Naru era arrivato da poco, stanco e affaticato. Il suo cuore batteva all’impazzata, lui era grondante di sudore. Non c’era traccia di Sasuke.

Sasuke, prima di aver ereditato l’abilità dei serpenti del suo ex mentore Orochimaru, aveva anche preso dei vizi negativi del suo primo maestro in comune con Naruto: la capacità di arrivare bestialmente in ritardo!La forza portante si era spazientita, era arrivato in ritardo e stava aspettando da ben due minuti.

“Naruto, sembri una donnicciola in attesa!” lo sbeffeggiò interiormente la volpe a nove code, da dentro la sua mente.

-Zitto ermafrodito, torna a cuccia- Gridò il biondo.

Urlare in determinate situazioni può anche compromettere la propria sanità mentale agli occhi altrui, e questo può creare situazioni alquanto imbarazzanti. Una mano fredda toccò la spalla del biondo, il tatto era molto familiare.

- Chi sarebbe l’ermafrodita?- Quella voce era per lui inconfondibile, l’avrebbe riconosciuta

fra mille altre persino ad un concerto di musica heavy metal.

Impulsivamente Naru girandosi iniziò a diventare paonazzo, poi viola, infine il fumo gli uscì letteralmente fuori dalle orecchie. Si girò lentamente e vide un ragazzo più alto di lui: i suoi capelli erano completamente neri, e lunghi, raccolti in una coda che scendeva sulle spalle.

 Indossava una canotta color azzurro cobalto che risaltava la sua muscolatura ben sviluppata.

Aveva inoltre un paio di pantaloncini bianchi aderenti tenuti addosso da una cintura in pelle nera.

I suoi occhi erano rossi, il suo sharingan era sempre attivo ma il suo sguardo si era rabbonito

molto. Era meno sprezzante: non trasudava più sentimenti di vendetta e odio bensì calma e pacatezza nonostante il tono sullo scarlatto! 

Ciò che rimaneva del suo passato era il suo carattere. Erano  “maschere” del passato, il tempo l’aveva levigato.

Era orgoglioso e superbo ma ciò si notava solo in rare occasioni; per il resto si era quasi trasformato in un “bravo ragazzo”.

-Non era proprio per te mio caro! Ad ogni modo sei in mostruoso ritardo!!- sbraitò Naruto

come una donnicciola irritata.

-Sei la solita testa calda, anche come Hokage non riesci mai a tenere il pugno fermo. Hai mai sentito parlare di meditazione?– fu sarcastico il moro.

-Qual buon vento ti porta qui mio caro?– chiese Naruto dubbioso.

Era stato uno dei primi ad accorgersi del cambiamento interiore anche se aveva anche lui una forte 

componente di orgoglio e non gliel’avrebbe mai fatto notare.

-Naru, volevo soltanto vederti, nulla di che!- disse pacatamente Sasuke.

-Se avessi voluto vedermi sicuramente non avresti messo tutte quelle emoticon e punti esclamativi

indicanti un palese “spicciati”- ironizzò Naruto, il quale si era ripreso dal suo imbarazzo generale.

Ciò che rimaneva era soltanto un leggero tremolio e il ronzare delle risate della volpe a nove code 

nella sua mente.

-Ti volevo vedere soprattutto per chiederti un mese di riposo; l’ultimo viaggio al  paese della 

sabbia mi ha stroncato- disse pacatamente.

-E perché mai, in piena estate, alle quattro del pomeriggio, vieni a chiedermi una cosa del genere?

Nel mio giorno libero per giunta? Sai che questo è molto poco rispettoso nei miei confronti!- 

disse lui stizzito dalla richiesta.

-Sei uno stupido, non immagini perché voglia passare un mese di riposo? Neanche un po’?- replicò 

Sasuke.

-Spero solo tu non stia tramando qualcosa- disse Naru.

“Qualcuno sta per ricevere una richiesta che non potrà rifiutare” sibilò il Kurama.

L’Uchiha si avvicinò all’orecchio dell’hokage, lo abbracciò e sussurrò: << Perché mi sei mancato,ti voglio mio >> e gli mordicchiò un orecchio.

Naruto in quell’attimo fece un balzo all’indietro e istintivamente entrò in modalità bijuu al 100%.

Il suo corpo divenne invaso da un’aura arancio metallizzato, si trasformò in un essere a metà fra

una volpe ed un essere umano.

-E TU MI HAI FATTO SMUOVERE DA CASA SOLO PER CHIEDERMI UNA SIMILE RICHIESTA COSI OSCENA!?-

Sasuke rise, sprezzante del pericolo e rise, quasi si aspettava una reazione simile: 

-Sì! Decisamente si Hokage volpe.-

 Sasuke era caparbio e voleva a tutti i costi quel ragazzo.

Naruto  anche se pesantemente confuso aveva già un una sfera blu simile ad una stella ninja color 

celeste che gli orbitava attorno.

Era molto impulsivo e questa suo difetto lo portava avanti da diversi anni; nonostante il suo caos

interiore il suo corpo ritornò normale decidendo di evitare le azioni più irruente.

“Te l’avevo detto io!”.

-Credi che dopo tutti quei giorni passati a rincorrerti possa veramente volere un bastardo come te?

Senza alcuno scrupolo? Senza alcuna morale? Ti ricapitolo tutti i nostri scontri. Io ti ho sempre 

difeso davanti a tutto e tutti, invece hai sempre evitato i miei sentimenti e hai anche tentato di 

seppellirmi con le tue stesse mani! Come pensi che possa crederti nonostante tu sia tornato al villaggio?- urlò Naruto tutto d’un fiato.

Sasuke aveva gli occhi umidi e per la prima volta le sue lacrime non erano sangue.

-Cosa ti fa pensare che io non ti voglia sul serio? Questo viaggio mi ha fatto tornare soltanto per rivederti! Ammettilo, anche tu molto in fondo provi i miei stessi sentimenti! Non voglio solo il tuo corpo, neanche i tuoi poteri! Voglio soltanto te e basta!-

Sasuke si era veramente sgolato, quello che affermava era verità sacrosanta; per una volta i suoi sentimenti erano davvero privi di altri scopi, non voleva approfittare di quel corpo, per lui sempre superiore al suo. Voleva soltanto il suo amore più sincero.