro l'unica David rimasta... ero sola in Israele, lui non c'era, c'ero solo io.
"Mio padre era un uomo saggio, a volte non sapeva distinguere il lavoro dalla famiglia, ma era un padre straordinario, dolce e comprensivo." Mentre parlavo sentivo tutte quelle menzogne uscire fuori dalla mia bocca, certo avevo amato mio padre, ma non posso dire che fosse stato un buon padre. Io gli volevo bene ugualmente e il dolore della perdita era forte. 
Quando uscimmo fuori dalla chiesa era primo pomeriggio e io non volevo fare altro che riposarmi, risentivo ancora del jet lag, arrivammo al cimitero, mio padre fu messo nella cappella di famiglia insieme a Tali, le lacrime volevano uscire ma non me lo potevo permettere, non in quel momento, non in quel modo.

Dopo aver pranzato, anche se secondo il mio organismo era ora di fare colazione, decisi di svagarmi e andai a piantare un albero di ulivo per mio padre, mi rilassai osservando Israele al tramonto e pensavo a quello che mi aspettava una volta tornata indietro, avrei trovato quel bastardo, il desiderio di vendetta era troppo forte per riuscire a sotterarlo sotto un cumulo di indifferenza. Da quando abitavo a Washington avevo imparato a riconoscere i miei sentimenti, ma non ad ammetterli, avevo molta strada da fare, se sette anni prima mi avessero detto: andrai a vivere in America e ti innamorerai io forse gli avrei piantato un coltello in una mano.
Nel tornare al hotel vidi un bar lungo la strada e mi ci fermai per bere qualcosa e pensare.
"Un bicchiere di barbon, perfavore." Gibbs mi aveva attacato la passione per quella bevanda alcolica, pensavo fosse il modo migliore per rimanere con loro, almeno nel pensiero. Dopo due o tre bicchieri, forse anche quattro e qualche lacrima un ragazzo mi si avvicinò, era carino, io non ero in vena ma avevo bevuto e mi sentivo sola...
"Cosa ci fa una ragazza così carina a bere da sola?"

"Bere da soli é deprimente." Aveva esordito Tony spuntando accanto a me
"Non sto bevendo." Dissi io alzandomi, ma lui mi bloccò
"Io prendo da bere e bere da soli é deprimente." 


"Cosa ci fa un ragazzo come te qui a rimorchiare una come me?" Chiesi io trascinando le parole, non ricordo molto di quella sera ma il bagliore negli occhi di lui quando sentì che ero ubriaca sarà sempre fisso nella mia mente, mi colpì il cuore come in pugnale capire che voleva solo usare la mia condizione, ma non ero nella situazione giusta per rendermene conto.
"Come te? in che senso?" chiese lui indifferente
"Ubriache." specificai io
"Io avrei detto splendide." sorrisi, lo guardai negli occhi e lessi semplice desiderio. Intanto la TV dava la notizia del funerale di mio padre e quando le immagini mi ritrassero maledissi il non aver controllato se tra la folla c'erano paparazzi, mi morsi il labro e lui miguardò stupito
"Sei tu? La figlia di Eli David?" Feci cenno di sì col capo
"Adam Eshel*, sicurezza nazionale Israeliana." Perfetto, pensai, un ragazzo come me.
Parlammo per un po' e poi non ricordo nent'altro, solo che la mattina dopo mi risvegliai in camera sua e scappai come una ladra, non volevo farmi trovare lì quando si sarebbe svegliato e lui non avrebbe voluto trovarmi lì.

Shmeil era di fronte all'albergo con i miei bagagli pronti, lo salutai e presi le valigie. Sarei tornata a Washington quella mattina stessa per ricominciare a lavorare come se nulla fosse successo.

"Dammi un segno, un segno che mi dica di non perdere la speranza." Dissi io con gli occhi gonfi di lacrime
"Tony, come mi hai trovata?" 
"Non rispondevi al telefono e così ho chiesto a McGee di rintracciarlo, ed eccoti qui, dovevo immaginarmelo."


Mi sentivo male, non osavo pensare a cosa sarebbe successo se l'avesse saputo, ma perchè me ne preoccupavo? Infondo non stavamo insieme, ma mi aveva detto che era lì per me, io l'avevo tradito. 
Dovevo pensare a Bodnar, l'avrei catturato e ucciso, avevo bisogno di vendetta, lui era il pupillo di mio padre e l'aveva pugnalato alle spalle, ci fidavamo di lui, papà non lo meritava.

i pensieri di una scrittrice in canna

ok, buon ferragosto, buon anno, buon Natale e tutto quello che volete.
Volevo scrivere una OS per ferragosto ma ho scoperto che in America non lo festeggiano xD Solo noi abbiamo queste feste strane!
Comunque. Ho messo un asterisco sul cognome di Aadam perchè non so come si scrive e così, da brava italiana, l'ho scritto come si legge! XD
Ditemi che ne pensate. Capitolo che non mi convince molto ma che andava messo ai fini della trama.
Grazie a Alex995 e AleTiva95 per aver recensito il precedente capitolo.
vostra
scrittrice in canna
   
 
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