Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Anthea Belieber 4E    16/08/2013    1 recensioni
Percy: "Che età avevo quando te ne sei andato?"
Poseidone: "Sette mesi!"
Percy: "Non era necessario che tu ci fossi sempre, ma io avrei voluto vederti almeno una volta..."
Poseidone: "Ho sempre vegliato su di te, solo perchè non mi vedevi non significa che io non ti fossi accanto... quando avevi un problema ti aiutavo ad affrontarlo!"
Percy: "Ti ho sentito..."
Poseidone: "So di non essere il padre che hai sempre voluto, ma se avrai bisogno di me sappi che ci sarò, nei tuoi pensieri e nei tuoi sogni magari... sarò al tuo fianco, Percy... per sempre!"
Citazione Percy Jackson - il ladro di fulmini -
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Apollo, Ares, Artemide, Atena, Zeus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dovevamo risalire la collina. Non era molto alta ma ero indecisa, molto indecisa. Edward mi fece cenno di seguirlo e io, con passo lento e titubante. Ci stavamo dirigendo verso il pino quando iniziavo a intravedere un arcata. Ero lì, indecisa se entrare o no. Edward continuava a farmi cenno di seguirlo ma io ero bloccata da una forza, come dei pesi da 600 chilogrammi invisibili. Ma a pensarci bene non era una forza ignota a tenermi li, ferma, ma come una paura. Molte domande senza risposta mi ronzavano in testa: cosa ci sarà dall'altra parte di questo grande arco? La mia vita quanto cambierà? E io quanto cambierò? Mentre mi ponevo tutte queste domande lui mi aveva già preso per il polso e mi aveva portato davanti all'arco. Era veramente grande, maestoso. Mi fece cenno di entrare, lui entrò e io lo seguì a ruota con passo molto più lento. Oltrepassai l'arcata, riuscì a vedere delle casupole stile antica Grecia ma subito la mia vista si annebbiò, le gambe non riuscirono a tenermi e, poco dopo, vidi solo e soltanto buio.

Qualcosa sul mio viso mi disturbava da mio dolce sonno e sono costretta a svegliarmi. Avevo abbastanza forze per tirarmi su e sedermi. Subito mi accorsi che avevo dormito su una brandina fatta in tela e sorretta da dei paletti in legno levigato. Mi guardai intorno e mi accorsi che la stanza era molto illuminata, come se fosse mattina inoltrata. A giudicare dalla luce è oramai mattina inoltrata, chissà quanto ho dormito? Una notte? O più?

Finalmente sei sveglio! Mormora una voce alla tua sinistra: mi volti, e mi ritrovai di fianco il ragazzo che ti ha salvato la vita il giorno prima. O meglio, il ragazzo-capra. Proprio come ieri, aveva in bella vista le sue zampe caprine. Ma a differenza della sera prima adesso sfoggia le sue zampe con fermezza e non con vergogna. Si siede davanti a me e mi guarda negli occhi. Io avevo moltissime domande da porgli stavo per aprire bocca quando, con il suo tocco delicato come un petalo di rosa, il suo dito sfiora le mie labbra. Shhh...Lo so, hai moltissime domande. Adesso ti racconterò tutto: chi c'è dentro questo campo, come mai te sei qui, chi sono io però prima bevi questo. Disse porgendomi un bicchiere stracolmo di un liquido che sembrava succo di mela. Lo bevvi ma non era mela ma succo di carota, io adoro succo di carota.

Credo che dovresti metterti comodo, ci sono un bel po' di cose che devo spiegarti disse con tono serio. Stavo fargli la prima domanda quando mi accorsi che indossava, orgoglioso, una sgargiante maglia arancione con su scritto “Campo Mezzosangue” Ma non ho fatto in tempo a vederla bene perché inizia a parlare.

Allora da dove iniziare...ok...partiamo dall'inizio dei tempi...Te conosci la civiltà greca, giusto? Sai che veneravano gli dei dell'olimpo? Io risposi annuendo con la testa. Sai che in moltissime leggende i greci scrivevano che gli dei, che erano similissimi agli uomini, scendevano dall'Olimpo e venivano sulla terra a sedurre moltissime donne bellissime? Risposi annuendo con la testa, non molto convinta. Ok, va bene. Non hai capito niente...spieghiamolo in un altro modo... mi prese per una mano e mi trascinò fuori da quella che credo sia stata l'infermeria. Camminammo per cinque minuti circa per poi andarci a sedere su dei massi nel bel mezzo di un allenamento, credo. Vedi tutti questi ragazzi? Sono come te. E io penso come sono, cos'hanno che ho anch'io? Edward vedendo la mia faccia confusa mi rispose ok...continuiamo dal discorso che abbiamo lasciato prima...Gli Dei all'epoca dell'antica Grecia scendevano dall'Olimpo e andavano sulla terra a sedurre molte donne bellissime e poi dal loro rapporto si creava qualcosa...un bambino con dentro un po' del sangue del Dio di cui la madre era innamorata, sangue da immortale, e sangue di tua madre, sangue di mortale...questi bambini venivano chiamati Semidei o Mezzosangue perché dentro di loro c'era sangue di una mortale e di un Dio. Ma appena il Dio veniva a sapere che aveva fatto un figlio lui la abbandonava. Questa storia accade anche nei giorni nostri. Infatti se vai a chiedere a qualsiasi ragazzo o ragazza di questo campo se non hanno mai visto la loro madre o padre loro ti risponderanno di no, perché ti stai chiedendo? Perché anche loro sono degli Semidei, dei mezzosangue e anche te sei come loro. Ok, fin qui ho capito ma...questo campo, a che cosa serve? Perchè ci dovete chiudere qua? E poi te chi sei? Con quelle zampe caprine? Chiedo. Weee,weee. Calma con le domande...inizierò col risponderti dall'ultima domanda, chi sono io? Ebbene io sono un satiro e sono anche il tuo custode. Io sono stato incaricato di proteggerti per sempre, a dare la vita per te. Che carino...allora lui pensa sempre a me...e io che mi credevo la più sfigata della scuola! Penso. Passiamo alle altre domande...a cosa serve questo campo...non serve per imprigionarvi, questo è sicuro, serve per proteggervi dai pericoli che ci sono fuori. Ti ricordi l'arpia di due giorni fa? Adesso ho scoperto quanto ho dormito!! caspita, due giorni? Mi sembra un po tanto rifletto. Ok …è una creatura, come moltissime che spero tu non incontrerai, che vogliono i Mezzosangue morti. E questo campo serve proprio per proteggervi, infatti queste creature non lo vedono. Poi sicuramente ti starai chiedendo come mai tutti i ragazzi stanno facendo questi esercizi... è un mito...sembra che riesca a leggermi nella mente. Si... di aver indovinato. Disse guardandomi in faccia. Qua dentro i Mezzosangue i allenano per migliorare i loro poteri, perché ogni Dio lascia oltre al sangue immortale anche dei poteri al proprio figlio che però il ragazzo deve migliorare e incrementare da solo o con l'aiuto di questo campo. Ok, sono ancora un po confusa ma le cose importanti le ho capite: sono un Mezzosangue, ho un padre che è un Dio dell'Olimpo e mi hanno portata qua per proteggermi dai pericoli che ci sono fuori. La testa mi sta per scoppiare ma almeno sono felice: Edward mi ha detto la verità.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Anthea Belieber 4E